martedì 3 febbraio 2015

Una stanza al mese #4: la sala da pranzo

Cosa c'è di più bello di un pranzo o una cena in compagnia delle persone con cui stiamo bene? Lunghi pranzi o cene dense di chiacchiere e risate sono il divertimento di ogni stagione, ma in inverno hanno un gusto particolare - un po' come si faceva una volta, con gli amici e la famiglia stretti attorno al tavolo ad ascoltare racconti e storie.
È l'ora, quindi, di spostarci dalla cucina alla sala da pranzo.
La sala da pranzo è il luogo della casa dedicato alla convivialità e alla condivisione dei pasti nelle occasioni speciali. La sua funzione è multipla, ma riguarda lo stesso aspetto:
  • si conserva tutto l'occorrente per apparecchiare la tavola
  • si appoggiano le vivande 
  • si invitano amici e parenti in modo formale
La sala da pranzo a volte si trova in un unico grande ambiente assieme a cucina e soggiorno, spesso è ospitata in un angolo del soggiorno, talvolta è una stanza a sé. Naturalmente, in base a queste varianti e all'ampiezza del locale la sua organizzazione cambia.

In casa nostra non esiste una vera sala da pranzo e ci piace condividere i pasti con amici e parenti in cucina (più comodo e pratico). Ma quando abbiamo più di sei ospiti, c'è bisogno di un piano B. Abbiamo pensato di costruire una prolunga per il nostro tavolo in cucina, ma è rotondo e con profili modanati: "complicato", dice il marito. Di tagliarlo a metà e costruirci un meccanismo di prolunghe scorrevoli non se ne parla - cioè: io ne parlo, ma il marito mi guarda malissimo, così taccio.
Ammetto: queste sono soluzioni per assecondare la mia pigrizia - è così comodo stare in cucina durante i pasti! In realtà il piano B l'ho progettato fin da subito e si chiama studio. Lo studio è subito dopo il soggiorno, dalla parte opposta della cucina. È una stanza rettangolare con una grande portafinestra sul giardino ed è un ambiente di passaggio: qui, infatti, si trova la scala per il piano superiore che lo separa dal disimpegno con il "falso ingresso" e dal bagno piccolo. Lo studio serve principalmente come luogo di lavoro, ma all'occorrenza anche come sala da pranzo, e in questo caso c'è solo un'area che svolge tale funzione: quella centrale con il tavolo e le sedie della nonna per invitare amici e parenti e per appoggiare le vivande. Per conservare tovaglie e stoviglie delle "buone occasioni", invece, ci sono le vetrinette e la credenza in cucina. A ogni area corrisponde una funzione diversa e le ho organizzate in base alle nostre abitudini, all'uso degli oggetti riposti e alla comodità di accesso.

paroladordine-saladapranzo-tavolo

Il tavolo della nonna solitamente è la mia scrivania (enorme, sì). È un tavolo dell'Ottocento, misura 110 x 130 cm e ha ben tre prolunghe di 34,5 cm ciascuna: può diventare lungo fino a 233,5 cm e ospitare comodamente dodici adulti. In queste occasioni oltre alle sei sedie d'epoca aggiungiamo le sedie pieghevoli usate nell'altra casa e ora conservate in garage. Le prolunghe, invece, stanno perfettamente nel ripostiglio del primo piano. La larghezza del tavolo (110 cm) permette di avere a disposizione molto spazio per bottiglie e piatti di servizio: una volta erano molto previdenti.
Funzione: ospitare amici e parenti; appoggiare le vivande
Abitudine: avere sul piano del tavolo già tutti i piatti di servizio
Oggetti: fondamentali per ospitare comodamente fino a dodici persone
Comodità: alta (la sala da pranzo non si trova vicino alla cucina - bisogna attraversare cucina e soggiorno - ma il tavolo da pranzo è ampio e c'è spazio anche per i piatti di servizio)

