giovedì 27 agosto 2015

Pronti, partenza, via! Vacanze organizzate in camper.

Quante volte lungo le strade hai visto passare camper diretti verso mete lontane e ti sei chiesta se questo tipo di vacanza fosse adatto proprio a te? Oppure, ti sei mai domandata se davvero si riesca a star comodi in più persone in uno spazio tanto ristretto? Questione di adattamento, certo, ma soprattutto di organizzazione ferrea, che permette di evitare che un ambiente piccolo, con dimensioni di poco maggiori di 18 mq, si trasformi in breve tempo in un caos ingovernabile. Per farti conoscere i diversi metodi per rendere piacevole ed organizzata anche una vacanza in camper, ho chiesto consiglio ad una amica e collaboratrice di Paroladordine che con il camper ha trascorso diversi periodi di vacanza.
  • Ciao Monila, innanzitutto buongiorno e grazie per la tua disponibilità a rispondere alle domande sulle vacanze in camper e, soprattutto, su come ci si può organizzare in uno spazio tanto ristretto. Prima ancora di entrare nell'argomento specifico, ti va di raccontare chi sei e cosa fai?
Ciao! Mi conoscete qui su Paroladordine per "I Ghirigori di Monila"! Quando non disegno dipingo la porcellana o lavoro l'argilla per sfornare ceramiche,amo anche sfornare torte e biscotti (non tutto nello stesso forno però!!) puoi seguire i miei lavori su www.monila.it
  • Quali sono stati i motivi che hanno convinto te e la tua famiglia a fare vacanze in camper? Avevi già avuto in precedenza altre esperienze di vacanze all'aria aperta?
Io e mio marito eravamo abituati a campeggiare in tenda - gli è sempre piaciuta l'idea di vacanza itinerante - e dopo aver preso il nostro cane dalmata, più di 10 anni fa, ci è sembrato il momento giusto per il camper così da portarlo in vacanza con noi!
  • Forse non ci crederai, ma io non sono mai salita su un camper: mi racconti come è organizzato all'interno? 
Ci sono camper mansardati ideali per le famiglie e i semintegrali e motorhome che hanno doti automobilistiche migliori, son più stabili e aerodinamici in viaggio (ma anche più costosi!); questi ultimi hanno il letto matrimoniale posteriore o basculante mentre il camper mansardato ha il letto matrimoniale sopra la cabina di guida,in "mansarda", appunto.

In base alla lunghezza del mansardato si possono trovare in coda letti a castello o un altro matrimoniale. Solitamente nella parte centrale dei camper si trova una dinette,cioè un tavolo con poltroncine (quattro o più posti a sedere) all'occorrenza trasformabili in ulteriori posti letto. Non mancano 
il bagno con lavandino, wc e doccia; la zona cucina ha lavandino, fornelli, frigorifero e nei camper più accessoriati anche il forno. Inoltre, c'è quasi sempre una stufa per l'utilizzo del camper nei mesi invernali.



  • Lo spazio abitabile di un camper, così come quello di una roulotte, è limitato: che astuzie è bene adottare per riuscire a tenere tutto ben in ordine? Hai suggerimenti? 
Lo spazio sembra limitato ma la disposizione di mobili e pensili è studiata in modo da non lasciare spazi morti! Oltre a gavoni esterni(ovvero ampi contenitori con sportelli apribili dall'esterno) in alcuni camper di fascia medio/alta si trova un doppio pavimento dove poter stivare materiale: sedie,tavoli,ombrellone,tavole da surf... chi più ne ha più ne metta! I posti a sedere delle dinette sono sempre anche contenitori e gli armadietti e i pensili seppur appaiono piccoli sono in realtà molto profondi e capienti,in pratica si può portare in vacanza anche più del necessario!

Per mantenere l'ordine io dispongo le cose a seconda delle aree:

a) negli armadi in bagnotutto per la cura e l'igiene del corpo;
b) negli armadi sopra e sotto la cucina e sopra la dinette: tutto il necessario per cucinare (dalle pentole agli alimenti);
c) nell'armadio verticale: qualche abito appeso e giubbetti (perché può sempre capitare anche in estate un temporale e il crollo improvviso delle temperature)e salvietteteli marelenzuola, mentre le coperte trovano spazio sul fondo;
d) altri pensili: sono il posto migliore per i vestiti piegati (magliette,pantaloncini,canottiere e costumi); 
e)cassetti sotto l'armadio (il mio camper ne aveva due)perfetti per  abbigliamento intimo o piccoli oggetti;
f)gavoni sotto le poltroncine della dinette: cose che non si usano tutti i giorni (ad esempio diversi tipi di scarpe,ventilatore...);
g) mensoline: utili per oggetti da tenere a portata di mano come telefonicarica batterie, giornali o libri che stiamo leggendo 
Se ogni cosa ha un posto, è facile trovarla e riporla!
  • Cosa è bene portare e cosa è invece superfluo? Se ci sono bambini, cosa è indispensabile portare?
Il superfluo lo stabilisce ogni famiglia...c'è chi preferisce ogni comodità anche se chi sceglie la vita en plein air (all'aria aperta) sarà difficile voglia rinchiudersi con la tv nel camper! La tv nel camper per me è superflua piuttosto dopo cena si gioca con la famiglia a carte o altri giochi da tavolo, si passeggia, si mangia un gelato ecc..

