martedì 27 giugno 2017

Cara vacanza, quanto mi costi?

L'ideale sarebbe fare come gli antichi patrizi romani: avere una villa al mare o in altri posti freschi e bellissimi, e andarci ogni estate in villeggiatura (appunto).
Certo, mantenere la villa al mare costa, ma gli antichi patrizi romani potevano permettersi questo e altro. 

Per chi non è un antico patrizio romano, la vacanza in estate è una voce di costo annuale su cui ragionare e dalle infinite varianti - e insidie.
Chissà perché quando siamo a casa ogni giorno riusciamo a resistere al richiamo insistente di: gelato, aperitivo, cenetta, cappello di paglia, infradito bellissime, quella borsa in-di-spen-sa-bi-le, chili di focaccia e mille altri "di più" - mentre in vacanza siamo come molle cera e cediamo allegramente? 

È vero, vorrei mangiar fuori a pranzo e a cena, vorrei non pensare alle pulizie di casa, vorrei essere servita e riverita in tutto e per tutto, vorrei spendere e spandere per esaudire ogni desiderio e capriccio. D'altronde, sono in vacanza...

Ma è questo ciò di cui ho davvero bisogno? No. Vado in vacanza perché ho bisogno di nuovi orizzonti, di staccarmi dal lavoro e dalla tecnologia, di godermi ogni istante nella sua pienezza: mentre taglio le verdure per un'insalatona o passeggio sul lungomare o mi riempio la testa di fresche novità. 
In ogni caso e per ogni evenienza, il kakebo verrà in vacanza con noi. Ehm.

paroladordine-vacanza-consiglio

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