martedì 31 marzo 2015

Si organizza! L'archivio dei documenti

Come promesso, oggi ti parlo dell'archivio dei documenti.
Di solito si trova nello studio, ma in casa nostra è defilato nella parte alta del ripostiglio del primo piano: consultiamo e ritiriamo i documenti un paio di volte all'anno, perciò non abbiamo bisogno di averli a portata di mano ogni giorno in un posto facilmente accessibile.

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I documenti sono suddivisi per categorie (casa, banca, assicurazioni, tasse e tributi, bollette di utenze domestiche, acquisti e spese, salute, anagrafe, lavoro, istruzione) e per anno. In alcune categorie i documenti sono ulteriormente divisi per persona: io, il marito e il Baldo - anche lui ha le sue scartoffie da conservare! Così organizzati, li inserisco di anno in anno in buste trasparenti etichettate (su cui scrivo categoria, anno, persona), e poi in portariviste.

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La suddivisione in categorie e in anni è importante per almeno un paio di motivi:
  • andare a colpo sicuro e trovare subito quel che serve (azzerando angosce e sudori freddi)
  • sapere quando è il momento per potersene liberareparoladordine-siorganizza-documenti
I documenti, infatti, in Italia devono essere conservati per un certo numero di anni: ci servono per dimostrare di aver pagato quel bene/servizio/tributo. Naturalmente i tempi di conservazione cambiano in base al tipo di documento, al termine di prescrizione dei crediti (cioè quel periodo in cui enti e fornitori possono contestare il nostro pagamento) e alle regole in ambito fiscale.
Ho cercato in Internet notizie in merito e poi ho riunito in un promemoria le scadenze dei principali documenti della famiglia: se pensi ti possa servire, puoi scaricarlo, stamparlo e conservarlo accanto all'archivio.

Come organizzi il tuo archivio? Hai informazioni sulla loro scadenza da condividere?

giovedì 26 marzo 2015

Pronti, partenza, via! Bambini, si parte!

Felice di ritrovarti, cara amica!

Sono tornata da poco tempo da una delle mie solite fughe (questa volta sono stata in Giappone) ed ho avuto occasione di riflettere su quanto l’esperienza di un viaggio - che, bada bene, è tale anche se la distanza percorsa è solo di pochi chilometri - sia utile per ricaricare le batterie, staccare dalla routine quotidiana e imparare ad essere flessibili. Viaggiare aiuta a crescere (ad ogni età!) ed è per questo che sono convinta che abituare i bambini a viaggiare fin da piccoli li aiuti ad aprire la mente e a diventare autonomi.

Per un bambino (ma se sei mamma, zia o nonna lo saprai sicuramente meglio di me!) viaggiare è sempre un’avventura emozionante, tuttavia lasciare i giochi, le abitudini, cambiare i ritmi ed i punti di riferimento rischia di rendere irrequieti i bambini. Ma anche qui, con un po’ di organizzazione, qualche astuzia ed una dose ottimale di buon senso, possiamo fare in modo che il viaggio sia sempre un’esperienza formativa per i bambini. 

Per prima cosa, se hai in programma un viaggio importante, con tante ore di treno/aereo/auto e se i bambini non sono piccolissimi, puoi provare a coinvolgerli nell’organizzazione dei bagagli mentre se il piccolo viaggiatore è un lattante o poco più, dovrai organizzarti ben bene e portare con te un “kit nanna/pappa”, che si rivelerà indispensabile in viaggio ed utile una volta giunti a destinazione. Se viaggi con un bambino piccolo, avrai bisogno di (parliamo di equipaggiamento minimo):
  • un lettino da campeggio;
  • un passeggino leggero e pieghevole; 
  • un seggiolino da agganciare al tavolo, con funzioni si seggiolone; 
  • uno scalda biberon con presa sia a 12v che a corrente;
  • uno sterilizzatore da viaggio;
  • un vasino da viaggio;
  • una borsa fasciatoio;
  • una confezione di pannolini (potrai acquistarne altri una volta giunta a destinazione);
  • un asciugamano;
  • delle salviettine umidificate;
  • creme antiarrossamento;
  • un paio di biberon;
  • bustine di tisane solubili;
  • confezioni di latte in polvere;
  • omogeneizzati (anche questi in quantità minime, ne potrai acquistare altri a destinazione);
  • fazzolettini di carta;
  • un bicchiere infrangibile con beccuccio;
  • i vestitini necessari;
  • un libro colorato;
  • qualche giochino.
in senso orario partendo da sinistra)
Lettino da viaggio blu/azzurro per neonati di Infantastic, con reti di sicurezza, tasca portaoggetti, 2 ruote, fasciatoio, bordi imbottiti e angoli arrotondati. Fornito con piccoli giochi. Peso 14 kg., dimensioni 124 x 65 x 71 cm., € 45.95 su Amazon
Vasino da viaggio di Tippitoes, dimensioni 23 x 22 x 7 cm , si usa con sacchetti usa e getta € 7,40
Seggiolino da tavolo Chicco color arancio peso 4 kg., dimensioni 44,8 x 36,9 x 13,3, € 63,00 su Amazon
Box Open Country verde di Chicco, con tappeto di gioco e giochini sospesi, dimensioni 94 x 94 x 76 cm, peso 11 kg. € 91,90 su Amazon

Ad eccezione del passeggino, del lettino e del seggiolone, tutto il resto dovrà essere compattato in una valigia trolley, che avrà la funzione di casa in miniatura del tuo bimbo. Nei casi di necessità aperta potrà trasformarsi sia in culla d’emergenza che in base dove far giocare il piccolo. Ricordati che se viaggi in aereo, i bambini fino ai due anni non pagano il biglietto (ma devono viaggiare in braccio a mamma e papà) mentre oltre i due anni pagano il biglietto ed hanno diritto a trasportare – se previsto – un proprio bagaglio tanto quanto gli adulti.