Non devono mancare i documenti e le tessere sanitarie dei componenti della famiglia e per chi ha bambini il necessario per "emergenze sanitarie" ad esempio termometro, tachipirina, cerotti... e farmaci usati abitualmente.

  • Quanto è complicato guidare un camper? Ci vuole una patente particolare? Quando il camper è in movimento bisogna stare seduti, come in auto? 
Guidare il camper è come guidare un furgone, bisogna stare attenti all'altezza (tre metri o più) quindi prestare attenzione ai ponti ed ai  sottopassaggi, nonché ai rami bassi e sporgenti! Se il camper non supera i 35 quintali di peso complessivo è sufficiente avere la patente BMolte donne guidano il camper, io no (come molti uomini cucinano e il mio no...). Quando il camper è in movimento bisogna viaggiare seduti: ci sono due posti in cabina di guida mentre gli altri passeggeri possono allacciare le cinture di sicurezza sulle poltroncine della dinette, e se sono bambini hanno in più la comodità di avere il tavolo a disposizione per disegnare e giocare!

  • Qualche consiglio tecnico o pratico?

Per chi non rinuncia a pranzetti prelibati nemmeno con 35 gradi all'ombra, meglio procurarsi un fornello a gas per cucinare all'aperto e non surriscaldare o impregnare di odore (una frittura di pesce fresco non può mancare) l'interno del camper!
Bisogna poi stare attenti a non superare il peso in base al tipo di veicolo (vedi libretto di circolazionee nel caricare il camper è meglio bilanciare i pesi, mettere le cose pesanti (come acqua, latte, scatolame e pentolame) negli armadi in basso, mentre le cose meno pesanti negli armadi in alto. È utile disporre le cose negli armadi bloccandole in modo che non sbattano da un lato all'altro durante il viaggio e portare sempre una prolunga elettrica di almeno 10 mt. per allacciarsi alla corrente nelle aree sosta o nei campeggi, un tubo flessibile per caricare l'acqua sul nostro mezzo, liquidi disgreganti per il wc mentre per l'esterno -  specialmente in estate - sarà molto utile un telo per pavimentare il suolo, oltre ad un tavolo e sedie da esterno per pranzi e cene all'aria aperta!
  • Vacanze estive, invernali, fine settimana: a chi consigli il camper e per quale tipo di turismo? Itinerante o stanziale? 
Il camper nasce proprio per il turismo itinerante ed è adatto ad ogni stagione! Se non si è turisti da fine settimana o si ama fermarsi a lungo in un posto ,conviene allora la roulotte così da avere a disposizione l'automobile per gli spostamenti come gite e spesa e non dipendere dai mezzi di trasporto pubblici.
Noi dopo 10 anni di camper e dopo aver raddoppiato la famiglia siamo passati alla roulotte, ne siamo entusiasti!


*****
Grazie mille a Monila per aver raccontato la tua esperienza con il camper: ed ora, dopo aver parlato nei post precedenti di campeggio, tende e roulotte, le vacanze all'aria aperta non hanno più segreti! 

mercoledì 26 agosto 2015

Musica: si torna a casa!

Arriva per tutti quel momento in cui si cerca di rimettere le cose in valigia, senza riuscirci: è un fenomeno fisico strano ma ricorrente... nonostante le cose siano le stesse della partenza al ritorno sembrano avere acquisito una massa maggiore: davvero servirebbe una delle teorie di Einstein. E mentre cerchiamo tra uno sbuffo e uno spintone di chiudere i bagagli, con la lacrimuccia già appesa all'angolo dell'occhio, consoliamoci con una playlist calda e avvolgente: non chiuderà la valigia al nostro posto ma aiuta, credetemi, aiuta. ;)
 
                                         

martedì 25 agosto 2015

Si organizza! La credenza in cucina

Quando M. mi ha chiesto di organizzare la sua cucina, le ho risposto con un'altra domanda: "Quale spazio è più urgente?" Dopo il sopralluogo, infatti, già meditavo soluzioni per la cassettiera o per l'armadietto della colazione, invece: "Là in alto, dove ripongo vasi, candelieri e altri oggetti che mi piace esporre in casa."
Lezione numero uno: mai dare nulla per scontato.

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Di sicuro è una bella sfida: dietro l'anta ci sono tre ripiani ricolmi di oggetti di diverso tipo e diversa natura, per accedervi c'è bisogno di una scala - meglio una scala alta e più sicura perché molti oggetti sono fragili e pesanti.
In realtà starebbero bene esposti in una vetrinetta: in questo modo non solo avrebbero un posto tutto loro, ma sarebbero anche sempre visibili. Inoltre si libererebbe uno spazio abbondante in cucina, utile per riporre i servizi di piatti e bicchieri per le occasioni importanti. La cucina, infatti, ospita anche la sala da pranzo ed è aperta sul soggiorno: i suoi sono gli unici mobili contenitori grandi di tutto l'ambiente.

Fase zero: identificare l'obiettivo

Chiedo a M. quali siano le sue esigenze: 
  1. tenere solo gli oggetti che davvero le piacciono
  2. eliminare quelli che non le interessano
  3. trovare, prendere e riporre con facilità gli oggetti che desidera esporre in casa, senza temere di rovinarne o peggio farne cadere altri durante queste "manovre"

Fase uno: liberare gli spazi 

Bene, procediamo! In piedi sulla scala, inizio a svuotare l'armadietto, un ripiano alla volta. M. appoggia tutti gli oggetti sul tavolo della cucina, dividendoli in tre gruppi: da tenere, da regalare, da eliminare. Gli oggetti da regalare e da eliminare vanno in due contenitori diversi. 
La cernita è più complicata del previsto: mentre M. è determinata e sicura delle sue scelte, queste vengono messe in discussione dal marito (gran conservatore). Il lavoro rallenta, gli oggetti sono passati al vaglio del marito e si mescolano, ma dopo un po' riusciamo a riprendere in mano la situazione.

