venerdì 28 novembre 2014

La Signorina O dice: metodo

Quando leggo di organizzazione degli spazi a volte incontro parole del tutto nuove (per la maggior parte in inglese) che introducono nuovi concetti, e spesso parole tecniche che già conosco - le ho trovate per la prima volta studiando archeologia.
L'archeologo procede con metodo e secondo strategie, raccoglie e documenta le informazioni, redige liste, suddivide i reperti per classi e tipologie, formula ipotesi, verifica le ipotesi tramite esperimenti, cataloga, archivia. Ogni volta che "affronto" un nuovo spazio da organizzare, faccio lo stesso.

Mi piacerebbe vedere queste parole assieme a te di volta in volta. Oggi la Signorina O (la fanciulla dai capelli a nuvoletta qui sopra) suggerisce d'iniziare con una parola che conosco bene: metodo.
paroladordine-metodo

Forse è deformazione professionale, ma per me procedere con metodo, cioè secondo dei passaggi successivi e logici, è fondamentale per raggiungere il risultato migliore.
Il mio metodo preferito, quello con cui mi trovo meglio, è il metodo ka-boom. Provo a descrivertelo usando come esempio la riorganizzazione della nostra lavanderia (lavori in corso di questo mese).
  1. Individuo il problema: in un unico spazio di dimensioni ridotte deve trovare posto tutto il materiale del fai-da-te (filati, ferri, uncinetti, navette da chiacchierino, stoffe, scatola del cucito, bottoni, macchina da cucire, imbottitura sintetica, lastre di polistirolo, fili di metallo e di naylon, perline, carta giapponese, nastri colorati - sicuramente dimentico qualcosa) e tutto il necessario per una lavanderia attrezzata (lavatrice, ceste per il bucato, detersivi, stendibiancheria, mollette), ma il materiale del-fai-da-te occupa quasi tutto lo spazio e rende difficile le varie e noiosissime attività della lavanderia.
  2. Individuo le esigenze: dividere le due funzioni (fai-da-te e lavanderia vera e propria) in due aree ben distinte e separate; liberare il piano di lavoro per permettere le attività della lavanderia (lavare, stendere, piegare, stirare e rammendare).
  3. Tengo conto delle abitudini: avere uno spazio in cui conservare per qualche giorno i vestiti da stirare e rammendare; suddividere il bucato per modalità di lavaggio; mantenere l'accessibilità ai filati più in uso.
  4. Misuro i contenitori: segno sul "quaderno dei progetti" le misure complete dei mobili della lavanderia (compresi gli ingombri delle cerniere delle ante all'interno dei pensili e del sifone del lavello), degli spazi tra lavatrice e termosifone e tra termosifone e accesso alla lavanderia.
  5. Svuoto completamente lo spazio: tolgo da mobili, pensili e area sottolavello tutti gli oggetti e li sparpaglio su una superficie ampia, in questo caso sul tappeto nella camera lì vicino - con un piacevole effetto bomba, ka-boom!
  6. Suddivido gli oggetti: raggruppo ogni oggetto in base alla sua funzione, quindi da una parte quel che riguarda il fai-da-te e da un'altra ciò che è inerente alla lavanderia; poi, all'interno di ogni gruppo, suddivido gli oggetti in gruppi più piccoli: i filati, le carte, le stoffe e via così.
  7. Misuro l'ingombro dei contenuti: valuto quanto spazio occupa ciascun gruppo di oggetti e lo confronto con le misure dei mobili in cui voglio inserirli; in questo modo so se ho bisogno di contenitori (scatole, ceste, sacchetti, borse, vassoi) e di quali misure.
  8. Formulo un'ipotesi: sul "quaderno dei progetti" riporto le misure dei mobili e dei contenitori in cui riporre gli oggetti e decido la loro posizione in base alla funzione, alla praticità e alle nostre abitudini.
  9. Verifico la validità dell'ipotesi: seguendo il progetto disegnato sul quaderno, sistemo gli oggetti nei contenitori (da recuperare o acquistare) e i contenitori nei mobili al loro posto. Se tutto funziona, non faccio cambiamenti, altrimenti rivedo il progetto.
  10. Risolvo il problema: quando avrò organizzato tutta la lavanderia (ahimé, sono ancora alle prese col materiale fai-da-te!) e avrò trovato un posto a ogni cosa, testerò l'organizzazione per almeno un mese. Se resiste, vorrà dire che funziona, altrimenti dovrò individuare il problema (non risolto o nuovo) e ricominciare da capo per risolverlo.
N.B. Com'è facile intuire, il metodo ka-boom può essere mooolto pericoloso se i passaggi da 5 a 9 non sono rapidi e consecutivi... Si rischiano scioperi e malumori da parte del resto della famiglia - quando va bene.

Buona organizzazione!


mercoledì 26 novembre 2014

laManu nella rete - da avere in ingresso!

Eccomi ancora qua.
Questa volta torno dalle mie scorribande in rete con i classici "consigli per gli acquisti". Mi sono divertita così tanto, che ho deciso di farne una rubrica. Per te andrò alla ricerca di oggetti utili ad organizzare la stanza del mese, pratici, funzionali, a volta originali, ma sempre con un occhio attento al portafoglio (anche se qualche volta un extra-budget potrebbe scapparci, ma so che mi perdonarai!).
E da ragazza organizzata, non mancherò di indicarti il rivenditore, le dimensioni e il prezzo (ove disponibile).
Pronti, si parte!

