giovedì 30 aprile 2015

Pronti, partenza, via! Organizziamo un picnic?

E’ tornata la primavera, il sole splende, l’aria è tiepida ed allora: pronti, partenza, via! Che ne dici di fare una “gita fuori porta” ed organizzare un bel picnic?

Che se poi tu invece di picnic (*) lo chiami merenda sul prato, non cambia lo spirito di allegria e di libertà che caratterizza questo modo assolutamente informale di mangiare all’aperto, circondati da boschi o davanti al mare, che fa ritornare un po’ bambini. Scommetto che anche per te il picnic è, come per me, un momento di allegra felicità: sedersi sull’erba, giocare a pallone nei prati, raccogliere fiori campestri (attenzione però a non cogliere specie protette!) e soprattutto mangiare in compagnia condividendo pietanze “facili” preparate per l’occasione o assaporando un succulento barbecue! 

Tuttavia il picnic, se non è ben organizzato fin dall’inizio, può rivelarsi una fonte di stress non da poco: l’erba sporca i vestiti, le briciole del pane e dei dolci attraggono le formiche, non tutti si trovano a loro agio a stare seduti per terra, sia pure sopra un telo. E poi, vuoi mettere il problema dei rifiuti, di dove conservare le scorte delle vettovaglie, il rifornimento delle bevande che vorremmo sempre fresche e dissetanti?

Prima di iniziare a pensare che un picnic sia un modo di stare in compagnia troppo complicato, sappi che con un minimo di preparazione, qualche astuzia ed un po’ di creatività puoi dar vita al picnic - ma anche ad una merenda all’aperto, ad un rinfresco campestre, ad una festa campagnola - più bello, rilassante e divertente che tu abbia mai organizzato! Inoltre, se sei in viaggio e ti trovi in zone dove abbondano prati, boschi e parchi (però in quest’ultimo caso verifica che non ci siano divieti, mi raccomando!) utilizzare lo “stile picnic” è un modo divertente e simpatico per pranzare senza andare al ristorante e risparmiare qualche euro. Allora, che dici, iniziamo a pianificare la strategia e a definire cosa è assolutamente necessario per organizzare il nostro picnic?
TRASPORTARE (da sinistra, in senso orario)
  1. Mckinley zaino frigo pic nic con set piatti e posate per 4 persone € 44,50 (NENCINISPORT);
  2. Cesto picnic stampa farfalle, con stoviglie e posate, 42x28x18cm, £25,50 pound(BHS);
  3. HÄLSA, Thermos, verde, 0.5 l, € 4,99 (IKEA)
  4. KULLAR, Borsa frigo, beige, 22x16x19 cm, € 6,99 (IKEA)
  5. Warhorse di Hunter Equestrian, taniche colorate da 20 o 30 litri € 64,80 (AMAZON)
  6. Set per Pic Nic - Pic Boll Guzzini € 69,00 (FRATELLIGUZZINI)
  7. KULLAR Portavivande giallo, 15x11x8 cm., € 1,99 (IKEA)
Come sempre, ti faccio qualche domanda su quali sono le tue aspettative e sul target dei partecipanti:

  1. Il luogo scelto è isolato (aperta campagna, spiaggia) oppure avrai a disposizione una base (una casa, un casolare, un capanno)? La domanda serve a focalizzare l’attenzione su cosa ti servirà per rendere più gradevole e comodo il luogo in cui si svolgerà il picnic.
  2. Lo raggiungerai in auto, in moto, in bici oppure a piedi, dopo una bella passeggiata? La risposta ti aiuterà a definire l’attrezzatura che potrai portare con te: ovviamente in auto il problema non si pone ma se raggiungi il luogo del picnic a piedi, ad esempio, devi necessariamente rinunciare a qualcosa! 
  3. Potrai approvvigionarti di acqua? La risposta ti aiuta a capire quanto può essere più o meno opportuno portare rifornimenti di acqua potabile - sia per bere che per le tante necessità correlate ad una giornata fuori casa come rinfrescarsi e lavare le mani, sciacquare la frutta o qualche stoviglia o bicchiere. 
  4. Che età avranno i partecipanti? Ci saranno bambini piccoli, nonni o persone con particolari necessità? La risposta ti aiuta a valutare se ti serviranno sedie, seggioloni, giochi, ecc.; 
  5. Penserai a tutto tu o potrai condividere l’organizzazione con gli altri partecipanti? Un picnic è bello e divertente perché è informale e puoi condividerne l’organizzazione e la preparazione: c’è qualcosa che puoi delegare? Ricordati che con un picnic puoi chiedere ai partecipanti, senza troppo imbarazzo, di portare qualche pietanza, oppure del vino, della frutta o anche partecipare alla preparazione del barbecue.
  6. Sarà un picnic informale? Oppure: sarà l’occasione per celebrare un anniversario, un compleanno o un momento particolare? Sarà anche un picnic, ma l’allestimento può (deve!) essere comunque essere curato!
STAR COMODI (da sinistra, in senso orario)
  1. POLARVIDE, Plaid, bianco, 130x170 cm, € 3,99 (IKEA
  2. Coperta-telo per picnic, impermeabile, di Songmics, 195x150cm (40x26x10cm. chiusa) € 12,95, (AMAZON)
  3. ULLKAKTUS Cuscino, verde smeraldo, 50x50 cm, € 2,99 (IKEA)
  4. KRÅKRIS, cuscino, bianco e grigio, 35 x 35 cm., € 0,99 (IKEA)
  5. NÄSTÖN, Cuscino per sedia da esterno, rosso, 40 x 40 cm., € 3.99(IKEA
  6. QUECHUA, Plaid rosso con fondo impermeabile, 140 x 170 cm, € 9,95 (DECATHLON
  7. SOMMAR 2015 Tovaglia in acrilico, facile da pulire, 145x240 cm, € 24,99 (IKEA)
  8. SOMMAR 2015, Strofinaccio con stampa pera (2 pezzi), 50 x 70 cm., € 4,99 (IKEA)