Se i bimbi sono più grandicelli ricordati di abituarli ad aver cura della propria valigia ed, anzi, fai in modo che almeno per brevi tratti la trasportino da soli (le valigie Trunky sono sempre le mie preferite: allegre e giocose, si cavalcano e si possono trainare). Altrettanto importante, abitua i tuoi bambini a preparare la loro valigia fin da piccoli: con il tuo aiuto e con un po’ di fantasia questa noiosa attività potrà trasformarsi in un gioco!

Qualsiasi età abbiano i tuoi bambini, nella valigia metti sempre uno dei loro giochi preferiti, un quaderno, dei colori e un paio di libri da leggere/colorare. Ma non dimenticare di scaricare sul pc o sul tablet qualche cartone animato, vera àncora di salvataggio in caso di giornate piovose. Prepara anche un piccolo contenitore ermetico con snack sani (frutta, cubetti di formaggio, qualche biscotto) per i momenti di languorino che immancabilmente arrivano mentre si è in viaggio.

Se la tua destinazione è un hotel e non un appartamento, dovrai avvertire l’albergo affinché, in base all’età del bambino, ti metta a disposizione un lettino o una culla. Ti conviene anche chiedere se avrai a disposizione una cucina o un angolo cottura dove poter preparare le pappe, altrimenti dovrai organizzarti con un cuocipappa multifunzione.

Piatto caldo + posate di Nuvita con serbatoio per l’acqua calda, adatto per microonde e lavastoviglie, € 12,99 su Amazon
Cuoci pappa multi funzione EasyPappa, di Philips Avent. Cuoce a vapore le pappe e le frulla, trita e omogeneizza € 79,00 su Amazon
Portapappa Inox Step Up Family diChicco (2 contenitori per cibo; mantiene la temperatura a lungo), € 23,70 su Amazon
Tazza soft Chicco color verde, con beccuccio (a partire dai 6 mesi di età), Dimensioni: 15 x 8 x 7 cm., € 7,99 su Amazon
Confezione 40 bavaglini monouso per bambini in carta assorbente, consigliati a partire dai 6 mesi di età, € 4,99 su Amazon

Incrocia le dita e fai i tuoi riti propiziatori di buona sorte, ma non dimenticare mai di portare con te, oltre al documento di riconoscimento del bambino, anche il suo tesserino sanitario ed un piccolo pronto soccorso di emergenza, che concorderai con il tuo medico curante. Informati anche sui numeri di telefono della Guardia medica e di dove si trovi il più vicino ospedale, di cui ti annoterai i numeri di telefono utili in caso di emergenza.

Piccoli consigli per viaggiare con i bambini e rendere più piacevole il viaggio:
  • sui treni ad alta velocità, così come sugli aerei, l’aria condizionata è sempre molto fastidiosa. Per evitare che i bimbi prendano freddo e si ammalino (e rovinino loro malgrado le vacanze) ti sarà utile una copertina leggera di pile o una grande sciarpa morbida;
  • sia in treno che in aereo, le toilette sono dotate di fasciatoi;
  • per i viaggi in treno, fai in modo di prenotare i posti dotati di tavolino: utile sia per giocare e fare i compiti che per fare merenda in tranquillità e senza sporcarsi;
  • in nave evita di far mangiare il tuo bambino poco prima di imbarcarti: eviterai noiose nausee;
  • se devi fare un viaggio lungo o notturno, valuta se non ti convenga prenotare una cabina: i bambini potranno dormire ed avrai un piccolo bagno privato a disposizione. Se invece hai il biglietto per il cosiddetto “passaggio ponte”, cerca di arrivare per tempo in modo da trovarti un posticino tranquillo dove sederti. Se è bel tempo approfitta per fare delle passeggiate sul ponte con il tuo bambino (ricordati la crema solare, il rischio scottature è dietro l’angolo!);
  • in auto rispetta scrupolosamente le norme di sicurezza e non viaggiare se i tuoi bambini non hanno le cinture di sicurezza allacciate. Utilizza seggiolini omologati con l’accortezza di fermarli con cura al sedile per evitare che l'instabilità scateni il mal d’auto. Ricordati anche di cambiare l’aria di tanto in tanto e di fare delle soste regolari per... fare pipì!

mercoledì 25 marzo 2015

socialMente: Se lo dice Inès

Ciao, Sono Mayda e ho un'amica immaginaria.
In realtà lei esiste davvero: è una donna intelligente, alta, magra e ha un bellissimo sorriso, l'essenza dell'eleganza e del buon gusto. Anche se lei è una carissima amica, ignora la mia esistenza.
Questo, però, non è un buon motivo per non provare a seguire i suoi consigli, acquistare il suo libro e qualche volta, quando devo scegliere qualcosa per me, fermarmi e pensare: "Cosa direbbe Inès?" Ma sì, ti parlo de Inès de la Fressange.
Chi sono io a dubitare dei suoi consigli, se è stata scelta da Karl Lagerfeld, Roger Vivier ed è considerata un'icona della eleganza francese? Un giorno in un'intervista parlava con assoluta naturalezza di abbinamenti, di capi cult e dell'importanza di avere uno stile proprio piuttosto che seguire la mode. Cosi l'ho scelta come oggetto di studio (inquietante vero?) e sono andata piena di grazia e determinazione ad acquistare il suo libro, LA PARIGINA: ho fatto i conti con tutto quello che Inès mi suggeriva - niente imitazione, puntare sui capi del fondo armadio, più qualità invece che quantità, attenzione ai Fashion Faus Pax... - e con la stessa grazia e determinazione ho posato il libro sulla mia libreria, vergognandomi un po' di non arrivare agli obiettivi proposti, custodendolo come un piccolo segreto.

