giovedì 31 marzo 2016

Si organizza! Il soggiorno

Rieccoci nella casa da organizzare da cima a fondo: dopo la cucina passiamo in soggiorno.

Il soggiorno è il cuore della casa: vi si entra direttamente dal piccolo ingresso, affaccia sul grande balcone che circonda l'appartamento, si apre sulla cucina e immette nella zona notte. Appena si entra, si trova sulla destra il tavolo allungabile (anzi, "allargabile") per lavorare di giorno e cenare con gli amici di sera; sulla sinistra due librerie; di fronte un'altra libreria a cui si appoggia il retro del divano-letto, posto di fronte alla finestra; sulla parete a fianco del divano c'è una grande vetrinetta; accanto alla porta-finestra un mobile basso per il televisore e la musica. Le tre librerie e il mobile tivù sono pieni di ricordi di viaggi, libri (in doppia fila), documenti e materiale da lavoro.

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Questa stanza è da organizzare completamente: nuovi colori alle pareti (non più arancione, ma tanto bianco e un tocco di turchese), nuova disposizione degli arredi (non più a dividere in zone, ma ad armonizzarle tra loro), nuove funzioni (non più mischiate, ma ben distinte).

Per avere un soggiorno comodo e funzionale abbiamo due obiettivi da raggiungere:
  • i mobili devono essere disposti in modo da aprire e rendere accogliente l'ambiente
  • le aree del soggiorno devono essere ben distinte in base alla loro funzione
 
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Lavori in corso (qui non si scherza...!)

Il primo passo da fare è dividere la stanza in quattro aree funzionali:
  1. l'area studio per lavorare (documenti, computer, stampante, telefono, carta per stampare, cancelleria)
  2. l'area per accogliere gli ospiti (divano-letto, tavolo)
  3. l'area per conservare i libri
  4. l'area per conservare i ricordi di viaggio
Dopodiché, iniziamo a far ballare i mobili!

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Diamo spazio ai libri. Quando la vetrinetta sparisce (il suo contenuto, soprattutto stoviglie, trova posto in cucina) si libera un'intera parete, perfetta per accogliere due librerie: una alta e stretta, l'altra bassa e larga, a forma di scala. Sono entrambe molto capienti, perfette per i libri di cucina, arte, storia e i romanzi preferiti dalla padrona di casa. Ma non bastano, perché i libri sono tanti... Decidiamo, quindi, di aggiungere due mensole a L sopra la porta che va verso la zona notte.

Creiamo l'angolo dei ricordi. Prima gli oggetti acquistati in giro per il mondo erano sparpagliati ovunque e si perdevano in mezzo ai libri. È bastato spostare la libreria usata come divisorio sulla parete di fronte all'entrata, accanto alla portafinestra: tolti tutti i libri, ora raccoglie la collezione dei ricordi di viaggio, finalmente in bella mostra.

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Accogliamo gli ospiti. Il divano, che prima dava le spalle all'area pranzo, ora è posto sulla parete di fronte alle librerie, ben visibile dall'entrata e dal tavolo. In questo modo si crea un unico ambiente accogliente e le chiacchiere fra amici fluiscono liberamente tra chi siede sul divano e chi è ancora a tavola. Davanti e di fianco al divano, due bauli servono come piani d'appoggio.

Organizziamo il lavoro. La padrona di casa spesso lavora da casa e utilizza il tavolo da pranzo come scrivania: c'è bisogno, quindi, di un mobile contenitore nelle vicinanze. Perciò spostiamo  il mobile basso (ex tivù) a sinistra dell'entrata, a fianco del divano: nei suoi vani aperti trovano posto le borse porta-pc, la stampante, gli accessori elettronici e la cancelleria - questi ultimi riposti in capienti scatole. Sul piano ci sono il telefono, il modem, un vassoio e un raccoglitore per la posta in arrivo.
Decidiamo di appendere sopra al mobile uno scaffale aperto che contenga le guide di viaggio e i libri da lavoro.
Per creare altro spazio libero e poter aggiungere in futuro un altro scaffale tra la porta e il mobile, la padrona di casa ha sostituito la porta a battente con una a libro.