Gli oggetti in un ingresso possono essere molti, quindi li ho organizzati per tipologia, creando collage di immagini (le cosiddette "moodboard", ne vedrai spesso).

Il cappotto dove lo metto?

paroladordine-ingresso-appendiabiti
1. Maison du Monde: appendiabiti rustico 3 ganci - dim. cm L40xH24xP12 - prezzo 14,99€
2. D-Mail: appendiabiti da muro Bambù verde  - dim. cm D5xH37- lunghezza ganci cm 12 - prezzo 19,90€
3. Ikea: gancio pieghevole Bjärnum - dim. cm L3xH8xP8 - prezzo 8,99€ (3pz)
4. Vitra: appendiabiti Hang-it-all - dim. cm L50xH17xP37 - prezzo dal rivenditore

Moltiplichiamo lo spazio

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1. Ikea: ripiano con cassetto Ekby - dim. cm L119xP28 - prezzo 47,00€
2. Ikea: contenitore estraibile Kupol - dim. L13xH8xP18 - prezzo 5,50€ (2pz)
3. Leroy Merlin: blocco cassetti 5+1 - dim. cm L40xH28xP20 - prezzo 19,99
                 blocco cassetti orizzontale - dim. cm L57xH12xP13 - prezzo 14,99€

Addio caccia al tesoro

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1. Balvi: appendino parete e porta posta Mail - dim. cm L14,5xH12,5xP4,6 - circa 12,00€
2. Balvi: portachiavi/appendino parete Rainbow plastica - dim. cm L9xH5,5xP1,5 - prezzo 8,00€
3. Maison du Monde: pannello per chiavi + posta - dim. cm L23xH35xP6 - prezzo 14,99€

Tutti a rapporto!

paroladordine-ingresso-centrale operativa
1. Monkey Business: organizzatore da porta - dim. cm L25xH7,7xP3,5 - prezzo 13,00€
2. J-me: Casa Organiser - dim. cm L24xH12,5xP11 - prezzo circa 24,00€ (in vendita anche da Moroni Gomma a 26,50€)
3. D-Mail: organizzatore magnetico - dim. cm L25xH22xP0,4 - prezzo 11,90€

C'è posta per te

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1. J-me: portalettere Cactus - dim. cm L15xH16,6xP6 - prezzo 15,00€
2. Monkey Business: Memo Morris - dim. cm L13,5xH15xP3 - prezzo 12,00€
3. Bizzotto: Svuotatasche in feltro - dim. cm L20xH10xP20 - prezzo dal rivenditore

martedì 25 novembre 2014

Pronti, partenza, via! Il bagaglio in aereo

Pronti per la prima lezione di “organizzazione in viaggio”? Cominciamo con il chiarire che un viaggio sereno è soprattutto un viaggio ben organizzato: nulla di complicato, solo tante piccole accortezze nella programmazione dell’itinerario e nella gestione e preparazione dei bagagli. Ed oggi, proprio dai bagagli iniziamo!

Scommetto che anche tu, come me, hai un attacco di ansia ogni volta che devi preparare una valigia: qual è la valigia più indicata, cosa portare, come piegare i vestiti, cosa è meglio acquistare direttamente sul posto? E poi, in caso di viaggio aereo: cosa è vietato inserire nel bagaglio a mano? Potrò portare il passeggino del bimbo? Cosa succede se una volta a destinazione la valigia è smarrita? Calma! Basta avere carta e penna sottomano, una connessione internet, un po’ di pazienza e la valigia perfetta non sarà più un miraggio! Per prima cosa, è importante aver chiaro il mezzo di trasporto che utilizzerai: viaggiare in auto non è la stessa cosa di viaggiare in treno, in nave o in aereo e, di conseguenza, dovrai differenziare. Se con l’auto la libertà è massima e quindi non mi soffermerò troppo sulle astuzie da adottare, se per la nave ed il treno l’unica vera difficoltà è costituita dal peso del bagaglio che dovrai trasportare, devi riservare molta più attenzione al bagaglio in caso di viaggio in aereo. 


La valigia in aereo:

  • prima ancora di cominciare a riempire le valigie, verifica se quelle che hai a disposizione rientrano nelle misure ammesse;

  • le dimensioni dei bagagli, così come la franchigia (*) di peso ammessa in stiva, variano da una compagnia aerea ad un’altra, differenziate per il bagaglio a mano e per il bagaglio “registrato”, ovvero che andrà inserito nella stiva dell’aereo. Il consiglio che ti do è di investire 10 minuti del tuo tempo per creare una scheda su cui riportare le misure esatte di tutte le valigie che hai, in modo di avere sempre sottomano la situazione sotto controllo e non dover perdere tempo prezioso in misurazioni dell’ultimo momento. Ti lascio una scheda che puoi scaricare e stampare;
     
paroladordine-organizzazione-misure-valigie


  • se decidi di mettere in stiva il bagaglio devi utilizzare valigie robuste: gli addetti al carico/scarico bagagli hanno un modo tutto loro di trattare i colli, molto “sportivo”, con conseguenti ammaccature e graffi;
  • per limitare i danni da trasporto, puoi far imballare nel cellophane la tua valigia: in aeroporto trovi sempre dove poter acquistare per pochi euro questo utile servizio che avrà un effetto deterrente contro eventuali malintenzionati e preserverà il guscio esterno della valigia da sfregamenti e colpi;
  • ricordati di applicare sempre la targhetta di riconoscimento con nome, cognome, indirizzo di casa, recapito telefonico ed indirizzo temporaneo;
  • inserisci su un foglio A4 gli stessi dati e mettili dentro la valigia, nel caso la targhetta esterna si strappi o si perda. Anche qui ti lascio un piccolo gadget (grazie, Isabella!) che potrai scaricare, salvare e stampare quando necessario;
paroladordine-organizzazione-etichette-bagagli

