martedì 31 marzo 2020

La mia Settimana dell'organizzazione 2020

La Settimana dell'organizzazione 2020 è finite venerdì scorso e, come al solito, voglio raccontarti com'è stata questa edizione per me.
  Come socia di APOI mi occupo insieme ad altre tre colleghe della raccolta, scelta e revisione delle risorse gratuite da pubblicare di giorno in giorno sul sito dell'associazione; iniziamo circa un mese prima, per darci il tempo di fare le cose per bene e portare avanti anche i nostri impegni personali e professionali con agio. Il 21 febbraio non sapevo che cosa sarebbe successo, ma avevo già paura ed ero molto preoccupata; in altre parti d'Italia, invece, questa percezione ancora non c'era, ma tutti ci siamo impegnati per dare il massimo. I contributi pubblicati tra il 21 e il 27 marzo sono lo specchio di ciò che stavamo vivendo prima.

Di solito per la Settimana dell'organizzazione offro un mini corso gratuito presso la Libreria Mondadori di Arona (la proprietaria è una persona illuminata e sensibile) e contribuisco con una risorsa gratuita per il sito APOI.
  Per l'edizione di quest'anno avevo in programma tre mini corsi (Vivere serenamente sull'importanza dell'organizzazione per la salute, Moltiplica il tuo tempo sull'uso del tempo per l'associazione Women@Work Laghi, Il potere delle abitudini su come migliorare la vita con le abitudini) e zero contributi da pubblicare. Invece i mini corsi sono saltati e ho scritto due articoli per il blog di APOI (La regola del bersaglio e Il tempo è come una scatola)!

Al posto dei mini corsi ho offerto delle mini consulenze gratuite per riorganizzare la nuova quotidianità, mantenere l'equilibrio tra le nuove esigenze familiari, approfittare del vuoto per trovare le vere priorità. Le ho proposte su due gruppi Facebook che frequento: la comunità che li segue è formata soprattutto da donne, con un blog personale o professionale, la maggior parte libere professioniste e con un forte spirito di condivisione e aiuto reciproco.
  Alcune persone hanno accettato la mia offerta e ho incontrato ciascuna di loro in una video-chiamata di tre quarti d'ora (anche di più, se ci scambiavamo qualche parola di confronto e conforto sulla situazione).
  È stata una bella esperienza.

Ho incontrato diversi tipi di persone

Erano quasi tutte libere professioniste o in procinto di esserlo, alcune con più di un lavoro e tutte con attività creative e innovative. Molte con famiglia e bambini, poche da sole. Chi aveva bisogno di tempo per ascoltare emozioni, sentimenti e pensieri; chi trovava la situazione stimolante per la ricchezza di opportunità future; chi provava un continuo sottofondo di preoccupazione per il marito obbligato a lavorare (come me); chi si era fermata a cullare il dolore per un amico perduto; chi si stava preparando a nuovi modi di lavorare e a un famiglia più grande. Tutte nel presente, con un occhio al futuro.

Ho conosciuto meglio chi posso aiutare

Si sono definite disorganizzate, eppure non lo erano del tutto. Crediamo di essere "fatte male", proviamo sentimenti avversi nei nostri confronti, rabbia, colpa, solo perché non riusciamo a fare quella cosa nonostante i continui sforzi... e non ci accorgiamo di fare già tanto. Ci manca solo un piccolo aiuto, il consiglio giusto, uno strumento pratico: questo periodo ci offre l'occasione giusta per trovarlo.
  In generale ho notato il bisogno di riconoscere le vere priorità, di creare nuove abitudini e di organizzare le attività quotidiane, non solo per vivere meglio questo periodo, ma anche come base per il futuro.

Ho fatto qualcosa di utile e non mi sono sentita sola

Lo ammetto: mi piacciono le consulenze, il contatto con le persone e il rapporto di fiducia reciproca che si crea all'istante. Mi sentivo impotente e l'impotenza per i risolutori di problemi è frustrante e dolorosa. Volevo fare anch'io la mia parte, rendermi utile e aiutare ad affrontare questo periodo con quello che so fare: l'organizzazione costruisce una struttura salda e flessibile, che regala sicurezza e razionalità anche nei momenti più incerti ed emotivi.
  Dedicarmi agli altri, sentirmi vicina a persone appena conosciute mi ha fatto bene. Non pensare alle mie paure, concentrarmi sul mio lavoro mi ha fatto bene. Perciò grazie di cuore a chi ha accettato le mie mini consulenze.

Ho seguito il mio intuito, tra l'altro in linea con lo spirito che anima la Settimana dell'organizzazione. Non credo che regalare il mio lavoro e la mia esperienza tolga valore alla mia professione, in fondo ho solo cambiato il mezzo, non la sostanza: l'iniziativa è proposta da APOI per diffondere gratuitamente la cultura dell'organizzazione personale, farne conoscere i vantaggi e insegnare come ottenere benefici immediati con uno stile di vita organizzato.
  Finita la Settimana dell'organizzazione, sto già pensando a un nuovo modo per essere utile a te, che hai bisogno di riorganizzare le tue giornate e risolvere qualche problema organizzativo col tempo, e alla situazione là fuori.

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