Risposto a tutte le domande? Si? Vediamo allora cosa ti servirà, di base ed indispensabile, per organizzare un picnic standard (quindi in un luogo raggiungibile con l’automobile e la presenza di adulti di tutte le età e bambini):

  • un grande telo plastificato da stendere sul prato;
  • alcuni teli di cotone o plaid da stendere sopra il telo plastificato, per rendere confortevole la seduta (indispensabili a meno che tu non abbia uno dei quei mervigliosi plaid con fondo impermeabile);
  • una tovaglia;
  • canovacci di cotone multi-uso;
  • apribottiglie con cavatappi;
  • qualche coltello di servizio per affettare il pane, tagliare le torte, ecc.;
  • un rotolo di carta da cucina;
  • tovaglioli di carta in abbondanza;
  • posate, bicchieri e piatti (scegli tu se utilizzare plastica, carta o delle vere e proprie stoviglie. In quest’ultimo caso dovrai portarle in un contenitore rigido);
  • barattolini con sale e pepe, mentre lo zucchero lo porterai in un piccolo contenitore ermetico e antiformiche;
  • una tanica per l’acqua (che porterai già riempita da casa a meno che tu non sia sicura di trovare sul posto acqua potabile);
  • borsa frigorifero con le apposite mattonelle refrigeranti (in mancanza: borse da supermercato per i surgelati) dove metterai gli alimenti deperibili e le bevande;
  • contenitori ermetici per portare i cibi e riportare a casa quanto avanzato;
  • repellente spray per zanzare (non servirà ma… meglio averlo!)
  • numerose buste vuote per gettare l’immondizia
In più, se vuoi rendere davvero confortevole il tuo picnic, può aggiungere anche:
  • un pacco grande di salviettine umidificate da mettere a disposizione degli ospiti per rinfrescarsi;
  • gel per disinfettare le mani;
  • qualche cuscino economico o non di pregio per star seduti in comodità
  • un paio di vassoi di plastica, da utilizzare per servire le diverse pietanze e come base stabile per bicchieri e bottiglie;
  • qualche campana copri alimenti in tulle per coprire le vivande e tenere lontane mosche e vespe;
  • un ombrellone per il sole o un telo di stoffa leggera da appendere con l’aiuto di corde e tiranti tra un albero e l’altro, per donare ombra al tuo picnic;
  • qualche plaid in pile; 
  • un piccolo pronto soccorso di emergenza (non servirà di sicuro ma… meglio averlo!)
  • un fornellino a gas ed una caffettiera per fare il caffè al momento se non vuoi portare il caffè nel termos.

Una volta preparato tutto quel che può esserti utile, piega, impila e sistema ogni cosa e riponila dentro grandi borse di plastica (vanno bene quelle da lavanderia) e, se ne hai la possibilità, utilizza come contenitori anche alcune cassette da frutta robuste di legno o di plastica: oltre a servirti per il trasporto, una volta arrivata sul luogo del picnic potrai girarle e utilizzarle come come tavolino o seduta spartana, aggiungendo sopra un cuscino. Ovviamente, se possiedi uno di quei meravigliosi cesti di paglia tipici degli anni ’50 e che ancora oggi vengono utilizzati nelle merende eleganti in Gran Bretagna (molto belli quelli in vendita sui siti di Harrodds o Fortnum & Mason), non lasciarlo a casa!

Non dimenticare inoltre di portare alcuni giochi da poter fare tutti insieme: sicuramente un bel mazzo di carte da gioco e, solo se è permesso, un pallone che farà la gioia dei più piccoli e anche… di quelli più grandicelli!

Puoi anche divertirti a organizzare il tuo picnic seguendo un tema intorno a cui far ruotare l’allestimento e le pietanze: ad esempio potrai scegliere di organizzare un picnic floreale, oppure uno a tema regionale o anche la rievocazione di un quadro famoso. Scatena la tua fantasia per rendere il picnic un vero momento di gioia e non dimenticare che un paio di ghirlande colorate appese ai rami degli alberi fanno subito festa!


ABBELLIRE (da sinistra, in senso orario)
  1. Bodum Fyrkat Picnic Grill, barbecue portatile, € 69,00 (BODRUM)
  2. SOMMAR 2015, Ciotola, colori vari, 4 pezzi, 12x12 cm, € 1,50 (IKEA)
  3. SOMMAR 2015, Bicchiere monouso disegni vari, 35 cl, € 0,99 x 10 pezzi (IKEA)
  4. SOLVINDEN, decorazione per illuminazione, a sfera verde, 12 pezzi, € 3,99 (IKEA), l’illuminazione a led è venduta separatamente.
  5. RAMSÖ, Ombrellone regolabile, verde, cm.160, € 9,99 (IKEA)
  6. ROTERA Lanterna per candeline, colori vari,cm. 21; € 4,99 (IKEA)
  7. Ombrellino copri vivande (2 pezzi), 31x31x20 e 42 x 42 x 28; € 14.90 (ONZAC)
  8. SOLVINDEN, lampada a sospensione sfera verde luce LED energia solare, cm. 45, € 9,99 (IKEA
  9. Termos verde Classic Legendary di Stanley, 1,9 litri, € 55,37 (AMAZON
  10. SOMMAR 2015, Piatto, colori vari, 4 pezzi, 24x24 cm, € 2,50 (IKEA)