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Obiettivi raggiunti! Ora il soggiorno è un unico ambiente ampio, luminoso e accogliente. Ma soprattutto comodo in ogni momento della giornata: di giorno per lavorare, di sera per riposarsi o per divertirsi con gli amici.

martedì 29 marzo 2016

Le interviste ai PO: Irene Novello

Il mondo dei Professionisti dell'Organizzazione aumenta a vista d'occhio: persone dotate di abilità organizzative - condite con una buona dose di senso pratico - si rendono conto di potersi mettere finalmente a disposizione di chi ha bisogno di aiuto. Arrivano da esperienze diverse, si dedicano all'organizzazione per indole o per necessità, l'hanno sempre fatto (magari inconsapevolmente) oppure iniziano solo in questo momento: ma quando scoprono di essere un PO, non possono più farne a meno.
Con l'intervista di oggi, voglio farti conoscere Irene Novello di Ecco Fatto!, cofondatrice e vicepresidente di APOI.

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Ciao, Irene! Sono curiosa di sapere che lavoro facevi prima di diventare PO.
Mi sono laureata in architettura, ma ancora studentessa ho iniziato a lavorare come assistente alla regia di teatro. Dopo quell'esperienza, nel lontano 1998, ho continuato a occuparmi di produzione e (ovviamente) di organizzazione di spettacoli teatrali, concerti, mostre e installazioni, sia in Italia che all'estero. È un lavoro che mi piace molto e che richiede molta passione e attenzione, e che cerco di continuare a fare per alcuni progetti che mi interessano particolarmente.

Perché hai deciso di diventare PO? Quali motivazioni ti hanno fatto capire che era la strada giusta da percorrere?
Diciamo che sono PO nel DNA! Quando ero piccola, alle feste di compleanno eliminavo i regali che non mi piacevano immediatamente! Crescendo, facevo il cambio degli armadi per tutta la famiglia, poi cambiavo la disposizione dei mobili nelle case di amici, organizzavo viaggi e vacanze, traslochi... Era un divertimento più che una mania: non sono mai stata e non sono tutt'ora una fanatica dell'ordine, né alla ricerca della perfezione. Semplicemente, mi piace che le persone siano a loro agio negli spazi dove vivono e lavorano. E mi piace risolvere problemi complessi: ero una campionessa a tetris!

Come sei diventata PO e qual è stato il tuo percorso?
Nel 2009 ero a New York per lavoro e in una libreria ho trovato alcuni libri sull'organizzazione domestica, la mia passione! Sfogliandoli, ho iniziato a capire che qualcuno aveva teorizzato e messo su carta tutte le varie tecniche che già usavo inconsapevolmente: fantastico! Ho chiesto a una persona che lavorava con me e mi ha parlato dei Professional Organizer e della NAPO (National Association of Professional Organizers): mi si è aperto un mondo! Immediatamente ho deciso che avrei fatto questa professione anche in Italia e ho iniziato a raccontare a tutti della mia decisione.
Ho aperto il mio sito Ecco Fatto! e mi sono proposta in questa nuova veste professionale. Parallelamente ho iniziato a studiare (c'è una vasta letteratura sull'argomento, soprattutto in lingua inglese) e a cercare altri PO in Italia. Nel 2013, grazie ad Alessandro Cavallin, ho conosciuto Sabrina Toscani e abiamo deciso di fondare APOI con Silvia Bucci, Chiara Battaglioni, poi Francesca Pansadoro... e oggi siamo più di sessanta in Italia. Non male, no?

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Che cosa ti affascina di più del mondo dell'organizzazione e di cosa ti occupi principalmente?
Per me organizzazione vuol dire avere tempo di fare tutto quel che devo e anche tutto quel che voglio. Sono convinta che una persona organizzata sappia cogliere al meglio le opportunità impreviste che la vita riserva; che conviva più serenamente con altre persone sia negli spazi domestici che in quelli di lavoro; che riesca ad avere un rapporto più equilibrato con gli oggetti... Che sia più felice, ecco.
Lavoro spesso con persone che hanno deciso di alleggerire radicalmente i loro spazi, di semplificare la loro vita: insieme ritroviamo il posto giusto per le cose, cancelliamo a una a una le voci della "lista delle cose da fare", semplifichiamo obblighi e incombenze... Sono spesso in situazioni un po' complicate, dove si impiegano molte energie fisiche e - a volte - con una componente emotiva forte: ma i risultati sono sempre di grande soddisfazione.

