giovedì 30 marzo 2017

Si studia! Scrivere email, costruire relazioni

Non si finisce mai d'imparare, soprattutto nel mondo del lavoro.
Da quando sono diventata P.O. sono tanti gli aspetti "collaterali" da curare... il business plan, il personal branding, l'organizzazione del lavoro e pure la posta elettronica!
Ecco perché ho letto con attenzione Scrivere email, costruire relazioni di Annamaria Anelli, libro digitale edito da Zandegù.


L'autrice di lavoro risolve problemi di scrittura. Il suo pane quotidiano è farcito di parole: "aiuto le persone a raccontarsi e a descrivere la loro attività, collaboro con aziende e pubblica amministrazione sui temi della scrittura efficace e insegno, in aula, come scrivere in maniera più semplice, chiara e comprensibile".

Il testo è diviso in schede, in cui si concentra poca teoria (ma buona) e molti esempi.
Ci sono schede (Strumenti) per scrivere meglio, sia nei contenuti, sia nella forma visiva; altre (Applicazioni) per sciogliere ogni dubbio; altre ancora (Pause di riscrittura) per stimolare alla ri-lettura e alla ri-scrittura prima che il ditino prema l'invio.
Gli esempi sono il valore aggiunto di questo libro: lo stile dell'autrice è talmente fluente e armonioso, da aver voglia di diventar brava (ed efficace) come lei.

Sembra scritto per me: i messaggi di posta elettronica non sono il mio forte. Cerco di essere sempre spontanea, ma non so mai "quanto" spontanea!
Col suo libro l'autrice ha dissipato ogni dubbio e ho imparato a scrivere messaggi di posta elettronica con la stessa cura e passione con cui scrivo gli articoli del blog: pensando a te e alla relazione che stiamo costruendo.

paroladordine-sistudia-scrivereemail.annamariaanelli

martedì 28 marzo 2017

Ebbene, l'ho fatto: ho alzato i prezzi

Non è facile per me parlar di soldi, ma oggi voglio farlo.
Ho alzato i prezzi dei miei servizi (gli incontri dal vivo e le consulenze a distanza) e ti spiego perché.

Quando ho iniziato questo lavoro, ogni volta che dovevo stabilire un prezzo per il cliente, il cervello si trasformava in ricotta.
Prima di diventare Professionista dell'Organizzazione, per vent'anni ho lavorato in un settore in cui se ti pagavano era un miracolo.
Quando ti abitui a non essere riconosciuta dal punto di vista economico, ti abitui (e impari) a non essere riconosciuta da ogni punto di vista: le persone per cui lavoravo mi stavano dicendo a chiare lettere che il mio valore come persona, come lavoratrice, come cittadina era pari a zero.

Poi ho incontrato APOI, conosciuto persone corrette e ho frequentato il corso lungo per P.O. Grazie a loro ho imparato e capito: essere pagata per quello che so fare è cosa buona e sana - oltre che normale. Perché il valore di questa professione è dato dalla somma di capacità, conoscenza, studio, esperienza e creatività.

Quindi mi sono fatta forza, ho rifatto i calcoli (come ci hanno insegnato i commercialisti e gli altri professionisti docenti del corso), ho rivisto i miei prezzi e ora te lo comunico.
Credo siano prezzi giusti, che sanno di impegno, passione e valore - soprattutto valore.



giovedì 23 marzo 2017

La stanza verde di Cri: Primavera!