Una volta definita e preparata l’“attrezzatura da picnic” (se ti è possibile, cerca di farlo con un paio di giorni di anticipo, per non dimenticare nulla e non farti catturare dallo stress) potrai dedicarti a preparare le pietanze da offrire, che dovranno rispondere ad alcuni requisiti:
  • facili da mangiare anche senza l’uso di posate;
  • non rapidamente deperibili;
  • semplici da digerire;
  • trasportabili agevolmente.
Dai spazio a frutta (da portare intera già lavata, in macedonia o assemblata in spiedini), verdure (pinzimonio e insalate da condire al momento), torte rustiche salate, pasta fredda in insalata, roast beef già affettato, frittate, salumi da tagliare al momento (ricordati il tagliere di legno), pane da affettare e abbrustolire sul barbecue e condire con un filo di olio ed un pizzico di sale, crostate. E poi, se vuoi rimanere sul classico, puoi anche portare una lasagna o una parmigiana di melanzane o zucchine, già suddivise in porzioni.

Molto importanti sono le bevande: oltre all’indispensabile acqua, succhi di frutta, tè freddo e – perché no? – un buon vino rosso o un prosecco frizzante da tenere nella borsa frigo tra due mattonelle refrigeranti fino al momento di servirlo. Se hai la possibilità di accedere ad acqua potabile, puoi preparare al momento una bevanda rinfrescante con un caraffa di acqua e un paio di limoni a fette e qualche fogliolina di menta. 

Ricordati infine che, come diceva Baden Powell, il fondatore dello scoutismo, dobbiamo “lasciare il mondo un po’ migliore di come lo si è trovato” per cui una volta terminato il picnic raccogli tutti, ma proprio tutti, i rifiuti e gettali nel bidone dell’immondizia. Se non lo trovi nei paraggi, porterai via i rifiuti per gettarli nel primo punto di smaltimento autorizzato. Mai lasciare cartacce, bucce e men che meno bottiglie di plastica o di vetro!


(*) il termine picnic è inglese, ed è citato per la prima volta nel 1748 nell’Oxfod English Dictionary (fonte: wikipedia) ma è oramai entrato nel modo comune di parlare italiano e con questo termine si indica l’azione di organizzare un pranzo (o una merenda) all’aperto - eventualmente seduti direttamente sui prati e/o sulle spiagge – caratterizzato dalla presenza di cibi facili da mangiare anche senza l’ausilio di posate. 

martedì 28 aprile 2015

Ciao, mi chiamo Alessandra e sono (quasi) una PO

Porta pazienza, oggi ti racconto un po' di fatti miei: benvenuta all'interno dei miei pensieri!

Scrivo con un filo d'emozione, perché sto per raccontarti una cosa grande per me. Mi sono iscritta ad APOI (Associazione Professional Organizers Italia) come socio junior, con l'intenzione di essere "promossa sul campo" e diventare socio senior entro la fine dell'anno!

È emozionante perché mai avrei immaginato di arrivare a quaranta+ anni e scoprire "cosa voglio fare da grande". Da sempre scelgo (inconsapevole) studi e lavori che, pur trattando d'altro, hanno molto a che fare con l'organizzazione; seguo la mia indole e alimento un semplice interesse - entusiasmante, divertente, risolutivo, sì: ma sempre e solo un interesse.
Presto l'interesse diventa una necessità: una casa grande e impegnativa da ristrutturare e vivere, un lavoro in continuo divenire e incostante (a singhiozzo o un'onda anomala), un'età critica in avvicinamento accompagnata da tutti i suoi bilanci e bisogni.
"O affogo o mi organizzo" mi dico.
Dopo vari tentativi (documentati nel mio diario personal-virtuale), sto trovando una via d'uscita grazie a un'attenta pianificazione del tempo dedicato a lavoro, divertimento e salute, e all'ottimizzazione degli spazi di casa per arginare il mio disordine disordinatissimo.
Ho ancora un bel pezzo di strada da fare, ma lo sto percorrendo.

Sul mio percorso incontro APOI, associazione di categoria per una professione ancora giovane in Italia. Seguo (con avidità) i consigli e gli interventi dei PO (acronimo di Professional Organizers o Professionisti dell'Organizzazione) e conosco la vicepresidente, sempre disponibile e carica di energia positiva.
Poi, come accade nelle migliori storie, un mattino mi sveglio e si accende la lampadina sopra la mia testa: "Oggi mi iscrivo ad APOI perché da grande voglio fare la PO!"
APOI, infatti, per me è l'università dei PO: si studia, s'incontrano "matricole" e "laureandi", c'è il dialogo e il confronto costruittivo tra "studenti" e docenti, s'impara un mestiere e si diventa dei professionisti. Ma non solo, dell'associazione mi colpiscono:

  • la serietà, dai requisiti dei soci allo scopo sociale perseguito 
  • l'attenzione alla qualità, dalla scelta dei docenti alla ricerca degli argomenti dei corsi di formazione
  • l'entusiasmo, condizione sine qua non per perseguire la propria missione, non solo delle fondatrici Sabrina Toscani Irene Novello e Silva Bucci, ma di tutti i soci (puoi averne un assaggio con la Settimana nazionale dell'Organizzazione)

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Così, a quaranta+ anni decido con intenzione di trasformare questa mia indole in un lavoro: per aiutare persone che, come me, a un certo punto della vita si son perse e faticano a trovare la via d'uscita.