Qual è il tuo sogno nel cassetto?
Sicuramente portare la professione a essere riconosciuta a livello istituzionale per lavorare sia nelle scuole, sia in ambito socio-sanitario creando dei protocolli di intervento a livello regionale e nazionale. Con APOI stiamo già lavorando in quella direzione.

giovedì 24 marzo 2016

Pronti, partenza, via! Come salvare le foto di viaggio

Non hai viaggi in programma, nemmeno un piccolo fine settimana, fino alla prossima estate? Perfetto! Approfittane, allora, per mettere in ordine le foto dei tuoi viaggi passati!

Perché scommetto che anche tu, come me, quando sei in viaggio o in vacanza sei una fotografa compulsiva, scatti centinaia e centinaia di foto e ti ritrovi, una volta rientrata a casa, a scaricare sul computer parecchie schede di memoria rimandando ad un futuro prossimo non ben definito il momento in cui potrai controllarle, selezionarle, metterle in ordine.

Ritagliati quindi un pomeriggio libero (ti serviranno almeno 2-3 ore per analizzare e rielaborare con calma un centinaio di foto), prepara un quaderno ed una penna per prendere appunti, un hard disk esterno per salvare le tue foto oltre che sul computer anche in un luogo più sicuro e meno a rischio di cancellazioni involontarie e poi… buon lavoro!

paroladordine-pronti partenza via-organizzare le foto di viaggio


  1. Crea una cartella di file sul computer con un nome coerente all’argomento delle foto. Insomma, non chiamare la cartella con un generico cicciciccimiaomiao se le tue foto si riferiscono ad un viaggio alla scoperta dei paesi scandinavi, fatto nell’estate del 2015. Meglio un “2015 viaggio in Svezia, Danimarca, Finlandia”, no?
  2. Analizza le foto una per una, non aver rimpianti e getta senza paura le foto brutte o che proprio non dicono nulla. Quando una foto è brutta? La valutazione è molto soggettiva, ma sicuramente una foto sfocata lo è. Per le foto storte o non centrate, invece, c’è ancora qualche speranza quindi se ne trovi qualcuna che ti piace particolarmente, non gettarla (vediamo poi cosa puoi fare).
  3. Una volta che hai selezionato le foto da conservare, armati di pazienza e rinominale una per una, inserendo una data, il luogo dove è stata scattata, due tre parole che individuino l’argomento. Se fra qualche tempo vorrai guardarle o usarle, sarà più facile individuarle se anziché DSC123456 la foto che cerchi si chiama 2015 Londra Tower Bridge, non lo credi anche tu? E sarà anche più facile trovarle usando la funzione “cerca” del computer!
  4. Se le foto sono davvero tante (quando torno dai miei viaggi spesso scarico un migliaio di scatti) valuta se è il caso di suddividere la cartella in sottocartelle, per una maggiore gestibilità delle foto e delle ricerche.
  5. Con l’aiuto di un programma di elaborazione grafica sistema le foto che hanno bisogno di un piccolo ritocco, come enfatizzare i colori, aggiungere luminosità, centrare e sistemare le prospettiva, ruotare l'immagine. Se hai Photoshop, è perfetto, altrimenti puoi ottenere risultati apprezzabili anche con il gratuito PicMonkey, che trovi su internet ed è facile ed intuitivo da usare. Soprattutto se hai l’abitudine di condividere le foto in rete, PicMonkey ti permette anche di siglare le foto con il tuo nome, in modo che siano riconducibili solo a te. In questo caso, un consiglio: io ho l’abitudine di fare una copia della foto che voglio siglare, in modo da avere sempre disponibile l’originale “pulito”. 
  6. Questo è anche il momento di decidere se vuoi stampare qualcuna delle foto che stai rielaborando: vederle sul video del computer è una cosa, vederle stampate su carta fotografica ed incorniciate o inserite in un album, un’altra. Se non hai una stampante laser a colori e la necessaria carta fotografica, è preferibile, per un buon lavoro finale, che ti rivolgi ad un servizio di stampa (ce ne sono on-line, ma puoi chiedere anche al negozio del fotografo della tua zona). In questo caso, prepara le foto che hai deciso di stampare salvandole su una chiavetta USB.
  7. Puoi divertirti anche a creare un album fotografico virtuale con il programma Smilebox, che ti permette di aggiungere alle tue foto immagini, disegni, didascalie e arricchirle con piccoli racconti. 
  8. Non dimenticare, una volta che hai salvato e organizzato le tue foto, di cancellare la scheda di memoria in modo che sia già pronta per una prossima occasione!