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Fase due: ottimizzare gli spazi

Pulisco i ripiani dell'armadietto e inizio a prendere mentalmente le misure di spazi e ingombri.
Quindi chiedo a M. con quale frequenza utilizzi i vasi, i candelabri e le altre suppellettili. In base all'uso degli oggetti, quindi, decido di dividerli sui tre diversi ripiani:
  • sul primo (e più comodo) quelli che usa più di frequente
  • sul secondo quelli che utilizza una sola volta all'anno
  • sul terzo quelli che espone raramente
Ci accorgiamo subito che c'è bisogno di un altro ripiano. Alcuni vasi, infatti, sono molto alti e possono essere riposti solo in orizzontale: si spreca molto spazio in altezza, perciò è meglio dimezzarlo per... raddoppiarlo!
Alcuni oggetti piccoli (ciotoline e scatoline portapillole) sono conservati in scatole di riciclo.
I sottobicchieri aggiungono gli altri simili nella dispensa dei vini e dei liquori.

Fase tre: migliorare il migliorabile

Propongo di riporre alcuni oggetti in altre aree della cucina: per esempio, il corredo da sommelier nella dispensa dei vini e dei liquori (per farlo, però, si dovrà organizzare anche questo spazio).
Propongo anche di riunire e conservare gli oggetti del marito in una "scatola dei tesori": io ne possiedo almeno un paio (da brava conservatrice) e ci tengo tutte quelle cose a cui sono molto affezionata, ma che non sono utili e mai vorrei vedere in giro per casa. 
Suggerisco, inoltre, di scrivere su un foglio quali oggetti sono riposti su ogni ripiano e di attaccare il foglio all'interno dell'anta.

Risultato 

Il primo e il secondo obiettivo sono stati raggiunti in parte, a causa del divieto di eliminare certi "ricordi" da parte del marito. Ma possono esserlo creando la "scatola dei tesori".
Il terzo obiettivo, invece, è raggiunto: ora il mobile è molto più agibile, con gli oggetti divisi per frequenza d'uso e accessibilità. Gli oggetti più alti e fragili sono "sdraiati" sul ripiano in più, mentre quelli più piccoli, che di solito M. espone assieme, sono raggruppati in due scatole.

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Dice il saggio: "Dal piccolo si arriva al grande!". Per vivere serenamente gli spazi di casa non sempre è necessario rivoluzionare tutto nello stesso momento: moltiplicare gli spazi in un piccolo mobile, renderlo accessibile e funzionale, può essere la prima pedina a cadere e a innescare un benefico (e divertente) effetto domino.

Buona organizzazione!

giovedì 20 agosto 2015

socialMente: missione compiuta!

La mia amica Claudia è un'esperta di viaggi e quando ho bisogno corro sempre da lei. Non mi vorrei dilungare, ma il fatto è che sono partita: la prima parte di questo post è scritta con l'illussione di fare le cose a dovere, e la seconda per raccontare come è andata.
Quando ho saputo che dovevo affrontare un viaggio in aereo con una variante molto delicata, cioè viaggiare con un bambino, non cooperante, che chiaramente ha detto "mamma niente aereo", sono entrata in panico. Ma siccome l'opzione b era rimanere a casa per sempre e in questo caso vivere un caldissimo ferragosto romano guardando le fotografie degli altri, non l'ho presa in considerazione.

Siccome è stata un'esperienza che mi ha levato il sonno, voglia di mangiare e mi ha tenuta sulle spine settimane prima del viaggio, pensavo fosse giusto condividerla: perché magari può servire a qualcuno, che conoscendo i propri figli può trovare i mezzi per organizzare un viaggio... felice.

Pensando ai vari spostamenti negli aeroporti, oltre a un piccolo trolley per non caricarmi molto, ho preparato questo piccolo zaino con tutto l'occorrente per lui, così una volta sull'aereo le sue cose erano a portata di mano.

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Si parte! Pronti per l'avventura.

 Cosa non poteva mancare: il suo cuscino (ormai rotto ma da anni il suo grande amore), talmente messo male da non essere fotogenico, ma immaginatelo così brutto che una vicina di casa una volta mi ha fermato per chiedermi se gli poteva fare una federina carina! Fogli di carta, pennarelli, giochi per il viaggio. Una volta sull'aereo ho fatto degli schizzi spiegando (be', quasi un inganno, lo so) che l'aereo non riusciva a volare se lui non si metteva prima la cintura di sicurezza e che lo stesso capitava per arrivare.


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100 cose da fare in viaggio per i più piccini (Città del sole), il quaderno e le schede da gioco (Tiger)

Un paio di calzini antiscivolo e un cambio di vestiti, perché non si sa mai, una copertina extra e Xamamina, che poi abbiamo utilizzato solo nel volo lungo. Una dotazione di tappi per le orecchie, che non abbiamo dovuto regalare a nessuno!!!

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Compartimento sogni tranquili per tutti!


