martedì 30 gennaio 2018

Ricominciare da capo

A volte ricominciare è davvero faticoso. Soprattutto se si parte dopo un’interruzione stancante: basta un’emergenza lunga più di un mese per azzerare ogni sana abitudine e, purtroppo, anche la voglia di ricominciare da capo.

Ti è mai capitato? A me sì, più di una volta. Non succede per incuria o leggerezza, semplicemente le nostre risorse (attenzione, tempo, spazio, energia) sono concentrate su quella circostanza straordinaria - spiacevole o piacevole che sia: esiste solo lei e tutto il resto salta per aria.
Nuovi orari, nuovi impegni, nuove necessità prendono il posto del nostro solito ritmo, scandito da sane abitudini e rituali accurati. Poi, quando tutto rientra nella normalità, la stanchezza prende il sopravvento e... ciao, caro vecchio ritmo!

Come fare, quindi, per ricominciare da capo? Io seguo due regole infallibili:

  1. Dare tempo al tempo. Assecondo la mia stanchezza: faccio, ma senza sforzarmi di fare più di quanto riesca. Con calma e tranquillità tutto tornerà come prima: ne sono sicura, perché ne ho bisogno.
  2. Fare una cosa alla volta. I rituali e le abitudini quotidiani sono fatti di tanti piccoli gesti: se non sono spontanei, ripristinarli tutti in una volta è difficilissimo! Inizio con uno al mattino e uno di sera, poi, pian piano vado avanti.
Ricomincia da capo, con la consapevolezza di fare una cosa buona per te e, magari, con il piacere inaspettato di introdurre qualche cambiamento: le emergenze, così come gli imprevisti, portano sempre con sé l’opportunità di sperimentare qualcosa di nuovo.

paroladordine-emergenza

giovedì 25 gennaio 2018

Rituali d’inizio anno

Ho scoperto che i rituali sono importanti, tanto quanto le abitudini e forse ancor di più.
Le abitudini mi piacciono per la leggerezza di agire senza pensarci; i rituali, invece, per l’intensità di agire con intenzione.

I miei rituali d’inizio anno sono tre e altrettante le abitudini di un anno intero da “correggere” .

  1. Sistemo gli scontrini e le ricevute (rituale) accumulati in una busta (abitudine): li controllo uno a uno, tengo da parte quelli importanti (per la dichiarazione dei redditi, per le garanzie, per i resi) e butto nel secchio dell’indifferenziata gli altri.
  2. Archivio i documenti (rituale) sparpagliati nei cassetti  (abitudine): li divido per tipi e li inserisco in buste etichettate nei faldoni giusti. In realtà mi occupo solo del mio cassetto, mio marito del suo e assieme dei documenti di casa.
  3. Elimino le riviste (rituale) conservate nel portariviste (abitudine): le rileggo con attenzione, tolgo le pagine dei servizi più interessanti (vanno in un raccoglitore) e butto nel secchio della carta da riciclare le altre.

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In questo modo assecondo la mia pigrizia (non riesco proprio a star dietro a queste cose ogni giorno!), contengo il mio disordine (ho trovato per loro un posto provvisorio) e perseguo uno stile di vita organizzato: gli spazi di casa non esplodono, né io impazzisco a cercar quel che serve!

Ecco perché l’organizzazione personale è personale: non ne esiste una sola per tutti, ma una per ciascuno di noi, delle nostre abitudini, dei nostri bisogni e dei nostri desideri.

martedì 23 gennaio 2018

La mia agenda respira

Ho un’agenda nuova: è grande, nera, bella e respira. Respiri calmi e sereni, da fare invidia a un eremita.
Da quella vecchia (logora per l’affanno), ho imparato l’importanza di lasciare spazio tra gli impegni per seguire il giusto ritmo, fare tutto bene e respirare.

In fondo, l’organizzazione degli impegni nell’agenda è come l’organizzazione dei vestiti nell’armadio: non è vero che più ce ne stanno meglio è, ma più stanno bene, comodamente e senza sgualcirsi meglio è!
Ti racconto come faccio: con me funziona, magari ti è utile.
  1. Inizio dagli indispensabili, cioè il cosiddetto tempo libero: poiché fa bene, lo spargo con cura nel corso dell’anno, durante la settimana e la giornata lavorativa. Non serve solo a mantenermi vivace, ma anche ad accogliere le emergenze e gli imprevisti senza impazzire.
  2. Poi passo ai capi base, cioè gli appuntamenti e le scadenze con data e orario certi: li segno subito al loro posto, ben visibili e a portata di mano, nel calendario mensile (per avere una visione d’insieme) e nel diario.
  3. Aggiungo gli accessori, cioè le cose da fare: le prendo dalle liste Progetti e Cose-da-fare e le suddivido nei giorni della settimana. Le controllo la sera per prepararmi, al mattino per partire convinta e di venerdì per non pensarci più.
  4. Sono pronta a tutte le possibili variazioni, e - se dipendono da me - che siano sempre positive! Sì a un viaggio inaspettato, a un lavoro che fa crescere, a un incontro fortunato; no a un viaggio a vuoto, a un lavoro che tarpa le ali, a un incontro non gradito.