  • se il tuo viaggio è limitato a pochi giorni, vuoi velocizzare l’imbarco ed evitare di perdere tempo all’atterraggio per recuperare il bagaglio, valuta la possibilità di partire con il solo bagaglio a mano, che porterai con te in cabina;
  • sul nastro di riconsegna bagaglio c’è sempre una preponderanza di valigie blu o nere del tutto anonime che è facile scambiare. Ti suggerisco una piccola accortezza, che ti permette di essere creativa anche nella preparazione del bagaglio e di adocchiarlo non appena compare: un bel fiocco sulla tasca esterna, un giro di washi-tape (nastri di carta adesivi colorati riposizionabili) sulla maniglia, un grosso stencil fatto con i colori acrilici o un adesivo buffo semplificano il recupero del bagaglio!

Per quanto riguarda i costi del trasporto del bagaglio, in via generale:
  • le compagnie aeree low cost includono un bagaglio a mano nel costo del biglietto, mentre per il bagaglio da stiva si paga un extra (le tariffe variano in base alle destinazioni ed ai vettori);
  • le compagnie di linea generalmente includono nel biglietto sia un bagaglio da stiva che un bagaglio a mano, anche se per abbattere i costi qualche compagnia più blasonata inizia ad applicare tariffe extra anche per i bagagli da stiva.
Vediamo ora cosa consentono di portare, come bagaglio a mano, le principali compagnie aeree:

Ryanair: un bagaglio a mano gratuito di dimensioni non superiori a 55 x 40 x 20 cm con peso massimo di 10 kg. e dimensioni, più una borsa piccola fino a 35 x 20 x 20 cm per passeggero. Bagaglio da stiva a pagamento con costi che variano in base alla destinazione. Con Ryanair puoi registrare fino a due bagagli, con un peso non superiore a 15 o 20 kg. ciascuno, e dimensioni non superiori a 81 x 119 x 119.

Vueling: un bagaglio a mano gratuito di dimensioni non superiori a 55 x 40 x 20 con peso massimo di 10 kg. più una piccola borsa. Bagaglio da stiva a pagamento: nel momento in cui scrivo, ogni tratta ha un costo che varia da 19 a 29 euro per il primo collo se richiesto al momento della prenotazione, altrimenti di 35 euro a tratta se decidi di registrarlo successivamente. Il secondo ed il terzo bagaglio costano molto di più. Puoi inserire al massimo 23 kg. in ciascun bagaglio.

Easyjet : un bagaglio a mano gratuito di dimensioni non superiori a 50 x 40 x 20 (imbarco in cabina garantito) oppure un bagaglio a mano gratuito di dimensioni massime non superiori a 56 x 45 x 25 cm (su alcuni voli potrebbe essere alloggiato in stiva senza costi) più una piccola borsa. Bagaglio da stiva a pagamento con costi che variano in base alla destinazione; ogni singolo bagaglio registrato non deve superare le dimensioni massime consentite complessive pari a 275 cm (A+L+P)e non eccedere il peso di 20 kg.

Alitalia: un bagaglio a mano gratuito di dimensioni non superiori a 55 x 35 x 25 e peso massimo di 8 kg., più una piccola borsa. Bagaglio da stiva gratuito (in base alla destinazione ed alla classe di viaggio, nonché della data di emissione del biglietto, puoi portare 1 o 2 bagagli di peso massimo di 23 o 32 kg. che non superino le dimensioni massime consentite complessive pari a 158 cm (A+L+P).

Lufthansa: bagaglio a mano gratuito di dimensioni non superiori a 55 x 40 x 23 cm (in business ed in first sono consentiti due bagagli a mano), peso massimo di 8 kg. Bagaglio da stiva gratuito (la franchigia varia in base alla classe di viaggio: per saperne di più, consulta la pagina dedicata della compagnia.)

Air France: bagaglio a mano gratuito di dimensioni non superiori a 55 x 35 x 25 cm. e peso massimo di 12 kg. (in business ed in first sono consentiti due bagagli a mano con peso totale massimo di 18 kg.). Bagaglio da stiva gratuito (la franchigia varia in base alla destinazione: per saperne di più, consultare la pagina dedicata della compagnia.)

KLM: bagaglio a mano gratuito di dimensioni non superiori a 55 x 35 x 25 cm. e peso massimo di 12 kg. Bagaglio da stiva non sempre gratuito (la franchigia varia in base alla destinazione: per saperne di più, consultare la pagina dedicata della compagnia).

