Una settimana fa mi trovavo a Milano con alcune amiche: Serena, Emanuela, Isabella, Monila e Cristina. Mancavano solo Claudia e Mayda per completare la Squadra di Paroladordine!
Festeggiavamo assieme il primo anno del blog di Paroladordine, un anno in cui tutte abbiamo creduto in un progetto e dato tanto di noi e la giusta energia - quella creativa e positiva - per farlo crescere ogni giorno di più.
Che cosa ho provato sabato scorso - e ogni volta che mi soffermo a pensarci? Tanta gratitudine e un infinito affetto per queste persone uniche e generose. Forse l'ho già detto, ma ripeterlo mi piace: sono fortunata ad averle incontrate.
Tra mille chiacchiere, un panino al salame e un dolce alla nocciola, abbiamo pensato anche a nuove idee per l'anno prossimo: tante, interessanti, folli, divertenti, poetiche, convinte. È la convinzione di fare qualcosa di buono il nostro carburante!
Te le racconterò tutte: e la prima, la più folle ma fortemente voluta, già lunedì.
Buon fine settimana e
sabato 31 ottobre 2015
giovedì 29 ottobre 2015
Pronti, partenza, via! Le liste per fare le valigie
Liste, odio e amore dei miei viaggi! Te ne avevo già accennato nel precedente articolo su come fare le valigie: le liste sono sempre molto utili per preparare i bagagli, soprattutto in caso di viaggi non preventivati. Ti sei mai trovata a dover fare la valigia per un improvviso impegno familiare, per una piccola vacanza a sorpresa, per un viaggio di lavoro non programmato, senza nemmeno avere il tempo di riflettere per bene su cosa portare con te e, una volta a destinazione, renderti conto che ti sei dimenticata qualche cosa di davvero utile e necessario? In casi come questi, quello che serve avere a portata di mano è un bel quadernino in cui - nei momenti liberi - puoi divertiti a stilare delle liste per preparare la "valigia perfetta" per ogni occasione. Hai bisogno di qualche suggerimento di liste che potresti preparare in un momento di calma? Eccole!
- Cosa mettere nella valigia per il mare
- Cosa mettere nella valigia per la montagna
- Cosa mettere nella valigia per le vacanze lunghe d'estate
- Cosa mettere nello zaino del campeggio dei bimbi
- pensa al clima che troverai (caldo? Freddo? Forte escursione termica tra il giorno e la notte?;
- a quali eventi dovrai partecipare (cene informali o formali? Escursioni o passeggiate in città? Appuntamenti di lavoro o incontri informali tra amiche?);
- potrai appendere i tuoi abiti ed eventualmente rinfrescarli con una passata di ferro da stiro oppure sarai costretta a lasciarli tutti in valigia? (nel secondo caso, punta su abbigliamento che non si gualcisce!);
- dovrai fare attività sportiva? Ti serve abbigliamento adatto? Hai bisogno di portare un costume da bagno ed un telo per asciugarti?
- Le scarpe vanno ugualmente inserite nella liste, sia pure per "genere" (scarpe eleganti, sportive, comode, ecc.)e senza esagerare!
- Troverai a disposizione prodotti per la cura del corpo (sciampo, bagnoschiuma, ecc.) o dovrai provvedere da casa?
Una volta che avrai chiari i tuoi bisogni, comincia a scrivere cercando di creare gruppi omogenei per tipologia di uso e crea una base comune, una sorta di lista standard a cui aggiungere singole liste specifiche. In qualsiasi stagione, per qualsiasi evento, ti serviranno comunque abbigliamento intimo e per la notte, il necessario per il "trucco e parrucco", eventuali medicinali di emergenza, ecc. Nella lista di esempio che trovi qui sotto, sono le voci evidenziate da un trattino. Se poi sei super-tecnologica, puoi usare applicazioni per computer o tavoletta elettronica come Evernote o Trello (se non le conosci, sono entrambe utili per prendere appunti, organizzare appuntamenti e gestire calendari ed in più danno la possibilità di creare delle liste: la cosa carina è che accanto ad ogni voce viene inserito un quadratino, da spuntare una volta completata l'azione).
Al momento di dover preparare la tua valigia, non dovrai far altro che prendere la lista giusta senza impazzire tra armadi, cassetti e tanti dubbi ( e sarai certa di aver preso davvero tutto l'indispensabile)!
Una ipotetica lista per una valigia da utilizzare per un viaggio di un paio di giorni, ad esempio un fine settimana nel periodo autunnale - qui sopra ne trovi una di esempio, ma davvero puoi divertirti a prepararne quante ne vuoi, sia "tagliate" sulle tue esigenze che su quelle dei tuoi familiari - dovrà quindi avere degli elementi comuni a tutte le altre stagioni ed occasioni (abbigliamento intimo, abbigliamento per la notte, il necessario per la toilette e per il trucco, gli indispensabili caricabatterie degli apparecchi elettronici, eventuali medicinali e necessario per piccole riparazioni di emergenza) ma dovrà prevedere in più dei capi ed accessori specifici come un ombrello, dei guanti leggeri per ripararsi dal freddo, un caldo foulard o una sciarpa morbida ed una giacca calda (o un impermeabile).
Ricordati di portare con te la lista che hai utilizzato: al momento di ripartire, potrai controllare di aver nuovamente messo in valigia tutto ciò che hai portato con te.