martedì 22 marzo 2016

La Signorina O dice "catalogazione"

La Signorina O è in vena di ricordi: ti vuole raccontare la sua passione per una parola - catalogazione - che l'accompagna da moltissimi anni, ancor prima di essere una Professionista dell'Organizzazione.


La prima volta che ho catalogato qualcosa è stato quando lavoravo come archeologa: la catalogazione dei reperti, infatti, è fondamentale in archeologia (come in altre scienze), altrimenti le ricerche, gli studi e la divulgazione sarebbero difficili - se non impossibili.

Catalogazione è una parola di orgigini antiche, deriva dal verbo greco kataleghéin, che significa elencare, enumerare.
Se anche tu sei appassionata di mitologia, ti ricorderai del famoso catalogo delle navi narrato da Omero nell'Iliade: è un elenco di truppe dell'esercito acheo, giunte a Troia via mare, distinte per popoli e in cui si precisano il nome dei comandanti, la città e il paese di provenienza, il numero di navi e di soldati.
Catalogare, infatti, significa ordinare una massa disordinata di informazioni: quindi stilare un elenco di oggetti appartenenti alla stessa classe, con l'aggiunta di indicazioni che ne specificano le caratteristiche. Ed è proprio questo che distingue un catalogo da una semplice lista di voci.

Uno dei miei desideri è catalogare quel che possiedo (dai libri alle scarpe, dai servizi di piatti agli accessori di viaggio): per me segnerebbe la fine della fase "ottimizzazione dello spazio" e l'inizio della fase "mantenimento". Ecco come farò a catalogare per esempio i dvd di casa:
  1. scelta del supporto - Per prima cosa dovrò decidere quale supporto utilizzare per redigere il mio catalogo: cartaceo, su computer oppure un'applicazione. Di solito preferisco scrivere a mano su fogli di carta, ma le applicazioni mi incuriosiscono molto!
  2. raccolta del materiale - Il secondo passo sarà quello di recuperare stanza per stanza tutti i dvd: film, documentari, foto e video, istruzioni di programmi...
  3. scelta delle caratteristiche da aggiungere - Perché un catalogo sia funzionale non può essere solo un semplice elenco di voci, ma deve contenere anche alcune informazioni: per esempio, il genere di dvd (vedi sopra), dove si trova, eventualmente se è un regalo (di chi? a chi?) o un acquisto, se l'ho prestato a qualcuno (quando?)
  4. organizzazione dei contenuti - Bene, finalmente avrò tutti gli elementi per compilare il mio catalogo! Per ogni oggetto lascerò un po' di spazio libero per aggiornare le informazioni.
Perché catalogare i nostri oggetti? Perché così sappiamo con sicurezza quante cose abbiamo (in casa, in ufficio, in macchina, nell'armadio!) e dove si trovano in questo preciso istante.
Se sei anche tu il tipo "quanto-è-bello-fare-acquisti-da-Trieste-in-giù", con questo strumento sai sempre di che cosa (non) hai bisogno e puoi fare compere mirate e consapevoli: capace di distinguere tra un oggetto davvero necessario e un puro oggetto del desiderio.
La catalogazione, quindi, ci aiuta ad avere il controllo sugli oggetti - e non viceversa: limita gli sprechi, cura l'armonia degli spazi e la serenità di casa.