paroladordine-saladapranzo-vetrine

Quel che manca nello studio è una madia per contenere i servizi belli e le tovaglie grandi. Per ora, perché ho grandi progetti: invece delle due librerie, ci sarà un'unica libreria su due pareti contigue e a ponte sul passaggio verso il soggiorno e sopra la porta finestra. In questo modo libererei la terza parete a cui accosterei una madia capiente e dei pensili con vetrine: non vedo l'ora!
Intanto stoviglie e tovaglie sono ospitate nelle due vetrinette e nei cassetti della credenza in cucina. Nel secondo cassetto della credenza ci sono le posate della nonna: in tutto settantacinque pezzi, suddivisi per tipo (forchette, coltelli, cucchiai, forchettine, cucchiaini, coltellini, mestolo, cucchiaio e forchettone) in un portaposate fatto da noi. Qui ci sono anche le posatine per gli stiuzzichini (ne vado matta!), i cucchiaini in ceramica per servire marmellate e mieli, decorazioni varie.
Nel cassettone della credenza c'è l'unica tovaglia seria e grande di casa: è di cotone con un filo dorato che brilla con discrezione.
Nelle due vetrinette ho aumentato lo spazio a disposizione con un sistema semplicissimo: aumentando le mensole. Con più mensole disposte alla misura giusta, infatti, si sfrutta tutto lo spazio a disposizione. Abbiamo un buon numero di bicchieri, tazze, tazzine, zuccheriere e teiere (la maggior parte ereditati dalla nonna), ma un solo servizio di piatti - più che bello, lo definirei "passabile". Lo so, devo correre ai ripari!
Funzione: conservare tutto l'occorrente per apparecchiare la tavola
Abitudine: avere tutto a portata di mano, separato dalle stoviglie di uso quotidiano
Oggetti: indispensabili per apparecchiare la tavola nelle occasioni importanti
Comodità: media (vetrinette e credenza si trovano in cucina, lontano dalla sala da pranzo)

Come avrai capito, casa nostra non è facile da organizzare: spesso mancano dei locali ben precisi e le continue aperture nei muri limitano la disposizione dei mobili. Per questo motivo l'ottimizzazione degli spazi nei pochi mobili è importantissima - una sfida continua e tutto ciò mi piace molto!

Ti lascio l'identikit della perfetta sala da pranzo e una domanda: come hai organizzato gli spazi nella tua?

paroladordine-organizzare-saladapranzo

6 commenti:

  1. Bel post, soprattutto per una stanza difficile come la sala da pranzo che in alcuni casi sta scomparendo dalle case italiane, inglobata ormai negli open space. A me piacerebbe tanto averne una, grande da avere una credenza :D

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sono cresciuta nella sala da pranzo di mia nonna: tavolone con tre prolunghe e sei sedie (sì, è il "mio" tavolone!), buffet e controbuffet - una delizia. In quei mobili ci stava tutto: più di un servizio per apparecchiare la tavola nelle grandi occasioni, bicchierini per i liquori e i liquori per l'ammazzacaffè, le tovaglie più belle, le posate ancora riposte nel loro bauletto di vellutto blu... - sospiro - Peccato avere stanze piccole, buie e basse, altrimenti avrei trasferito tutto a casa nostra!

      Elimina
  2. La mia sala da pranzo è una stanza vicino alla cucina,tutto il necessario (tovaglie,stoviglie ecc) è in cucina...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Che sia vicina alla cucina è una gran comodità! Nella sala da pranzo non c'è spazio per una madia?

      Elimina
  3. Noi amiamo molto invitare amici e abbiamo spesso la casa invasa da persone, purtroppo però nella nuova casa ho preferito dare una stanza ad ogni figlio sacrificando la sala pranzo. Un giorno chissà, la recupererò!!!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. A me piace molto ospitare in cucina. E mi piacciono molto anche i pranzi e le cene "sparpagliate" tra cucina e soggiorno :-)

      Elimina

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...