Decidiamo di organizzare subito il bagno per tre motivi fondamentali:
- perché è separato dalla zona giorno da due porte, quindi si può "rivoluzionare" indisturbati
- perché il bagno è vuoto: zero mobili e poca roba in giro
- perché risolto il bagno, si risolvono altre parti di casa (come il disimpegno e qualche residuo nell'armadio in camera)
Il bagno è una stanza rettangolare di buone dimensioni: si entra da un lato corto e di fronte c'è la finestra; a destra ci sono il lavabo a colonna e la lavatrice, a sinistra la vasca con doccia e i sanitari. Non è arredato (a parte le lampade e lo specchio sopra al lavabo): non ci sono mobili, armadietti o pensili, ma solo il cesto del bucato tra lavabo e lavatrice, due mensole con i prodotti della cura del corpo e detersivi sopra la lavatrice, un gancio portasciugamani di fianco al lavabo, un portatutto a tasche appesodi fianco allo specchio (ricordo di viaggio). Insomma: una tabula rasa.
Per sfruttare in modo funzionale lo spazio a disposizione, c'è bisogno di mobili! Ma quali? Innanzitutto osservo con attenzione quali sono le aree vuote da "riempire" e quali funzioni devono svolgere, poi segno gli obiettivi da raggiungere:
- l'area lavanderia deve contenere lavatrice, cesto del bucato e uno spazio per riporre i detersivi; "mimetizzarsi" col resto del bagno; offrire un piano d'appoggio sia per poterne svolgere le attività, sia per ospitare altri oggetti d'uso quotidiano
- l'area cura del corpo deve essere vicina al lavabo e riparata, con i prodotti suddivisi per tipo in contenitori comodi da estrarre
- l'area "deposito" con le scorte di prodotti per l'igiene personale e per i detergenti, può essere posizionata sopra ai sanitari
- una struttura in legno tra la parete di fondo e il lavabo, formata da un piano orizzontale appoggiato su due piani verticali: in questo modo si formano due vani (uno per la lavatrice e l'altro per i detersivi), mimetizza l'area lavanderia e offre un'ampia superficie d'appoggio
- un pensile chiuso al posto delle mensole, dove ritirare i prodotti in uso per la cura del corpo e le scorte
- un pensile chiuso sopra i sanitari che funga da area "deposito" (da valutare)
- svuotiamo completamente il bagno: via i pochi oggetti raminghi, via i mille prodotti per la cura del corpo, via pure le mensole; appoggiamo i prodotti sul tavolo in soggiorno, ben divisi per categorie, in attesa dei mobili
- valutiamo l'acquisto di alcuni contenitori: meglio riporre i prodotti per la cura del corpo in contenitori, piuttosto che disporli in fila sugli scaffali del pensile; in questo modo basta estrarre il contenitore che serve al momento (viso, capelli, corpo, piccola farmacia, scorte), appoggiarlo sul piano dell'area lavanderia e usarli - senza rischio di far cadere i flaconi intorno a quello scelto
- ottimiziamo lo spazio all'interno del pensile: così suddivisi, i prodotti per la cura del corpo (in uso e scorte) stanno comodamente su tre ripiani; in questo modo il quarto ripiano può ospitare le scorte di carta e non è necessario aggiungere un pensile sopra i sanitari
- organizziamo l'area lavanderia: il vano accanto a quello della lavatrice è diviso in due ripiani; qui trovano posto i detersivi per lavare i panni (in alto) e i detergenti per la casa (in basso), sistemati in due contenitori con prese, che fungono da "cassetto" e mimetizzano in parte i flaconi di plastica. Tra il nuovo mobile e il lavabo c'è il nuovo cesto per il bucato, più alto e sottile del precedente.
Oh, là! Anche in questo caso, c'è stato qualche cambiamento rispetto alle idee iniziali, ma gli obiettivi son stati raggiunti tutti.
Io sono soddisfatta, la padrona di casa anche: ora non resta che testare l'organizzazione e scoprire se funziona.
P.S. Nella prossima puntata ti mostrerò il mini disimpegno trasformato in ripostiglio!
Ottimo lavoro!
RispondiEliminaWow, contenitori come se piovesse... comodi, funzionali e belli. Brava Ale!
RispondiEliminaDieci giorni fa ho iniziato a rivoluzionare la lavanderia. Sono arrivata a soluzioni simili alle tue; se avessi pubblicato prima questo post avrei risparmiato il tempo della progettualità e sarei passata subito all'esecuzione (facendo gli indispensabili adattamenti), ma potrei ancora trovare qualche spunto nuovo rileggendo un'altra volta il post... Brava!
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