Buona organizzazione!

P.S. Mentre scrivo ascolto il meglio del rock'n'roll e ogni tanto m'interrompo per ballare in modo scomposto e del tutto felice! 

giovedì 23 aprile 2015

socialMente: di organizzazione e altre storie

Oggi invece di scrivere un trattato di psicologia criminale, di fare la fan di Inès, volevo raccontarti una storia. Una storia che non ho scritto io, ma che adoro e voglio condividere con te in questo piccolo spazio.
Mi piace tenerla a portata di mano perché mi aiuta a ricordare che non esiste una formula per essere felici, così come non esiste un solo cammino né un solo metodo per diventare l'organizzatrice piu brava della contea.

Allora, questo piccolissimo racconto fa parte di tanti che ha scritto Julio Cortàzar, (scrittore, poeta, saggista e drammaturgo argentino e naturalizzato francese). Ha dato vita ai personaggi più belli che io abbia mai letto: i cronopios - liberi, disordinati, poetici, allegri e molto emozionali -, le esperanzas - sedentarie e riservate - e i famas. 
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Sono dell'idea che solo se ci guardiamo allo specchio senza filtri ( e con tanta tenerezza), se conosciamo bene le nostre abilità e debolezze, i nostri bisogni reali legati alla vita che facciamo e di chi vive con noi, se siamo capaci di ascoltarci, di capire il nostro attaccamento o distacco con cui teniamo le cose, solo così troveremo anche il metodo: ci verrà anche naturale e perdurerà per molto molto tempo. 

Io sono sicura di essere un cronopio, organizzare per me è qualcosa di creativo, e barcollo liberamente fra i libri disposti come un arcobaleno (invece di farlo come si deve per autore) e mi piace mettere i ricordi a gruppetti così si fanno compagnia. E tu?

martedì 21 aprile 2015

Si organizza! Il bagno

Nuova puntata della casa da organizzare da cima a fondo: dopo la camera (resiste ancora a distanza di mesi: successo!) passiamo al bagno.
Decidiamo di organizzare subito il bagno per tre motivi fondamentali:
  1. perché è separato dalla zona giorno da due porte, quindi si può "rivoluzionare" indisturbati
  2. perché il bagno è vuoto: zero mobili e poca roba in giro
  3. perché risolto il bagno, si risolvono altre parti di casa (come il disimpegno e qualche residuo nell'armadio in camera)
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Il bagno è una stanza rettangolare di buone dimensioni: si entra da un lato corto e di fronte c'è la finestra; a destra ci sono il lavabo a colonna e la lavatrice, a sinistra la vasca con doccia e i sanitari. Non è arredato (a parte le lampade e lo specchio sopra al lavabo): non ci sono mobili, armadietti o pensili, ma solo il cesto del bucato tra lavabo e lavatrice, due mensole con i prodotti della cura del corpo e detersivi sopra la lavatrice, un gancio portasciugamani di fianco al lavabo, un portatutto a tasche appesodi fianco allo specchio (ricordo di viaggio). Insomma: una tabula rasa.

Per sfruttare in modo funzionale lo spazio a disposizione, c'è bisogno di mobili! Ma quali? Innanzitutto osservo con attenzione quali sono le aree vuote da "riempire" e quali funzioni devono svolgere, poi segno gli obiettivi da raggiungere:
  • l'area lavanderia deve contenere lavatrice, cesto del bucato e uno spazio per riporre i detersivi; "mimetizzarsi" col resto del bagno; offrire un piano d'appoggio sia per poterne svolgere le attività, sia per ospitare altri oggetti d'uso quotidiano
  • l'area cura del corpo deve essere vicina al lavabo e riparata, con i prodotti suddivisi per tipo in contenitori comodi da estrarre
  • l'area "deposito" con le scorte di prodotti per l'igiene personale e per i detergenti, può essere posizionata sopra ai sanitari
In base agli obiettivi, decidiamo quali mobili aggiungere:
  • una struttura in legno tra la parete di fondo e il lavabo, formata da un piano orizzontale appoggiato su due piani verticali: in questo modo si formano due vani (uno per la lavatrice e l'altro per i detersivi), mimetizza l'area lavanderia e offre un'ampia superficie d'appoggio
  • un pensile chiuso al posto delle mensole, dove ritirare i prodotti in uso per la cura del corpo e le scorte
  • un pensile chiuso sopra i sanitari che funga da area "deposito" (da valutare)
Una volta arrivati i mobili, si procede: evviva! Seguiamo sempre il mio metodo preferito (ormai la padrona di casa è diventata un'esperta e, soprattutto, non mi guarda più con aria assai preoccupata), questa volta poi è tutto più semplice e veloce:
  1. svuotiamo completamente il bagno: via i pochi oggetti raminghi, via i mille prodotti per la cura del corpo, via pure le mensole; appoggiamo i prodotti sul tavolo in soggiorno, ben divisi per categorie, in attesa dei mobili
  2. valutiamo l'acquisto di alcuni contenitori: meglio riporre i prodotti per la cura del corpo in contenitori, piuttosto che disporli in fila sugli scaffali del pensile; in questo modo basta estrarre il contenitore che serve al momento (viso, capelli, corpo, piccola farmacia, scorte), appoggiarlo sul piano dell'area lavanderia e usarli - senza rischio di far cadere i flaconi intorno a quello scelto
  3. ottimiziamo lo spazio all'interno del pensile: così suddivisi, i prodotti per la cura del corpo (in uso e scorte) stanno comodamente su tre ripiani; in questo modo il quarto ripiano può ospitare le scorte di carta e non è necessario aggiungere un pensile sopra i sanitari
  4. organizziamo l'area lavanderia: il vano accanto a quello della lavatrice è diviso in due ripiani; qui trovano posto i detersivi per lavare i panni (in alto) e i detergenti per la casa (in basso), sistemati in due contenitori con prese, che fungono da "cassetto" e mimetizzano in parte i flaconi di plastica. Tra il nuovo mobile e il lavabo c'è il nuovo cesto per  il bucato, più alto e sottile del precedente.

