martedì 31 dicembre 2019

La mia parola dell'anno per il 2020


Hai già sentito parlare di “parola dell’anno”? Dovrebbe essere una parola che dà significato all’intero anno e, nel frattempo, ci guida in tutto ciò che facciamo. Tra fine dicembre e inizio gennaio, Internet pullula di nuove parole dell’anno.
  Ho provato più volte a cercare la mia (di solito avevano a che fare con riposo, ristoro, pace) ma non ne ho mai trovata una cui ispirarmi davvero, perciò ne ho fatto a meno.
  Eppure…

La parola che mi guiderà nel 2020 è gentilezza.
  L’ho trovata un sabato mattina di ottobre – o, meglio, lei ha trovato me. Ero a una lezione del corso di mindfulness, ancora non avevo capito bene di cosa si trattasse, e l’insegnante, un uomo gentile, silenzioso, con una voce profonda, ci parla di gentilezza verso noi stessi. Mi si è accesa una lampadina.

Sono gentile con le persone conosciute e sconosciute, ma con me no. A volte sono indulgente, spesso sono critica e mi giudico pesantemente; soprattutto quando non riesco a raggiungere i miei obiettivi, non ho voglia di fare qualcosa, sono più stanca che determinata. Allora mi rimprovero, mi faccio sentire in colpa, mi dico parole che mi fanno star male.
  Ma da quel sabato mattina le cose sono cambiate: ho iniziato a essere gentile nei miei confronti, a trattarmi con benevolenza, a farmi un sorriso invece di un fiero cipiglio – e funziona. Mi sento bene, sono più leggera e serena: invece di prendermela con me, trovo una soluzione.

Perciò questo ti auguro per i prossimi trecentosessantasei giorni: che impari a essere gentile con te stessa, a sostituire le critiche con l’incoraggiamento, a sorriderti sempre, qualsiasi cosa accada dentro e fuori di te.

Paroladordine parola 2020 gentilezza


martedì 24 dicembre 2019

La magia dell'inverno


Da piccola avevo un libro pop-up del racconto La notte prima di Natale, con le renne sul tetto, Babbo Natale giù per il camino e i bambini che spiavano il suo arrivo; mi piaceva tantissimo, mi sembrava di sentirne il profumo dalle pagine.
  Mi piaceva molto la magia del Natale. Casa nostra si illuminava nel buio di lucine colorate, i mobili cambiavano posto per far spazio all’albero e al presepio, i nonni e gli zii riempivano le stanze, le sedie e i divani-letto. Era una vera festa.

Oggi mi piace la magia dell’inverno, il calore del camino acceso, il tepore della tazza di tisana che riscalda le mani e della coperta di lana sotto cui mi rifugio.
  Sono in vacanza da tre giorni e mi sto beando la pace, i ritmi lenti, la vita lontana dal computer e dal telefono. Ho intenzione di passare queste due settimane a guardare vecchi film e telefilm, leggere nuovi libri, prendermi cura di me e della casa. 

Ho parecchi progetti in testa (riorganizzare lo studio – ancora! – e gli armadi, organizzare l’angolo musica nella stanza jolly, eliminare le cianfrusaglie – è sorprendente come certi oggetti, una volta utili o belli, ora siano cianfrusaglie!), che possono aspettare: ora è il momento del puro riposo.

In qualsiasi modo passerai le feste invernali, ti auguro di rallentare, ritrovare il tuo ritmo e ricaricare la tua energia. 

P.S. Questo pomeriggio invio CON BRIO di dicembre, l’ultima lettera dell’anno. Dentro trovi un piccolo regalo: il kanban di Paroladordine da usare come sfondo del computer e una frase che ti invoglia a usare bene il tuo tempo.

Paroladordine sfondo desktop kanban

martedì 17 dicembre 2019

Le mie regole per cambiare stile di vita

Quest’anno ho fatto fatica a seguire le mie regole per cambiare stile di vita. Avevo fatto dei grandi passi avanti, ma un paio di problemi di salute ci hanno messo lo zampino. Uno è stagionale e m’impedisce di vivere pienamente i mesi estivi particolarmente bollenti; l’altro è iniziato il primo di gennaio (e ancora non vuole lasciarmi) e per mesi mi ha costretta in casa, ha attirato ogni mia attenzione e mandato all’aria ogni buona intenzione.
  Mi sono ritrovata a cambiare alcune buone abitudini perché non potevo più seguirle. Poi, pian piano, sono crollate tutte quante, come nella fase finale del domino. Ho indugiato e al contempo escogitato nuove soluzioni, sono stata indulgente con me stessa (forse troppo) e al contempo determinata a non perdere di vista i risultati. È stata una battaglia dietro l’altra: a volte ho perso, altre volte ho vinto.
  Ti racconto quali sono le mie regole per cambiare stile di vita, in cosa sono riuscita e in cosa no.