Ancora: al ritorno del tuo viaggio, ricordati di controllare la lista, aggiornala e migliorala se vedi che manca ancora qualcosa o, al contrario, se è troppo sovra-dimensionata rispetto ai tuoi bisogni. Come per tutte le cose, anche la preparazione di una valigia ha bisogno di piccoli aggiustamenti in corso d'opera per raggiungere il massimo dell'organizzazione!
martedì 27 ottobre 2015
Si organizza! Il disimpegno diventa un ripostiglio
Ti ricordi della casa da organizzare da cima a fondo? Dopo la camera da letto e il bagno oggi ti racconto come il disimpegno è diventato un mini-ripostiglio.
Come in molte case moderne, anche in questa non c'è un ripostiglio. Ci sono un ingresso (ma non abbastanza ampio per ricavarne uno sgabuzzino), un disimpegno tra soggiorno bagno e camera, e un grande balcone che segue l'esterno della casa.
In tutta la casa ci sono solo due armadi: uno molto grande in camera (che dopo l'organizzazione contiene solo vestiti, accessori e tessili per la casa) e uno piccolo sul balcone con il necessario per le pulizie di casa. Tutti gli oggetti che di solito si trovano raggruppati in un ripostiglio, non avevano fissa dimora ed erano sparpagliati in giro per casa: nel grande armadio in camera, nel mobile sottolavello in cucina, nell'armadio sul balcone, nel disimpegno e dietro la porta del soggiorno.
Decidiamo di organizzare il disimpegno per tre motivi fondamentali:
Il disimpegno è un piccolo ambiente di passaggio tra il soggiorno, il bagno e la camera da letto: misura all'incirca un metro quadrato. Entrando dal soggiorno ci si trova di fronte la porta della camera e a sinistra quella del bagno; due setti di dimensioni diversi (più profondo quello verso la camera, meno quello verso il soggiorno) creano una nicchia sulla destra, in cui ci sono una scarpiera, una scopa elettrica appesa al muro e i quadri elettrici. Purtroppo la porta del soggiorno si apre all'interno del disimpegno e rende difficile sfruttare comodamente l'intera nicchia.
Le fotografie sono prese dall'interno del bagno e mostrano la nicchia, cioè l'unica parete utile per creare un ripostiglio.
Gli obiettivi da raggiungere sono:
Ci siamo: il disimpegno si trasforma in un comodo ripostiglio, piccolo ma funzionale. La padrona di casa è soddisfatta e io più di lei: ormai è diventata un'esperta!
Come in molte case moderne, anche in questa non c'è un ripostiglio. Ci sono un ingresso (ma non abbastanza ampio per ricavarne uno sgabuzzino), un disimpegno tra soggiorno bagno e camera, e un grande balcone che segue l'esterno della casa.
In tutta la casa ci sono solo due armadi: uno molto grande in camera (che dopo l'organizzazione contiene solo vestiti, accessori e tessili per la casa) e uno piccolo sul balcone con il necessario per le pulizie di casa. Tutti gli oggetti che di solito si trovano raggruppati in un ripostiglio, non avevano fissa dimora ed erano sparpagliati in giro per casa: nel grande armadio in camera, nel mobile sottolavello in cucina, nell'armadio sul balcone, nel disimpegno e dietro la porta del soggiorno.
Decidiamo di organizzare il disimpegno per tre motivi fondamentali:
- dare un posto agli oggetti "raminghi" nelle altre stanze
- agevolare l'organizzazione delle altre stanze (della serie: vorrei tanto mettere uno scaffale per i libri in soggiorno, ma c'è la scala a pioli tra i piedi!)
- concludere la zona notte
Il disimpegno è un piccolo ambiente di passaggio tra il soggiorno, il bagno e la camera da letto: misura all'incirca un metro quadrato. Entrando dal soggiorno ci si trova di fronte la porta della camera e a sinistra quella del bagno; due setti di dimensioni diversi (più profondo quello verso la camera, meno quello verso il soggiorno) creano una nicchia sulla destra, in cui ci sono una scarpiera, una scopa elettrica appesa al muro e i quadri elettrici. Purtroppo la porta del soggiorno si apre all'interno del disimpegno e rende difficile sfruttare comodamente l'intera nicchia.
Le fotografie sono prese dall'interno del bagno e mostrano la nicchia, cioè l'unica parete utile per creare un ripostiglio.
Gli obiettivi da raggiungere sono:
- sfruttare tutta l'altezza del disimpegno
- sfruttare tutta la lunghezza e la profondità della piccola nicchia
- un mensolone profondo 50 cm da posizionare sopra lo stipite delle due porte (camera e soggiorno): in questo modo si crea un nuovo spazio contenitivo e capiente
- un mobile alto fino al mensolone, profondo quanto il setto verso la camera e dotato di due ante e un ripiano interno: detto anche "la rivoluzione", perché cambia completamente l'aspetto e la capacità contenitiva del disimpegno
- tre mensole tra il mensolone e i quadri elettrici, profonde quanto il setto verso il soggiorno, per contenere a vista scatole o altri oggetti di uso saltuario
- una porta ad apertura a libro verso il soggiorno
- eliminiamo la scarpiera: la scarpiera alta e stretta porta via solo spazio e non è abbastanza grande; pensiamo quindi di dedicare alle scarpe un altro spazio di casa
- ottimizziamo lo spazio sopra le porte: sul mensolone stiviamo le valigie (protette da sacchi in tessuto) e i borsoni da viaggio organizzati secondo il metodo matriosca, cioè inserendo i più piccoli nel più grande; basta una scala e in pochi minuti la scelta è fatta!