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La Parigina
Dopo questi giorni di studio, di illusione e disillusione ho però intravisto dei consigli che mi sono sembrati giusti da condividere anche con te. Inès dice che vive in un appartamento piccolino di appena 70 metri quadrati (quasi ci siamo), dice che le case piccoline come le nostre devono essere ordinate per essere abitabili (fino a questo punto c'ero arrivata anche io, ma detto da lei ha un valore in più). Ci esorta a sfruttare altezze, il doppio uso degli oggetti come "infilare il cibo per i cani dentro una cassapanca che serve da sedile", inscatolare tutto e mettere etichette per "trovare tutto a colpo sicuro" (lo so, siamo anche noi esperte di scatole, Dymo e altri strumenti del genere). Lei però non si ferma alla parte tecnica, ci suggerisce di soffermarci sulla bellezza dell'essenziale (e ci consiglia di leggere e rileggere "L'eleganza dell'essenziale" di Dominic Loreau), e fare attenzione a questa semplicità, per nulla scontata, quando mettiamo in moto l'organizzazione di una stanza, un armadio o una cucina.

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Arredare l'armadio, La Parigina


"Arredare l'armadio", un piccolo capitolo di due pagine, poche ma che confermano la nostra tesi: un guardaroba ben organizzato può creare un nuovo modo di vedere la vita. Separare e riciclare, tenendo solo i capi che abbiamo voglia di indossare. Raggruppare per categorie, stagione e colore. Investire su un unico tipo di grucce (lei preferisce quelle Ikea di plastica, insomma è una di noi), mettere a vista tutti i nostri vestiti, e sistemare gioielli in scatole trasparenti. Fino a questo punto credo di aver fatto tutto, mi sono fermata prima di fotografare le scarpe (le mie sono poche e timide). Ma il senso di vedere l'interno dell'armadio come uno spazio da arredare, mi ha fatto sognare: e desiderare un armadio cosi carino da voler prendere il tè lì dentro... Un giorno chissà.


Mentre scrivo questo post, mi rendo conto che non ti parlo di un master in organizzazione, di nessuna teoria elevatissima, di tecniche di oriente e occidente, ti parlo di un libro sullo stile parigino, e del suo fascino. Ti parlo della visione di una donna che ammiro in segreto (continuo a sembrarmi inquietante!) e della sua ricerca per l'importanza di concentraci sull'essenzialità con quel tocco di bellezza e freschezza che ci fa sorridere sempre
E dopo tutto ho pensato che se lo dice Inès, chi sono io per dubitare?

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La Parigina

martedì 24 marzo 2015

Le interviste: Maura e la sua libreria "a due piani"

L'altra volta ti raccontavo come ho organizzato le librerie di casa. Oggi rispondo a una domanda che, sono sicura, ti sarai fatta: "Quando i libri sono tanti - anzi, di più - e le librerie non bastano, cosa posso fare?". Conosco persone che periodicamente sfoltiscono le librerie, eliminando quei testi che hanno letto una volta sola o non son piaciuti o non servono più: li regalano ad amici, biblioteche, scuole, ospedali e altri enti. O li portano ai negozi dell'usato o di libri usati, per ricavarne qualcosa. Oppure li "liberano" nella Grande Libreria del BookCrossing o nelle Piccole Biblioteche Gratuite (Little Library Free).
Maura Morrone, invece, ha trovato un altro sistema: pratico e furbo, le permette di raddoppiare lo spazio a disposizione per accogliere e organizzare i suoi testi. L'ha condiviso con il gruppo di Paroladordine e io l'ho intervistata.

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Fotografia Maura Morrone
Domanda: Ciao, Maura! Quando vedo uno spazio riorganizzato, mi chiedo sempre quale sia la sua storia. Se ci sono di mezzo i libri, poi, sono ancora più curiosa! Ci racconti l'evoluzione della tua libreria?
Risposta: Ciao, Alessandra! Quando sono andata a vivere da sola, la prima libreria che ho comprato è stata una semplice struttura in legno grezzo di Ikea, la più economica e versatile per la casa in divenire di una ragazza con un lavoro precario, e quindi componibile ed espandibile con una minima spesa. A un certo punto mi sono ritrovata con strutture di diverso tipo e libri sparsi in tutta casa, senza un ordine logico, tranne la suddivisione tra libri universitari e libri svago. Solo dopo qualche anno ho deciso di comprare dei mobili buoni per il salone e quindi anche una “signora libreria”. 
Domanda: Con la nuova libreria quali problemi avevi bisogno di risolvere?
Risposta: Dovevo razionalizzare gli spazi, uniformare il salone e quindi trasferire i libri, dalle varie strutture e Billy in giro per casa, in un unico posto. Vista la passione per i libri e il mio lavoro nell’editoria non avevo dubbi che i libri dovessero avere un posto dedicato e importante in casa. Non volevo nasconderli, ma anzi metterli in mostra, farne un complemento d’arredo da valorizzare.
Domanda: Concordo in pieno: anche io lavoro con i libri e li considero i "mattoni" di casa. Sei riuscita nel tuo intento?

Risposta: Quando ho trovato il mobile giusto per il salone, in fase di progetto il venditore mi disse che la libreria sarebbe stata di 3 metri lineari. Io che non avevo mai considerato in metri tutti i miei libri, sono tornata a casa e con grande stupore ho scoperto di averne addirittura per 6 metri! Quindi ho dovuto chiedere di allungare le mensole del mobile, prima di tornare punto e a capo coi libri sparsi anche sotto il letto! Non è passato neanche un anno che i libri si sono moltiplicati e hanno iniziato a essere poggiati sugli altri in orizzontale, e l’elemento d’arredo si stava trasformando in una bancarella disordinata e poco piacevole da vedere e da consultare. Occorreva correre ai ripari.
Domanda: Per progettare la nuova soluzione ti sei fatta aiutare oppure hai studiato con attenzione gli spazi a disposizione e gli oggetti da riporvi?
Risposta: Di solito mi occupo personalmente di organizzare gli spazi, cerco idee consultando internet, spiando nei negozi d’arredamento, nelle riviste. Poi chiedo consulenza a qualcuno un po’ più pratico di me e vedo come comporre il tutto. Il problema delle librerie all’interno di mobili da salone (che devono contenere anche piatti e bicchieri dei servizi buoni), è che le mensole sono molto profonde. Questo fa sì che si sprechi spazio (per le mie necessità), davanti o dietro, dipende da come si decide di mettere allineati i libri. Mi sono ricordata che a casa dei miei, nella libreria chiusa, i libri erano disposti su due file. Era l’unica soluzione, ma significava perdere di vista i libri “nascosti” nella fila posteriore.