Caramelle per lui, per me crackers, noccioline e un piccolo necessaire anti panico per andare nei wc, con guanti di plastica, buste, copri tavoletta del wc, fazzoletti e salviettine.

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Compartimento goloso

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Wc senza panico

E come ultima spiaggia l'adorato tablet, che devo dire abbiamo usato ben poco.

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Carta di riserva

La domanda è: tutto questo ha funzionato? La risposta la lascio in questa foto.
Devo dire che a volte sottovalutare la capacità dei bambini di adattarsi, di godere anche degli imprevisti e di essere felici ovunque ci fa perdere la calma. Ma potrei dire che, anche grazie a questa preparazione, tutto è filato liscio: alla fine durante una lunga attesa abbiamo improvvisato usando il trolley come sedia, le sedie come tavolino e lui ha disegnato per ore. Abbiamo fatto anche tutte le segnaletiche, giocato insieme con i suoi giochi per il viaggio, mangiato crackers, visto gli aerei, e lui esausto ha dormito quasi tutto il volo più lungo, per la gioia di tutti e per farmi sentire la mamma più fortunata di tutte le presenti. Missione compiuta!

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Il mio piccolo uomo che viaggia sereno

martedì 18 agosto 2015

Si organizza! L'agenda da blogger (2)


La volta scorsa ti raccontavo come un impulso improvviso mi abbia fatto capire quanto fosse importante per me avere un'agenda dedicata solo ed esclusivamente alla gestione dei blog.
Oggi vorrei spiegarti come sono arrivata a questa decisione, cioè quali sono le mie necessità, e mostrarti come ho iniziato a organizzarla.

Quando avevo un solo blog, scrivevo più o meno ogni giorno senza un piano editoriale vero e proprio: avevo così tante cose da raccontare e una lista fitta di cose da fare per rimettermi in carreggiata (leggi: innumerevoli tentativi di riorganizzarmi la vita)! Poi sono "arrivati" gli altri due blog e la situazione si è fatta più complessa.
Nel frattempo scrivere è diventato un lavoro, e come tale ho subito pianificato e organizzato i contenuti e la stesura dei testi da pubblicare. Il passo successivo, necessario, è stato estendere la pianificazione e l'organizzazione anche ai blog.
paroladordine-gestire-lavoro

Dopo aver letto 4 ore a settimana di Timothy Ferriss mi sono impegnata a limitare gli sprechi di tempo (e di energie) e ad aumentare la serenità. Ho impiegato qualche mese, ma ce l'ho fatta: grazie al piano editoriale dei blog, al programma di lavoro e alle liste delle cose da fare mensilmente e ogni giorno, ho fatto fuori tante brutte abitudini. Una su tutte: scoppiare.
Perciò eccomi al lavoro con la mia vecchia Filofax da trasformare in nuova agenda da blogger!
Dopo un po' di ricerca in internet per confrontare le mie necessità con quelle altrui, mi rendo conto che l'agenda perfetta non esiste: me la devo creare. Perciò... inizia la trasformazione!

Primo: scegliere gli strumenti

Il primo passo è stato rendermi conto di quali strumenti avessi bisogno, ed ecco il risultato:
  • un calendario per il piano editoriale di tutti e tre i blog
    per segnare gli articoli che voglio scrivere mese per mese e per capire subito come organizzarmi
  • un diario per annotare quando e quali articoli scrivere
    per segnare gli articoli da scrivere ogni settimana, le immagini da aggiungere e il controllo finale giorno per giorno
  • pagine per le idee improvvise
    per segnare progetti da avviare, rubriche da proporre, argomenti da approfondire: sono idee che mi arrivano improvvise e in ordine sparso, ed è importante che siano scritte in un unico posto per non perderle
  • liste per le cose da fare
    per segnare tutte le attività che vorrei compiere ogni mese e quelle che devo ricordarmi di fare ogni giorno.
Finora, al loro posto, ho usato la mia piccola agenda, un quaderno ad anelli, tanti fogli sparsi e volanti. Tre luoghi per una sola attività: troppo dispersivo.

Secondo: pianificare la struttura dell'agenda

Una volta capito di cosa ho bisogno, posso decidere come "comporre" l'agenda, cioè quante sezioni ci saranno.
Le sezioni principali sono quattro:
  1. il calendario annuale
    per annotare il piano editoriale dei tre blog
  2. il blog Sorriso a 365 giorni
  3. il blog Ai quattro venti
  4. il blog Paroladordine
Ogni sezione dei blog è divisa in altre sette sezioni:
  1. blog
    una pagina di linee guida (informazioni grafiche) e il calendario mensile degli articoli
  2. social
    una pagina con i dati degli account e il calendario mensile delle pubblicazione sui social
  3. rubriche
    pagine con le informazioni dettagliate sulle rubriche 
  4. intra
    pagine con le informazioni di collaborazioni di altri bloggerper il mio blog
  5. extrapagine con le informazioni di mie collaborazioni per altri blog
  6. da fare
    liste, liste, liste!
  7. idee
    pagine con tanto spazio per scrivere al volo tutte le idee e le illuminazioni improvvise

Con le idee chiare, sono pronta per passare alla parte più divertente: realizzare l'agenda da blogger.
Ma, poiché non sono Omero e non vorrei scrivere una nuova Odissea, ti racconterò la parte pratica e creativa nel prossimo articolo!