Iberia: bagaglio a mano gratuito di dimensioni non superiori a 56 x 45 x 25 cm e peso massimo di 12 kg. Bagaglio da stiva gratuito (la franchigia varia in base alla destinazione: per saperne di più, consultare la pagina dedicata della compagnia.)

British Airways: 1 bagaglio a mano gratuito di dimensioni non superiori a 56 x 45 x 25 cm. ed 1 baglio a mano di dimensioni non superiori a 45 x 36 x 20, entrambi di peso massimo di 23 kg. (al momento del check-in, i passeggeri devono essere in grado di inserire autonomamente il bagaglio nella cesta con le esatte dimensioni ammesse a bordo). Un bagaglio da stiva è gratuito (per saperne di più sulla franchigia, che varia in base alle destinazioni, controlla sul calcolatore). Attenzione: gli articoli acquistati in aeroporto, inclusi gli articoli acquistati dal duty free, sono conteggiati nella franchigia bagaglio gratuita. Se il numero di bagagli eccede i 2 colli, potrebbe essere applicato un supplemento.

Aer Lingus: bagaglio a mano gratuito di dimensioni non superiori a 55 x 40 x 24 cm e peso massimo di 10 kg. Bagaglio da stiva a pagamento in base alle dimensioni ed al peso (qui trovi più informazioni).

Emirates: in economy, bagaglio a mano gratuito di dimensioni non superiori a 55 x 38 x 20 cm. e peso massimo di 7 kg. più una piccola borsa. In first e business si può aggiungere un secondo collo di dimensioni non superiori a 45 x 35 x 20 cm. per 7 kg. di peso. Bagaglio da stiva gratuito (per verificare la franchigia, che vari in base alla destinazione, puoi utilizzare il calcolatore). Attenzione: gli acquisti al duty free (liquori, sigarette e profumi in quantità ragionevoli), può essere aggiunto ai bagagli normalmente permessi.

Ethiad: in economy, bagaglio a mano gratuito di dimensioni non superiori a 40 x 50 x 21 e peso massimo di 7 kg. più una piccola borsa. In first e business si può aggiungere un secondo collo per un totale di 12 kg. di peso. Bagaglio da stiva gratuito (la franchigia varia in base alla destinazione.)

Air Canada: bagaglio a mano gratuito di dimensioni non superiori a 55 x 40 x 23 cm. e peso massimo di 10 kg. più una borsa piccola di misure non superiori a 16 x 33 x 43 cm. Bagaglio da stiva generalmente gratuito (la franchigia varia in base alla destinazione; per sasperne di più usa il calcolatore).

Le misure citate sono “fuori tutto”, ovvero comprendono tasche, ruote e maniglie. Mi raccomando, occhio al peso del tuo bagaglio: per evitare all'imbarco spiacevoli richieste di pagamento per peso eccedente, pesa la valigia prima di arrivare in aeroporto: sei sicuro che ti serve davvero tutto quello che hai messo in valigia? Per tutte le altre informazioni e per gli altri vettori, ti viene aiuto internet: tutti i portali delle compagnie aeree hanno una sezione specifica, sempre molto dettagliata, sui bagagli consentiti e le misure ammesse, nonché delucidazioni sui bagagli fuori misura.


(*) FRANCHIGIA BAGAGLIO: individua il quantitativo di ciò che può essere trasportato senza esborso di denaro da parte del viaggiatore. Varia a seconda delle compagnie, della classe di viaggio e della destinazione.

giovedì 20 novembre 2014

La squadra di Paroladordine: Claudia!

Siamo sempre di più! Ti presento una nuova fanciulla della squadra di Paroladordine: Claudia.
È una vera forza della natura: si tuffa a capofitto in nuove avventure e condivide le proprie esperienze con garbo, simpatia ed entusiasmo. Non riesce a definirsi una "persona organizzata", ma di sicuro è la viaggiatrice più organizzata che io conosca.

paroladordine-squadra-Claudia
Mi chiamo Claudia, sono nata e vivo a Roma anche se ho origini toscane - anzi, senesi - di cui sono molto orgogliosa e, lo scorso agosto... ho superato il traguardo dei 50 anni! Lavoro nella pubblica amministrazione e vivo insieme a Francesco, il mio "complice preferito" di avventure e scoperte. Fino all'età di 23 anni ho vissuto l'esperienza scout ed è grazie a loro se ho attenuato almeno un po' i miei difetti da figlia unica abbastanza viziata e ho scoperto il piacere di mettermi in gioco.
Cosa mi caratterizza? Cerco di vedere il lato positivo di ogni situazione, sono curiosa, mai ferma e con mille interessi che cerco d'incastrare in un'agenda disperatamente sempre più piena. Ah, dimenticavo: non appena ho un minuto libero, viaggio! Privilegio l'essere all'apparire, ma amo perdutamente lo stile, il design e l'arte... che cerco di trovare anche nei piccoli borghi, nei luoghi meno frequentati e ovviamente nelle grandi città d'Italia (con qualche puntata "fuori confine"). Credo che sia molto importante riempirsi gli occhi di bello per trarne linfa vitale e lo stimolo a migliorarsi, a qualsiasi età.
Quando Alessandra mi ha proposto di far parte della sua squadra di talenti sono stata davvero felice e, lo ammetto, anche un bel po' preoccupata: i miei spazi, la mia casa, la scrivania dell'ufficio sono la sintesi perfetta dell'anti-organizzazione! Tuttavia, nei miei viaggi sono organizzatissima: ogni piccolo dettaglio è analizzato e se ci sono criticità... si risolvono! Condivido sul mio blog La Bussola e il Diario (non lo conosci? Passa a dare un'occhiata!) e sui social media il resoconto dei luoghi che visito e gli itinerari, cercando di non limitarmi ai luoghi più turistici. Su Paroladordine seguirò il settore relativo all'organizzazione in viaggio, condividendo con te piccole astuzie che rendono un viaggio migliore, più "facile" e, il più delle volte, anche meno costoso.