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Fotografia Maura Morrone
Domanda: Come sei riuscita a rendere questa soluzione più funzionale?
Risposta:
Poiché sono stata un’assidua frequentatrice di Ikea (chi non lo è?! Io poi ci vivevo pure vicino…), mi sono ricordata che un tempo vendevano dei rialzi, presumibilmente di plastica, per sistemare i CD nelle Billy. Era la soluzione che mi serviva per avere i libri su due file, senza nasconderli. Ma ho scoperto che era un accessorio uscito di produzione quasi subito. In giro nessuno sapeva di cosa stavo parlando. Insomma, non esisteva! Dovevo quindi riprodurre qualcosa di simile, che fosse pure resistente, visto il peso di alcuni volumi. Inoltre, non potevo mettere qualcosa che stonasse troppo con un mobile vero. Ho preso le misure delle mensole, sono andata a comprare delle assi larghe una decina di centimetri, me le sono fatte tagliare su misura. Le ho ridipinte del colore più simile alla libreria, inchiodate a L e posizionate sul fondo. E voilà, sembra un pezzo integrante del mobile! In pratica ho creato un gradino su ogni mensola. In questo modo i libri che stanno sul gradino sono comunque visibili, nonostante i libri davanti. E’ come aver inserito altre mensole, ma queste restano quasi invisibili e non ho dovuto bucare la libreria!

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Fotografia Maura Morrone
Domanda: Un'idea semplice, pratica e risolutiva. Ma ora la domandona: come hai organizzato i tuoi libri?
Risposta: I miei libri sono disposti in rigoroso ordine alfabetico. Avendo diversi interessi, li ho separati per macrocategorie (hobby, viaggi, cucina, saggi, romanzi), collocando quelli di più facile consultazione a portata di mano. Non mi importa l’effetto cromatico delle copertine. Non compro i libri perché facciano un bell’effetto di colore, ma per il loro effetto sull’anima.


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Fotografia Maura Morrone

giovedì 19 marzo 2015

Il Caffè del Lunedì

Lo so è giovedì e la playlist si chiama "Il Caffè Del Lunedì": no, non sei finito in un tunnel spazio-temporale e il fine settimana non è passato senza che tu te ne sia accorto! Ho creato questa selezione musicale per iniziare la meglio la giornata, o la settimana, come preferisci. Lunedì o giovedì che importa? Quello che conta è la buona musica!
Fammi sapere cosa ne pensi, in modo che possa arricchire le prossime playlist ;)



E se hai un account Spotify puoi ascoltarla anche da quì.


mercoledì 18 marzo 2015

La squadra di Paroladordine: Serena!

Ogni volta che la squadra di Paroladordine cresce, faccio un piccolo saltello di gioia: oggi - oplà! - ti presento Serena.
È una fanciulla dai grandi occhi verdi, capaci di cogliere la bellezza in tutto (ma proprio tutto) quello che il mondo può offrire. Quando la conosci, non puoi che rimanerne affascinata: in una sola persona ce ne sono mille e tutte mille sono Serena. Se fosse una melodia, le note non produrrebbero solo suoni, ma anche profumi, colori, luci, risate e ricami.

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Sono cresciuta con i vinili e lo stereo a palla: il silenzio per me è solo un altro suono, quello della Notte, o dello Spazio Cosmico.
Dai trentatrè giri alle musicassette, al walkman amico fedele di ogni estate al primo Ipod: la musica è sempre stata protagonista della mia vita.
Cantando qua e là ho cominciato a lavorare nel mondo della Musica, che è tuttora il mio mestiere, e che amo incondizionatamente. Su Paroladordine ogni mese ti regalerò una playlist dedicata... allora cosa aspetti? Metti le cuffie e alza il volume dello stereo e buon ascolto!

martedì 17 marzo 2015

Quando una sedia da lavoro migliora la vita

Attenzione: post lungo e denso di emozioni! Il contenuto potrebbe sembrare fuori tema, ma non lo è.

La sedia giusta ogni giorno toglie il medico di torno: è quel che ho (inaspettatamente) imparato alla premiazione delle nuove dodici Blogger CF style.
Venerdì 6 marzo da Presso a Milano, CasaFacile ha organizzato per l'occasione una giornata d'incontri e di formazione: abbiamo partecipato ai seminari della guru di social media marketing Enrica Crivello e del fotografo Giandomenico Frassi, e a un esperimento.
Poiché sono la-donna-che-sperimenta non posso non parlartene.

Ad accoglierci c'era un grande tavolo di lavoro con ventiquattro sedie, tra cui alcune molto particolari. Ho scelto subito una sedia alta su rotelle con uno stranissimo poggiapiedi rotante dotato di una sfera costolata, e - soprattutto - di un bel verde acido brillante. Mi sentivo un po' instabile, lassù, in balia di ogni movimento di rotelle e poggiapiedi, ma ci sono rimasta per tre ore (comodamente - e senza cadere) fino a quando ci hanno proposto un "gioco": testare una di quelle sedute particolari, valutare la sua compatibilità col nostro lavoro e compilare un questionario. Ad aiutarci nell'impresa c'erano Angelo Mandrini (general menager) ed Eleonora Capurso (marketing and digital content coordinator) di Varier Furniture.
Naturalmente, poiché siamo blogger e la nostra prerogativa è la curiosità, le abbiamo provate tutte in cerca di quella giusta. Sorprendente come ognuna abbia trovato la sua.