 Buona organizzazione!

giovedì 13 agosto 2015

laManu nella rete - da avere in lavanderia!

Chi non sogna di avere una lavanderia super attrezzata, come quelle delle riviste (soprattutto americane) alzi la mano! Nelle nostre case questa stanza di servizio sta diventando sempre più un lusso, un angolo ricavato sacrificando altri spazi e quindi di piccole dimensioni rispetto alle nostre esigenze. Ma come ogni mese, laManu va in giro per te a caccia di accessori giusti, perchè anche un mini-spazio ben organizzato può dare grandi soddisfazioni.


Cara, chi smista la biancheria stasera?
Partiamo dal portabiancheria, fondamentale in quest'area operativa. Di soluzioni ce ne sono tantissime, io ho scelto quelle che a mio avviso hanno una marcia in più. La prima proposta di Wenko è furba: non ci sono più scuse, tutti in famiglia possono fare lo lo smistamento dei capi per il lavaggio. La seconda soluzione di Wenko e quella di Bonprix, oltre a contenere la biancheria, diventano anche pratiche sedute. Relaxdays invece propone una soluzione salvaspazio per chi vuole un piano d'appoggio aggiuntivo. Pratico e bello! La cesta di Curver l'ho scelta perchè sembra rattan invece è plastica, per un effetto "stiloso" anche in lavanderia. Per ultimo il carrellino di D-Mail, pratico perchè lo puoi spostare dove ti serve.

paroladordine-da avere-lavanderia-portabiancheria
1. Wenko - trio portabiancheria  - dim. cm L63xH57xP38 
2. Relaxdays - portabiancheria in bambù con ripiano - dim. cm L64xH73xP33 - prezzo 34,90€
3. Wenko - portabiancheria Galdino - dim. cm L49xH50xP27
4. Curver - portabiancheria in plastica - dim. cm L44,7xH61,5xP26,5 (40L)
5. D-Mail - carrellino portabiancheria 3 sacchi removibili - dim. cm L74xH73,5xP43 - prezzo 19,00€
6. Bonprix - seduta portabiancheria - dim. cm D36,5xH50,5 - prezzo 84,99€ 


Ne abbiamo a sacchi?
Quando non hai spazio per un portabiancheria, i sacchi per il bucato sono ideali perchè occupano meno spazio. Le proposte di H&M Home mi piacciono perché sono capienti ed eleganti allo stesso tempo. Amo la sacca di Brabantia perché è un vero salvaspazio, da appendere ovunque... basta un gancio e il gioco è fatto. C'è anche l'idea divertente di Suck UK, per chi sistematicamente perde i calzini per strada.

paroladordine-da avere-lavanderia-saccaperbucato
1. Brabantia - sacca da appendere - dim. cm L52xH81,5xP3,8
2. Suck Uk - sacco Scimmia per calzini - prezzo 31,25€
3. H&M Home - sacca nera per bucato - dim. cm D34xH52 - prezzo 14,99€
4. H&M Home - sacca portabiancheria - dim. cm D34xh52 - prezzo 12,99€


Li stendo tutti!!!
Se hai spesso la necessità di lavare pochi capi ma non vuoi tirare fuori lo stendibiancheria, chiamato anche "monolite" (che vagherà poi per casa), Gimi ha 2 proposte per te: il classico stendino a fisarmonica da parete e quello telescopico, che chiuso è perfetto anche come porta asciugamano (due funzioni in una, cosa volere di più?). C'è anche lo stendino da doccia di D-Mail, che chiuso occupa pochissimo spazio e che puoi modulare a seconda delle tue esigenze. Lo stendibiancheria a molletta di Ikea è perfetto per stendere i panni dei piccoli di casa.

paroladordine-da avere-lavanderia-stendibiancheria


1. Gimi - Skatto stendibiancheria da parete - dim. cm. da L74xH16xP50
2. D-Mail - stendino da doccia - dim. cm L51xH142xP4,5 - prezzo 34,00€
3. Ikea - Pressa stendibiancheria 16 mollette - dim. cm D40xH26 - prezzo 4,99€
4. Gimi - Telepack stendibiancheria a scomparsa - dim. cm da L60xH7,5xP39


La molletta dove la metto?
In rete e nei negozi si trovano tantissime soluzioni. Quelle che ti propongo sono le mie preferite perché diverse dal solito. Il cesto salvaspazio di Tontarelli è pratico, capiente e comodo, da appendere ovunque. Però se avessi una lavanderia sicuramente comprerei il contenitore a forma di cabina di Monkey Business (per giocare anche con il bucato), oppure li sistemerei nella scatola di latta a forma di lavatrice di Balvi

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1. Balvi - scatola in latta portamollette - dim. cm L10xH14xP10
2. Tontarelli - cesto salvaspazio per mollette - dim. cm D18,5xH16 - prezzo 2,50€
3. Monkey Business - portamollette Cabina - dim. cm L14xH16,5xP11,5 - prezzo 16,00€


Cesto o non cesto...
Non so perché, ma il cesto mi rimanda all'immagine dei "panni appesi ai fili, all'aria aperta, puliti, profumati" e ritirati in casa portando il cesto sotto braccio. Ho visto troppi film vero? Scherzi a parte, il cesto è un bell'accessorio. Oltre ad Ikea che propone una linea semplice e poco costosa, mi piace moltissimo quello di Bama Group per la praticità del suo manico, mentre quello di Wenko l'ho scelto per il materiale in tessuto, diverso dai soliti.