- ottimizziamo lo spazio nel mobile: sfruttiamo ogni centimentro disponibile, in profondità, in larghezza e in altezza! In alto sul ripiano appoggiamo un contenitore aperto con tutti i tipi di detergenti per la casa e tre scatole con coperchio con piccoli oggetti di uso saltuario (piastrine e fornelletto antizanzare; feltrini, brugole, varie ed eventuali; panni speciali per la polvere). Subito sotto, nel vano più ampio, sistemiamo sul fondo gli oggetti che vengono usati poco (l'asse da stiro, il ferro da stiro - ehm, la padrona di casa è come me: molto abile a stendere! - e la scala a pioli*), davanti, lo stendino. Sulle ante sono appese le scope e lo spazzolone e due scaffalini per spugne e strofinacci
- ottimizziamo lo spazio rimanente: sopra alla scopa elettrica e ai quadri elettrici c'è ancora spazio! Per ora abbiamo messo sulle mensoline i cd musicali e gli album fotografici, ma starebbero comode anche delle piccole scatole.
Ci siamo: il disimpegno si trasforma in un comodo ripostiglio, piccolo ma funzionale. La padrona di casa è soddisfatta e io più di lei: ormai è diventata un'esperta!
P.S.: prossima avventura: la cucina.
giovedì 22 ottobre 2015
socialMente: Re...cosa? Retake!
La prima volta che ho sentito questa parola, la mia amica Audrey mi raccontava di farne parte. Se non la conoscessi avrei pensato che faceva parte di qualche gruppo strano, ma no, Audrey è una donna concreta che si fa prendere solo delle cause belle e giuste. Così ho voluto approfondire il famoso Retake.
Il Retake secondo la loro pagina web è un un modo di vivere ideato da Rebecca Sptizmiller e Paola Carra nel 2009 che prevede una partecipazione attiva della cittadinanza in tutte quelle iniziative dedicate alla cura e alla valorizzazione del bene pubblico nonché alla creazione di una marcata coscienza civica attraverso progetti per alunni delle scuole elementari, medie e superiori. E non solo promuovono la vera arte di strada (purché legale) sia negli spazi pubblici che privati, perché l'arte è la medicina contro il degrado. Allora comincia a piacere anche a me, così ogni tanto quando guardo famiglie complete che vestono una pettorina blu, mi viene da sorridere e da pensare che c'è una via di scampo al degrado.
La nostra cara Teorie delle finestre rotte, te la ricordi? L'idea di non lasciare che il degrado prenda possesso della nostra vita, dei posti comuni, dei nostri palazzi, delle bellissime città italiane. Penso soprattutto all'effetto che devono avere sulle famiglie retakers queste mattine passate insieme a pulire un centimetro alla volta, a come per i bambini questi muri puliti diventano i loro muri, anche se di tutti, e la prossima volta invece di fare un danno se ne prenderanno cura.
Lo so, noi in Paroladordine ci occupiamo di organizzazione, non delle pulizie, però... se fossimo in grado di fare lo stesso in casa e ci occupassimo dei posti comuni? O se con l’aiuto dell'interessato facessimo insieme? Invece di soffrirne ogni volta: "Dove lo hai messo?" "Qual è il nuovo posto?" "Non trovo mai niente..." e finito l’incantesimo tutto il lavoro fatto un'altra volta diventa caos.
Magari solo così riusciremo a fare in modo che il nostro lavoro in casa sia rispettato e duraturo nel tempo, efficace e in grado di rispecchiare i veri bisogni di chi vive con noi. Non serve a nulla una casa organizzatissima che per funzionare ha bisogno di noi, di una mappa del tesoro e di buona fortuna per trovare le cose: l'idea è semplificare, non fare le guardiane dell'ordine.
Così un giorno mi sono iscritta pure io a un gruppo di Retake nella mia zona, e nella discussione una ragazza si lamentava che i graffiti avevano di nuovo coperto il muro appena pulito; una persona con più esperienza le ha risposto: “Prima o poi finiranno i soldi per le bombolette e noi saremo lì a dare un'ultima mano”. Seguirono applausi e ovazioni. Il mondo che vorrei: più retakers, più persone che si prendono cura dei beni propri e di tutti. E la casa che vorrei? Uguale! Una casa dove le persone si prendono cura del lavoro fatto da tutti.
Se vuoi sapere di più su questo movimento vai sul loro sito, sono già in tante città e come dicono loro: È un fenomeno rivoluzionario, nato spontaneamente dalla volontà di chi ama la nostra città e da chi quindi vuole curarla. Sta svegliando la sensibilità delle persone di ogni età e provenienza. Sta migliorando la faccia della città, e dell’intera penisola. Ci sta ridando la nostra dignità.
Il Retake secondo la loro pagina web è un un modo di vivere ideato da Rebecca Sptizmiller e Paola Carra nel 2009 che prevede una partecipazione attiva della cittadinanza in tutte quelle iniziative dedicate alla cura e alla valorizzazione del bene pubblico nonché alla creazione di una marcata coscienza civica attraverso progetti per alunni delle scuole elementari, medie e superiori. E non solo promuovono la vera arte di strada (purché legale) sia negli spazi pubblici che privati, perché l'arte è la medicina contro il degrado. Allora comincia a piacere anche a me, così ogni tanto quando guardo famiglie complete che vestono una pettorina blu, mi viene da sorridere e da pensare che c'è una via di scampo al degrado.
La nostra cara Teorie delle finestre rotte, te la ricordi? L'idea di non lasciare che il degrado prenda possesso della nostra vita, dei posti comuni, dei nostri palazzi, delle bellissime città italiane. Penso soprattutto all'effetto che devono avere sulle famiglie retakers queste mattine passate insieme a pulire un centimetro alla volta, a come per i bambini questi muri puliti diventano i loro muri, anche se di tutti, e la prossima volta invece di fare un danno se ne prenderanno cura.
