martedì 29 ottobre 2019

Piccoli cambiamenti di stagione

Ottobre per me è il mese della svolta: dopo il compleanno di Paroladordine (a proposito, grazie per gli auguri! Ti sono piaciuti i regali?), cambia l’orario da legale a solare, le giornate iniziano e finiscono prima, e io  mi preparo al freddo e al buio dei prossimi mesi. Con piccoli aggiustamenti, il minimo necessario per non perdere le sane abitudini né l’entusiasmo.

Il mio “cambio di stagione” non riguarda gli armadi o il guardaroba, ma gli orari e le abitudini. Ogni stagione, infatti, mi adatto ai nuovi ritmi della natura, cambio qualcosa e mi abituo a questi cambiamenti: più che nuove, sono abitudini stagionali!
 Lo faccio perché il centro delle mie giornate è il tempo che dedico a me stessa (esercizio fisico, alimentazione, esercizio mentale) e tutti gli altri impegni (lavoro, casa, famiglia) ruotano attorno.

In poche parole, mantengo fisse alcune abitudini (svegliarmi presto, fare esercizio, passeggiare coi cani, riposarmi dopo cena) e altre le aggiusto (lavorare, curare la casa, cucinare). Ecco come:
  • in primavera e in estate mi sveglio alle sei del mattino, per uscire a camminare nelle ore più fresche (e più belle) sul lungolago. Lavoro tutto il mattino e nel primo pomeriggio. In pausa pranzo cucino per la sera e preparo le scorte, poi il pomeriggio lo dedico alle consulenze e allo studio. Dopo la merenda, curo la casa. Prima di cena, usciamo a passeggiare coi cani e, dopo cena, ci riposiamo sul divano;
  • in autunno e in inverno mi sveglio alle sei del mattino, per fare gli esercizi di mindfulness appena sveglia. Poi curo la casa e inizio prima a lavorare. In pausa pranzo esco a camminare nelle ore più calde nel bosco e, quando torno, pranzo. Riprendo a lavorare per un paio d’ore, poi il pomeriggio lo dedico alle consulenze e allo studio. Dopo la merenda cucino per il pranzo del giorno dopo e preparo le scorte. Poi usciamo a passeggiare coi cani e, dopo cena, ci riposiamo sul divano. 
Questi sono i miei programmi stagionali: ci sono ore dedicate a me stessa, ben sparpagliate in tutta la giornata; ore dedicate al lavoro, ravvicinate per non perdere la concentrazione; altre ore dedicate alla casa e alla famiglia, come satelliti che ruotano tutto attorno. Non sempre riesco a rispettare i programmi; a volte li salto a causa di impegni in ore strane e di imprevisti, ma rimangono per me una bussola sicura cui fare riferimento sempre. 

Gli esercizi di mindfulness sono una novità di questi giorni: li ho introdotti da poco, ma danno un significato alla mia sveglia mattutina e sostituiscono magnificamente la camminata sul lungolago. Per le stagioni calde troverò il momento migliore della giornata, con piccoli aggiustamenti “naturali”. 


Vuoi fare anche tu un piccolo cambio di stagione nel modo di vivere, ma non sai da che parte iniziare a organizzarti? Dai un’occhiata a Flora, la consulenza in remoto di un’ora: per qualche giorno ancora è scontata al 10%. Scrivimi e inserisci il codice 5VOLTEAUGURI.


Paroladordine organizzare cambio di stagione

martedì 22 ottobre 2019

Paroladordine compie cinque anni

Ci siamo: ancora un paio di giorni e il blog di Paroladordine compie cinque anni!
  Tutto è iniziato qualche anno prima, in un periodo di blocco totale che ha segnato la fine di una crisi profonda e l’inizio della chiarezza. Un incidente  mi aveva obbligato a rimanere a casa per mesi: da immobile, non ho potuto fare a meno di notare come la mia vita non stesse andando dove desideravo. Così un imprevisto “disastroso” è diventato un’opportunità preziosa per imparare a vivere meglio. 

