Ho iniziato a organizzare i miei spazi di casa e di lavoro per risolvere i piccoli problemi quotidiani. Avevo bisogno di sapere dove riporre le cose e dove trovare subito ciò che mi serve, di risparmiare tempo, di pulire senza dover riordinare prima… Insomma, la normale amministrazione di una persona in balia del suo disordine.
Poi ho capito che l’organizzazione mi regalava molto di più: la possibilità di vivere in un modo diverso, più sereno e spensierato, più ricco di esperienze e di opportunità.
Ne ho la conferma ogni volta che aiuto qualcuno a organizzare i suoi spazi. “Perché hai deciso di organizzare casa?” chiedo. “Perché non voglio più fare fatica”, “Perché mi piace trovare tutto in ordine”, “Per rendere più accogliente casa”, “Per ospitare amici e parenti con serenità”, “Per permettermi di fare quel che davvero voglio fare”.
Ogni volta che inizi un percorso di organizzazione personale, pensa al detto Prima il dovere, poi il piacere. Ricordati che non esiste solo il dovere, ma anche e soprattutto il piacere.
Il dovere
Nella prima fase prendi coscienza dei tuoi bisogni e dei tuoi desideri di cambiare qualcosa: ti impegni al massimo, cerchi di essere costante, fatichi a mantenere alta la motivazione, resisti alla tentazione di mollare, provi ad acquisire nuove abitudini (per esempio, mettere subito a posto qualcosa dopo averlo usato!), sperimenti il gusto dolce-amaro del decluttering. Quando hai raggiunto l’obiettivo della prima fase, sai che non è finita, perché il tuo lavoro avrà bisogno di una cura costante.
Il piacere
La seconda fase inizia quando ti accorgi di stare bene: vivi in uno spazio che ti rappresenta, in cui ti senti a tuo agio, coccolata e accolta, ogni oggetto ti racconta qualcosa di piacevole, sei circondata da armonia, un pizzico di bellezza, tutto ha un senso per te. Stai bene e ti rendi conto che tutto l’impegno di prima ti ha portata qui, dove sei ora; ne è valsa la pena, sai di aver preso la decisione giusta per te e la tua vita, di esserti regalata la libertà di provare piacere, divertirti ed essere spensierata.
Non fermarti al dovere, goditi il piacere. Il fine dell’organizzazione, infatti, è goderti gli spazi, invitare gli amici, organizzare feste, ritirarti nel tuo rifugio privato, stare in famiglia, riposarti, rigenerarti, dar sfogo alla tua creatività.
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