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1. Ikea - Blaska cesta per bucato - dim. cm L58xH24xP38 - prezzo 2,99€
2. Bama Group - cesto bucato Paglia - dim. cm L60xH40xP27
3. Wenko - cesto per bucato - dim. cm L58xH33xP38


Coppia vincente ma un po' ingombrante
Trovare spazio per asse e ferro da stiro non è sempre facile, soprattutto perché sarebbe pratico averli vicini. Se hai una piccola parete a disposizione, la prima soluzione di Container Store fa al tuo caso. Se la parete disponibile non c'è, niente paura puoi sfruttare la porta ed utilizzare il gancio di Container Store. Il supporto per il ferro da stiro di Ikea è davvero molto comodo, perché lo puoi fissare sia ad una parete che all'interno di un mobile. Ma l'idea che mi piace di più è quella di Stilcasa: asse da stiro agganciata alla parete, da sollevare per essere pronta all'uso... e c'è anche il porta ferro da stiro. Geniale!

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1. Container Store - gancio per asse e ferro da stiro - dim. cm L13,9xH40,64xP11,43 - prezzo 14,60€
2. Stilcasa - Muralix asse da stiro salvaspazio + porta ferro da stiro - dim. cm L36xH86xP31 - prezzo 102,00€
3. Ikea - Variera supporto per ferro da stiro - dim. cm L16xH34,5xP8,5 - prezzo 8,99€
4. Container Store - gancio da porta per asse da stiro + contenitore - dim. cm L33xH27,94xP14,78 - prezzo 26,13€


Se solo avessi...
Ebbene sì, lo ammetto. Questa è la mia bacheca preferita, quella che racchiude la quintessenza della voglia di una lavanderia vera. Allora sogno un po': sogno di avere una stanza grande da attrezzare anche con un carrello contenitore dove appendere i panni in attesa di essere riposti nell'armadio, come la proposta di Container Store. In questa stanza non dovrebbe mancare un lavandino per poter inserire un sottolavello estensibile, che contenga tutti i prodotti che servono in lavanderia (sempre di Container Store). Se il lavandino non ci sta, allora mi consolerò posizionando sopra la lavatrice le mensole estensibili telescopiche di D-Mail, per avere sempre a portata di mano tutto ciò che mi serve. Per quest'ultima idea non serve sognare perché è una soluzione adatta anche a lavanderie più "ridimensionate"! 

paroladordine-da avere-lavanderia-prodottispeciali 
1. Container store - carrello contenitore - dim. cm L63,5xH189,23xP39,37 - prezzo 115,21€
2. Wenko - mensole telescopiche estensibili - dim. cm da L77-110 x H141-250
3. Container Store - sottolavello estensibile - dim. cm L43,18-69,85xH38,4xP38,4 - prezzo 28,72€

Come sempre sono curiosa di sapere qual è la tua soluzione preferita.
Buoni acquisti!
 

mercoledì 12 agosto 2015

La stanza verde di Cri: come conservare i semi

Agosto! L'estate è al culmine, tempo di vacanze per la maggior parte delle persone, chi pensa a progettare il giardino o l'orto per il prossimo anno?
Eppure se non vuoi perdere i bellissimi fiori annuali del tuo giardino o hai preso dei buonissimi pomodori al mercato e li vorresti coltivare l'anno prossimo, è il momento giusto per conservarne i semi.

L'attrezzatura è semplicissima:
  • carta casa per creare le bustine porta semi
  • colino per setacciare i semi
  • nastro adesivo di carta per chiudere la bustina e da usare come etichetta (io lo uso colorato per un motivo estetico, ma è perfetto anche quello da decoratore)
  • penna per scrivere sul nastro adesivo il contenuto della bustina

paroladordine-lastanzaverdedicri-conservare-semi-strumenti

Ci sono due tipi di semi, quelli "secchi" che puoi mettere subito nella busta e quelli "umidi" che devi far seccare prima di imbustarli, altrimenti prendono la muffa. 

Iniziamo con quelli secchi.
Nell'orto ho degli splendidi papaveri rossi, sorella e amici mi hanno chiesto i semi.
Ho raccolto le capsule quando stavano seccando, le ho fatte asciugare ancora qualche giorno e poi le ho picchiettate delicatamente sul foglio di carta casa. Ho fatto scivolare i semini verso il fondo del foglio, poi ho ripiegato il lembo inferiore verso l'alto due volte, il lembo superiore del foglio l'ho ripiegato verso il basso in modo da formare un rettangolo lungo e stretto.
Ho ripiegato i lati corti verso il centro del rettangolo due volte, ottenendo un quadrato e ho sigillato la busta con il nastro adesivo di carta.
Sul nastro adesivo ho scritto il contenuto della busta e la data.

La data è importante perché è meglio non conservare i semi per più di due anni, man mano che invecchiano perdono la germinabilità.

paroladordine-lastanzaverdedicri-conservare-semi-papavero

Su alcune riviste ci sono gli schemi per creare bustine porta semi carine con carta decorata, ma io preferisco utilizzare la carta casa, perché permette ai semi di traspirare ed è più veloce creare la bustina.