E' arrivata la primavera! La stagione in cui gli appassionati di verde si scatenano, dopo il riposo forzato dell'inverno...
Anche se col marito non siamo stati con le mani in mano, qualcosa da fare nell'orto e in giardino c'è sempre e, soprattutto, ci siamo dedicati agli acquisti verdi, oltre a fiori e arbusti già piantati in giardino, ci sono i bulbi autunnali che attendono di essere messi a dimora.
Ma vediamo nel dettaglio come è meglio organizzare i lavori nei vari ambienti:

lastanzaverdedicri primavera in giardino
Prima di iniziare i lavori è meglio controllare che gli attrezzi siano in buone condizioni, gli strumenti da taglio affilati, quelli da scavo che abbiano il manico integro e la parte metallica priva di ruggine e che il tagliaerba parta al primo colpo, perché è frustrante ritrovarsi con un attrezzo mal funzionante proprio quando se ne ha bisogno.
Se, come me, accumuli semi e bulbi, è utile conservarli nello stesso posto e fare l'inventario di quello che si ha, per evitare di comprarlo di nuovo. Io utilizzo la rubrica dell'agenda dove annoto quello che ho, quando l'ho seminato e dove, ma puoi anche usare l'applicazione "blocco note" del tuo telefono, per un aggiornamento più veloce e più tecnologico.

Se non l'hai ancora fatto, è il momento giusto per dedicare ai prodotti che usi per concimare e per i trattamenti fitosanitari un armadietto che puoi chiudere a chiave, utile se hai bambini piccoli e che possa garantire riparo da caldo e freddo eccessivi.
Calendario alla mano è anche il momento di organizzare le concimazioni e le semine, magari verificando quello dell'anno prima.

lastanzaverdedicri primavera nell'orto
Nei mesi di marzo e aprile sei ancora in tempo per autoprodurti i piantini per l'orto, quindi verifica se hai abbastanza seminiere, procurati le etichette e procedi con i semi di pomodoro, peperone, melanzane...
Verifica anche di avere sufficienti vasetti per il trapianto delle piantine prima della messa a dimora nel'orto.
Anche nell'orto è utile verificare lo stato di salute degli attrezzi e del velo da sposa, un telo tessuto non tessuto, molto leggero, utile a tenere al sicuro le piante da sbalzi del clima, favorendo l'entrata di luce e aria.
Se non l'hai ancora fatto, disegna, anche sommariamente, la pianta del tuo orto, ti servirà per poter effettuare correttamente le rotazioni delle colture.
Mentre progetti l'orto di quest'anno, potresti anche studiare le consociazioni più adatte alle tue esigenze. Anche le piante hanno le loro simpatie e si aiutano a tener lontano i parassiti, ad esempio le zucchine stanno bene col cetriolo e la cipolla, oppure le carote vanno d'accordo con i porri, la menta e i ravanelli.

lastanzaverdedicri: primavera in casa e sul balcone
Controlla la disponibilità di spazio e di vasi disponibili e verifica se hai la possibilità di creare un orto o un giardino verticale. Realizzarlo è facile, nei negozi specializzati trovi pannelli già pronti all'uso, altrimenti lo puoi costruire con i pallet, appendendo semplicemente i vasi alle assicelle.

Se come me e il marito, hai acquistato in maniera compulsiva i bulbi invernali che hanno allietato la nostra casa, adesso hai il problema di riporli.
Intanto lasciali in vaso e riduci progressivamente le innaffiature, fino a quando le foglie sono completamente avvizzite, a questo punto hai due possibilità, puoi riporre i vasi in un luogo fresco e asciutto al buio e tornare ad occupartene a inizio autunno, oppure estrai i bulbi dalla terra, li metti in un sacchetto di carta (sopra scrivi il contenuto) e mettili sempre in un luogo fresco e asciutto al buio.

Studia il tuo balcone e cerca un punto, anche piccolo, dove collocare un banco di lavoro e magari un armadietto dove riporre i vasi e i flaconi di concime e prodotti fitosanitari.

Appena le temperature tornano miti e rimangono costanti, potrai portare fuori gli agrumi e controllare il loro stato di salute.

La primavera è anche la stagione delle fiere dei fiori, per me la migliore è la "Tre giorni per il Giardino" che si tiene a Masino, vicino a Ivrea, se non sei del Nord Ovest, cerca in rete quelle più vicine a casa tua.
Il problema di queste fiere è trattenersi dal comprare tutto quello che ci attira, quindi ti consiglio di fare la lista della spesa, la mia per Masino è una peonia, due aquilegie e un'hemerocallis, il marito deve ancora stilare la sua.
Un altro consiglio è di ricoprire il bagagliaio con giornali o con teli per non sporcare con le piante acquistate e di portarsi scarpe comode, perché si cammina molto!

