martedì 10 maggio 2016

Si studia! Guadagnare un'ora al giorno

L'ottimizzazione del tempo sta diventando sempre più importante per me: ho in testa mille +1 idee da realizzare, ma solo due mani e ventiquattro ore da sessanta minuti al giorno - come tutti.  Perciò studiare un nuovo libro sull'argomento è ogni volta una bella esperienza; questa volta tocca a Guadagnare un'ora al giorno (e vivere felici!) di Michael Heppell, suggerito nella bibliografia APOI.

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Il libro è diviso in otto capitoli, che segnano il percorso da seguire per riuscire a guadagnare un'ora al giorno. L'autore, però, inizia subito con un consiglio spassionato: sfogliare il libro, decidere da quale parte iniziare, leggerla e darsi da fare. Perché il segreto non sta nel conoscere, ma nel mettere in pratica!

Be', io voglio seguire tutto il percorso, perciò...
  1. Trovo il mio obiettivo chiaro (un'ora al giorno libera da qualsiasi impegno - e pensiero - da dedicare solo a me stessa) e la mia motivazione forte (shhh, è un segreto!). Se ci penso, mi spunta un sorriso sulle labbra: lo voglio fare, perché mi fa stare bene.
    Heppell suggerisce di dividere la giornata in blocchi da quindici minuti ciascuno e di segnare, per sette giorni consecutivi, come passiamo il tempo in ogni blocco. Ci accorgeremo subito di una cosa: possedere troppe cose rallenta, fa sprecare minuti e crea energia negativa. Ecco perché è importante fare una cernita di cosa tenere, mettere tutto in ordine, archiviare (viva le etichettatrici!) e tenere traccia di come usiamo il tempo.
  2. Supero la tendenza a rimandare: si rimanda perché non si sa prendere una decisione, per paura oppure per pigrizia. Io cedo al "lo faccio dopo" quando vivo un periodo difficile: la forza di volontà e le sane abitudini vengono meno, e recuperare è difficile. Ma, come ricorda l'autore, è tutta questione di allenamento: solo così il circolo vizioso (procrastinare) si trasforma in un circolo virtuoso (agire)
  3. Scrivo le mie liste delle cose da fare: e lo faccio seguendo il consiglio di Heppell. Ogni sera scrivo sulla mia agenda le cinque cose più importanti da fare il giorno dopo, e il giorno dopo le faccio. Se fossi confusa o sopraffatta dai troppi impegni, la Tabella Temporale delle Priorità - in cui a ogni impegno do un voto da 1 a 10 per importanza e urgenza - mi può aiutare a capire cosa fare subito, cosa delegare, cosa segnare in agenda e cosa ignorare. 
  4. Gestisco le distrazioni: lavoro soprattutto da casa e le mie distrazioni sono quelle classiche - computer, vari supporti elettronici, telefono, citofono, necessità del Baldo (poverino). Ma l'autore parla anche di Ladri di Tempo, cioè quelle persone che per un motivo o per l'altro si sentono in dovere di distrarti da quel che stai facendo: sventare i loro tentativi e imparare a dire no (con educazione e fermezza) alle loro richieste rientra tra le abilità per risparmiare tempo.
  5. Guadagno tempo a casa: casa nostra è in continuo divenire, ci sono mille cose da fare, tanta voglia iniziale e tanto stress finale. Mentre il marito ristruttura/rivoluziona casa, io lavoro per renderla il più possibile il regno del riposo e della cura di sé: riordino una stanza al giorno, per mezz'ora ogni mattina prima di lavorare; seguo una dieta semplice e ripetitiva (tante verdure e poche "schifezze"), perciò fare la spesa e programmare i pasti è diventata una facile abitudine; in pausa pranzo cuocio al forno le verdure per la cena e da congelare; archivio i documenti di casa e uso la centrale di comando; delego al marito la contabilità di casa.
  6. Guadagno tempo al lavoro: non ho riunioni, né capi a cui chiedere di svolgere solo compiti brillanti, né colleghi o dipendenti a cui delegare; in compenso riduco al minimo l'uso della posta elettronica. Il prossimo passo sarà migliorare l'organizzazione dei documenti nelle varie cartelle (soprattutto le foto!).
Tra le tecniche avanzate proposte dall'autore, rimango colpita dal sistema chiamato Giorni Per me, Per gli affari, Per tutto il resto. Da qualche tempo pensavo di assegnare a ogni giorno della settimana un tipo diverso di impegni, ma ero indecisa su come procedere: ora penso di affidarmi al suo sistema, già collaudato e funzionante. All'inizio di ogni mese divido i giorni nelle tre categorie e durante il mese mi occupo solo dei compiti che riguardano la categoria di quel giorno: nei Giorni Per me mi dedicherò solo al mio benessere, nei Giorni Per gli affari lavorerò solo alle cinque attività principali (quelle segnate nella lista delle cose da fare), nei Giorni Per tutto il resto svolgerò tutti quei compiti noiosi, ma necessari per gestire e trovare il tempo negli altri giorni (riordino, pulizie, spesa, fissare appuntamenti, pagare bollette, eccetera, eccetera).

Alla fine del libro, mi rendo conto che l'autore ha ragione: esistono molti sistemi per gestire il tempo e i propri impegni, ma le idee semplici sono le uniche vincenti.
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