martedì 3 novembre 2020

Il potere delle scadenze e la legge di Parkinson

Tempo fa mi ha scritto una persona in cerca di aiuto. Riteneva che il suo problema fosse la pigrizia e cercava qualcuno che le desse una mano a pianificare il suo progetto: "Noto che funziono solo così, se ho delle scadenze divento disciplinata, altrimenti finisce sempre che non so da che parte iniziare". 

Diciamo che una persona è pigra se: (1) non ha voglia di far fatica, sforzarsi né impegnarsi fisicamente o intellettualmente oppure (2) agisce con lentezza, senza entusiasmo, per mancanza di decisioni o di energia.
  Per esempio, la sera dopo il lavoro, il sabato mattina e a volte anche la domenica sono decisamente pigra: ho esaurito le mie forze mentali e non voglio fare più nulla. Ma in alcuni periodi della mia vita sono stata pigra anche per altri motivi: quando non riesco a prendere delle decisioni perché nessuna possibilità mi entusiasma, mi fermo e aspetto che qualcosa mi dia una spinta.
  Come è successo proprio quest'anno: mi ero persa perché non trovavo più il senso, poi ne ho scoperto uno (più interessante di quello vecchio) e ho ripreso con energia.

Le scadenze sono limiti di tempo (date e orari) entro cui avviene o deve avvenire una certa cosa; per esempio, per la persona che mi ha chiesto aiuto, compiere il primo passio del suo progetto.
  I compiti con scadenze sono più facili da iniziare e portare a termine: fissare un termine temporale dà loro un valore in più e ti aiuta a riordinarli per priorità. Le scadenze date da qualcun altro (capi, colleghi, chi ti sta aiutando) sono più forti, ma in loro mancanza è meglio se impari a dartele da sola: sono meno energiche (puoi sempre boicottarti, tanto nessuno lo viene a sapere...) ma meglio di niente. In milanese si dice: "piutost che nient, l'è mei piutost"!

Ne scrive anche Timothy Ferriss nel suo libro 4 ore alla settimana a proposito della legge di Parkinson.
  Cyril Northcote Parkinson era uno storico navale, studioso di pubblica amministrazione e autore britannico, e nel 1958 pubblicò il suo libro più famoso intitolato La legge di Parkinson. Ecco che cosa sostiene: "il lavoro si espande fino a occupare tutto il tempo disponibile; più è il tempo e più il lavoro sembra importante e impegnativo".
  In poche parole, significa che:
    1. più tempo hai a disposizione, più ne sprecherai;
    2. meno tempo hai a disposizione, più lavorerai con efficacia.

Le scadenze imminenti funzionano come la migliore delle motivazioni: vuoi realizzare in tempo quell'attività perché altrimenti potrebbero esserci conseguenze spiacevoli.
  Non solo: il lavoro con la scadenza più ravvicinata di solito è di qualità superiore agli altri, perché ti concentri di più nel realizzarlo.

Non so come stai vivendo queste settimane, magari hai mandato all'aria progetti e ne stai immaginando di nuovi oppure procedi con i tuoi programmi o, forse, sei bloccata da una forma di pigrizia passeggera...
  In ogni caso, ricordati che dare una scadenza a ogni tua attività ti aiuta a iniziare e a mantenere la disciplina; se poi la scadenza è ravvicinata quanto basta, lavorerai con più concentrazione e il risultato sarà migliore.


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