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Fotografia Cappello A Bombetta
Inizio chiedendo notizie sulla sedia verde acido. Si chiama HÅG Capisco Puls ed è una sedia da ufficio, ma definirla tale è riduttivo: ultimo stadio dell'evoluzione della seduta a sella, è regolabile in altezza (fino a una posizione semieretta!), profondità del sedile, altezza dello schienale e inclinazione all'indietro. Per esempio i restauratori di affreschi parietali - ci dice Angelo Mandrini - la usano a tutta altezza, appoggiandosi col petto allo schienale! Infatti, una volta regolata sul mio corpo tutto cambia: dai lineamenti (felici) all'assoluta comodità e stabilità anche mentre mi muovo - vedere la foto per credere!
L'adoro, ma procedo nella mia ricerca: provo tutte le altre sedie (pure la poltrona Gravity balans: sono sicura che apporterebbe un gran giovamento al mio lavoro!), fino ad arrivare alla sedia che devo testare per il questionario: la Thatsit balans. Qualche piccola manovra e, una volta calibrata la sua struttura alla mia, mi sono sentita a casa: mi siedo, appoggio le ginocchia sulle imbottiture, simulo di scrivere al computer e di rilassarmi con una tazza di tè in mano, appoggio le braccia allo schienale, mi dondolo (amo dondolarmi!), appoggio un piede per terra, poi tutti e due... L'ho trovata! Questa è la seduta giusta per me sia in punta di dita sulla tastiera, sia rilassata all'indietro. Ora, naturalmente, la desidero con tutta me stessa.

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È lei, la mia seduta: confortevole, mi sostiene e asseconda la mia libertà,
elegante come il segno di un'antica scrittura. Fotografia Varier
Forse ti chiedi cosa possa c'entrare una sedia da ufficio con l'organizzazione. Ebbene, negli ultimi due mesi sto riorganizzando la mia vita lavorativa - per migliorare anche il mio tempo libero - spronata dalla lettura illuminante di 4 ore alla settimana. Mi sto concentrando per ottenere più risultati con meno ore di lavoro: da dieci sono scesa a sei ore al dì passate seduta davanti al computer.
Scrivo con tanta foga da avere sempre i muscoli irrigiditi (dalle mascelle ai polpacci) e a fine giornata sono indolenzita ovunque. A lungo andare gli indolenzimenti sono diventati dolori cronici e difficoltà a fare dei semplici movimenti (come sollevare la gamba per chiudere la portiera quando sono seduta in macchina: allucinante, non ho nemmeno l'età di mia nonna). Il mio problema è che rimango fissa in una posizione assurda per ore intere e il mio corpo prende quella caratteristica forma da "secchiona": la schiena a mezzaluna, il collo quasi orizzontale, le gambe accavallate e le spalle che paiono le cascate del Niagara.
Non va bene. Con la Thatsit balans, invece, potrei:
  • eliminare il dolore lombare, alleggerendo la schiena (grazie al piano di seduta inclinato di 30° e agli appoggi per le ginocchia)
  • raddrizzare la schiena, mantenendo la sua normale curvatura (sempre grazie al piano di seduta inclinato e attivo, cioè in movimento)
  • raddrizzare il collo, decontraendo i muscoli (grazie alla postura corretta di cui sopra e all'oscillazione in avanti e indietro)
  • alleggerire i polpacci, migliorando la circolazione del sangue (grazie alle diverse posizioni per gambe e piedi)
  • muovermi in continuo senza accorgermene, assecondando un'attitudine umana importantissima (grazie alla base basculante)
Non solo: la combinazione di piano di seduta leggermente inclinato + appoggi per le ginocchia mi permetterebbe di aprire il torace, aumentando l'ossigenazione, e quindi di migliorare l'attenzione e la concentrazione.
Tutto questo ce lo spiegano loro con passione e dedizione, alzando e abbassando leve, scrutando le nostre posizioni, il rilassamento del corpo e l'espressione dei nostri volti, rispondendo alle mille domande e accontentando ogni richiesta. Sono solo in due, ma riescono a soddisfare la curiosità di ventiquattro blogger!
E lo proviamo noi col nostro corpo: nonostante il poco tempo a disposizione per l'esperimento, ci ritroviamo con schiene diritte, gambe leggere e più serene.

In poche parole: cervello ossigenato e muscoli sempre in movimento, cioè mente e corpo felici. Soprattutto muscoli mai più rattrappiti o bloccati in assurde posizioni dopo sei ore di lavoro, ma pronti per una passeggiata e per godersi il tempo libero.
Quindi posso affermare: la scelta di una seduta funzionale al proprio lavoro rientra in una buona organizzazione.

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P.S. In tutto questo - tra premiazioni, riconoscimenti, insegnamenti ed esperimenti - mi sono goduta la gioia immensa di riabbracciare care amiche e di conoscerne di nuove (strepitose). Il tempo vola via in fretta quando si sta in ottima compagnia, ma rimane nel cuore.

P.P.S. C'è stato pure un momento "carramba!", quando chiacchierando della Gravity balans (sulla Gravity balans) con Eleonora Capurso, ho scoperto di averli conosciuti tanti anni fa - in un'altra vita, quando mai avrei immaginato tututto - e l'emozione è stata forte.

P.P.P.S. Questo non è un post sponsorizzato: il prodotto mi piace (in particolare la Thatsit balans, se non si era capito!) e una buona organizzazione prevede la scelta di strumenti che migliorino la vita.

giovedì 12 marzo 2015

laManu nella rete - Da avere nello studio!

Oggi siamo nello studio, il luogo dove l'organizzazione dovrebbe regnare sovrana per vari motivi:
  • per perdere meno tempo nel cercare ciò che ci serve
  • perché è il luogo dove teniamo i documenti che ci servono per svolgere il nostro lavoro
  • perché lavorare in un ambiente organizzato ci facilita la vita e ci rende più sereni
E si comincia proprio dalla cancelleria, da penne, matite, pennarelli, scotch, righello, temperamatite, bigliettini, graffette, puntine, forbici... hai visto quante cose ci sono sui nostri tavoli da lavoro? Ma con gli strumenti giusti, l'organizzazione è un gioco da ragazzi. Qui te mostro alcuni anche simpatici, per il "necessaire" di scrittura e non solo.