Buona organizzazione!

giovedì 17 marzo 2016

laManu nella rete - cerco&trovo... in soggiorno!

Sarà capitato anche a te di vedere una foto e pensare: "questa è proprio la soluzione che cerco da tempo". Peccato che non ci siano riferimenti al nome del prodotto oppure l'indirizzo del negozio dove reperirlo. In questi casi come puoi fare per scovare l'oggetto dei tuoi desideri?
A me è successo così spesso che ormai le ricerche sono diventate una passione (e anche la rubrica "da avere" di Paroladordine!). Per questo motivo ti voglio svelare qualche piccolo trucco.

Come ben sai, la cosa più importante sono i motori di ricerca di internet, che devono diventare i nostri migliori alleati. Google è il più conosciuto ed è quello che utilizzo più spesso.
Primo consiglio: bisogna armarsi di pazienza, perché le proposte sono infinite e non sempre si fa centro al primo colpo. Invece puoi semplificarti la vita cercando direttamente in siti e negozi che conosci già, se hanno una sezione dedicata alla ricerca dei prodotti. I primi esempi che mi vengono in mente sono Ikea, Leroy Merlin e D-Mail.

Come iniziare la ricerca? Innanzitutto individuando le parole chiave, quelle che descrivono l'oggetto. Più la parola è specifica, più la ricerca è precisa e rapida. In tempi di globalizzazione puoi effettuare la ricerca sia in italiano che in inglese. La seconda è un'opzione che utilizzo spesso, perchè esistono siti stranieri (soprattutto americani) che hanno valide soluzioni ad ottimi prezzi.
Secondo consiglio: per capire se i risultati soddisfano la richiesta, procedo con la ricerca per immagini nel motore di ricerca. Con un colpo d'occhio vedo già se c'è qualcosa che mi interessa.

Bando alle ciance, ti mostro un esempio pratico che riguarda la stanza del mese: il soggiorno.

Quanto è bello entrare in soggiorno e vedere una libreria! Però a volte non la utilizziamo solo per contenere libri ma altri oggetti di uso quotidiano e non. In questo caso la difficoltà sta nel trovare una composizione pratica ed esteticamente bella per organizzarla. Nelle foto qui sotto, la stessa soluzione - l'utilizzo di cesti nella parte bassa - è declinata in due modi differenti: nella prima con cesti di vimini o rattan, nella seconda di metallo.

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1. Better Homes and Gardens                       2. Hawthorne & Main
In entrambi i casi inizio consultando il motore di ricerca:
  • inserendo le parole "cesti di vimini", le soluzioni proposte non soddisfano la mia ricerca perché troppo lontane da ciò che cerco. Invece se utilizzo siti di aziende che già conosco arrivo subito al risultato desiderato. Nel sito di Ikea inserisco solo la parola "cesti" e le proposte trovate sono due, mentre nel sito Maison Du Monde affino la ricerca inserendo anche la parola "vimini". 
1. Ikea - cestino Knipsa - dim. cm L32xH32xP33 - prezzo 16,99€
2. Ikea - cestino BRANÄS - dim. cm L32xH32xP34 - prezzo 12,99€
3. Maison du Monde - cestini sbiancati - set da 3 pezzi - prezzo 36,97€
 
  • cercando i "cesti di metallo" trovo proposte interessanti (lo vedo subito cliccando sull'opzione "immagini"). Però questa volta voglio allargare i miei orizzonti utilizzando anche termini in inglese, quindi traduco cestini di metallo in "wire basket" o "metal basket". In entrambi i casi la varietà di proposte è superiore a quella in italiano. Tra l'altro questa è una di quelle ricerche dove riesco a scovare siti che si rivelano utili anche per il futuro.
1. Amazon - cesto di metallo - dim. cm L22xH14xP19 prezzo 13,11€
2. Container Store - cesti di metallo - dim. cm da L36xH8xP25 - prezzi da 9,62€ a 21,17€ 
3. Houzz - cesto di metallo ovale - dimensioni non disponibili - prezzo 34,94€ 