martedì 18 novembre 2014

Le interviste: Anna e il suo ingresso

Oggi ci gustiamo assieme una golosità: come creare dal nulla un ingresso funzionale.
L'ingresso è di Anna Celentano ed è impossibile non restarne colpiti: per la sua semplicità, la sua funzionalità e l'ottimizzazione dello spazio.
Ho conosciuto Anna un paio di anni fa nel gruppo e sono subito rimasta affascinata dalla sua bravura nel saper sfruttare al millimetro ogni volume di casa sua. Perciò ho pensato bene di intervistarla alla prima occasione.

Domanda: Ciao, Anna! La tua casa mi è piaciuta fin dalla prima fotografia che ho visto. Non solo per l'atmosfera serena, ma anche per l'uso attento degli spazi. Ce ne vuoi parlare?
Risposta: Ciao Alessandra, è davvero un piacere raccontarti della mia casa, perché è stata una delle sfide della mia vita. Partiamo dal presupporto che è una casa piccola (appena 55 mq) nata più come appoggio estivo al negozio sottostante che come residenza familiare: agli occhi di parenti e amici era inimmaginabile pensarla come una casa in cui viverci stabilmente... in quattro, poi!
In origine era un antico arsenale per le barche, mio padre l'ha acquistato e ristrutturato nel lontano 1940. All'epoca non c'erano particolari vincoli di costruzione, per cui pensò bene di dividerlo e di ricavarne un appartamentino ammezzato. I soffitti non sono proprio altissimi e c'erano solo una finestra bassa vicino alla cucina e una piccola finestrella laterale - praticamente zero affacci (solo in un secondo momento abbiamo realizzato un balconcino), ma l'idea di trasferirmi a vivere su una delle più belle spiagge del mondo mi allettava non poco. Così, appena la casa si è liberata dai precedenti inquilini, non ci ho pensato due volte e ho deciso di trasferirmi con la mia giovane famiglia (mio figlio grande aveva cinque anni e la piccola due) nella casa sulla spiaggia: ho sacrificato con piacere lo spazio interno per vivere vicino al mare (anche per motivi di salute). Non c'erano grandi terrazzi su cui far giocare i miei bambini, ma bastava scendere dieci scalini per trovarsi in riva al mare: immagina la loro infanzia, hanno giocato sulla sabbia per dodici mesi all'anno!
I primi lavori che abbiamo fatto sono stati sistemare la cucina e il bagno e creare un'altra camera, ma negli anni abbiamo stravolto tutto: ci sono voluti dieci anni per perfezionarla, renderla comoda ed efficiente sfruttando gli spazi al millimetro. Il lavoro è quasi terminato, ma la mia mente è sempre in movimento: il prossimo progetto sarà rendere più capiente e più efficiente la cucina!
Domanda: La tua soluzione per realizzare un ingresso funzionale mi piace moltissimo, ma prima com'era?
Risposta: Come vedi il portone d'entrata si apre direttamente sul soggiorno, l'area pranzo e la cucina. Chiunque entrava appoggiava borsa e giacca sul divano, oppure ammassava tutto sulla poltroncina. Per non parlare poi degli ombrelli: quando era brutto tempo affollavano disordinatamente il portaombrelli in bella vista.

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fotografia di Anna Celentano

Domanda: Quindi hai riorganizzato l'ingresso in base alle abitudini e alle necessità della tua famiglia. Qual era il problema più urgente da risolvere?
Risposta: Era necessario creare qualcosa che potesse contenere giacche, ombrelli e borse appena entrati.
Domanda: Come hai progettato il nuovo ingresso?
Risposta: Non mi andava di mettere un armadio, avrebbe appesantito l'ambiente. Anche un appendino a vista avrebbe comunque dato l'idea di disordine. Alla fine, gira e rigira, pensa e ripensa, mi è venuta in mente la finta colonna - ma ammetto che tanti spunti e idee li ho trovati anche su Paroladordine e CasaFacile. Casa mia l'ho interamente progettata da sola: ho buttato giù diverse idee e mio marito, che è costruttore edile, e il mio ingegnere dovevano solo dire cosa era fattibile e cosa no.

