Quest’anno ho fatto fatica a seguire le mie regole per cambiare stile di vita. Avevo fatto dei grandi passi avanti, ma un paio di problemi di salute ci hanno messo lo zampino. Uno è stagionale e m’impedisce di vivere pienamente i mesi estivi particolarmente bollenti; l’altro è iniziato il primo di gennaio (e ancora non vuole lasciarmi) e per mesi mi ha costretta in casa, ha attirato ogni mia attenzione e mandato all’aria ogni buona intenzione.
Mi sono ritrovata a cambiare alcune buone abitudini perché non potevo più seguirle. Poi, pian piano, sono crollate tutte quante, come nella fase finale del domino. Ho indugiato e al contempo escogitato nuove soluzioni, sono stata indulgente con me stessa (forse troppo) e al contempo determinata a non perdere di vista i risultati. È stata una battaglia dietro l’altra: a volte ho perso, altre volte ho vinto.
Ti racconto quali sono le mie regole per cambiare stile di vita, in cosa sono riuscita e in cosa no.
Trasformare i sogni in obiettivi. Non solo sogni, ma anche bisogni, desideri e necessità: tutto ciò che da dentro o da fuori ci spinge verso una direzione.
Per esempio: nel 2019 il mio obiettivo era imparare a ridurre lo stress, mi sono informata, ho cercato un corso di Mindfulness, ho tenuto da parte i soldi per iscrivermi, l’ho frequentato e già noto dei (meravigliosi) risultati.
Consiglio organizzativo: se ne hai tanti, limitali a due o tre, uno personale, uno lavorativo e uno… scegli tu! Trasforma i sogni in obiettivi, scrivi ogni passaggio per raggiungerli e delinea il tuo piano d’azione.
Pazienza e costanza. I risultati non arrivano solo perché li vogliamo, ci vuole parecchio impegno, determinazione e una buona dose di resistenza alle frustrazioni.
Per esempio: ho messo in primo piano i miei problemi di salute, li ho usati come alibi e sono stata poco paziente e costante. Eppure non ho mai perso di vista il mio obiettivo e, tra alti e bassi, ho fatto di tutto per raggiungerlo.
Consiglio organizzativo: se stai passando un periodo complicato e ti sembra di fallire in ogni tuo tentativo, concentrati su un solo obiettivo, quello che può cambiarti la vita, e seguilo come meglio puoi usando il metodo “Non spezzare la catena”.
Tempo per me. Sono pause nella vita quotidiana per staccare dal mondo esterno e concentrarsi sugli obiettivi. Lunghe o brevi, ogni giorno o almeno ogni settimana.
Per esempio: per due mesi ho dedicato cinque ore nel fine settimana per frequentare il corso di Mindfulness, ho ripreso a svegliarmi presto per esercitarmi alla meditazione di consapevolezza e sto riprendendo a uscire a camminare nei boschi (se non nevica!).
Consiglio organizzativo: se hai più di una nuova abitudine da consolidare, non iniziarle tutte insieme; introducine una a settimana e tieni traccia con l’habit tracker, uno strumento semplice per seguire i tuoi progressi (adoro quello di Nuove abitudini).
Crescita. Ogni occasione è buona per crescere come persone: un corso, un incontro, un evento diverso dal solito, un libro, un impegno con noi.
Per esempio: una mia compagna di liceo ha scritto un libro, a settembre sono andata alla sua presentazione con altre compagne, da quel giorno ci troviamo una volta al mese per pranzare insieme e ogni volta mi sento più forte, ricca e grata.
Consiglio organizzativo: metti nero su bianco ogni novità entusiasmante, ogni piccola vittoria e crescita personale, usando la “lista delle prime volte” e il diario dei cinque anni (ne sto preparando uno proprio per segnare le mie piccole vittorie!).
Anche quando ti sembra di essere ferma, in realtà stai andando avanti: la strada per realizzare lo stile di vita che desideri è lunga e faticosa, ma ogni passo la rende più corta e leggera.
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