Quindi possiamo ricapitolare così i punti fondamentali per una buona ricerca:
  • utilizzo dei motori di ricerca
  • parola chiave più precisa possibile
  • ricerca in italiano e in inglese (per allargare i nostri orizzonti)
  • ricerca per immagini (per avere a colpo d'occhio i risultati)
  • annotazione dei siti più interessanti che trovi durante le ricerche, possono tornarti utili in futuro

Spero di esserti stata utile e se anche tu hai dei trucchi, ti va di svelarceli nei commenti?
A presto sempre qui, ho altri suggerimenti per le prossime stanze!

martedì 15 marzo 2016

Si studia! Trovalo!

La mia ultima visita all'Ikea è stata per lavoro: accompagnavo una cliente ed ero concentrata a confrontare alcuni prodotti nuovi con altri fuori produzione (un vero peccato, certi erano i miei favoriti), quando mi è capitato tra le mani un libro che ha attirato subito la mia attenzione, Trovato! Parte 1. Organizzare scarpe e vestiti. Preso al volo.

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Adoro i libri di Ikea. Sono belli, pieni di curiosità e utili. E, sì, fanno anche un po' sognare!
Dalle pagine di questo libro possiamo entrare in otto case, diverse per stile, passioni e necessità delle famiglie che vi abitano, per prendere spunti su come organizzare il guardaroba. E, dopo, tuffarci nei tanti consigli: da un'attenta pianificazione, alle diverse soluzioni in base allo spazio a disposizione (dalla sedia, il guardaroba più semplice del mondo, alla cabina-armadio), fino a una guida rapida per creare - e mantenere - il guardaroba perfetto. Infine, ultimo ma non ultimo, il consiglio pratico numero uno: appendere uno, cinque, sette ganci in ogni stanza!

Ma è l'introduzione a catturarmi. Leggo di motivazione al cambiamento, di domande da porsi per essere consapevoli nelle scelte, di flusso e in particolare di flusso di vestiti - semplice e lineare: inizia con il bisogno di nuovi abiti (acquisto), continua con la cura (lava & stira) e termina con la fine dell'uso (vendita, dono, eliminazione). Eppure - mi vien da pensare - a volte nelle nostre case il flusso s'interrompe poco dopo la fase iniziale e provoca ribellioni di stoffe e bottoni...
Ikea offre una soluzione e parla di Lean, la filosofia produttiva della minimizzazione degli sprechi, che, applicata alla quotidianità della vita domestica, ci può far superare quei momenti di crisi (vedi sopra). Se seguiamo il flusso senza interruzioni, infatti, guadagniamo una casa armoniosa, tempo libero, energie fresche e autostima: quando agiamo con consapevolezza, assecondando la natura delle cose, e godiamo dei risultati, ci sentiamo gratificate e forti - in pace con noi stesse. Sospiro.
Uno dei principi guida di questa filosofia è il miglioramento costante, che è un vero e proprio cambiamento di prospettiva: perché vedere i problemi organizzativi come opportunità celate ci fa pensare in modo costruttivo e quindi trovare le giuste soluzioni; e, come effetto (quasi esaltante) opportunità e soluzioni generano energia positiva e spingono in avanti!

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P.S. La mia casa preferita è la otto, e la tua?

martedì 8 marzo 2016

Una stanza al mese. L'angolo televisione in soggiorno

Casa nostra è in continua evoluzione, siamo sempre alla ricerca di un arredamento comodo, pratico e capiente - che dia un posto a ogni cosa. Da quando, poi, ho scoperto la differenza tra ciò che mi piace e ciò che mi fa star bene, sono molto attenta ai cambiamenti e, se devo sostituire un mobile, voglio che sia il più possibile "per sempre".
Il soggiorno è una delle stanze di casa con meno personalità e meno mobili: pochi son stati scelti con amore (solo i tavolini) e tutto il resto è un insieme di compromessi. È giunto il momento di correre ai ripari: per aggiungere un pizzico di armonia e di funzionalità, iniziamo dall'angolo del televisore.
Le sue funzioni sono almeno tre:
  • sostenere il televisore
  • contenere gli apparecchi elettronici collegati al televisore e i vari strumenti che ne consentono l'uso
  • conservare i supporti di film e giochi
Oltre queste, ce ne possono essere altre: per esempio l'ascolto e la conservazione della musica.