L’organizzazione personale mi ha aiutata a cambiare abitudini e punti di vista. Prima ho educato il mio disordine innato, svuotato casa delle cose inutili, organizzato gli oggetti e ottimizzato gli spazi: perché non ne potevo più di sentirmi smarrita e perdere ore, giorni per cercare qualsiasi cosa. Poi ho dato un significato ai miei impegni, eliminato legami e attività che non portavano a nulla (se non a insoddisfazione), organizzato le cose da fare sul lavoro, a casa, in famiglia e per me, ottimizzato le mie giornate: perché ero stanca di fare tanto e ottenere poco di ciò che conta davvero. Molti sono i lavori ancora in corso, ma li considero brevi passi di un lungo cammino.
  Ora sto cambiando il mio stile di vita: perché voglio che sia più sano dentro e fuori di me, lo voglio pieno di serenità e divertimento, di curiosità e creatività.

Cinque anni fa ho iniziato il blog di Paroladordine, che da allora segue ogni mio passo in questo lungo cammino: ho sperimentato su me stessa, ho studiato (senza smettere mai) e sono diventata consulente di organizzazione personale; ho aperto la partita Iva, proposto i miei servizi (a proposito, sei curiosa di sapere perché li ho chiamati Flora, Baldo e Johnny?), avviato Con brio,  il mio bollettino d’informazioni (o newsletter), litigato con la tecnologia… Mentre cammino, raccolgo i frutti di una pianta seminata anni fa: è una bella sensazione.

Dopodomani, quindi, festeggio il quinto compleanno di Paroladordine: e lo voglio fare insieme a te: ho preparato tre sorprese per iniziare a usare bene il tempo, le ho impacchettate con tanto di fiocco e le spedirò col bollettino d’informazioni Con brio giovedì 24 ottobre.
Auguri a noi!

Paroladordine compie cinque anni

martedì 15 ottobre 2019

Zero spreco per mangiare

Me lo chiedono in tanti: come si prepara un menù settimanale? Be’, io non sono un’esperta di cucina, cucinare non è il mio forte; anzi, non mi piace per niente: fosse per me, mangerei ogni giorno al ristorante.
   Ma… forse è proprio per questo motivo che ho studiato (e ancora sto studiando) un metodo per mangiare bene senza spreco di tempo, spazio e denaro.

Per non sprecare tempo, cucina “tutto in una volta”.
  Che non mi piace cucinare, l’ho già scritto; soprattutto di sera (perché sono stanca), nel fine settimana (perché sono pigra) e in vacanza (perché sono in vacanza!). Cerco di cucinare solo in pausa pranzo: mentre preparo una pasta, cuocio le verdure per le prossime sere – per esempio, se a pranzo mangio pasta con zucchine, cucino tutte le zucchine e poi le divido in più porzioni. Così sono a posto per un po’.
  L’esperienza di questa estate con l’orto e le tante verdure tutte in una volta ci ha spinto a provare un nuovo sistema: preparare una domenica al mese scorte di cibi golosi ed elaborati (sughi, verdure ripiene, hamburger, polpette, lasagne, cannelloni), da assaporare nel fine settimana in tutta calma e con grande soddisfazione.

Per non sprecare spazio, organizza le scorte.
  Facciamo la spesa una volta a settimana e ormai conosciamo le quantità giuste di cibo per noi: variano secondo le stagioni (col caldo tante verdure da mangiare crude, col freddo alimenti da cuocere con calma) e le nostre attività (pranzi sul lavoro, feste con amici e parenti, cene fuori). Di rado compriamo scorte da lasciare in dispensa, preferiamo acquistare di volta in volta l’occorrente: così non tolgo spazio in cucina e il cibo non invecchia.
  Preparare in anticipo i pasti per il futuro ci ha spronati a organizzare bene il (piccolo) congelatore a cassetti con sacchetti e contenitori modulari in plastica e vetro: sopra i condimenti, in mezzo le scorte di verdure e primi, sotto la carne.