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Oh, là! Anche in questo caso, c'è stato qualche cambiamento rispetto alle idee iniziali, ma gli obiettivi son stati raggiunti tutti.
Io sono soddisfatta, la padrona di casa anche: ora non resta che testare l'organizzazione e scoprire se funziona.

P.S. Nella prossima puntata ti mostrerò il mini disimpegno trasformato in ripostiglio!

giovedì 16 aprile 2015

laManu nella rete - Da avere in camera!

La camera da letto è il luogo del riposo, non solo fisico ma anche mentale. Per questo io amo non avere troppe cose intorno, giusto l'essenziale. Non toccherò l'argomento armadio perché, come ha detto Alessandra, questo merita un post tutto per sè! Parliamo invece di comodini e comò, veri contenitori di tesori e non solo. Di solito ci teniamo il nostro mondo più intimo (in tutti i sensi) e se non vuoi "urlare" o guardarli inorridita ogni volta che li apri, basta usare gli accessori giusti. 

Il portaocchiali con baffi, scovato su Amazon, assolve sicuramente al suo compito in modo divertente, mentre se hai sia occhiali che lenti a contatto, Balvi ha pensato a te con un contenitore furbo e funzionale. Il comodino è munito di cassetti? Ohi ohi lì son dolori: di solito riesci a stiparci tutto ciò che non vuoi a vista, con il risultato di cassetti sull'orlo di un'esplosione. Niente paura, Ikea, Interdesign e Balvi ti vengono in soccorso con contenitori per cinture, orologi, ecc. Ma la mia preferita da avere sul comodino è la casetta portafazzoletti di Umbra... non è un amore?

paroladordine-da avere-camera-comodino e comò
1. Amazon - porta occhiali Baffi - prezzo 8,20€
2. Balvi - portaocchiali e lenti a contatto - dim. cm L16,4xH5,8xP7,2 - in vendita anche su Amazon a 8,30€
3. Ikea - set di 3 portatutto trasparenti - dim. cm L34xH3xp17 - prezzo 9,99 
4. Interdesign - contenitore 3 scomparti - dim. non disponibili - in vendita su Amazon la versione 3 scomparti a 7,49€
5. Balvi - scatola per orologi - dim. cm L28xH8xP20,3 - contattare l'azienda per conoscere il rivenditore più vicino
6. Umbra - portafazzoletti - dim. cm L13xH17xP13 - in vendita su Amazon a 5,00€


In camera si tengono anche gioielli e bijoux, ma a volte non sai come sistemarli in modo da risparmiare tempo la mattina per recuperarli. La soluzione di Kikkerland è giocosa. Appena vista ho pensato: "la sera, mentre decido come vestirmi il giorno dopo, perchè non far indossare alla ballerina i bijoux abbinati così sono già pronti?" (ebbene sì, mi sono immedesimata nella ballerina). Umbra e Koziol propongono porta gioielli originali sempre a vista, mentre se vuoi il classico "scrigno" con specchio, Hema ha quello che fa per te. Ti piace una soluzione chiusa ma visibile? Da Muji e Balvi trovi contenitori in acrilico trasparente.

paroladordine-da avere-camera-porta gioielli
1. Kikkerland - porta gioielli ballerina - dimensioni non disponibili - prezzo 10,00€ 
2. Umbra - porta gioielli prisma - dim. cm D15,2xH10,2 - in vendita su Amazon a 20,00€
3. Hema - porta gioielli con specchio - dim. cm L22,5xH6xP15 - prezzo 5,00£
4. Koziol - portagioielli alce - dim. cm L25,4xH20,2xP6,3 - prezzo 14,95€
5. Muji - porta gioie in acrilico - dim. cm L17xH7xP13 - prezzo 21,00€
6. Balvi - portagioie Arteaga - dim. cm L24,1xH13xP9,3 - in vendita su Amazon a 22,84€ 


Tasto dolente i cassetti, vero? Come ti capisco, sembra sempre che stiano per scoppiare, ma secondo me basta usare i divisori e il gioco è fatto. In questo caso è fondamentale misurare i cassetti perché i separatori non hanno misure universali. Ce sono alcuni però, come quelli di Amazon e Ikea, che sono tagliabili a misura (attenzione solo all'altezza). Mentre il divisorio di Container Store è estensibile. Le soluzioni di D-Mail ed Euronova non sono adattabili a tutti i cassetti, ma sicuramente molto utili per chi ha le misure giuste.
 
paroladordine-da avere-camera-divisori cassetti
1. Amazon - divisore per cassetto "alveare" - adatto a tutti i cassetti (può essere tagliato a misura) - prezzo 16,99€
2. Container store - divisore per cassetti estensibile - dim. cm da 30,48 a 45,72 x H10,16 - prezzo 15,66€
3. D-Mail - organizzatore per cassetti - ogni confezione contiene 8 strisce ondulate e componibili di cm 43,5 x 7 cad.- prezzo 8,50€
4. Euronova - organizzatore 16 scomparti - dim. cm L35xH9xP27 - prezzo 6,99€
5. Ikea - Hofta divisorio per cassetto - dim. cm 55x10 e 74x14 - prezzi per 3 pezzi 1,99€ e 2,99€