Lo so, noi in Paroladordine ci occupiamo di organizzazione, non delle pulizie, però... se fossimo in grado di fare lo stesso in casa e ci occupassimo dei posti comuni? O se con l’aiuto dell'interessato facessimo insieme? Invece di soffrirne ogni volta: "Dove lo hai messo?" "Qual è il nuovo posto?" "Non trovo mai niente..." e finito l’incantesimo tutto il lavoro fatto un'altra volta diventa caos.
Magari solo così riusciremo a fare in modo che il nostro lavoro in casa sia rispettato e duraturo nel tempo, efficace e in grado di rispecchiare i veri bisogni di chi vive con noi. Non serve a nulla una casa organizzatissima che per funzionare ha bisogno di noi, di una mappa del tesoro e di buona fortuna per trovare le cose: l'idea è semplificare, non fare le guardiane dell'ordine.
Così un giorno mi sono iscritta pure io a un gruppo di Retake nella mia zona, e nella discussione una ragazza si lamentava che i graffiti avevano di nuovo coperto il muro appena pulito; una persona con più esperienza le ha risposto: “Prima o poi finiranno i soldi per le bombolette e noi saremo lì a dare un'ultima mano”. Seguirono applausi e ovazioni. Il mondo che vorrei: più retakers, più persone che si prendono cura dei beni propri e di tutti. E la casa che vorrei? Uguale! Una casa dove le persone si prendono cura del lavoro fatto da tutti.
Se vuoi sapere di più su questo movimento vai sul loro sito, sono già in tante città e come dicono loro: È un fenomeno rivoluzionario, nato spontaneamente dalla volontà di chi ama la nostra città e da chi quindi vuole curarla. Sta svegliando la sensibilità delle persone di ogni età e provenienza. Sta migliorando la faccia della città, e dell’intera penisola. Ci sta ridando la nostra dignità.
mercoledì 21 ottobre 2015
Halloween... arrivano i mostri!
Adoro l'atmosfera autunnale: i suoi colori, i sapori della zucca e delle castagne e sopratutto adoro Halloween! Ho sempre amato travestirmi e questa festa è l'occasione perfetta per interpretare quei personaggi spaventosi che mi hanno sempre affascinato. Allora tira fuori i tuoi denti da vampiro, la luna piena è ormai alta nel cielo... ecco la playlist perfetta per la serata dei mostri!
martedì 20 ottobre 2015
Divertimento
Insomma, che cos'è il divertimento?
Se torno indietro nel tempo e cerco di acchiappare al volo i momenti in cui mi sono divertita, vedo un film pieno di luce e di colori vividi:
gioco per ore con i miei pupazzi preferiti e assaporo l'aria fresca sul volto mentre pedalo,Mi diverto quando sono impegnata con intensità a fare quel che mi piace, quel che mi riempie il cuore, quel che mi arricchisce e mi fa sentire pienamente me stessa.
rido con le mie amiche,
guardo le infinite sfumature del cielo specchiato nel lago,
scrivo lettere appassionate all'amica lontana e leggo avidamente le sue risposte,
ascolto a occhi aperti le saggezze di chi è arrivato prima di me,
pranzo (interminabili pranzi) con le amiche del cuore,
passeggio in città col naso all'insù,
passo giornate nella calura estiva o nel gelo invernale china sul terreno per raccogliere le tracce del passato,
gioco con i bambini nelle scuole e racconto loro di posti lontani nel tempo,
preparo una cena per gli amici in visita,
faccio nuove conoscenze con cui rido e scherzo, studio, chiacchiero,
leggo i miei libri preferiti e scrivo le mie storie preferite,
creo con fili di lana coperte calde per i giorni freschi,
vado in moto con mio marito, rido mentre l'osservo giocare col cane, progetto con lui il nostro presente,
viaggio,
abbraccio amiche lontane ma tanto vicine,
misuro e disegno case, mobili, nicchie,
sto con le persone che amo...
Anche quando lavoro - anzi, soprattutto quando lavoro: perché fare ciò che amo fare mi fa sentire bene.
Daniel Goleman nel suo libro Focus dice che un buon lavoro è la miscela tra ciò che si è bravi a fare, ciò che risveglia e mantiene gli interessi personali e ciò che si ritiene importante in base ai propri principi etici. Quindi posso dire di essere fortunata.
Se poi con il mio lavoro sono anche utile e aiuto chi ne ha bisogno, ecco: non solo mi diverto, non solo mi sento fortunata, ma sono anche grata.
Fare ciò che mi piace
e farlo con gusto è il mio carburante:
la soddisfazione altrui è la mia.
giovedì 15 ottobre 2015
laManu nella rete - da avere nel sottoscala!
Quando lo spazio in casa scarseggia, anche un sottoscala diventa utile per domare il nostro disordine. Organizzare un sottoscala diventa quasi una sfida se si pensa che è un ambiente piccolo e solitamente scomodo, ma che può riservare grandi soddisfazioni. Anche per me questo articolo è stata una sfida: quali idee pratiche mostrarti, che laManu non avesse già scovato? Questo mese, oltre alle solite bacheche con i "consigli per gli acquisti", ti mostrerò immagini esemplicative delle diverse tipologie di scale. Partiamo?
Scala alta e chiusa
Se sei fortunata ad avere un accesso alto, il sottoscala diventa un vero è proprio locale da chiudere con una porta ed organizzarlo con mensole, proprio come l'esempio qui sotto preso dal sito di The Kitchn.