Per non sprecare denaro, tieni tutto sott’occhio.
  Quando è ora di fare la spesa, ce ne accorgiamo subito perché frigorifero e dispensa sono quasi completamente vuoti. Rimangono solo pochi alimenti: quelli che non abbiamo finito e quelli che usiamo più di frequente, come zucchero, sale, farina, pasta e cereali in chicchi. Così basta un’occhiata per capire che cosa manca e facciamo la lista della spesa in un attimo.
  Cucinare “tutto in una volta” ci permette di non buttare via cibo scaduto o ridotto ai minimi termini. Anche se capita ancora (grrr), per fortuna di rado e soprattutto a causa di imprevisti, come cene o pizzate fuori via.
 
Mangiare senza spreco è un buon punto di partenza per mangiare sano: con un pizzico di organizzazione in più, si possono trovare e acquistare vicino a casa cibi freschi e prodotti localmente in modo sostenibile. Un modo gustoso per prenderci cura di noi.

Se ti è rimasta la curiosità di come preparare il menù settimanale, iscriviti a Con brio, il bollettino d’informazioni (o newsletter): il 24 ottobre ti farò un regalo! 
Paroladordine stile di vita zero spreco per mangiare

martedì 8 ottobre 2019

Lo spazio costa

Ottimizzare gli spazi significa organizzare gli oggetti negli spazi a disposizione (in casa, in ufficio, in automobile, ovunque!) secondo il loro utilizzo e il luogo dove si usano (funzione), la comodità con cui sono presi e riposti nei mobili e negli spazi (accessibilità) e l’abitudine di utilizzo.
  Certe volte significa anche eliminare il superfluo, le cianfrusaglie, ciò che non usiamo più o non abbiamo mai usato, non ci piace più o non ci è mai piaciuto. È un preliminare necessario – e non perché il decluttering sia di moda (pare che Netflix proporrà presto una nuova serie simile a quella di Marie Kondo)!

Eliminare i propri oggetti è faticoso per tutti, anche solo per lo sforzo fisico, le decisioni da prendere, le ore che passano… Ad alcuni sembra un’impresa titanica e impossibile, e senza accorgersene alzano barriere in difesa di ogni singola cosa; una delle resistenze maggiori è racchiusa in questa frase: “mi è costato tanto”.
  È costato tanto ma, quando l’hai acquistato, ne sentivi il bisogno e il suo prezzo ti è sembrato giusto. Purtroppo, ogni volta che non lo usi (perché non ti piace o te ne dimentichi), lo paghi ancora e il suo prezzo non è più giusto.

Lo spazio costa denaro, lo spiega con chiarezza Karen Kingston nel suo libro Feng Shui e space clearing. L’arte di fare spazio nella casa e nella vita. Per ogni locale di casa stima la percentuale di spazio occupato da oggetti che non usi e non ami (per esempio, in ingresso equivale al 5%, in garage all’80%); somma tutte le percentuali e dividi il totale per il numero di stanze. Ottieni così la media di oggetti inutili per ogni locale, pari alla percentuale di affitto o di mutuo che ti costa per mantenerli.

Non solo, lo spazio costa tempo. Hai presente tutte le volte che perdi minuti (o ore!) a fare ordine prima di poter pulire casa o a cercare quel che ti serve tra caterve di cose messe lì a caso? Calcola quanto tempo spendi ogni anno e saprai quanto ti costano i tuoi oggetti: troppo.
  Infine, lo spazio costa energia. Gli oggetti scatenano emozioni, sentimenti, pensieri poco simpatici: hai paura di perdere ricordi preziosi, provi mille sensi di colpa all’idea di eliminare qualcosa, vivi nell’incertezza del “prima o poi lo userò”. Che fatica! Tutta energia spesa senza un vero motivo.

Una casa su misura per te e la tua famiglia non è solo quella che ti fa sentire protetta, coccolata e sostenuta in ogni momento della giornata, ma anche quella che ti fa risparmiare denaro, tempo ed energia: prova e ti sentirai più sicura di te, delle tue scelte e più ricca di opportunità da cogliere al volo.


A novembre torna il laboratorio di yoga e organizzazione personale La tua casa sei tu, al centro Sé74 di Verbania. Se abiti vicino, è un’occasione per conoscerci, lavorare insieme e approfondire questo tema.