Sono sicura che ormai guardi ogni angolo di casa come luogo da organizzare, per non perdere neanche un centimetro di spazio utile. Anche la camera da letto non è esente da questa "sindrome" ed in particolar modo il letto è diventato un vero e proprio spazio contenitivo. D-Mail e Ikea propongono carrellini e contenitori con rotelle da infilare sotto il letto. Hai un letto contenitore? Quanto spazio per risolvere il problema di tutta la biancheria di casa e non solo (ad esempio penso anche ai cambi di stagione). Le soluzioni ormai sono tantissime (basta davvero navigare in rete). Io te ne propongo alcune di Euronova, Domopack Living e Leroy Merlin, ma secondo me se trovano tante altre nei negozi di casalinghi e bricolage ben forniti.

paroladordine-da avere-camera-contenitori per letto e sottoletto
1. D-Mail - carrellino sottoletto - dim. cm L61xH16xP62 - prezzo 15,90€
2. Ikea - Gimse carrello scorrevole sottoletto - dim. cm L65xP70 - prezzo 9,99€
3. Euronova - Scatola portatutto per letto - dim. cm L43xH18xP54 - prezzo 9,99€
4. Domopack Living - portascarpe sottoletto (o per letto contenitore) - dim. cm L76xH15xP60 - per conoscere prezzo e   rivenditore richiedere al Servizio consumatori
5. Leroy Merlin - custodia Bonton - dim. cm L55xH25xP45 - prezzo 3,99€


Sono sicura che dopo questa foto, farai anche tu un pensierino all'organizzatore per bordo letto. Per avere a portata di mano tutto, e dico tutto, il necessario per la notte. Geniale!

paroladordine-da avere-camera-organizzatore bordo letto
D-Mail - organizzatore per bordo letto -  dim. cm L35xH47xP9 - prezzo 10,90€


Sai già che ogni tanto mi faccio prendere la mano con proposte extra budget (per noi che stiamo sempre attente al portafoglio); in questo caso sono andata oltre, perché la lampada segnalibro non è certamente una proposta organizzativa, però per questa volta voglio fare un'eccezione (so che mi perdonerai!). Perché i libri devono avere un bel posto d'onore sul comodino :-) 

paroladordine-da avere-camera-lampada segnalibro
 Suck Uk - lampada segnalibro - prezzo 75,00€  in vendita anche su Amazon

mercoledì 15 aprile 2015

La stanza verde di Cri. Anche alle piante piace l'etichetta

Qualsiasi area verde di casa, che sia un giardino grande o piccolo, un balcone o un davanzale, per me è come una stanza in più.
Una stanza molto più interessante delle altre perché in continuo divenire, nel corso dell'anno e da un anno all'altro. 
Come le altre stanze di casa ha bisogno di organizzazione, di seguito ti suggerisco alcuni strumenti utili per pianificare i lavori.
Il primo, per me fondamentale, è un calendario dove segnare le cose fatte e quelle da fare.
Inoltre, trovo anche pratico disegnare una mappa del giardino dove segnare le piante che si mettono a dimora, questo per evitare di "disturbare" fiori che devono ancora sbocciare dal terreno.
La mappa è ancora più utile se possiedi un orto, poiché è basilare rispettare la rotazione delle colture, la cartina ti aiuterà a ricordarti anno dopo anno dove hai coltivato i tuoi ortaggi.

Altro elemento valido per l'organizzazione della tua stanza verde è l'etichetta che ti permette di sapere subito dove sono collocate le tue piante.
In commercio si trovano etichette carine, ma, a volte, poco pratiche. 
Ad esempio, quelle con la lavagnetta non vanno bene in piena terra, perché la pioggia dilava la scritta, ma le puoi usare per i vasi del balcone.
Nei negozi per il giardinaggio si trovano etichette di plastica, su cui scrivere col pennarello indelebile. 
Io utilizzo quelle di legno di Tiger, su cui scrivo con la matita.


paroladordine.lastanzaverdedicri-etichette-legno

Aprile è il mese giusto per seminare fiori e ortaggi, io utilizzo le vaschette di plastica del supermercato, quelle degli ortaggi, sono perfette come miniserre. All'interno o vicino, metto un'etichetta e poi segno sull'agenda quando ho seminato e cosa.
L'etichetta servirà anche quando metterò a dimora la pianta.


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Nell'orto, invece,  per ricordarci le qualità di patate che abbiamo seminato, abbiamo utilizzato etichette più artigianali, fatte con cartoncino ricoperto di scotch per renderle impermeabili, non sono belle ma fanno il loro lavoro.


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Se anche tu, come me, ti diverti a riutilizzare e riciclare, puoi creare etichette carine utilizzando i bastoncini di legno del gelato.
Io li ho usati per le mie piante grasse.

Nel prossimo post approfondirò l'argomento utilizzo del calendario e della cartina dello spazio verde, quindi resta sintonizzata!!!

martedì 14 aprile 2015

Si studia! Armadi riorganizzare progettare

Sarà la primavera o il piacere di indossare di nuovo i vecchi vestiti taglia 42 dopo tanti anni (troppi, per i miei gusti), ma in questi giorni mi ritrovo sempre più spesso a guardare l'armadio con occhio da "risolutrice-di problemi": il mio problema riguarda non la mancanza di spazio, bensì la sua funzionalità. Quindi leggo Armadi riorganizzare progettare di Patricia Coen e Brian Milford.