Qui il sottoscala è utilizzato come dispensa, quindi via libera a contenitori di ogni foggia e dimensioni come quelli di cui abbiamo parlato in cucina (ovviamente per noi che giriamo per casa con metro, matita e blocco è normale amministrazione). Qui invece ho trovato soluzioni ancora più specifiche come quelle di Zeller e The Organising Store. Quando il sottoscala serve a stipare prodotti e accessori per la pulizia, il supporto di Ikea fa al caso tuo. Se il sottoscala è vicino all'ingresso, ti saranno utili i portascarpe di Bonprix e J-me. Il primo ha anche il vantaggio di avere le rotelle, quindi si può spostare da un lato all'altro dello spazio. Altri validi accessori sono i ganci appenditutto, come quelli di Ikea (colorati e di varie dimensioni) oppure quelli che ti ho mostrato nel ripostiglio, che possono essere anche appesi. E se immagi porte ed ante come una pagina bianca su cui prendere appunti (come succede a me), puoi applicare la lavagna di Bonprix, perfetta per annotare impegni, promemoria, appuntamenti, elenchi, liste della spesa, ecc.
1. Zeller - scaffale a 2 ripiani - dim. cm L18,5xH35xP42
2. The organising store - portalattine - dim. cm L30,48xH22,86xP47,63 - prezzo 26,76$
3. The organising store - vassoio girevole doppio - dim. cm D25,4xH17 - prezzo 25,99$
4. Ikea - Losjön appenditutto - conf. 5 pezzi - prezzo 6,99€
5. Bonprix - lavagna adesiva bianca - dim. cm L57xH100 - prezzo 14,99€
6. Ikea - Utrusta accessorio per prodotti pulizia - dim. cm L35,6xH140xP56,90 - prezzo 79,00€
7. Bonprix - portascarpe (36 paia) con rotelle - dim. cm L65xH100xP27 - prezzo 39,99€
8. J-Me - portascarpe orizzontale - dim. cm L70xH9xP14 - prezzo 50£
Scala bassa e chiusa
L'esempio perfetto di questa tipologia di sottoscala è proprio quello della nostra Alessandra. Nel suo articolo ti spiega come l'ha realizzato ed organizzato. Qui si vede bene che la parte più alta (quella con le mensole) non era abbastanza alta per una porta. Lei ha scelto di chiuderla con delle ante, ma a volte basta anche una tenda oppure puoi lasciarlo anche a vista, utilizzando gli accessori giusti (per le altre due parti più basse sono stati realizzati dei cassettoni).
Le prime 3 soluzioni che ti propongo sono cassettiere e carrelli: la cassettiera di Iris Europe puoi utilizzarla in un sottoscala a vista (ideale per una zona studio!). Anche il carrello di Relaxdays (oltre che pratico) è esteticamente piacevole da mostrare, mentre quello di Bama Group è perfetto per un sottoscala chiuso come quello di Alessandra (con rotelle e vassoio, è utile da avere vicino a te quando cucini). Nella parte bassa del sottoscala, se hai dei cassettoni puoi inserirci i contenitori di Container Store (perfetti per le riviste ma anche per la moltitudine di coperchi che abbiamo!) e il cesto pieghevole di Leroy Merlin (con i suoi manici puoi trasportarne il contenuto dove vuoi). Di scatole te ne ho mostrate tante, quelle che ho trovato oggi hanno la particolarità di avere mezzo coperchio apribile, per vedere meglio il contenuto senza spostarle. Quelle di Ikea, secondo me, si addicono di più ad un ingresso (per riporre sciarpe, cappelli, guanti ecc.) e possono essere anche lasciate a vista, mentre quelle di Amazon le trovo comode per una dispensa, zona ufficio, ecc.) La chicca di questa bacheca è il portabottiglie di Koziol, così particolare esteticamente, che puoi lasciarlo a vista e con la sua modularità puoi comporre come vuoi.
1. Iris Europe - cassettiera - dim. cm L30xH67xP38 - prezzo 31,99€
2. Relaxdays - carrello 3 scomparti - dim. L37xH80xP30 - prezzo 39,90€
3. Bama Group - carrello cucinotto - dim. cm D37x64,5
4. Container store - contenitori trasparenti - dim. cm L10xH25xP33 - prezzo 3,79€
5. Leroy Merlin - cesta pieghevole - dim. cm. L39xH21x25,5 - prezzo 4,99€
6. Ikea - Svira scatola con coperchio - dim. cm. da L24xH16xP39 - prezzo da 6,99€
7. Amazon - scatola con coperchio mezza apertura - dim. cm L39xH30,5xP57,5 - prezzo 13,99€
8. Koziol - portabottiglie - dim. cm L23xH36,4xP35,3 - prezzo 34,95€
Scala aperta
Questo tipo di scala rappresenta la sfida più difficile perchè qui niente può essere lasciato... al caos! Io ne ho una così, so bene cosa significa ed infatti sarà uno dei miei prossimi obiettivi organizzitivi. Intanto cerco spunti e quelli di Bare Wundebar e Home Designing mi sembrano perfetti per mostrarti la tipologia di cui sto parlando.