Trasformare i sogni in obiettivi. Non solo sogni, ma anche bisogni, desideri e necessità: tutto ciò che da dentro o da fuori ci spinge verso una direzione. 
  Per esempio: nel 2019 il mio obiettivo era imparare a ridurre lo stress, mi sono informata, ho cercato un corso di Mindfulness, ho tenuto da parte i soldi per iscrivermi, l’ho frequentato e già noto dei (meravigliosi) risultati.
  Consiglio organizzativo: se ne hai tanti, limitali a due o tre, uno personale, uno lavorativo e uno… scegli tu! Trasforma i sogni in obiettivi, scrivi ogni passaggio per raggiungerli e delinea il tuo piano d’azione.

Pazienza e costanza. I risultati non arrivano solo perché li vogliamo, ci vuole parecchio impegno, determinazione e una buona dose di resistenza alle frustrazioni.
  Per esempio: ho messo in primo piano i miei problemi di salute, li ho usati come alibi e sono stata poco paziente e costante. Eppure non ho mai perso di vista il mio obiettivo e, tra alti e bassi, ho fatto di tutto per raggiungerlo.
  Consiglio organizzativo: se stai passando un periodo complicato e ti sembra di fallire in ogni tuo tentativo, concentrati su un solo obiettivo, quello che può cambiarti la vita, e seguilo come meglio puoi usando il metodo “Non spezzare la catena”.

Tempo per me. Sono pause nella vita quotidiana per staccare dal mondo esterno e concentrarsi sugli obiettivi. Lunghe o brevi, ogni giorno o almeno ogni settimana.
  Per esempio: per due mesi ho dedicato cinque ore nel fine settimana per frequentare il corso di Mindfulness, ho ripreso a svegliarmi presto per esercitarmi alla meditazione di consapevolezza e sto riprendendo a uscire a camminare nei boschi (se non nevica!).
  Consiglio organizzativo: se hai più di una nuova abitudine da consolidare, non iniziarle tutte insieme; introducine una a settimana e tieni traccia con l’habit tracker, uno strumento semplice per seguire i tuoi progressi (adoro quello di Nuove abitudini).

Crescita. Ogni occasione è buona per crescere come persone: un corso, un incontro, un evento diverso dal solito, un libro, un impegno con noi.
  Per esempio: una mia compagna di liceo ha scritto un libro, a settembre sono andata alla sua presentazione con altre compagne, da quel giorno ci troviamo una volta al mese per pranzare insieme e ogni volta mi sento più forte, ricca e grata.
  Consiglio organizzativo: metti nero su bianco ogni novità entusiasmante, ogni piccola vittoria e crescita personale, usando la “lista delle prime volte” e il diario dei cinque anni (ne sto preparando uno proprio per segnare le mie piccole vittorie!).

Anche quando ti sembra di essere ferma, in realtà stai andando avanti: la strada per realizzare lo stile di vita che desideri è lunga e faticosa, ma ogni passo la rende più corta e leggera.

Paroladordine organizzare stile di vita regole

martedì 10 dicembre 2019

Le mie regole per usare bene lo spazio

Tempo fa ho avuto un’illuminazione. Una di quelle che mi fa fare un giro su me stessa per vedere le solite cose con occhi diversi. È una cosa semplice e piuttosto elementare: curare la casa è un altro modo di curare me stessa.

Niente di rivoluzionario, vero? In molti c’erano già arrivati da eoni, io invece l’ho compreso davvero solo ora. Forse perché non mi piacciono le pulizie di casa (non capisco chi ci si butta a capofitto come in un vassoio di bignè, ma l’invidio), non mi piace mettere in ordine, non mi piace svuotare e riempire la lavastoviglie; mi piace – solo un poco – riempire e svuotare la lavatrice e appendere i panni. Ecco!
  Eppure un giorno ho fatto un rapido ragionamento: ho dei fastidi di salute da curare, per curarli i dottori mi dicono che devo mangiare cibo sano, fare esercizio fisico, eliminare lo stress, vivere in un ambiente sano. Per curare me stessa devo fare tante cose, tra cui curare l’ambiente in cui vivo: perciò curare la casa è un altro modo di curare me stessa. Ding! Lampadina accesa.