Riepilogando:paroladordine-lastanzaverdedicri-conservare-semi-busta
Usare la carta casa permette di archiviare subito i semi che si "rubano" nei giardini degli altri!
Non l'hai mai fatto? Io sì!
Per tutto luglio ho ammirato delle bellissime piante di Alcea nel giardino di una casa lungo la mia via, fiori che piacciono molto anche alla suocera (cosa non si fa per ingraziarsi la suocera!)

swallowtailgardenseeds
Quando sono sfioriti ho allungato la mano oltre la staccionata e ho preso dei semi, a casa li ho subito messi nella mia bustina.
Visto com'è veloce da realizzare?

paroladordine-lastanzaverdedicri-conservare-semi-alcea

Vediamo adesso come trattare i semi "umidi".
Non è molto differente, devi solo avere la pazienza di farli asciugare per bene.

I semi dei miei peperoni friggitelli li lascio asciugare sul foglio di carta casa un giorno e poi li imbusto col solito procedimento.

paroladordine-lastanzaverdedicri-semi-peperone


Invece quelli di pomodoro li metto nel colino, li sciacquo a lungo sotto l'acqua per eliminare la polpa e poi li metto ad asciugare su un tagliere di legno, se è il caso li sciacquo ancora un paio di volte.
Una volta asciutti li imbusto.

paroladordine-lastanzaverdedicri-conservare-semi-pomodoro

Ma poi dove conservare tutte le bustine?
Io uso una scatolina di plastica trasparente e la tengo sul frigorifero, così ce l'ho sempre a portata di mano e non mi dimentico i semi chissà dove. 

L'importante è conservare i semi in un luogo il più possibile asciutto, in modo che non ammuffiscano. Anche per questo prediligo la carta casa per conservarli, perché la mia scatolina non è a chiusura stagna e l'eventuale umidità della cucina verrebbe assorbita presto e trattenuta a lungo dalla carta colorata facendo marcire i semi. La carta casa, invece, assorbe meno l'umidità e asciuga prima.

paroladordine-lastanzaverdedicri-conservare-semi-scatola

Visto che ormai l'età avanza e la memoria ogni tanto va a spasso, sul calendario del cellulare segno intorno a metà febbraio inizio marzo che devo tirare fuori le mie mini serre e seminare i miei fiori e ortaggi. 
Ma questo te lo spiego il prossimo anno!

martedì 11 agosto 2015

Libertà

paroladordine-manifesto-liberta

Sono felice se sono libera, senza libertà mi sento oppressa dalla tristezza.
Libera nel mio pensiero e libera di scoprire nuovi pensieri con cui confrontarmi.
Libera di conoscere me stessa ed esprimere la mia personalità.
Libera di accettare delle restrizioni alla mia libertà, se ciò comporta la libertà di qualcun altro.
Libera di scegliere una vita complicata, ma piena di tutto ciò che amo.

C'è stato un periodo in cui credevo di essere libera, invece ero schiava di cattive abitudini (spuntate per caso o per incuria) e di tutte le conseguenze che comportavano: passavo ore del mio tempo prezioso a cercare oggetti dispersi, a spremere il cervello nel tentativo di poter finire presto il compito che avevo iniziato tardi, a ripetermi "non ho tempo, non ho voglia, non ce la faccio più, sono stanca". Lasciavo che le cose capitassero così come capitavano: a caso e senza cura da parte mia.
Un brutto periodo, durato qualche anno - ma che avrebbe potuto essere molto più lungo, se non avessi cercato una via di uscita con tutte le mie forze.

Lo so, il percorso è lungo, ma non temere: prima con fatica, poi con sempre maggiore energia, possiamo eliminare tutte quelle inutili complicazioni che ci bloccano. Via abitudini malsane! Via ingorghi mentali! Via caos fisico! Benvenuta libertà di vivere una vita serena.
Il primo passo, come sempre, è rendersene conto; poi il resto viene da sé, con tenacia, grinta, determinazione, entusiasmo per i primi successi, da sola o con l'aiuto di qualcuno.
In ogni caso, alla fine ho scoperto qualcosa di inaspettato (per me): la libertà ha bisogno di cure - proprio come tutto ciò che amiamo.

"La libertà è il valore più importante per me: 

voglio essere libera di esprimere me stessa senza restrizioni inutili 

e voglio avere una vita libera da complicazioni inutili."


martedì 4 agosto 2015

Una stanza al mese #10: la lavanderia

Dopo la cura del corpo si passa alla cura degli abiti e il passo dal bagno alla lavanderia è breve.
La lavanderia è, infatti, il luogo in cui si lavano i panni sporchi della famiglia, ma non solo: si raccolgono, si lavano, si asciugano, si stirano e si piegano - pronti per essere trasferiti nel guardaroba.
Quindi la funzione della lavanderia è multipla:
  • raccogliere i panni sporchi
  • lavare i panni sporchi
  • stendere e far asciugare i panni lavati
  • stirare e piegare i panni puliti
  • rammendare i panni
La lavanderia può essere ricavata in un bagno "di servizio" oppure in una stanza a sé nella zona notte vicino al bagno e alle camere, nella zona giorno accanto alla cucina, spesso anche al piano inferiore vicino al garage. A volte si trova spazio per una piccola lavanderia sfruttando aree della casa altrimenti inutilizzate, per esempio il sottoscala.