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Patricia Coen e Brian Milford, Armadi riorganizzare progettare, Alauda 1991

Il sottotitolo promette bene: dal caos all'armadio dei propri sogni. All'interno l'argomento è sviluppato in sette capitoli, in cui gli autori ci accompagnano per mano dal nocciolo del problema (l'accumulo di roba in spazi sempre più piccoli) alla progettazione.
Trovo molto interessante l'analisi culturale dell'armadio: un mobile contenitore in balia dei comportamenti umani, sorti in un certo periodo storico e mutati col tempo. Oggi, per esempio, da un armadio ci aspettiamo spazio e flessibilità, in modo da poterlo sfruttare al meglio: perché non è più solo un mobile, ma la risposta ai mille problemi di spazio di una piccola casa. Certo, se sappiamo fargli le domande giuste...
Per questo gli autori propongono un metodo di progettazione basato sull'indagine delle esigenze personali:
  1. verificare cosa occore: si divide il contenuto dell'armadio in categorie (da tenere, da gettare, da regalare, destinazione incerta) e si decide cosa eliminare (cose inutili, inutilizzate, ingombranti, poco pratiche) 
  2. misurare gli spazi fruibili: si misurano altezza, larghezza, profondità, apertura porte, interno porte per decidere la destinazione migliore degli oggetti e sfruttare gli spazi in modo ottimale
  3. valutare la facilità di reperimento: si ripongono gli oggetti dove davvero si usano
  4. considerare le proprie esigenze: si stila una lista completa degli oggetti da riporre negli armadi, pensando alle priorità personali
  5. sommare gli spazi necessari: si raggruppano gli oggetti da riporre assieme e si calcola l'ingombro di ciascuna categoria per valutare lo spazio necessario
  6. definire i dettagli: in base alle preferenze e alle abitudini personali, si decide la posizione e come sistemare le cose
  7. disegnare uno schema: si traduce il progetto in un disegno su carta millimetrata in scala 1:20 (per cui 1 cm sulla carta corrisponde a 20 cm nella realtà)
Naturalmente in tutto questo mi ritrovo: il mio metodo preferito è piuttosto simile. Leggendolo mi rendo conto di quanto indagare, risolvere problemi, progettare mi piaccia, mi diverta e mi faccia brillare gli occhi!

Ma la parte più bella del libro sono i disegni e le fotografie dei guardaroba (armadi e cabine-armadi) progettati da professionisti: si può prendere spunto per sognare e - soprattutto - per realizzare il nostro armadio perfetto.
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Buona organizzazione!


giovedì 9 aprile 2015

La squadra di Paroladordine: Cristina!

La squadra di Paroladordine diventa sempre più grande e più ricca: oggi ti presento Cristina.
Lei è una fanciulla esperta di verde e di natura, progetta giardini con passione e quando parla di piante sembra le stia accarezzando. Ha un animo concreto e al contempo romantico: ama le cose genuine, i valori veri e la bellezza dei fiori.

paroladordine-Cristina

Ciao! Sono Cristina.
Sono convinta di aver scritto nel DNA l'amore per il verde, forse perché un bisnonno era giardiniere in una villa ad Aix en Provence e i miei genitori, da fidanzati, sognavano una casetta con un giardino pieno di rose...
Molti anni dopo, quando avevo dodici anni, da Torino, dove sono nata, ci trasferimmo nel Pinerolese e finalmente avevamo un giardino dove poterci sfogare.
Il risultato fu un po' un caos, rose ovunque in maniera indiscriminata e, sul retro, l'orto dove crescevano gli ortaggi che più ci piacevano.
Insieme alla mia mamma ho imparato i primi rudimenti del giardinaggio e il nome delle piante, infatti, insieme avevamo un erbario dove raccoglievamo i fiori raccolti durante le nostra passeggiate in montagna. Esperienza che mi fu utile durante gli esami di botanica alla Facoltà di Scienze Forestali.
Adesso vivo in Val Pellice, una bellissima vallata nel sud della Provincia di Torino e ho un bel fidanzato col quale condivido l'amore per le piante. Abbiamo un orto frutteto sfruttato al centimetro e un pollaio che ospita una ventina di galline. Nella nostra nuova casa c'è anche una piccola aiuola che stiamo progettando.
Io sono molto disordinata, lui molto ordinato, insieme cerchiamo sempre soluzioni per organizzare al meglio il lavoro e, soprattutto, gli attrezzi da giardinaggio.
Su Paroladordine condividerò con te le soluzioni che ho trovato per facilitarti il lavoro e per goderti ala meglio il tuo angolo verde.
P.S. se ti interessano informazioni sulle piante e sui libri che parlano di piante mi trovi anche qu: Un giardino di libri



martedì 7 aprile 2015

Una stanza al mese #6: la camera

"Aprile dolce dormire": finalmente è arrivato il momento di rilassarci! Lasciamo perdere il lavoro e i compiti, usciamo dallo studio e rifugiamoci nella tranquillità della camera.
La camera è il luogo della casa dedicato al sonno: è il rifugio serale per rilassarsi sotto le coperte prima di chiudere gli occhi e il nido caldo delle dormite (o delle veglie - ahimè) notturne. Ma è anche il trampolino di lancio mattutino per iniziare con lo spirito giusto una nuova giornata: qui, infatti, trovano posto vestiti, accessori, scarpe, borse e valigie - insomma, tutto il nostro guardaroba. La sua funzione, quindi è multipla:
  • ci si riposa
  • si dorme
  • si conservano vestiti e accessori
La camera è quasi sempre una stanza a sè, spesso lontana dalla vivacità del soggiorno e della cucina. A volte è ospitata in un soppalco oppure, nei monolocali, è la versione notturna del soggiorno.