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Così l’agenda diventa una grande alleata: aiuta a non (dis)perdersi nel lavoro e nella vita quotidiana, a tirare il fiato per ricaricare l’energia, e, soprattutto, a vivere un tempo di qualità. Ottimizzare il tempo, infatti, significa renderlo ottimo, il più positivo in assoluto!

giovedì 18 gennaio 2018

Mi son fatta tre regali (più uno)

Il tempo dei regali è finito ma, se sono stati ben pensati, il loro beneficio continua a lungo.
Nei mesi scorsi son stata brava e - non so se per coincidenza, fortuna o semplicemente perché era il momento giusto - ho trovato per me tre regali azzeccatissimi:
  • per il mio compleanno l'agenda nuova (l’altra era ormai a pezzi): è bellissima: grande, nera e tutta da personalizzare! Pian piano ti mostrerò come la sto rendendo sempre più mia e funzionale agli obiettivi che voglio raggiungere quest’anno;
  • per Natale l’ebook Ricomincio da lunedì di Valentina D’Amico di Vertige: è perfetto per chi come me (90% mente e 10% corpo, ehm) desidera migliorare il proprio rapporto col fisico. Il sottotitolo dice già tutto: Inizia la tua rivoluzione, ama il tuo corpo, riscopri il movimento;
  • per l'anno nuovo il corso M’Honey di Paola Nosari: una vera chicca per avere più consapevolezza nei confronti del denaro e una migliore (e scintillante) relazione. Il segreto, come dice Paola, è divertirsi: anche le azioni più odiose e temute acquistano un nuovo significato.

L’altro regalo? È per me (in casa non possiamo più farne a meno!) ma anche per te: uno sfondo-Kanban per il computer, cui ho aggiunto una citazione d’ispirazione per l’inizio dell’anno.
Spero ti piaccia!

"Ogni giorno è una nuova opportunità per ricominciare."
Dalai Lama

(clicca su uno dei seguenti formati
Per scaricare lo sfondo corrispondente)

martedì 16 gennaio 2018

Ricomincia da te

“Ricomincio da me, dai miei bisogni”, ho pensato a fine anno tra uno starnuto, il termometro e una nuova consapevolezza. E ancora lo penso, anzi ne sono convinta: uno dei miei obiettivi 2018 l’ho intitolato Salute e, per me, i primi passi per una vita sana equivalgono a creare e conservare un buon livello di energia fisica e mentale.

Ho imparato a fare, prima organizzando gli oggetti negli spazi di casa (per non perdere tempo a cercarli), poi organizzando gli impegni nelle giornate (per non perdere me stessa!); adesso voglio imparare a stare in equilibrio tra fare e non fare.
Voglio che ogni giorno sia equilibrato: tante ore di riposo (non fare), quante ore di lavoro (fare). Vale  sul lavoro e a casa, nel tempo “occupato” e nel tempo “libero”. Solo in questo modo posso mantenere alto il livello di energia.

Certo, non sarà facile: dovrò abituarmi a un nuovo modo di pensare, mi sforzerò di eliminare alcuni comportamenti automatici (come il simpaticissimo senso di colpa) e lavorerò molto sulla pianificazione delle mie giornate. Eliminerò dall’agenda (e dal mio tempo) impegni che non mi interessano “ma sarebbe meglio fare”, sarò più focalizzata sugli impegni di cui sono la sola responsabile, sfrutterò gli impegni passivi (come l’attesa interminabile dal dottore) per riposarmi.

Hai mai pensato a quanti tempi “morti” puoi ridare vita? Mentre sei in fila alle Poste o aspetti la fine del corso di nuoto dei pargoli o - mettici l'impegno passivo che più ti ruba tempo -, invece di attendere, puoi riposare la mente e il corpo facendo quel che ti pare: leggere quel libro o quella rivista che aspettano da tempo, immergerti in una chiacchierata leggera coi compagni di avventura oppure in un sogno a occhi aperti...

Perciò questo è il mio augurio per il 2018: ricomincia da te e dai tuoi bisogni reali, perché lo stato di benessere regalato dal riposo è impagabile e insostituibile.

paroladordine-energia-equilibrio

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