In casa nostra l'angolo tivù si trova accanto alla porta d'ingresso, in un punto di gran passaggio, nascosto ai visitatori ma ben visibile dai divani. 
Prima era arredato con un mobile basso su rotelle con due vani aperti e due cassetti. L'abbiamo realizzato per l'altra casa e ci ha seguito fin qui, ma ora stona: è troppo piccolo e... troppo basso! Abbiamo bisogno di un mobile più alto del Baldo (si diverte a sedersi davanti allo schermo!) e capiente abbastanza per contenere i dvd e gli oggetti da tenere a portata di mano accanto all'ingresso. I dvd, infatti, erano suddivisi per genere nelle scatole appoggiate alla mensola sopra il divano, e gli altri oggetti erano in una fila di cassettini appesi sopra il televisore. 
Come sempre, abbiamo organizzato l'angolo tivù in base alle nostre abitudini, all'uso degli oggetti riposti e alla comodità di accesso.

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Nuovo mobile, nuova organizzazione!


Fase uno: progettiamo il nuovo mobile.
Come sarà? Spazioso: devono trovar posto un centinaio di dvd (con la loro custodia), una memoria esterna, un lettore dvd e un cassetto. Bello: quindi chiuso da ante e simmetrico (adoro la simmetria). Facile da realizzare - aggiunge il marito.
Dopo una visitina alla mia bacheca ingresso di Pinterest, capisco quel che voglio. Prendo il quadernetto dei progetti e inizio a trascrivere le misure della parete, del mobile e dei dvd. Le misure ideali del mobile e quelle reali dei dvd fanno un po' a pugni, ma dopo varie elucubrazioni congiunte troviamo una buona soluzione. Posso iniziare a disegnare... 

Fase due: lo realizziamo.
Per la struttura recuperiamo una vecchia cassapanca semi abbandonata in camera; dal coperchio ricaviamo le ante e il frontale del cassetto, e aggiungiamo le parti che mancano: il cassetto, due mensole da applicare all'interno delle ante e due vassoi scorrevoli per i dvd.
Non è un lavoro semplice e veloce, ma dopo giorni è pronto. Una mano di fondo e due di vernice, un paio (anzi tre) di tasselli resistenti e il mobile nuovo è appeso.

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Fase tre: l'organizziamo, finalmente!
Il mobile è formato da tre vani: due laterali chiusi da ante, e uno centrale con un cassetto e un vano chiuso da un'anta a ribalta.
I due vani laterali ospitano i dvd disposti in tre file ciascuno: una in alto con i dvd in verticale su un ripiano, una in basso con i dvd in orizzontale su un vassoio estraibile, una all'interno dell'anta con i dvd in verticale su una mensolina.

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Il vano centrale, invece, è diviso in due. Sopra c'è il cassetto con gli oggetti da ingresso: è diviso in quattro parti per distiguere e prendere a colpo sicuro i vari oggetti - i miei (occhiali da sole, occhiali da vista di scorta, orologio), quelli del marito (occhiali da sole, taccuino, orologio), le chiavi di scorta, le chiavi in uso e la scorta di gomme da masticare. Sotto c'è lo spazio per il lettore dvd e la memoria esterna chiuso da un'antina a ribalta; sul fondo una quinta removibile nasconde alla vista la ciabatta a cui sono collegate le diverse prese degli apparecchi elettronici.

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E i cavi? I cavi scendono dal televisore e s'infilano in un foro sul fondo del piano (coperto dal piede del televisore stesso): da qui scorrono nascosti tra il mobile e il muro, per poi raggiungere la ciabatta multiprese posta nel vano centrale attraverso un altro foro sul retro del mobile. Tramite altri fori nel mobile, si possono collegare le spine della ciabatta e dell'antenna alle prese poste immediatamente sotto il mobile. In questo modo non si vede nulla: gli odiosi cavi sono stati domati! La parte più bella? Attaccare le etichette realizzate con la funzione cavo della mia Prisca: mai più ricerche affannose del cavo elettrico giusto!