paroladordine-da avere-studio-cancelleria e portapenne
1. J-Me - organizzatore da scrivania - dim. cm L16,8xh11,1Xp5,8 - prezzo 24,00€
2. Zeller - set 3 pezzi portapenne, posta e cancelleria - in vendita su Ijshome a 8,95€
3. Monkey Business - portapenne verticale - dim. cm. H34xD7,2 - prezzo 14,00€
4. Umbra - contenitore e portapenne Skyline - dim. L15xH10xP10 - prezzo 12,50


Altri strumenti organizzativi molto utili sono vaschette, cassettini e contenitori. Le prime servono per i mille fogli e le cartellette che altrimenti verrebbero sparsi sulla scrivania, creando disordine e... nervosismo (aggiungo io!). La vaschetta da parete di Deflecto scovata su Amazon la trovo davvero originale, mentre quella di Ikea è molto più "convenzionale" ma sempre molto utile. I cassetti di Muji sono funzionali e belli allo stesso tempo, mentre il contenitore, sempre di Deflecto, è utile per pennarelli e altri oggetti che non stanno nel portapenne. 

1. Amazon - "Deflecto" vaschetta portadocumenti da parete - dim. cm L38,10x17,5xp10,5 - prezzo 5.94€
2. Ikea - Cassettina per corrispondenza Dokument - dim. cm L29xH25xP35 - prezzo 8,99€
3. Muji- Scatola 2 cassetti impilabili - dim. cm L17,5xH9,5xP13 - prezzo 12,00€
4. Amazon - "Deflecto" cubo organizer - dim. cm L15,2xH15,2xP15,2 - prezzo 6,56


I documenti sono la cosa che ha più bisogno di organizzazione. Oltre a tenerli nei classici raccoglitori, ti mostro alcune alternative che io per prima ho trovato funzionali ed originali. Il portadocumenti di Hay è semplicemente delizioso, così plissettato e colorato. Mentre Ufficio Discount e Officemate offrono una soluzione più pratica. Invece tu che ami anche il lato estetico dell'organizzazione non puoi lasciarti sfuggire i raccoglitori di Herlitz.
 
paroladordine-da avere-studio-portadocumenti
1. Hay - portadocumenti plissè - dim. cm L35xH23 in vendita su LoveThesign a 29€
2. Ufficio Discount - "Bertesi" archivio portatile - dim. cm L41xH32xp27 - prezzo da 35,64€
3. Amazon - "Officemate" classificatore da tavolo - dim. adatte per fogli A4 - prezzo 21,18€
4. Herlitz - raccoglitore formato A4 dorso 8 - in vendita su Amazon a prezzo 9,98€


Adoro gli organizzatori da parete e da cassetto. Su Container Store (sito americano che facilita gli acquisti dall'Italia calcolando dazi e Iva già in fase di pagamento, come recita il messaggio che appare all'apertura del sito), ho trovato il set "Urbio". Ricorda Uten-silo di Vitra, ma i costi sono più contenuti e soprattutto è modulabile e adattabile alle tue esigenze. Anche Ikea propone un organizzatore da parete, ma con un minor numero di pezzi. Per i contenitori da cassetto, ci sono le soluzioni di OfficemateIkea (attenzione a prendere le misure del tuo cassetto). Hema invece ti propone un set di contenitori di varie dimensioni, quindi adatto a tutti i cassetti.

paroladordine-da avere-studio-organizzatori parete e cassetto
1. Container Store - organizzatore da parete - dim. e componenti varie - prezzi e dimensioni sul sito
2. Ikea - Pluggis set organizzatore da scrivania - dim. varie - prezzo 8,99€
3. Amazon - "Officemate" organizzatore da cassetto - dim. cm L35,6xH3x23 - prezzo 28,88€
4. Ikea - Glis scatola con coperchio - dim. cm L34xH8xP21 - prezzo 4,99€
5. Hema - set 6 contenitori da cassetto - dim. varie - costo 10 sterline (acquistabile on line) 


Di contenitori portaoggetti e portariviste ce ne sono tantissimi, di tutte le fogge, dimensioni e colori. Qui ho selezionato i miei preferiti in questo momento. La serie Kassett di Ikea secondo me è un must dell'organizzazione, funzionale, pratica e adatta ad ogni ambiente, con le utilissime targhette dove segnare il contenuto. Non può davvero mancare nella nostra lista "da avere". Il portaoggetti di Zeller l'ho scelto per dare un tocco di colore (mi piacciono i pois, si è capito?), mentre i contenitori di Present Time sono una novità che ho visto da Homi (la fiera dedicata agli stili di vita); il costo è più alto rispetto alle altre proposte, ma il fatto che siano in metallo garantisce una lunghissima durata! 
paroladordine-da avere-studio-portaoggetti e porta riviste
1. Zeller - portaoggetti - dim. cmL40xH17xP33 - in vendita su Amazon a 12,35€
2. Present Time - set di 2 contenitori in metallo - dim. cm L19xH21xp31,5 + L15,5xH16xP21,5 - in vendita su Home24 a 49,00€ 
3. Ikea - serie Kassett portariviste e contenitori  - dimensioni e prezzi vari


Sembrano passati di moda, ma voglio proporti 2 schedari di cui mi sono innamorata: quello di Kikkerland è per documenti, mentre Han propone un classico schedario da tavolo per chi ama scrivere a mano i numeri di telefono (il mio preferito!). In uno studio organizzato non può mancare una lavagna dove prendere nota di appuntamenti, idee e cose da fare, per averli sempre sott'occhio. La lavagna di Relaxday ha anche uno spazio per le foto: dei familiari se vuoi sentirli sempre accanto a te, oppure farla diventare una "mood board" (cioè una tavola d'ispirazione per i tuoi progetti).

paroladordine-da avere-studio-schedari e lavagne  
1. Kikkerland - Schedario nero a 2 cassetti - dim. non disponibili - prezzo 32,50€ su Amazon la versione bianca a 33,02€
2. Han - schedario in legno - dim. cm L15xH11xP25 - in vendita su Amazon a 34,02€
3. Amazon - "Relaxday" lavagna magnetica mensile - dim. cm L50xH40xP2  - prezzo 25,90€