La nostra camera si trova al piano superiore, proprio sopra alla cucina. Per arrivarci dobbiamo salire le scale e attraversare un'altra stanza. È un ambiente quadrato con aperture su tre lati (due finestre a ovest, un'apertura di passaggio a sud e una portafinestra sul giardino a est) e piuttosto grande. Strano ma vero, è una delle stanze meno curate di casa nostra: i mobili sono residui di altri locali, tutto l'arredo è precario, persino le tende sono riciclate dall'appartamento precedente - di nuovo c'è solo il colore della parete su cui poggia il letto. Inutile dire che dobbiamo correre ai ripari di corsa! In questo spazio abbiamo ricavato tre aree con diverse funzioni: il letto con i comodini per riposare e dormire; l'angolo tv per rilassarsi; la console e le cassettiere per conservare accessori e vestiti. Non abbiamo l'armadio, perché è ospitato nella stanza accanto.
Anche in questo caso, ho organizzato ogni area in base alla sua funzione, alle nostre abitudini, all'uso degli oggetti riposti e alla comodità di accesso.

paroladordine-camera-letto-comodini

Il letto è una semplice rete a doghe di legno, sui cui è appoggiato il nostro fantastico materasso (non potrei più dormire senza di lui). Da anni vorrei cambiare la struttura del letto, ma ancora non ho deciso il modello migliore (cioè, me ne piacciono talmente tanti...): deve essere con la testiera per poterci appoggiare (dietro, ad appena 20 cm dal materasso, c'è la nicchia), ma aperta per permettere alla parete di respirare. Continuerò a pensarci, finché non verrà prodotto il letto Camaleo di Twils con la testiera disegnata dalla mitica Isabella!
I comodini sono, in realtà, due panche con due piani d'appoggio per le lampade, le scatole, le piccole cassettiere e altri oggetti (soprattutto libri). Li sostituiremo con due comodini veri, da appendere al muro e con qualche cassetto.
Funzione: ci si riposa, si dorme e si conservano gli oggetti durante la notte
Abitudine: avere a portata di mano alcuni oggetti utili (fazzoletti, crema mani, occhiali, sveglia, libri, lampada) durante la notte
Oggetti: da conservare vicino durante la notte 
Comodità: media (il letto non ha una testiera a cui appoggiarsi; i comodini sono ampi, ma privi di cassetti veri e propri)

paroladordine-camera-cassettiere

L'angolo tv si trova sulla parete di fronte al letto. È formato da una televisione vecchia (ricordo di gioventù del marito: è ancora con lo schermo a tubo catodico!), piccola e nera appoggiata sulle cassettiere. Dal letto non si vede granché, più che altro si ascolta (ehm). Abbiamo in programma di acquistare una televisione con lo schermo a cristalli liquidi: piatto, con cornice bianca e appeso al muro si mimetizzerà nell'ambiente, alleggerendolo. Non vedo l'ora!
{Lo so, la televisione a letto non è una sana abitudine. Però è ancor più malsana l'abitudine di addormentarsi sul divano, svegliarsi in piena notte e raggiungere il letto ormai svegli e pimpanti...}
Funzione: ci si rilassa
Abitudine: guardare un film o una trasmissione rilassanti prima d'addormentarsi
Oggetti: necessario per guardare un film o una trasmissione 
Comodità: alta (la televisione è di fronte al letto, ma per ora lo schermo è troppo piccolo)

paroladordine-camera-console
paroladordine-camera-accessori

La console si trova sulla parete di fianco al letto, dalla mia parte. Sul ripiano ci sono i portabijoux con i monili che uso più spesso. Nel cassetto, invece, conservo cinture, guanti e altri accessori. Sopra alla console ho appeso lo specchio della nonna e alcuni quadretti, per iniziare col sorriso la giornata.
Le cassettiere sono gemelle: una per me e una per il marito. La mia è vuota (in barba all'horror vacui!), mentre quella del marito è piena di vestiti e biancheria.
Funzione: conservare vestiti e accessori
Abitudine: conservare vestiti e accessori nello stesso luogo
Oggetti: necessari per conservare al riparo vestiti e accessori 
Comodità: bassa (vestiti e accessori non sono tutti nello stesso posto, cioè negli armadi)

L'armadio si trova nella stanza accanto, quella che noi chiamiamo "sala polifunzionale": non solo c'è l'angolo guardaroba con l'armadio, ma ci saranno anche l'angolo fai-da-te con la mia scrivania e l'angolo della musica con l'impianto hi-fi del marito (notare il verbo al futuro). Ah, c'è pure l'angolo pisolino del Baldo...
Dell'organizzazione dell'armadio ti parlerò più avanti, ché c'è tanto da raccontare! Nel frattempo ti lascio l'identikit della perfetta camera.

paroladordine-identikit-camera
Buona organizzazione!

mercoledì 1 aprile 2015

Sfondo del desktop organizzato: Aprile!

Finalmente è arrivata la primavera, quindi non ci sono più scuse per rannicchiarsi sotto il piumone. Quale migliore occasione per riorganizzare la camera da letto? Come ogni mese io ti supporterò con lo sfondo del computer e le ragazze della squadra ti seguiranno passo passo per tutti gli altri aspetti organizzativi.
Buon lavoro!


(Clicca su uno dei seguenti formati 
per scaricare lo sfondo corrispondente)

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