Non mi resta che augurarti buona primavera con i fiori del mio giardino (anemoni, narcisi e muscari)


 

lastanzaverdedicri: anemoni narcisi muscari

martedì 21 marzo 2017

L'archivio virtuale

Il computer è come un armadio: finché le cartelle della scrivania (o desktop in inglese) sono chiuse, c'è ordine; appena le apri per cercare quella foto, un'onda anomala di documenti ti prende e ti porta via.
Capita anche a casa nostra, o meglio: capitava.

Adoro archiviare, creare cartelle, sottocartelle e sotto-sotto cartelle, ma dopo un po' mi stufo o son troppo stanca per ricordarmene o sono di fretta - ché la vita reale mi aspetta (scusa meravigliosa).
Il computer che uso non è mio, ma di mio marito. Io non tocco le sue cose e lui si lamenta delle mie - perché con il computer ci lavoro e produco numerosi documenti di ogni genere ed estensione.

paroladordine-tecnologia-archivio-prima

La situazione era questa:
  • nove cartelle sulla scrivania: le indispensabili per lavorare, più qualche altra - ehm
  • kanban come sfondo: utilissimo per seguire i lavori più articolati, che, appena finiti-controllati-pronti, vanno nella cartella corrispondente
  • dentro le cartelle, un mondo che vivacchia indolente (colpa del timore di cancellare qualcosa d'importante)
Quindi, in apparenza buona, ma nella sostanza un disastro!
Mi sono armata di pazienza, penna e foglio per decidere quali documenti tenere e come archiviarli. Ho trovato documenti risalenti alla mia preistoria digitale, provenienti da memorie esterne e
rimbalzati di computer in computer fino a questo; un'infinità di doppioni e multipli, tenuti lì per pigrizia e poi dimenticanza; documenti importanti, creduti persi per sempre; eccetera, eccetera, eccetera.

Ho creato tre categorie, che corrispondono ad altrettante cartelle e alle sezioni della mia agenda:
  • PO: tutto ciò che riguarda l'attività di Professionista dell'Organizzazione (blog, collaborazioni, clienti, corsi, formazione)
  • ARCHEO: tutto ciò che riguarda l'archeologia (vecchi lavori, corsi, formazione e tesi, nuovi interessi)
  • ME: tutto ciò che non riguarda il lavoro, comprese le fotografie
All'interno di queste categorie, tutto il materiale è diviso in cartelle: nessun documento vagola libero nello spazio. Le cartelle che contengono documenti cui sto lavorando, sono sulla scrivania per comodità: alla fine di tutto, tornano al loro posto.
Ho ripetuto questo schema anche nelle memorie esterne e virtuali (che, in fin dei conti, sono dei doppioni di salvataggio), con la promessa di mantenere tutto aggiornato.

Avere agenda e archivio digitale "allineati" mi rende la vita facile. Sapere dove trovare e dove riporre ogni documento è una vera goduria!

paroaldordine-tecnologia-archivio


P.S. Capitolo a parte sono le fotografie: c'è bisogno di calma, concentrazione e del marito per decidere assieme quali tenere. Argh.

giovedì 16 marzo 2017

La Signorina O dice "reimpiego"

La Signorina O è nostalgica e si sofferma ancora su quelle parole dell'archeologia che ha ritrovato, poi, nel mondo dell'Organizzazione.
Oggi vuol parlarci del reimpiego.

paroladordine-lasignorinaOdice-reimpiego

Reimpiego è una bellissima parola e significa, con molta semplicità, nuovo impiego di qualcosa.
Quando gli archeologi scoprono un reimpiego, si sentono fortunati. Perché in un lontano passato alcune persone, che stavano costruendo un edificio, hanno riutilizzato delle parti di edifici ancora più antichi e non più in uso: se non le avessero reimpiegate, gli archeologi avrebbero perso delle informazioni preziose.
In poche parole, il reimpiego è il riutilizzo di materiale antico non più in uso in costruzioni più recenti.