Mi rendo conto che le soluzioni della prossima bacheca sono un po' più costose rispetto alle solite che ti propongo, ma quando l'utile deve unirsi all'esteticamente interessante, vale la pena spendere qualcosa in più. Come per il porta abiti e scarpiera di Umbra, essenziale ma d'effetto. Il mobiletto di Tontarelli è perfetto per le scarpe ma secondo me, grazie alle sue pratiche tasche laterali, va bene anche per la zona studio ed anche per una dispensa, perché no! Per i cesti di Container Store è stato amore a prima vista: già li vedo in un sottoscala adibito a zona ufficio oppure anche in un ingresso, per contenere guanti e sciarpe della famiglia (ad ognuno il suo cesto, il suo colore). Anche sotto una scala aperta non possono mancare le scatole, quelle di Hema le ho scelte per l'oblò sul davanti, che permette di vederne il contenuto, mentre quelle di Container Store perchè possiamo scriverlo sull'etichetta. Belle e pratiche entrambe le soluzioni! Per un sottoscala dedicato a zona studio è utile avere un organizzatore da parete, come quello di Monkey Business. Mentre sulla scrivania o sulla mensola (di un ingresso) è perfetta la cassettina di Ikea. Hai bisogno di appenditutto/portachiavi, ma non ne trovi uno all'altezza? Quello di Monkey Business non ti ricorda la maniglia di "Alice nel Paese delle meraviglie"? Perfetta per un sottoscala da favola!
1. Umbra - porta abiti e scarpiera - dim. cm L69,2xH187,9xP6,4 - prezzo 175,00€
2. Tontarelli - mobiletto con tasche laterali - dim. cm L79xH85,5xP43 - prezzo 119,00€
3. Container Store - cesti di plastica con manici - dim. cm L20,32xH22,35xP27.9 - prezzo 14,24€
4. Hema - scatola con oblò - dim. cm L38xH20xP28 - prezzo 6£
5. Container Store - set 2 scatole - dim. cm L27,94xH19,05xP27,94 - prezzo 18,99€
6. Monkey Business - organizattore magnetico - dim. cm L15,5xH23,5xP2 - prezzo 12,00€
7. Ikea - cassettina per corrispondenza - dim. cm L32xH32xP24 - prezzo 19,90€
8. Monkey Business - gancio portachiavi e appenditutto - dim. cm L7xH16,5xP6 - prezzo 15,00€
Mi piacerebbe sapere qual'è il tuo "da avere" preferito di questo mese.
Buoni acquisti!
Scala alta e chiusa
Se sei fortunata ad avere un accesso alto, il sottoscala diventa un vero è proprio locale da chiudere con una porta ed organizzarlo con mensole, proprio come l'esempio qui sotto preso dal sito di The Kitchn.
fotografia di The Kitchn.com |
Qui il sottoscala è utilizzato come dispensa, quindi via libera a contenitori di ogni foggia e dimensioni come quelli di cui abbiamo parlato in cucina (ovviamente per noi che giriamo per casa con metro, matita e blocco è normale amministrazione). Qui invece ho trovato soluzioni ancora più specifiche come quelle di Zeller e The Organising Store. Quando il sottoscala serve a stipare prodotti e accessori per la pulizia, il supporto di Ikea fa al caso tuo. Se il sottoscala è vicino all'ingresso, ti saranno utili i portascarpe di Bonprix e J-me. Il primo ha anche il vantaggio di avere le rotelle, quindi si può spostare da un lato all'altro dello spazio. Altri validi accessori sono i ganci appenditutto, come quelli di Ikea (colorati e di varie dimensioni) oppure quelli che ti ho mostrato nel ripostiglio, che possono essere anche appesi. E se immagi porte ed ante come una pagina bianca su cui prendere appunti (come succede a me), puoi applicare la lavagna di Bonprix, perfetta per annotare impegni, promemoria, appuntamenti, elenchi, liste della spesa, ecc.
1. Zeller - scaffale a 2 ripiani - dim. cm L18,5xH35xP42
2. The organising store - portalattine - dim. cm L30,48xH22,86xP47,63 - prezzo 26,76$
3. The organising store - vassoio girevole doppio - dim. cm D25,4xH17 - prezzo 25,99$
4. Ikea - Losjön appenditutto - conf. 5 pezzi - prezzo 6,99€
5. Bonprix - lavagna adesiva bianca - dim. cm L57xH100 - prezzo 14,99€
6. Ikea - Utrusta accessorio per prodotti pulizia - dim. cm L35,6xH140xP56,90 - prezzo 79,00€
7. Bonprix - portascarpe (36 paia) con rotelle - dim. cm L65xH100xP27 - prezzo 39,99€
8. J-Me - portascarpe orizzontale - dim. cm L70xH9xP14 - prezzo 50£
Scala bassa e chiusa
L'esempio perfetto di questa tipologia di sottoscala è proprio quello della nostra Alessandra. Nel suo articolo ti spiega come l'ha realizzato ed organizzato. Qui si vede bene che la parte più alta (quella con le mensole) non era abbastanza alta per una porta. Lei ha scelto di chiuderla con delle ante, ma a volte basta anche una tenda oppure puoi lasciarlo anche a vista, utilizzando gli accessori giusti (per le altre due parti più basse sono stati realizzati dei cassettoni).
fotografia di Sorriso a 365 giorni |
Le prime 3 soluzioni che ti propongo sono cassettiere e carrelli: la cassettiera di Iris Europe puoi utilizzarla in un sottoscala a vista (ideale per una zona studio!). Anche il carrello di Relaxdays (oltre che pratico) è esteticamente piacevole da mostrare, mentre quello di Bama Group è perfetto per un sottoscala chiuso come quello di Alessandra (con rotelle e vassoio, è utile da avere vicino a te quando cucini). Nella parte bassa del sottoscala, se hai dei cassettoni puoi inserirci i contenitori di Container Store (perfetti per le riviste ma anche per la moltitudine di coperchi che abbiamo!) e il cesto pieghevole di Leroy Merlin (con i suoi manici puoi trasportarne il contenuto dove vuoi). Di scatole te ne ho mostrate tante, quelle che ho trovato oggi hanno la particolarità di avere mezzo coperchio apribile, per vedere meglio il contenuto senza spostarle. Quelle di Ikea, secondo me, si addicono di più ad un ingresso (per riporre sciarpe, cappelli, guanti ecc.) e possono essere anche lasciate a vista, mentre quelle di Amazon le trovo comode per una dispensa, zona ufficio, ecc.) La chicca di questa bacheca è il portabottiglie di Koziol, così particolare esteticamente, che puoi lasciarlo a vista e con la sua modularità puoi comporre come vuoi.
