martedì 28 giugno 2016

Si organizza! Il ripostiglio che non c'era

Tutto è iniziato con una cena di fine estate tra amiche. Si parlava del più e del meno, come sta il marito/fidanzato, come va il lavoro. Siccome era da un po’ che non ci si vedeva, ho raccontato del mio amore per l’organizzazione e di come sono diventata una moltiplicatrice di spazi. “Avrei giusto un ripostiglio da sistemare”, dice una mia amica.

Passano i mesi, io e il ripostiglio in questione ci incontriamo. Lo immaginavo di piccole dimensioni, con qualche scaffale e un po’ di confusione: nulla di tutto ciò! Il ripostiglio, in realtà, è una nicchia del disimpegno, piuttosto grande (197 x 79 cm) e completamente spoglia: nessun mobile, ma una lavatrice e qualche oggetto appoggiato per terra e contro la parete.
Bene, bene. Una vera sfida.

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Obiettivo

Il sogno della mia amica è trasformare la nicchia del disimpegno in un ripostiglio con area lavanderia. Nel ripostiglio vuol sistemare, oltre ai prodotti per la pulizia e la cura della casa, anche una scarpiera e un archivio per libri e documenti.
Le chiedo se ha qualche esigenza particolare, per trovare la soluzione migliore per lei:
  • tenere al chiuso e al riparo dalla polvere le scarpe, i prodotti vari e l’archivio
  • non chiudere la lavatrice in un mobile (teme gli spostamenti dell’elettrodomestico e le possibili fuoriuscite d’acqua)
  • lasciare appoggiato sul pavimento l’asse da stiro pieghevole, perché è troppo pesante da sollevare
  • lasciare libera un’area davanti alla lavatrice per poter stirare comodamente nel disimpegno
  • privilegiare la comodità all’estetica
Le propongo di acquistare alcuni mobili, necessari per creare gli spazi contenitivi entro cui disporre e organizzare tutto quel che serve: un armadio per creare il ripostiglio vero e proprio, e uno scaffale per attrezzare l’area lavanderia. Dopo un po’ di ragionamenti (l’unico scaffale con le misure adatte è formato da ripiani e guide da parete, per cui è necessario bucare la parete - e quella parete potrebbe essere a rischio di tubi idraulici e cavi elettrici), decidiamo di concentrarci solo sul mobile del ripostiglio.

Categorie e misure

Prima di acquistare l’armadio, cerchiamo di capire come possiamo sfruttarne al meglio gli spazi. Dividiamo tutti gli oggetti da riporvi in tre categorie: pulizia e cura della casa (detersivi e detergenti, strofinacci, spugne, scope, spazzoloni, aspirapolvere, piumino per la polvere, lavavetro, scala, lampadine, batterie, attrezzi da ferramenta, altro), scarpiera (solo le scarpe di stagione, le altre sono ritirate nelle loro scatole dentro all’armadio in camera) e archivio (documenti, faldoni, portariviste, libri, altro).
Poi, gruppo per gruppo, prendiamo le misure degli ingombri: altezza, larghezza, lunghezza, spessore, diametro. Segniamo tutto su un taccuino, perché nei prossimi incontri “daremo” spesso questi numeri!

Acquisto e recupero

È arrivato il momento di acquistare l’armadio: andiamo in negozio per controllare le misure dal vivo e farci dare anche qualche consiglio in più. La mia amica sceglie un armadio da cucina, formato da due mobili profondi 60 cm e larghi uno 40 cm e l’altro 60 cm (per un totale di 100 cm), degli scaffali fissi e altri estraibili.
Quando l’armadio è montato, possiamo pensare a contenitori e accessori da inserirvi: cesti, scatole, ganci. Alcuni li recuperiamo in casa, altri invece sono da prendere nuovi.

Organizzazione

È la fase conclusiva: troviamo un posto per ogni categoria e riponiamo ogni cosa al suo posto, seguendo le esigenze della mia amica, la funzionalità e soprattutto la comodità di accesso.
L’armadio è diviso in sei parti:
  1. il mobile di sinistra con due cesti estraibili (in basso) che fungono da scarpiera e contengono otto paia di scarpe; un ripiano profondo 60 cm per il cesto del bucato; quattro ripiani profondi 40 cm per i piccoli elettrodomestici, gli attrezzi da ferramenta, lampadine e batterie e altre scorte
  2. il mobile di destra con uno scaffale estraibile a tre ripiani regolabili per l’aspirapolvere, detersivi e detergenti, spugne e strofinacci e altre scorte; due scale; un gancio (sul fondo) per l’ombrello; un ripiano profondo 60 cm (in alto) per l’archivio
  3. il pensile di sinistra con le borse per il computer e le borse per il vino
  4. il pensile di destra con i portariviste dell’archivio
  5. la superficie interna dell’anta di sinistra con un cestino di metallo per i prodotti per la cura delle scarpe; due cesti in plastica per le borse di stoffa e di carta
  6. la superficie interna dell’anta di destra con ganci per appendere le scope, lo spazzolone e il piumino della polvere
Man mano che riempiamo l’armadio-ripostiglio, la mia amica si accorge di quanto spazio abbia a disposizione. Non solo riesce a far stare tutto quello che desidera, ma anche alcuni oggetti che si trovavano in cucina e in soggiorno (le varie borse) e che andranno nella futura area lavanderia (i detersivi, il ferro da stiro e il piccolo asse da stiro)!
Lo spazio dedicato all’archivio è più ampio di quanto si aspettasse: così può trasferirvi dalla casa dei suoi genitori anche i vecchi documenti. Inoltre, ha deciso di riorganizzare i documenti (lavoro complicato, lungo e noioso) da sola, con calma e tranquillità.

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La mia amica è contenta e io più di lei: durante il tempo passato assieme a trovare la soluzione giusta per il suo ripostiglio, ha imparato a gestire gli oggetti e ora sa di essere pronta per organizzare altre parti di casa.

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