Paroladordine lo spazio costa denaro tempo energia

martedì 1 ottobre 2019

Il tempo è (come) denaro

Il tempo è denaro: quante volte l’hai sentito dire? E quante volte l’hai detto tu – magari a denti stretti, come sprone per non perdere tempo, per impegnarti in quel che stai facendo, per resistere alle distrazioni? Tante, poche, non lo sai…

Pare che per primo l’abbia scritto nel Cinquecento il filosofo Francis Bacon nei suoi Saggi, poi di nuovo nel Settecento lo scienziato Benjamin Franklin nel suo manuale Consiglio a un giovane imprenditore. Di solito lo si usa sul lavoro, per ricordarci che il nostro impegno ha un valore e un risultato economico.
  Arnold Bennett in Come vivere 24 ore al giorno afferma, però, che il tempo è molto più del denaro, perché con il tempo puoi ottenere denaro ma con il denaro non puoi ottenere nemmeno un secondo di tempo in più. E aggiunge: «La disposizione di tempo è davvero un miracolo quotidiano, qualcosa di sorprendente se lo si esamina meglio. Tu ti alzi alla mattina, ed ecco! Come per magia, la tua borsa è stata riempita di ventiquattro ore del tessuto grezzo dell’universo della tua vita. È tuo. È il bene più prezioso che esista. Una risorsa unica, riversato su di te in un modo altrettanto unico.»

In poche parole, è come se ogni mattina ti svegliassi con ventiquattromila euro nel portafogli – mille euro per ogni ora della tua giornata – che di notte scompaiono per poi ricomparire il mattino dopo: non puoi accumularli giorno dopo giorno (perché a mezzanotte svaniscono), puoi solo spenderli nel migliore dei modi per vivere bene, con serenità, senza affanni e in totale libertà.
  Ovvero, ogni giorno hai a disposizione ventiquattro ore: non puoi accumularle per avere una vita più lunga, ma puoi usarle per avere una vita più serena, piena di soddisfazioni e ricca di significato.

Ora facciamo un gioco: io ti faccio delle domande e tu trovi le risposte. Pronta? Prendi carta e penna (e tutto il tempo necessario) e… via!
  1. Quante ore ti sembra di avere ogni giorno rispetto agli altri? Lo so che lo sai: abbiamo tutti ventiquattro ore! Però ciascuno ne percepisce di più o di meno secondo il proprio modo di viverle.
  2. Quante ne spendi ogni giorno per le attività necessarie? Tipo mangiare, dormire, lavarsi, vestirsi…
  3. Quante invece per quelle non necessarie? Per esempio indulgere nelle tentazioni tecnologiche (Internet), lamentarsi, procrastinare, impegnarsi in attività altrui, fare cose inutili…
  4. Quante ore spendi per le attività importanti? Come lavorare, riposarsi, divertirsi, prendersi cura di sé, stare con chi si vuole bene, rigenerarsi, realizzare i propri sogni…
  5. Adesso calcola: quante ore sprechi ogni giorno? Ricordati che non tornano più indietro: un’ora spesa ad ascoltare la tua musica preferita per rilassarti e rigenerarti è ben diversa da un’ora spesa ad ascoltare/leggere i lamenti di persone che conosci appena. 
  6. Quante ore risparmi e quante ne investi? Cioè, quante ore utilizzi in modo oculato e senza sprechi (per esempio, cucinando più porzioni dello stesso cibo o svolgendo attività simili) e quante impieghi utilmente per farle rendere al massimo (per esempio, visitando una mostra o camminando al parco). 

Le tue risposte, sincere e oneste, ti aiuteranno a capire come stai spendendo il tuo capitale giornaliero di ventiquattro ore: è un ottimo punto di partenza per scoprire se hai le tasche bucate o se sei una brava investitrice, quali abitudini portare avanti o quali cambiare.

P.S. Tieni d’occhio Con brioil bollettino d’informazioni (o newsletter), di giovedì 24 ottobre: troverai un regalo per fare i conti delle ore! 
Paroladordine organizzare il tempo e denaro

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...