Ti può interessare:
☞ Come ho progettato la lavanderia
☞ Come ho organizzato tutta la lavanderia

In casa nostra la lavanderia è una stanza a sé. L'ho organizzata in base alla sua funzione, alle nostre abitudini, all'uso degli oggetti riposti e alla comodità di accesso.

paroladordine-lavanderia

La lavanderia si trova al primo piano, direttamente sopra a una parte dello studio e immediatamente prima del bagno. È lunga e stretta (240 x 120 cm) e ha una finestrella aperta sul bagno. La sua posizione è strategica: vicino alle scale e alle camere, accanto al bagno e a quattro passi dal balcone e, soprattutto, dai lunghi fili per stendere e far asciugare il bucato. Prima della ristrutturazione, la lavanderia non esisteva: la lavatrice era ospitata nella nicchia sottoscala del bagno piccolo, al piano inferiore. Scomodo assai, sia per la raccolta dei panni sporchi, sia per l'asciugatura (sul balcone nei giorni di sole e sullo stendino nella camera polifunzionale in caso di pioggia): dovevamo sempre fare su e giù dalle scale con il catino dei panni bagnati (e pesanti).
La lavanderia è divisa in cinque aree: i cesti per raccogliere i panni, il lavello e la lavatrice, lo stendino a soffitto, l'area di rammendo, stiratura e piegatura. Inoltre, la maggior parte dei pensili ospita tutto quel che ha a che fare con la creatività (filati, stoffe e materiali vari) - ma di questo parlerò un'altra volta.

paroladordine-lavanderia-cesti

Nell'angolo sotto il lavello ci sono sei cesti in plastica: tre grandi sotto e tre piccoli sopra la mensola. I colori e le dimensioni diverse aiutano a suddividere meglio i panni da lavare.
Funzione: raccogliere e suddividere i panni sporchi
Abitudine: raccogliere i panni sporchi già suddivisi per tipologia di lavaggio vicino alla lavatrice
Oggetti: cesti di dimensioni e colori diversi 
Comodità: alta (i cesti sono facilmente distinguibili fra loro e sono vicini alla lavatrice)

paroladordine-lavanderia-lavare

Lungo la parete corta ci sono il lavello e la lavatrice. Nel pensile sopra il lavello sono conservate le scorte dei detersivi, mentre quelli in uso sono appoggiati sulla mensola.
Funzione: lavare i panni sporchi
Abitudine: tenere i detersivi per lavare i panni e le scorte vicino alla lavatrice
Oggetti: necessari per lavare i panni
Comodità: alta (i detersivi sono vicini alla lavatrice e facilmente accessibili)

Appeso al soffitto, sopra alla lavatrice e in parte al calorifero, uno stendino serve per asciugare i panni in inverno. All'occorrenza, appesi a un gancio accanto all'entrata della lavanderia, ci sono altri due stendini (uno da aggangiare al calorifero, l'altro da posizionare in bagno). Presto - spero - sostituiremo la lavatrice con una lavasciuga e potremo eliminare lo stendino da soffitto - che trovo scomodo.
Funzione: stendere e far asciugare i panni lavati
Abitudine: stendere bene i panni lavati per evitare di stirarli
Oggetti: necessari per stendere e far asciugare i panni lavati
Comodità: media (la lavanderia è vicina al balcone e ai fili per stendere il bucato; lo stendino a soffitto è scomodo, gli altri stendini sono ingombranti)

paroladordine-lavanderia-stirare-piegare

Due cesti piccoli, appoggiati sulla mensola nell'angolo sottolavello, sono dedicati ai panni da rammendare e da stirare: se son pieni li appoggio sul piano... per non dimenticarmi! Ma, poiché mia madre è bravissima a rammendare e io sono bravissima a stendere, son quasi sempre vuoti.
Il piano a L lungo le due pareti è comodo per piegare ed eventualmente stirare; nel mobile sotto al piano c'è il necessario per rammendare; una piccola asse da stiro è appesa al gancio accanto all'entrata della lavanderia. Una volta sulla mensola c'era un ferro da stiro da viaggio, piccolo e compatto - ora è diventato di proprietà del marito, relegato nelle segrete del garage: devo correre ai ripari!
Funzione: rammendare, stirare e piegare i panni
Abitudine: piegare e smistare i panni su una superficie ampia e ad altezza comoda; dare un colpo di ferro da stiro al volo
Oggetti: necessari per rammendare, piegare ed eventualmente stirare i panni 
Comodità: alta (il piano per piegare e stirare i panni è vicino allo stendino, ampio e ad altezza comoda)


Per rallegrare l'ambiente e rendere più allegri (ehm) pure i lavori da "bella lavanderina", abbiamo pitturato la parete di fondo della lavanderia di un bel fucsia. L'ambiente è decisamente allegro, i lavori, purtroppo, non ancora...

paroladordine-lavanderia-identikit

Buona organizzazione!

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Mobili bassi e pensili Ikea (fuori produzione)
Piano di lavoro Ikea (fuori produzione)
Cesti da CASA home
Asse da stiro pieghevole Jalla di Ikea

sabato 1 agosto 2015

Sfondo del desktop organizzato: Agosto!

Questo agosto per me sarà particolare: niente vacanze. Ho deciso di passare le uniche due settimane di ferie ad imbiancare e riorganizzare casa. Sarà veramente dura (soprattutto immaginando il resto del mondo al mare), ma sono sicura che a fine mese sarò molto soddisfatta. Una casa più organizzata mi consentirà di godere meglio del tempo e dello spazio, e mi offrirà più occasioni per stare serenamente con la mia famiglia. Funziona così anche per te?


(Clicca su uno dei seguenti formati 
per scaricare lo sfondo corrispondente)

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