Da giovane pensavo di essere una rinunciataria. Una che non conclude le cose per mancanza di voglia, coraggio, entusiasmo e qualsiasi altro motivo.
Invece non è così (per fortuna). Probabilmente ero poco interessata, poco motivata e molto frenata dalla mia stessa autocritica.
Faccio sempre le cose fino in fondo solo se rispondo "sì" a questa semplice domanda: ne vale davvero la pena? Tutto il resto l'abbandono, senza più pensarci.
E se c'è una cosa per cui vale la pena mettercela tutta, è vivere una vita serena, in armonia coi nostri ritmi e i nostri desideri.
Per questo, quando mi sono accorta che la nostra famiglia stava scivolando nel caos con inesorabile lentezza, mi sono impegnata per ritrovare un sano equilibrio. Nuove abitudini, nuovi pensieri, nuovi punti di vista, nuova energia: ci sono voluti anni e tanta volontà risoluta. Ma ne vale la pena.
"Da giovane pensavo di essere una rinunciataria"
RispondiEliminaA volte lo penso ancora. Poi però mi fermo a pensare (e questo tuo post mi ha fatto davvero pensare, e mi ha fatto scoprire il tuo manifesto) e allora capisco di non esserlo. Solo che quella determinazione va applicata e curata e praticata con costanza, ogni giorno. E facile non è. :)
La determinazione non è mai facile: le energie che bruci, i pensieri che scateni, le ore di riposo che dimentichi lo dicono con chiarezza. Però, quanto è bello sapere "dentro" che siamo determinate? È un po' come avere un super potere!
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