1. Iris Europe - cassettiera - dim. cm L30xH67xP38 - prezzo 31,99€
2. Relaxdays - carrello 3 scomparti - dim. L37xH80xP30 - prezzo 39,90€
3. Bama Group - carrello cucinotto - dim. cm D37x64,5
4. Container store - contenitori trasparenti - dim. cm L10xH25xP33 - prezzo 3,79€
5. Leroy Merlin - cesta pieghevole - dim. cm. L39xH21x25,5 - prezzo 4,99€
6. Ikea - Svira scatola con coperchio - dim. cm. da L24xH16xP39 - prezzo da 6,99€
7. Amazon - scatola con coperchio mezza apertura - dim. cm L39xH30,5xP57,5 - prezzo 13,99€
8. Koziol - portabottiglie - dim. cm L23xH36,4xP35,3 - prezzo 34,95€
Scala aperta
Questo tipo di scala rappresenta la sfida più difficile perchè qui niente può essere lasciato... al caos! Io ne ho una così, so bene cosa significa ed infatti sarà uno dei miei prossimi obiettivi organizzitivi. Intanto cerco spunti e quelli di Bare Wundebar e Home Designing mi sembrano perfetti per mostrarti la tipologia di cui sto parlando.
1. Barewunderbar - 2. Home Designing |
Mi rendo conto che le soluzioni della prossima bacheca sono un po' più costose rispetto alle solite che ti propongo, ma quando l'utile deve unirsi all'esteticamente interessante, vale la pena spendere qualcosa in più. Come per il porta abiti e scarpiera di Umbra, essenziale ma d'effetto. Il mobiletto di Tontarelli è perfetto per le scarpe ma secondo me, grazie alle sue pratiche tasche laterali, va bene anche per la zona studio ed anche per una dispensa, perché no! Per i cesti di Container Store è stato amore a prima vista: già li vedo in un sottoscala adibito a zona ufficio oppure anche in un ingresso, per contenere guanti e sciarpe della famiglia (ad ognuno il suo cesto, il suo colore). Anche sotto una scala aperta non possono mancare le scatole, quelle di Hema le ho scelte per l'oblò sul davanti, che permette di vederne il contenuto, mentre quelle di Container Store perchè possiamo scriverlo sull'etichetta. Belle e pratiche entrambe le soluzioni! Per un sottoscala dedicato a zona studio è utile avere un organizzatore da parete, come quello di Monkey Business. Mentre sulla scrivania o sulla mensola (di un ingresso) è perfetta la cassettina di Ikea. Hai bisogno di appenditutto/portachiavi, ma non ne trovi uno all'altezza? Quello di Monkey Business non ti ricorda la maniglia di "Alice nel Paese delle meraviglie"? Perfetta per un sottoscala da favola!
1. Umbra - porta abiti e scarpiera - dim. cm L69,2xH187,9xP6,4 - prezzo 175,00€
2. Tontarelli - mobiletto con tasche laterali - dim. cm L79xH85,5xP43 - prezzo 119,00€
3. Container Store - cesti di plastica con manici - dim. cm L20,32xH22,35xP27.9 - prezzo 14,24€
4. Hema - scatola con oblò - dim. cm L38xH20xP28 - prezzo 6£
5. Container Store - set 2 scatole - dim. cm L27,94xH19,05xP27,94 - prezzo 18,99€
6. Monkey Business - organizattore magnetico - dim. cm L15,5xH23,5xP2 - prezzo 12,00€
7. Ikea - cassettina per corrispondenza - dim. cm L32xH32xP24 - prezzo 19,90€
8. Monkey Business - gancio portachiavi e appenditutto - dim. cm L7xH16,5xP6 - prezzo 15,00€
Mi piacerebbe sapere qual'è il tuo "da avere" preferito di questo mese.
Buoni acquisti!
mercoledì 14 ottobre 2015
La stanza verde di Cri: come organizzare gli attrezzi 2
Il mese scorso ti ho fatto vedere come utilizzare i pallet per organizzare gli attrezzi grandi dell'orto.
Adesso ti illustro come ho organizzato gli attrezzi più piccoli.
Io ho due esigenze: usarli nell'orto e a casa.
Nell'orto prediligo la praticità all'estetica, per questo, le parti restanti dei pallet, tagliati per gli attrezzi più grandi, le abbiamo semplicemente appese a una parete interna della casetta.
Io ho due esigenze: usarli nell'orto e a casa.
Nell'orto prediligo la praticità all'estetica, per questo, le parti restanti dei pallet, tagliati per gli attrezzi più grandi, le abbiamo semplicemente appese a una parete interna della casetta.
Uno l'ho usato come una specie di mensola, così ho avuto la possibilità di appoggiare sopra le cose che non si possono appendere, mentre sotto ho potuto agganciare la roncola e le seghe.
L'altro l'ho semplicemente attaccato in verticale, ho piantato dei chiodi e vi ho appeso le palette e i piccoli rastrelli.
