Contengo il mio disordine organizzando gli spazi in cui vivo e gli impegni nel tempo, ma "curare" la mia indole da museo archeologico è più difficile.
Conservo la maggior parte dei miei ricordi materiali e faccio fatica a lasciarli andare: poco importa se non li guardo per anni, sapere che son lì al sicuro mi fa piacere. Non conservo tutto, in certi periodi della mia vita ho eliminato definitivamente molti oggetti, ma a certe cose non riesco a rinunciare: i racconti che ho scritto, le vecchie fotografie, le lettere dei miei amici, i biglietti di musei e mostre, gli inviti ai matrimoni, certi regali, certi vestiti e accessori.
Per fortuna esistono le Scatole dei Tesori. Le Scatole dei Tesori sono semplici scatole anonime e si confondono tra le altre; ma quando apri il coperchio, trovi tutti i tuoi tesori, cioè quegli oggetti che non hanno alcuna utilità, ma a cui sei profondamente affezionata.
Come sai, da qualche tempo sento il bisogno assoluto di circondarmi solo - e non anche - di cose belle e piene di significato. Ho iniziato con il guardaroba, ora tocca agli scatoloni dei ricordi.
Scatoloni provenienti dal trasloco (di otto anni fa!) e da casa dei miei genitori (dei tempi delle medie, del liceo, dell'università) pieni di quarant'anni di ricordi mi aspettano impazienti nello studio: aiuto. Non posso più far finta di nulla, mi tocca rimboccarmi le maniche. D'altronde - mi dico -, anche i direttori dei musei archeologici devono fare una scelta, non possono conservare tutti i reperti: quelli di minor conto, che nulla tolgono e nulla aggiungono alla storia, una volta che son stati documentati e studiati, sono eliminabili - e in certi casi eliminati.
È arrivato il momento: procedo con metodo, nel tentativo di non farmi distrarre proprio da loro, i ricordi! Ecco come:
- decido di tenere fotografie/ricordi di viaggio (non si sa mai, prima o poi mi verrebbe voglia di farne degli album), alcuni oggetti regalati/acquistati di valore affettivo (sto già pensando a una bacheca dedicata), cartoline/biglietti/lettere, diari/quaderni/racconti
- trasferisco gli scatoloni al piano di sopra, ne rovescio il contenuto sul tappeto e inizio a suddividere per categorie
- tengo tutto quello che per me vale davvero ed elimino tutto il resto (via biglietti del cinema illeggibili, via biglietti dei mezzi pubblici, via il vecchio portafoglio rovinato e sporco, via foglietti volanti con nulla di importante). Da parte metto gli appunti di studio e lavoro, e alcuni oggetti che posso recuperare
- suddivido i ricordi: alcuni li imbusto (vecchi viaggi, vecchie foto, ricordi di matrimoni), altri li appoggio sul fondo della prima scatola (diari dei ricordi, medaglie, altri piccoli oggetti). Nella seconda scatola metto i miei racconti e gli scambi epistolari con le amiche. In un grosso raccoglitore verde raggruppo i ricordi legati alla nostra famiglia: il primo viaggio insieme, il matrimonio, le vacanze, i biglietti d'auguri
- le scatole e il raccoglitore finiscono sugli scaffali superiori del ripostiglio: lontano dagli occhi, ma vicini al cuore
Questo è solo l'inizio, ne sono consapevole: altri vecchi ricordi salteranno fuori da angoli inaspettati di casa, altri nuovi ricordi si formeranno nel corso del tempo. D'ora in poi, però, saprò sempre dove riporli e dove cercarli.
Ti lascio l'identikit del perfetto ripostiglio:
P.S. Hai notato? C'è una bella massa di documenti senza fissa dimora: negli scatoloni, assieme ai ricordi, c'erano anche loro! Il lavoro procede piano piano (ci sono sempre urgenze più urgenti!) e per fortuna, perché sto meditando di spostare tutto l'archivio nello studio... Ma questa è un'altra storia, te la racconterò un'altra volta!
Buona organizzazione!
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