Ed infine una menzione speciale a questa mensola da scrivania di Ikea. La trovo davvero un'idea geniale per moltiplicare lo spazio sul tavolo da lavoro ed averlo sempre organizzato.

paroladordine-da avere-studio-mensola da scrivania
Ikea - mensola per scrivania - dim. cm L60xH32 - prezzo 30,00€


Ora sono proprio curiosa di sapere quale proposta ti è piaciuta di più, il tuo "da avere"!

martedì 10 marzo 2015

Si organizza! La libreria

Uh, la libreria! Il mio sogno è una casa tappezzata di librerie bianche, senza ante, antipolvere e intelligenti: si auto-organizzano da sole, mentre io, beata come un gattone al sole, guardo i libri sfilarsi e infilarsi al loro posto sugli scaffali...
Non le hanno ancora inventate, perciò mi tocca fare da sola: in fin dei conti, mi diverto.

Piccola premessa: nella casa di prima avevamo una sola libreria in soggiorno, un solo scaffale nell'angolo studio in camera e gli stessi libri di oggi, ma oggi abbiamo sette librerie in più! {Il marito dice che i libri sono aumentati, quasi raddoppiati: illazioni. Pfui.}
Seconda piccola premessa: sono un essere vivente quasi del tutto privo di memoria, perciò disporre i libri in ordine alfabetico per autore, titolo o casa editrice con me non funziona - men che meno in ordine cromatico! Il mio cervello procede meglio per ragionamenti e connessioni logiche: ecco perché organizzo i libri per categorie.
In ogni caso, con molto piacere e diletto ti racconto come ho organizzato la libreria di casa.
I libri sono divisi in due aree principali: la libreria sul pianerottolo del primo piano e lo studio. A queste si aggiungono: la cucina e il soggiorno.

paroladordine-libreria

Non sapevamo proprio come sfruttare questo spazio: il pianerottolo si trova tra la scala e la parete confinante con il fienile, lungo 400 cm e largo 80 cm. Abbiamo pensato di farci un bagno (idea scartata dopo il primo anno di lavori di ristrutturazione) o un ripostiglio (lunghissimo, strettissimo e poco funzionale) e per mesi e mesi è stato il deposito degli scatoloni del trasloco. Infine, l'illuminazione: perché non metterci una bella libreria? Fatto: con quattro moduli Billy di Ikea larghi 80 cm e profondi solo 28 cm.
Qui teniamo tutti i libri che non sono di lavoro, divisi rigorosamente per genere letterario: mitologia, fiabe e favole, fantasy; romanzi storici; racconti e manuali di viaggio; matematica, astronomia, filosofia; gialli; romanzi di donne; i classici della letteratura occidentale, dagli autori antichi ai giorni d'oggi; riviste e manuali fai-da-te, arti muliebri e arredamento. All'interno di ogni categoria, i libri sono divisi in ordine cronologico e autore.
Di solito ordino i libri sugli scaffali dall'alto al basso, ma in questo caso ho sistemato in basso i libri preferiti per averli sotto gli occhi mentre salgo le scale - questo sì che è amore!

Nello studio ci sono i miei testi da lavoro, divisi per argomento, ordine cronologico e autore. Non è stato facile organizzarli con un senso, ma alla fine ce l'ho fatta: prima i libri di antropologia, antropologia del turismo, guide e monografie sul Piemonte e le province del lago Maggiore; poi i testi di archeologia, storia dell'arte e storia.

paroladordine-cucina-libri

In cucina conserviamo i ricettari e i romanzi con ricette: dovrebbero stare tutti nello scaffale creato apposta sotto la finestra, ma dopo l'ultima rivoluzione il microonde li ha sloggiati: ora sono in parte sulla mensola nella nicchia. Li ho ordinati per argomento: raccolta di ricette, dolci, pane, cottura al forno, stuzzichini, bevande, cocktail, romanzi culinari.

paroladordine-soggiorno-libri

In soggiorno, invece, trovano posto sullo scaffale i libri di giardinaggio e quelli ricevuti in prestito, da riconsegnare alla prima occasione. I primi non seguono un ordine preciso: sono davvero pochi e conosco poco la materia. Ci sono anche i libri che non rileggerò: li ho girati dalla parte delle pagine e sono gli unici a essere in ordine cromatico!

In poche parole: non c'è un metodo univoco per organizzare i libri di casa. Il metodo migliore, come sempre, è il più funzionale per chi leggerà i libri: zero ricerche polverose e zero doppioni in agguato.

Buona organizzazione!
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Di come organizzare la libreria parlo anche qui:
- Donna Moderna

martedì 3 marzo 2015

Una stanza al mese #5: lo studio

Pronta per organizzare un'altra stanza? Vieni, lasciamo la sala da pranzo e le gioie della tavola: questo mese entriamo nello studio.
Lo studio è il luogo dedicato al lavoro intellettuale: qui regna sovrano il computer di casa, i fanciulli studiano e fanno i compiti, gli adulti lavorano - probabilmente entrambi si divertono navigando in internet (ehm). Inoltre è la stanza di casa dove si usano e ripongono tutti gli strumenti da lavoro e si archiviano i documenti della famiglia. Anche in questo caso la sua funzione è multipla, ma riguarda lo stesso aspetto:
  • si studia e si fanno i compiti
  • si lavora
  • si conservano gli strumenti da lavoro
  • si archiviano i documenti
Lo studio può trovarsi in un angolo del soggiorno (ti ricordi la postazione multimediale di Mayda?), della cucina o, anche, della camera da letto. In alcune case è una stanza a sé separata dalle altre.