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Fotografia di Anna Celentano

Domanda: Quale soluzione hai adottato per risolvere il problema iniziale?
Risposta: La necessità era solo quella di creare un contenitore per borse, giacche e ombrelli, ma, quando è venuto il falegname a prendere le misure, abbiamo scoperto che avremmo potuto ricavare anche delle mensole - che ho prontamente sfruttato per riporre tutti gli album di fotografie sparsi per casa!

paroladordine-ingresso-mensole
Fotografia di Anna Celentano

Domanda: Come si presenta ora il tuo ingresso, dopo la riorganizzazione?
Risposta: La falsa colonna è stata realizzata interamente in legno dal nostro falegname, amico fidatissimo (la maggior parte dei mobili in legno sono realizzate su misura da lui!). La falsa colonna misura 50 cm di profondità e 60 cm di larghezza ed è alta fino al soffitto. All'interno, a circa 160 cm ho appeso un comune appendino a sei ganci, e sul fondo ho usato un portariviste come portaombrelli. In un secondo momento ho aggiunto un cubo con sportello, riciclato dal vecchio mobile, per riporre i caschi. Insomma, alla fine c'è entrata più roba di quanto pensassi! Il nuovo ingresso, oltre a essere un complemento contenitivo, fa anche da schermo al portone d'entrata delimitandolo un po'.

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Fotografia di Anna Celentano

Domanda: Grazie, Anna, sono sicura che sarà d'esempio per molte altre case - io l'adoro (ma forse l'ho già detto?). Non ti nascondo che leggendoti mi sono molto emozionata, nelle tue parole si sente tutto l'amore per la vostra casa e la felicità di aver fatto una scelta giusta per voi.
Risposta: Dovevo parlarti del mio ingresso, invece ti ho raccontato parte degli ultimi dieci anni della mia vita! Ti ripeto, questa casa è stata una sfida: mia madre per prima e poi mia suocera hanno fatto di tutto per dissuaderci dal realizzare un progetto impossibile (loro parole). Per loro non aveva senso lasciare una casa da 100 mq per un buco d'appartamento, ma negli anni si sono ricredute: sebbene non sia una casa lussuosa con mobili di design, ricevo sempre tanti complimenti per come l'ho resa. Magari per qualcuno gli spazi sono davvero minimi, ma noi ci viviamo bene e devo dire che non ci manca nulla. E poi ora c'è Paroladordine che mi ha aiutato a a renderla ancora più efficiente!

giovedì 13 novembre 2014

Si studia! Chi ha spostato il mio formaggio?

Una cosa che ho sempre amato e che amerò sempre è studiare: mi piace ascoltare chi ne sa più di me e imparare dai suoi insegnamenti - in ogni campo della vita. Fosse per me passerei ogni anno sui banchi di scuola ad ascoltare, scoprire, collegare le idee, farne sbocciare di nuove, rivoluzionare il mio mondo allo spuntare di nuovi pensieri.
Perciò ho gioito quando nel sito di APOI ho trovato una sezione dedicata alla formazione per futuri PO (professional organizers, cioè organizzatori professionisti): il primo passo da fare è, naturalmente, informarsi leggendo blogs e libri. La bibliografia proposta è interessantissima, ma un libro ha subito attirato la mia attenzione: Chi ha spostato il mio formaggio? di Spencer Johnson.

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È un piccolo libro che si legge in un'ora e quando si inizia non si vuole più smettere. L'autore vuole spiegare in modo molto semplice un concetto spesso difficile da mettere in atto: il cambiamento. Lo fa attraverso una favola, che racconta come due topolini e due gnomi rinchiusi in un labirinto reagiscono quando il loro formaggio viene spostato da un luogo sicuro a uno sconosciuto.
I due topolini rappresentano la parte più semplice (la perspicacia e la prontezza d'azione) e i due gnomi la parte più complessa della personalità umana (la resistenza al nuovo e la capacità di adattamento). Il formaggio è la metafora di ciò che ognuno di noi desidera nella propria vita per poter essere felici, e il labirinto è il luogo in cui cerchiamo ciò che desideriamo. La morale della favola è racchiusa in una... fetta di formaggio!

paroladordine-sistudia-chihaspostatoilmioformaggio

Organizzo gli spazi di casa nostra per rendere l'ambiente in cui viviamo più funzionale, più accessibile e senza "barriere perditempo". Il tempo prezioso recuperato nella vita di tutti i giorni si trasforma via via  in una grande scorta di serenità. Riorganizzare gli spazi di casa (ma anche il modo in cui lavorare o affrontare le incombenze), però, comporta un cambiamento di comportamenti, abitudini e convinzioni. Per me e il marito non è un problema, accettiamo e a volte cerchiamo il cambiamento con piacere, ma sto pensando a come comportarmi nei confronti di clienti più riluttanti. Questo libro di sicuro mi aiuterà a trovare l'approccio migliore e le parole giuste, magari con semplicità e un pizzico di divertimento, alla Spencer Johnson. 

martedì 11 novembre 2014

laManu nella rete - Ad ognuno il suo ingresso


Il primo post è sempre il più difficile e anche il più entusiasmante, perché è l'inizio di una nuova avventura.
Ma cominciare dal tema del mese significa partire con una reale sfida.

Se un tempo l'ingresso era una vera e propria stanza, ora capita sempre più spesso che questo spazio vada ricavato a suon di idee furbe e super-organizzative, come quelle che Alessandra ci ha mostrato nel suo post.

