In momenti come questi l'insicurezza ribalta la nostra vita e ci spinge a rivedere tutto: i nostri piani, i nostri sogni, le nostre priorità. Ancor di più se finora abbiamo portato avanti delle attività "ugualmente importanti" senza mai chiederci se lo siano realmente.
Durante le consulenze gratuite che ho proposto per la Settimana dell'organizzazione, più persone mi hanno chiesto come riuscire a distinguere le vere priorità da quelle false, e credo che il metodo migliore sia porsi le domande giuste e darsi le risposte più sincere possibili.
Nei libri di organizzazione personale ho trovato alcuni interrogativi interessanti per riconoscere le cose importanti veramente importanti, questi sono i miei preferiti:
- "Qual è, fra le cose che potresti fare nelle tua vita personale e professionale, quella che, se facessi con regolarità, apporterebbe un enorme miglioramento nella tua vita?"
(Stephen Covey, Le 7 regole per avere successo) - "Cosa ti ha spinto a investire tempo ed energia in questa attività?"
(Ryder Carroll, Il metodo Bullet Journal) - "Cosa vuoi aggiungere alla tua vita in questo momento e, soprattutto, perché?"
(Ryder Carroll, Il metodo Bullet Journal)
Prendi quaderno e penna, segna le domande e cerca le risposte dentro di te. Il tuo intuito conosce bene i tuoi valori e sa già che cosa scriverai; perciò decidi di conseguenza, conferma le vere priorità ed elimina quelle false.
L'ultimo quesito, in particolare, è stato illuminante per me: in questo momento voglio semplificare al massimo la mia vita, riportare a galla alcune mie caratteristiche, imparare sempre più a viver nel presente e "fare quello che posso con quello che ho nel posto in cui sono".
La mia priorità è duplice:
- continuare ad aiutarti con l'organizzazione personale (anche l'Organizzazione mondiale della sanità ne riconosce il valore e i benefici, e credo che non ce ne sia bisogno solo adesso ma ancor di più nelle prossime fasi e dopo), perché è la mia missione, credo in quello che faccio e sento il bisogno di lavorare con le persone, instaurare un rapporto di fiducia reciproca e contribuire a vivere meglio questo periodo;
- aiutare chi in questa situazione lavora per noi e non può fermarsi, perché sento il bisogno di fare concretamente la mia parte e di contribuire per sostenere la ricerca, la cura e tutto ciò che è necessario per affrontare questa situazione.
Ecco perché, da oggi finché perdurerà questo periodo, ti offro un servizio-solidarietà: per ogni acquisto di FLORA, la consulenza di un'ora in remoto per trovare una soluzione veloce e pronta all'uso a un problema organizzativo specifico, darò il 50% del ricavato alla raccolta fondi per l'unità di crisi della Regione Piemonte #riprendiAMOfiato.
Ho scelto FLORA perché è il servizio che costa di meno e risolve più problemi: in un periodo d'incertezza economica preferisco dare a tutti l'opportunità di imparare a organizzarsi per vivere questo e i prossimi cambiamenti nel modo migliore.
Più siamo, meglio è: per scoprire come funziona la consulenza e la donazione alla raccolta fondi visita la pagina dedicata a FLORA.
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