Da questo punto di vista, perdo ogni ostilità e resistenza, e tutte quelle attività che sono la quintessenza della “casalinghitudine” mi appaiono per quello che sono: non un lavoro (odioso) in più da fare, ma un’attenzione premurosa nei miei stessi confronti.
  Non che ora mi occupi delle faccende di casa con lo slancio di cui sopra (continuano a non piacermi), ma invece di un dovere ora le sento come un volere. Voglio farle perché poi sto meglio, e non rubo più il tempo per farle ma lo dedico.

Anche in questo, l’organizzazione mi aiuta. Posso pulire casa se la casa è in ordine, posso fare ordine se so dove mettere ogni cosa, so dove mettere ogni cosa se ho organizzato gli oggetti e ottimizzato gli spazi. Sono partita proprio da qui, piano piano (alcuni spazi sono ancora in trasformazione, abbiamo una casa “liquida”), seguendo poche ma infallibili regole, che condivido con te.

Un posto per ogni cosa. È la regola base: ogni spazio ha una o più funzioni (cioè ci svolgi determinate attività) e gli oggetti che servono sono organizzati per comodità, accessibilità e uso. È anche il primo passo per eliminare il disordine.
  Per esempio: in camera ci addormentiamo, dormiamo e ci svegliamo, ci sono il letto, i comodini con le lampade e i libri, un mobile per la lampada di sale e le candeline, due pouf per appoggiare i cuscini extra, le sveglie.

Ogni cosa al suo posto. È la diretta conseguenza della prima regola: se sai dove mettere un oggetto, non lasciarlo in giro! Riporre le cose nel posto scelto con criterio è il secondo passo per eliminare il disordine e le perdite di tempo.
  Per esempio: so che gli asciugamani per i cani sono nel ripostiglio del bagno (l’abbiamo deciso insieme); l’altro giorno pioveva, sono andata a prenderli e non li trovavo; ho chiesto al marito: li aveva spostati senza avvisarmi e io ho perso tempo.

In basso i cassettoni. Soprattutto se i mobili sono molto profondi (più di 40 cm), i cassettoni sono perfetti per prendere e riporre le cose: non ti accovacci o inginocchi, non sposti gli oggetti in doppia fila, non ti viene mal di schiena.
  Per esempio: nella credenza ho un cassettone e, dentro, tre cassetti a diverse altezze: sopra le posate di tutti i giorni, sotto quelle della domenica, poi le ciotole e le insalatiere, e sotto le tovaglie (usiamo più le tovagliette) e gli strofinacci.

In alto le ante. Le apri e trovi ciò che ti serve sugli scaffali: ti basta allungare le mani per prenderlo. In altissimo, metti le cose che usi di meno e tieni a portata di mano una scaletta. Inoltre puoi usare la superficie interna delle ante per appendere altre cose.  
  Per esempio: nel mio armadio, le borse che uso di meno sono sullo scaffale in alto, quelle che uso di più sono appese all’interno delle ante (e quelle ingombranti – borse grandi e zaini da lavoro – sono nei cassettoni in basso).

L’organizzazione mi aiuta ad ammorbidire la mia indole disordinata e a risparmiare tempo, che posso dedicare a ciò che conta davvero: prendermi cura di me e, quindi, anche della casa.

Paroladordine organizzare spazio regole

martedì 3 dicembre 2019

Le mie regole per usare bene il tempo

È iniziato da pochissimo dicembre ed è già un tripudio di luci, regali, auguri, promesse di felicità. Io conto i giorni che mi separano dalle vacanze invernali, perché quest’anno voglio che siano speciali: zero stress e infinito relax!
  In realtà, non facciamo grandi feste: non ci saranno pranzi né cenoni, non addobbiamo casa, non ci scambiamo nemmeno i regali – siamo due adulti e due cani, preferiamo passare le giornate di festa tutti insieme davanti al camino o a passeggio nei boschi. Perciò lo stress che vorrei azzerare non viene da fuori, ma da dentro: approfitterò del “non tempo” vacanziero per mettere in pratica ogni giorno la mindfulness (o meditazione consapevole), sia con gli esercizi guidati sia prestando attenzione alle cose che solitamente faccio in automatico. 
  E per quanto riguarda il relax, voglio fare il pieno di tutto ciò che mi fa stare bene: leggere, scrivere, guardare serie tivù e film coinvolgenti (adoro quelli con donne protagoniste), lavorare all’uncinetto, passeggiare per negozi e tra gli alberi, chiacchierare con gli amici, curare me stessa e la casa.