Io invece, da "cacciatrice", ho navigato in rete in cerca di idee adatte a:
- famiglie con bambini
- risolvere il problema di foglietti sparsi per casa, occhiali dimenticati ovunque, chiavi che non si trovano mai, ai tanti impegni di una famiglia e a come prenderne nota
- ai nostri amici a quattro zampe

La PRIMA soluzione è basica, per la classica famiglia media. Ognuno ha il suo posto e soprattutto alla sua altezza. Il baule è una chicca: all'interno ci stanno scarpe e stivali che non vuoi lasciare a vista. Il tutto in uno spazio minimo.
La SECONDA proposta è un escamotage per figli disordinati, che appena entrati in casa depositano lo zaino proprio lì, dove non deve stare. Con quest'idea veloce e super pratica, basta un gancio e non avrai più zaini vaganti per casa. Per completare l'opera, puoi aggiungere contenitori per guanti e sciarpe.
La famiglia cresce e lo spazio all'ingresso non è molto, come pure il budget? Leggera alla vista, la TERZA soluzione può adattarsi ed evolvere insieme a noi. Basta munirsi degli strumenti classici di un idraulico - i tubi. La mensola superiore sarà perfetta se attrezzata con contenitori per sciarpe, guanti, caschi ecc. Il mobiletto su ruote, nella parte bassa, può essere sostituito da un mobile vero e proprio; oltre a contenere le scarpe, si creerà una superficie dove depositare chiavi, cellulare, posta, occhiali e altro. In questo modo lo trasformerai in un ingresso davvero completo.

paroladordine-ingresso-famiglia
1. Famiglia con bimbi      2. Zaini      3. Famiglia in evoluzione

Se sei tra le fortunate ad avere un mobile con cassetti da organizzare, non puoi rimanere indifferente davanti al "prima e dopo" di Jennifer; lei è un esempio per noi disordinate croniche.

paroladordine-ingresso-primaedopo
iheartorganizing - prima e dopo

Le cose da fare e ricordare sono tante (appuntamenti, telefonate, elenco della spesa, bollette da pagare, scadenze, ecc) ed ogni componente della famiglia ha le sue. Ora ti viene in soccorso quella che viene definita "Command Center", ovvero "Centrale operativa" di pianificazione degli impegni familiari.

L'occorrente per una "Centrale" base è:
- lavagna per appunti
- contenitori per suddividere per argomento/tipologia (posta, bollette da pagare, scadenze, buoni spesa, fogli memo per messaggi vari)
- mensola o contenitore per chiavi, occhiali, cellulare e altro

Vuoi vedere qualche esempio?
Quando non è possibile realizzarla all'entrata, la PRIMA soluzione ti mostra come sfruttare la parete laterale della cucina. Trovo che sia una sistemazione molto furba, perché prima o poi tutti passano da qui.
Guardi da tempo quell'angolino che non sai come sfruttare? la SECONDA idea vincente: una mensola, qualche contenitore e una lavagna (in pratica il materiale base che ti ho elencato prima).
Pratico e funzionale, è il sistema migliore per non perdere tempo al mattino in una caccia al tesoro e la sera per avere un posto per ogni cosa e quindi anche per le chiavi e compagnia.

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1. Centrale operativa in cucina                   2. Centrale operativa nell'angolo

Possiamo dimenticarci dei nostri amati cani?
A volte arriviamo a casa e loro ci aspettano già pronti per la passeggiata, mentre noi dobbiamo recuperare guinzaglio, sacchetto e paletta. Ma dove sono? Questo è un esempio di come possiamo avere tutto a portata di ma.. zampa.
Se hai spazio, puoi anche appendere contenitori o sacchetti per i suoi giochi e altro ancora.

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hisugarplum - cani

Ovviamente queste sono proposte da cui prendere spunto e adattarle alle tue esigente e agli strumenti organizzativi che riesci a reperire.

Se pensi, però, che non sia sempre  facile trovare i materiali per organizzare, non ti preoccupare.
laManu gironzolerà ancora un po' in rete per te.

giovedì 6 novembre 2014

La squadra di Paroladordine: Emanuela!

Oggi ti presento un'altra fanciulla della squadra di Paroladordine.
Lei è Emanuela, una delle due amiche con cui ho aperto il gruppo di Paroladordine. Non esagero se dico che è l'organizzazione fatta persona: nella sua manica, infatti, ha numerosi assi. Le doti che più di tutte ammiro sono l'ottimizzazione del tempo e il fiuto da cacciatrice di novità organizzative, che scova... a colpi di clic!



"Ciao, mi chiamo Emanuela ma da sempre e per tutti sono laManu.
Per Paroladordine gironzolo nella rete in cerca di idee, spunti e soluzioni furbe, anche creative ed esteticamente piacevoli.
Nella vita di tutti i giorni sono una "normale" donna multitasking, cioè faccio mille cose contemporaneamente: mi destreggio tra un lavoro a tempo pieno (sono Office Manager Supervisor e Personal Assistant), svariati interessi che mi appassionano (uncinetto, maglia e tutto quello che è fatto a mano e "fai-da-me") e un compagno che mi supporta e mi sopporta (perché starmi dietro a volte è "impegnativo").
Per questo, se non avessi una mente organizzata e organizzativa, la mia vita sarebbe un incubo.
Ah, dimenticavo, in tutto questo potevo forse farmi mancare un blog? laManogoround è nato da meno di un anno e parla di me e del mio mondo."

