- adoro organizzare le cucine (più sono piccole, più mi diverto)
- sono una perfezionista consapevole che la perfezione è un miraggio
- seguo delle regole ben precise*
- non amo cucinare (però amo bere tè), ecco perché la mia cucina deve essere assai organizzata
- ho cambiato forma e sostanza alla mia cucina almeno quattro volte in otto anni (4/8, una buona media)
Sogno a occhi aperti e mi perdo nelle bellissime immagini delle dieci cucine sparse per il mondo. Poi giungo alle ultime pagine e trovo un tripudio di dritte per rendere funzionale la stanza cruciale di ogni famiglia.
In particolare, è molto interessante la parte in cui si danno consigli su come organizzare una cucina nuova e come riorganizzare, con grandi o piccoli cambiamenti, una cucina vecchia. In ogni caso, il punto di partenza è un'attenta pianificazione.
- La prima cosa da fare è progettare. Una cucina è perfettamente organizzata se è stata progettata con attenzione; e il progetto della cucina ideale parte da una domanda: che tipo di cuoco sei?
- Il secondo passo è agevolare il flusso. Tutte le azioni che si svolgono in cucina devono essere armoniche e prive di intralci: si prendono gli alimenti dall'area di conservazione, si lavano nell'area di lavaggio, si preparano nell'area di preparazione, si cuociono nell'area cottura, infine si servono. Le aree devono essere contigue, ben definite e dotate di tutti quegli strumenti necessari per svolgere le diverse attività.
- Nel caso di cucine da riorganizzare, la mossa successiva è fare un repulisti. Si svuotano i mobili e si fa l'inventario per vedere se c'è qualcosa che non si utilizza mai e capire di quanti armadi e cassetti c'è bisogno.
- Ora rimane solo da ripensare agli spazi. Per rendere più funzionale la cucina si valuta che cosa aggiungere (un carrello, delle barre magnetiche per i coltelli, ...) o sostituire (dei pensili poco profondi invece di mobili profondi, vetrinette al posto di ante, ...).
* Vuoi sapere quali sono le mie regole per organizzare la cucina? Eccole (valgono anche per altri spazi di casa):
- sotto mobili profondi con cassetti e cassettoni - per sfruttare tutto lo spazio in profondità e in altezza, per vedere tutto il contenuto con uno sguardo dall'alto e per evitare di giocare a nascondino con gli oggetti in posizioni scomode
- sopra mobili poco profondi con ante - per sfruttare tutto lo spazio in profondità e in altezza, per vedere tutto il contenuto con uno sguardo frontale (no doppie e triple file!) e per evitare di giocare a tetris in bilico sulla scala
- sfruttare tutte le superfici in ogni direzione - non esiste solo la larghezza e la profondità dei mobili, ma anche l'altezza, da sfruttare aggiungendo più ripiani e appendendo ganci all'interno delle ante
- dividere per moltiplicare - dividere lo spazio disponibile del mobile in spazi più piccoli con contenitori e ripiani, ci fa stare più cose
- metter via gli oggetti che s'impolverano - tutto quello che si usa poco va ritirato nei mobili, al riparo da unto, umidità, polvere e sporco
- lasciar fuori gli oggetti che non fanno in tempo a impolverarsi - tutto quello che si usa spesso va lasciato sul piano di lavoro a portata di mano
- mettere ogni cosa dove serve - e non dove c'è spazio, altrimenti è una fatica in più
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