Per queste vacanze ho una sola regola: non accorgermi del tempo! L’agenda rimarrà chiusa, il calendario aperto ma silente, la sveglia tacerà e l’orologio rimarrà dov’è da anni: nel cassetto degli accessori.
  Lo potrò fare perché avrò già pensato a ogni cosa. In questi giorni, infatti, sto finendo la pianificazione delle mie attività per l’anno prossimo (grazie alla consulenza di Enrica Maria Laveglia di With You e al corso Semina&raccogli di Gioia Gottini) e preparando il lavoro per il rientro: sento già una piacevole sensazione di libertà!
  In generale, per usare bene il tempo ho poche regole: capire quali sono le mie priorità, prendere pochi impegni (e dire tanti “no”), abbondare con il tempo cuscinetto e usare solo strumenti che funzionano. Te le racconto, possono esserti comode per iniziare bene il nuovo anno.

Capire le priorità. Le priorità sono quelle cose che ti cambiano la vita in meglio, difficili da individuare perché si perdono tra mille “devo” e troppi “però”. In fondo, il tuo intuito sa già quali sono e una volta riconosciute, diventeranno i tuoi impegni con te stessa.
  Per esempio: quest’anno una delle mie priorità era imparare a ridurre lo stress, quello causato dai pensieri ricorrenti (troppi!); l’anno prossimo sarà realizzare un sogno nel cassetto.
  Consiglio organizzativo: per capire quali sono le tue priorità, usa la matrice del tempo di Covey.

Prendere pochi impegni. L’abitudine, la gentilezza, il senso del dovere ti fanno dire “sì” a mille impegni che non riguardano te e non ti aiutano a cambiare la tua vita in meglio (anzi…). Con pochi impegni, invece, hai più tempo per te e per le tue priorità.
  Per esempio: quest’anno ho detto “no” a collaborazioni che non erano più nelle mie corde; l’anno prossimo lo dirò alle attività che fanno a pugni con la mia personalità.
  Consiglio organizzativo: molti autori spiegano come dire “no” con gentilezza e fermezza, tra cui Michael Heppell e Sarah Knight.

Abbondare con il tempo cuscinetto. Il tempo cuscinetto è uno strato di ore e minuti posto tra un’attività e l’altra per ridurre gli attriti tra le cose da fare e l’usura mentale. Più lo strato è spesso, meno rischi di sentirti preda dell’ansia e in costante affanno.
  Per esempio: tra una consulenza (o una riunione) e l’altra mi prendo mezz’ora di tempo per chiudere un cerchio, fare una breve pausa e aprire il nuovo cerchio.
  Consiglio organizzativo: quando riempi l’agenda o il calendario, lascia sempre uno strato di quindici-trenta minuti tra i tuoi impegni e quelli della tua famiglia.

Usare solo strumenti che funzionano. Sembra scontato, ma non lo è. Quante applicazioni hai scaricato sul tuo telefono e quante ne usi ogni giorno? Oppure, quante agende hai iniziato e quante hai smesso di usare ad aprile? Non esiste lo Strumento Perfetto, ma solo quello perfetto per te.
  Per esempio: quest’anno ho usato la mia agenda ad anelli anche per il calendario editoriale dei mezzi di comunicazione; l’anno prossimo ne userò due diverse.
  Consiglio organizzativo: prova più tipi di agende e calendari, per capire quale si addice meglio al tuo stile di vita. 

P.S. gli strumenti che utilizzerò l’anno prossimo sono: il Calendario per la famiglia per condividere gli impegni e non sovrapporli; l’agenda ad anelli fai-da-te per inserire le attività e gli appuntamenti a livello annuale, mensile, settimanale e giornaliero (quest’anno l’ho modificata un po’, te la mostrerò presto!); l’agenda Brand Clearing di Francesca Covolan per gli obiettivi, il piano e il calendario editoriale. E forse ci sarà anche un Bullett Journal – se riuscirò a capirlo…

Lo sai che se acquisti il Calendario per la famiglia di Paroladordine, metà del ricavato va in beneficenza a La casa di sabbia ONLUS? Scrivimi per ordinare la tua copia! 

Paroladordine agenda calendario

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...