Il nostro studio già lo conosci: è subito dopo il soggiorno, dalla parte opposta della cucina. È una stanza rettangolare con una grande portafinestra sul giardino ed è un ambiente di passaggio: qui, infatti, si trova la scala per il piano superiore che lo separa dal disimpegno con il "falso ingresso" e dal bagno piccolo. Occasionalmente si trasforma in sala da pranzo, ma ogni giorno dalle 09.00 alle 17.00  è la mia stanza del "dovere" e dalle 17.00 in poi è la stanza dello svago di mio marito. Il Baldo non ci mette zampa, se non per controllare che io sia ancora viva e per farsi fare un paio di coccole tra un sonnellino e l'altro. In questo ambiente abbiamo ricavato tre aree con diverse funzioni: il tavolone centrale funge da scrivania; le librerie, gli scaffali bassi e la mensola servono da archivio per i miei libri di studio e di lavoro; il vano centrale e i cassetti di una libreria sono l'area "ufficio". Invece, l'archivio dei documenti della famiglia e di casa (bollette, cedolini di lavoro et similia), che utilizziamo solo due o tre volte all'anno, si trova nel ripostiglio del piano superiore.
Come sempre, ho organizzato ogni area in base alla sua funzione, alle nostre abitudini, all'uso degli oggetti riposti e alla comodità di accesso.

Ti può interessare:
☞ Come ho progettato lo studio
☞ Come ho organizzato lo studio

paroladordine-unastanzaalmese-studio-scrivania

Il tavolone centrale è immenso come scrivania: posso sparpagliare libri, appunti e quaderni tutto attorno e ho ancora spazio per aggiungere qualcos'altro. E se non l'avessi, ci sarebbero sempre le sedute delle sedie da riempire: una delizia! Purtroppo, però, da quando il computer portatile mi ha detto addio lo uso poco.
Funzione: si studia e si lavora
Abitudine: sparpagliare libri, appunti e quaderni intorno finché se ne ha bisogno
Oggetti: necessari come scrivania su cui studiare e lavorare
Comodità: alta (la superficie è molto ampia e con vista sul giardino - che non guasta; ma la presa della corrente è alle spalle)

paroladordine-unastanzaalmese-studio-libreria-scaffali
 
Le due librerie sono "gemelle diverse": hanno le stesse dimensioni, ma una ha nella parte centrale un vano tv (te ne parlo tra poco). Qui sono archiviati tutti i libri di studio e lavoro, gli appunti dei corsi frequentati, riviste e fotocopie di argomenti attinenti al lavoro. Nella libreria sulla parete di fondo i libri sono ordinati per argomento (antropologia, viaggi e turismo, archeologia, storia e storia dell'arte); seguono lo stesso ordine le fotocopie e le riviste riposti nei portariviste; sul fondo cinque scatoloni conservano altri materiali, sempre suddivisi secondo questo criterio. La libreria sulla parete opposta, invece, ospita i libri di lingue (morte e vive), di tutte le materie studiate (dalla matematica all'economia, passando per il diritto), quaderni con appunti dei corsi frequentati, raccoglitori ad anelli con materiale di lavoro e copie del mio libro (sì!!! È appena stato pubblicato il sussidiario a cui ho lavorato in questi ultimi due anni).
Negli scaffali bassi ho archiviato nei portariviste tutti gli appunti e i materiali dei corsi universitari e post universitari, e il materiale turistico del mio territorio.
Sopra gli scaffali e sulla mensola, invece, conservo mappe e pieghevoli turistici di località visitate. Sono suddivise per: province del mio territorio, regioni italiane, stati europei, resto del mondo, luoghi archeologici.
Funzione: si archiviano i documenti di studio e lavoro
Abitudine: avere a portata di mano tutto il materiale utile per studiare e lavorare
Oggetti: necessari per contenere e suddividere il materiale di studio e lavoro
Comodità: altissima (le librerie, gli scaffali, le mensole e i contenitori permettono la suddivisione per argomenti e sono a portata di mano)

Ti può interessare:
☞ Come abbiamo trasformato le librerie

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In una delle due librerie c'è un vano tv. Al posto della televisione abbiamo inserito il computer del marito (ora anche il mio - vedi sopra) e la stampante multifunzione (fa anche da fotocopiatrice e scanner). Per avere più spazio a disposizione per la tastiera (e le gambe!) e per poter aprire e chiudere la stampante, abbiamo inserito due piani scorrevoli sotto a quello esistente. Nei dieci cassettini sul fondo della libreria sono riposti gli articoli di cancelleria (matite, penne, righelli, gomme, forbici, carta adesiva, pinzatrice, foratrice, etichettatrice, timbri, carta, fogli e buste, cartucce d'inchiostro, memorie e lettori cd esterni, cavi vari).
Funzione: si archiviano i documenti di studio e lavoro
Abitudine: avere a portata di mano tutto il materiale utile per studiare e lavorare
Oggetti: necessari per studiare e lavorare
Comodità: altissima (le librerie, gli scaffali, le mensole e i contenitori permettono una suddivisione di argomenti e sono a portata di mano)

Ti può interessare:
☞ Come abbiamo trasformato una libreria nella postazione per computer

Nello studio non c'è l'archivio dei documenti: l'abbiamo spostato nel ripostiglio del primo piano per motivi di spazio. Te ne parlo meglio prossimamente, intanto ti lascio l'identikit del perfetto studio!

paroladordine-siorganizza-studio

Buona organizzazione!


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Tavolo della nonna dell'Ottocento
Librerie Expedit di Ikea (fuori produzione, ma sostituite dalle simili Kallax)
Scaffali Billy di Ikea 
Portariviste Flyt di ikea 
Scatole con coperchio Kassett di Ikea
Scatole con coperchio per dvd Kassett di Ikea
Cassetti Expedit di Ikea (fuori produzione, ma sostituiti dai simili Kallax)

domenica 1 marzo 2015

Sfondo del desktop organizzato: Marzo!

Lo senti il profumo di primavera nell'aria? Io sì ed è per questo che lo sfondo di questo mese ha come protagonista il verde, colore associato alla rinascita. È la mia stagione preferita perché riesco a ritrovare le energie per concludere i progetti in corso e cominciarne di nuovi. Questo mese, con la squadra speciale di Paroladordine, affrontiamo la riorganizzazione dello studio; ti va di farlo con noi?


(Clicca su uno dei seguenti formati 
per scaricare lo sfondo corrispondente)

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