martedì 4 novembre 2014

Una stanza al mese #1: l'ingresso, ovvero il limbo degli oggetti dispersi

Bene, credo proprio che sia ora di fare le cose sul serio: parliamo di organizzazione degli spazi di casa e in particolare di quegli spazi scottanti (e urticanti)!
La domanda sorge spontanea: da che parte iniziare? Poiché adoro procedere con metodo, ho già la risposta pronta: ogni mese vediamo assieme una stanza diversa, cominciando giusto oggi con l'ingresso.
L'ingresso, infatti, è l'"inizio" della casa, uno spazio di servizio che fa da confine tra il mondo fuori e quello dentro. Ma l'ingresso è anche il luogo in cui svaniscono tutti gli oggetti abbandonati, quelli che non si trovano mai nel momento in cui si ha fretta.
La sua funzione, quindi, è multipla:
  1. serve per riporre vestiario, calzature e oggetti in uso fuori di casa
  2. è utile per conservare la posta in entrata e in uscita
  3. può diventare una centrale organizzativa per tutta la famiglia
L'ideale sarebbe riunire tutte queste funzioni in un'unica area, magari utilizzando un bell'armadio, una console con cassetti, un grande specchio e una bacheca. Se non è possibile, bisogna ingegnarsi un po'.
A casa nostra, per esempio, non esiste una stanza adibita a ingresso: entriamo direttamente in soggiorno e il rischio sparpagliamento oggetti è molto alto.
Per questo motivo ho dovuto suddivvidere il mio "ingresso" in tre aree diverse: vicino alla porta d'entrata; in un disimpegno tra soggiorno, studio e scale d'accesso al secondo piano; in cucina. A ogni area corrisponde una funzione diversa e le ho organizzate in base alle nostre abitudini, all'uso degli oggetti riposti e alla comodità di accesso.

Vicino alla porta d'entrata ci sono il mobile tv con due cassetti, la tv e gli aggeggi connessi, una povera lampada maltrattata dalla coda del Baldo e una fila di cassettini appesi alla parete.
Il primo cassetto del mobile tv ospita un raccoglitore a soffietto e delle buste trasparenti già etichettate, in cui di volta in volta vanno a finire tutti i documenti relativi a lavoro, salute, utenze, banca, assicurazione, tasse, contributi e così via.
Nei dieci cassettini in alto, invece, ci sono tutti quei piccoli oggetti indispensabili, ma facili da perdere se non hanno un loro posto preciso: nel primo le chiavi (casa, ufficio, macchina, moto, altre); tre sono usati come svuotatasche dal marito (foglietti con appunti, biglietti da visita e altro inerente al lavoro, occhiali da sole e orologio), uno da tutti (monetine sparse, tessere dei supermercati, penne, blocchetto di post-it) e uno solo da me (orologio, occhiali da sole). Gli ultimi quattro cassettini contengono altro, piccoli oggetti utili per la gestione di casa che devono essere facilmente reperibili. Sopra appoggiamo i telefoni.
Funzione: riporre piccoli oggetti in uso fuori casa - conservare la posta in entrata
Abitudine: appena entrati appoggiare gli oggetti piccoli e la posta sulla prima superficie libera
Oggetti: fondamentali per uscire di casa - posta in entrata
Comodità: altissima (accanto alla porta d'entrata)

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Nel disimpegno abbiamo sfruttato la parete di fondo per creare un "falso ingresso" dove riporre scarpe (nella panca con ante scorrevoli), giacche, sciarpe, cappelli (sui ganci a parete oppure agli ometti appesi al bastone orizzontale), borse (sulla panca), ombrellini, guinzaglio e pettorina del Baldo (appesi ai ganci). Nel pensile ritiriamo gli accessori da moto (caschi, bandane, guanti, auricolari) e per accedervi teniamo vicino una scaletta. Per gli ombrelli grandi ho preso un portaombrelli a forma di prato. Come specchio per gli ultimi ritocchi usiamo quello della porta del bagno lì accanto.
Funzione: riporre vestiario, calzature e oggetti in uso fuori di casa 
Abitudine: appena entrati togliere giacche, borse, scarpe, guinzaglio, pettorina, caschi
Oggetti: necessari per uscire
Comodità: alta (area abbastanza ampia, vicina alle scale e al bagno, ma non vicina alla porta d'entrata)

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In cucina , vicino alla porta d'entrata, c'è la lavagna magnetica, su cui segniamo appuntamenti, scadenze e quel che manca in dispensa. Sotto alla lavagna ci sono due "tasche" che usiamo per conservare le bollette da pagare e alcune comunicazioni da tenere sott'occhio.
Funzione: conservare la posta in uscita - diventare una centrale organizzativa di tutta la famiglia
Abitudine: leggere la posta in cucina, lasciare le bollette sul tavolo o sulle sedie; segnare su fogli volanti impegni e scadenze
Oggetti: posta in uscita - appunti
Comodità: alta (sempre sott'occhio, ma lontano dagli occhi altrui; abbastanza vicino alla porta d'ingresso)

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Ed ecco come ho risolto la mancanza di questo luogo di servizio prezioso!
Nei prossimi giorni vedremo assieme altre soluzioni. Per ora ti lascio un breve identikit del perfetto ingresso: spero ti sia utile!

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Buona organizzazione!


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Mobile tv di recupero
Cassettini in legno Forhoja di Ikea (fuori produzione)
Pensili Udden di Ikea (fuori produzione)
Ganci Bastis di Ikea
Scaletta Bekvam di Ikea 
Portaombrelli Prato di Pusher
Lavagna magnetica Luns di Ikea


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