Quando sentiamo il desiderio di alleggerirci, iniziamo a scegliere gli oggetti che vogliamo tenere e le cianfrusaglie da eliminare.
Ci sono oggetti che amiamo moltissimo e vogliamo averli sott'occhio. Ci sono oggetti utili che usiamo sempre/spesso e vogliamo averli a portata di mano. Ci sono oggetti, poi, che potrebbero piacerci e tornarci utili in qualche modo: reimpieghiamoli!

Alcuni esempi di reimpiego a casa nostra? Puoi vederli anche su Instagram:
  • tre vasetti rosa: per anni giacevano in dispensa dimenticati, poi li ho reimpiegati come porta incensi (angolo dei profumi in soggiorno)
  • un barattolo di vetro: non più in uso da tempo, ora l'ho reimpiegato come porta candeline (angolo dei profumi in soggiorno)
  • fornelletto da fonduta: mai usato, adesso è reimpiegato come diffusore d'aromi (angolo dei profumi in soggiorno)
  • contenitore: ex contenitore di alimenti, poi reimpiegato come postazione caricabatterie (centrale di comando nello studio)
  • soprammobili a forma di animali e di casette: da ciapa puer (= attira-polvere) reimpiegati come fermalibri (libreria)

Potrei andare avanti all'infinito. Perché quando reimpiego un oggetto, che mi piace ancora e potrebbe essere utile in altri usi, mi sento molto furba e molto contenta. Già!

mercoledì 15 marzo 2017

I ghirigori di Monila. Primavera

La primavera segna il risveglio della natura: ritornano i colori e i profumi dei fiori, il cinguettio degli uccelli, il volo delle farfalle e la voglia di stare all'aria aperta può venire soddisfatta!
Buon risveglio!

Paroladordine primavera I ghirigori di Monila vignette

martedì 14 marzo 2017

Quando l'agenda rimane a casa

La gloriosa agenda rosso corallo rimane a casa: quando esco per lavoro o per diletto, non mi accompagna. Troppo grande, troppo ingombrante, troppo pesante: lei lo sa, che è destinata alla scrivania e non alla borsa.

Qualche puntino di sospensione per sottolineare il silenzio imbarazzato.
Come faccio a sopravvivere senza l'agenda, io, l'immemore?

Ho un'altra agenda: infinitamente grande, eppur piccola, perché è virtuale.
L'ho installata sul telefono per condividere impegni con le persone con cui lavoro, e ho deciso di usarla per segnare gli appuntamenti importanti.

paroladordine-tecnologia-agenda

Lo so, segnare due volte (sull'agenda cartacea e sull'agenda virtuale) le stesse cose può esser fastidioso, ma non porta via tempo e non è dispersivo. Anzi, lo trovo comodo per questi motivi:

  • l'appuntamento rimane visibile sullo schermo del telefono per tutto il giorno: non uso l'orologio e quando sono fuori casa controllo l'ora sul telefono, non posso non accorgermene!
  • una musichetta mi avvisa qualche minuto prima dell'appuntamento: se son distratta o impegnata a lavorare, mi richiama alla realtà!
  • posso leggere e aggiornare l'agenda anche dalla tavoletta elettronica: avere una rete di sicurezza fa sempre piacere (soprattutto quando il telefono è vecchio...)!

Tutto questo, però, non vale per segnare che cosa fare fuori casa. In questo caso ricorro al caro, vecchio taccuino di carta: mi accompagna ovunque - piccolo, compatto e ubiquo, come piace a me.

paroladordine-taccuino



giovedì 9 marzo 2017

Musica per la primavera

È priiimaveraaa: svegliatevi, bambiiine!

Zero dubbi: se penso alla primavera mi balza in mente una sola canzone: Mattinata fiorentina di Alberto Rabagliati.