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Funzione: contenere dispositivi elettronici per video e loro strumenti; conservare supporti video; avere a portata di mano un vano contenitore vicino all'ingresso
Abitudini: tenere assieme dispositivi elettronici, strumenti e supporti video vicino al televisore; lasciare e prendere alcuni oggetti vicino all'ingresso
Oggetti: lettore dvd, memoria esterna, telecomandi, dvd, televisore; chiavi, occhiali da sole, altro
Comodità: alta (i titoli dei dvd sono facilmente leggibili; il lettore dvd è nascosto ma facilmente utilizzabile; i cavi sono nascosti e segnati da un'etichetta)

Siamo molto soddisfatti: ora l'angolo tivù è piacevole da guardare anche quando il televisore è spento! Tutte le "bellurie" (marchingegni, cavi, lucine rosse) sono nascoste e, al loro posto, ora ci sono un quadro e un barattolo di luci calde: siamo pronti per rilassarci.
Ti lascio l'identikit del perfetto angolo della televisione:

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Buona organizzazione!

giovedì 3 marzo 2016

SdO, ovvero la Settimana dell'Organizzazione

Ehi, anche quest'anno a marzo c'è la Settimana dell'Organizzazione! È la seconda edizione italiana promossa da APOI - Associazione Professional Organizers Italia, si chiama "Sette giorni per... organizzarsi, in casa, al lavoro e nella vita" e si svolge da venerdì 18 a giovedì 24.

Una settimana ricca di eventi per conoscere la cultura dell'organizza-zione: ogni giorno, infatti, è dedicato a un tema diverso - la casa, il lavoro, lo space clearing, i bambini e la famiglia, l'ufficio, la gestione del tempo, lo stile di vita - e i PO (Professionisti dell'Organizzazione o Professional Organizer) di tutta Italia sono impegnati in incontri dal vivo o via internet con laboratori, consulenze, suggerimenti e approfondimenti. Insomma, se sei interessata al mondo dell'organizzazione, questa è un'ottima occasione per conoscerlo meglio!

Ogni giorno condividerò sulla pagina Facebook gli articoli, i vademecum, i tutorial, le infografiche e tutti i suggerimenti proposti dai Professionisti dell'Organizzazione italiani per l'occasione.
Per conoscere i luoghi e i giorni in cui i PO terranno corsi, laboratori, dimostrazioni e consulenze dal vivo, in ogni parte d'Italia, puoi seguire il calendario degli eventi della SdO 2016 di APOI.




Nel frattempo ti lascio un breve riassunto:
Settimana dell'Organizzazione
seconda edizione italiana
venerdì 18 - giovedì 24 marzo
Sette giorni per... organizzarsi, in casa, al lavoro e nella vita
- casa (venerdì 18)
- lavoro (sabato 19)
- space clearing (domenica 20)
- bambini e famiglia (lunedì 21)
- ufficio (martedì 22)
- gestione del tempo (mercoledì 23)
- stile di vita (giovedì 24)

martedì 1 marzo 2016

Desktop organizzato: sfondo Marzo 2016

Scoppiettante.
Che ne dici di far diventare questo termine la parola chiave di questo mese? Si, perché si comincia a respirare aria di primavera che porta inevitabilmente voglia di fare e disfare, rivoluzioni in casa e nella vita. Sei pronta? Questo mese si lavora su una delle stanze principali, il soggiorno. Con i consigli di Alessandra e della sua squadra riuscirai a renderlo accogliente e funzionale per i tuoi ospiti ma soprattutto per te e la tua famiglia.

Ti piace il verde che ho assegnato al desktop di Marzo? E Aprile come lo vedresti? Se hai voglia di consigliarmi il prossimo colore, scrivilo nei commenti





(Clicca su uno dei seguenti formati 
per scaricare lo sfondo corrispondente)

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