Conosco solo il primo verso: l'ho cantato a squarciagola per quasi quarant'anni ogni mattina di primavera! E ancora lo faccio, appena spuntano le gemme sui rami, quando il sole illumina di giallo la casa, mentre il Baldo sonnecchia al caldo in giardino.
È primavera, svegliamoci, bambine!

paroladordine-musica-marzo

Se premi il pulsante Spotify, qui a destra, puoi ascoltare tutte le liste musicali degli scorsi anni e la "colonna sonora" del 2017 .
Buon ascolto!

martedì 7 marzo 2017

Odio la tecnologia!

Sottotitolo: l'arte di trasformare i punti deboli in punti di forza.

Chi mi conosce sa che ho un problema con la tecnologia.
Tutti gli apparecchi elettronici che uso per lavorare mi odiano e io odio loro. Litigo con la stampante, che non è compatibile col computer di casa, che non è compatibile con me, che non sono compatibile col mio telefono, che è dotato di vita (più che altro, direi catalessi) propria.

Sono stupidi esemplari tecnologici inutili e obsoleti. Cioè, hanno più o meno dieci anni di vita: troppi per il progresso tecnologico dei giorni nostri; troppo pochi per chi, come me, si deve adattare a quel che passa il convento.

Tutti tranne uno, la mia super tavoletta elettronica: veloce, intuitiva, ubbidiente, recentissima. Talmente fantastica, che ho deciso di usarla come principale strumento di lavoro.
Ho cercato in rete e scaricato le migliori applicazioni gratuite di scrittura, archiviazione, condivisione e grafica; l'ho collegata al (vecchio) telefono, al (vecchio) computer e alla (vecchia) stampante: non mi tradisce mai e il lavoro, con lei, corre veloce.

Così ho limitato a un solo giorno tutte le attività che devo per forza compiere con il (vecchio) computer e la (vecchia) stampante: tecnologia 1 - Alessandra 4, tiè!

paroladordine-tecnologia-energia

giovedì 2 marzo 2017

#APOISDO2017, ovvero la terza edizione della Settimana Dell'Organizzazione

Ci siamo: con la primavera arriva anche la Settimana dell'Organizzazione!


La Settimana dell'Organizzazione è la manifestazione promossa da Apoi, Associazione Professional Organizers Italia, per avvicinare alla cultura del vivere organizzati.

Quest'anno è alla terza edizione, si svolgerà da martedì 21 a lunedì 27 marzo e ha un titolo bellissimo: "Pillole di organizzazione per vivere meglio". Rappresenta bene quel che accadrà: quasi cento professionisti dell'organizzazione distribuiranno consigli, soluzioni, tecniche e rimedi, strumenti utili a vivere meglio. 

Lo faremo tramite corsi, presentazioni e laboratori dal vivo, con contributi e risorse gratuite sul sito di APOI e raggiungeremo tutta Italia!
Ogni giorno sarà dedicato a un argomento diverso:

  • martedì 21 - casa
  • mercoledì 22 - lavoro
  • giovedì 23 - space clearing
  • venerdì 24 - bambini e famiglia
  • sabato 25 - ufficio
  • domenica 26 - gestione del tempo
  • lunedì 27 - stile di vita






mercoledì 1 marzo 2017

Marzo e la primavera

È marzo, il mese della primavera! Poco importa se marzo è pazzo e se l'inverno sta finendo: il freddo è solo freschino, la pioggia è solo pioggerella, la stanchezza è solo cambio di stagione!

A marzo arriva la primavera ed è tutto un gran risveglio: di colori, luci, profumi, forme e voglia di fare.
A marzo mi sveglierò dal letargo tecnologico - o almeno ci provo. E tu, da cosa ti risveglierai?


Ti lascio lo sfondo del desktop di marzo, di un tenero verde, color dei germogli: tutte pronte a fiorire!

(clicca su uno dei seguenti formati
per scaricare lo sfondo corrispondente)


paroladordine-sfondo-marzo

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