L'altro l'ho semplicemente attaccato in verticale, ho piantato dei chiodi e vi ho appeso le palette e i piccoli rastrelli.
Lo so, non sono belli da vedere, ma preferisco avere tutto a vista per non diventare matta a cercare l'attrezzo che mi serve e questa è una soluzione ottimale.
Fuori dalla casetta trova posto la carriola, è importante tenerla riposta in verticale, in modo che il suo peso non danneggi la ruota.
Per riparare la ruota dai raggi del sole e la carriola dalla pioggia, abbiamo recuperato un ombrello, perché a casa mia non si butta (quasi) nulla se può essere riutilizzato.
Fuori dalla casetta trova posto la carriola, è importante tenerla riposta in verticale, in modo che il suo peso non danneggi la ruota.
Per riparare la ruota dai raggi del sole e la carriola dalla pioggia, abbiamo recuperato un ombrello, perché a casa mia non si butta (quasi) nulla se può essere riutilizzato.
A casa, invece, ho anche l'esigenza dell'estetica, cioè tenere a portata di mano i vasi e i piccoli attrezzi, ma senza che siano in vista, ma dove riporli?
Per fortuna i precedenti proprietari di casa ci hanno lasciato un armadio in metallo, è un po' malconcio,(ho in programma di dipingerlo, prima o poi, ma tanto è nel sottoscala all'esterno) ma utile al mio scopo.
Dentro hanno trovato posto i vasi in terracotta e in plastica suddivisi per tipologia e per dimensioni.
Allo sportello ho appeso palette e rastrelli, pronti per essere usati nelle mie micro aiuole.
Alla porta dell'armadietto, all'esterno, ho applicato un imbuto, fatto da mio nonno, dove tenere un gomitolo di spago, e un paio di forbici.
Per attaccare l'imbuto il fidanzato lo ha forato col trapano, ha forato anche la porta dell'armadietto, poi li ha uniti con del filo di ferro.
Le forbici, invece, stanno attaccate allo sportello con l'aiuto di una piccola calamita.
Come vedi questo armadio è multifunzione, ci serve anche come portaombrelli!
Se non hai a disposizione un armadio, per appendere i piccoli attrezzi puoi usare un vecchio rastrello attaccato a una mensola o al muro.
Abbi cura di fissarlo bene, in modo che non oscilli quando stacchi un attrezzo.
I vasi li puoi tenere impilati in un angolino e nasconderli alla vista con delle piante.
Tra un vaso di terracotta e l'altro infila del cartone, per evitare che si incastrino e si rompano quando ne devi prendere uno.
martedì 13 ottobre 2015
Si studia! L'arte delle liste
Tra gli scaffali delle librerie, a caccia di un libro assolutamente introvabile, mi sono imbattutta in L'arte delle liste. Semplificare e organizzare. Conoscere meglio se stessi. Arricchire la propria vita di Dominique Loreau.
Adoro fare liste. Scrivere blu su bianco un elenco di parole che mi collegano alla vita quotidiana, mi chiarisce le idee, mi libera da ansie, mi fa sentire efficiente, mi riempie di voglia di fare: cosa c'è di più catartico della semplice azione di tirare una riga su una voce dopo l'altra della famosa lista delle cose da fare?
È un libro piccolo, ma già dal sottotitolo promette grandi cose. È diviso in sei capitoli ed è un crescendo di utili consigli: non solo per semplificare la propria vita, ma anche per conoscersi meglio, trovare la via giusta ed essere appagati da ciò che si è e si fa. Un percorso completo, insomma, che dal caos conduce alla serenità, alla felicità e all'appagamento dell'anima.
Ti lascio la curiosità di scoprire i suoi insegnamenti per imparare a conoscersi meglio e valorizzarsi, e per prendersi cura di sé e della propria felicità. Qui, invece, ti parlo dei due capitoli iniziali e dell'ultimo, più pratici e legati all'organizzazione.
Secondo l'autrice, la nostra vita è fatta di liste che aiutano a controllare gli impegni, le cose da fare, il nostro tempo, lo stress quotidiano: compilare elenchi [...] è un sistema per arricchirsi, coadiuvare la memoria, rinfrescarla e vivere più intensamente.
Dominique Loreau inizia a descrivere come e quali liste compilare per semplificare e organizzare il quotidiano: il nostro rapporto col tempo, col denaro, con il cibo e l'alimentazione, con la salute e la bellezza, con i lavori domestici, con i viaggi, con gli oggetti da eliminare. Sottolinea l'importanza di comprendere la priorità di ogni nostro impegno sul lavoro, in famiglia, in casa e con noi stesse, e di non perdersi d'animo e non procrastinare ma agire. Il segreto di una vita ben vissuta, lo dice spesso, è agire.
Secondo l'autrice, la nostra vita è fatta di liste che aiutano a controllare gli impegni, le cose da fare, il nostro tempo, lo stress quotidiano: compilare elenchi [...] è un sistema per arricchirsi, coadiuvare la memoria, rinfrescarla e vivere più intensamente.
Dominique Loreau inizia a descrivere come e quali liste compilare per semplificare e organizzare il quotidiano: il nostro rapporto col tempo, col denaro, con il cibo e l'alimentazione, con la salute e la bellezza, con i lavori domestici, con i viaggi, con gli oggetti da eliminare. Sottolinea l'importanza di comprendere la priorità di ogni nostro impegno sul lavoro, in famiglia, in casa e con noi stesse, e di non perdersi d'animo e non procrastinare ma agire. Il segreto di una vita ben vissuta, lo dice spesso, è agire.
Nell'ultimo capitolo l'autrice consiglia quali supporti utilizzare e come compilare le liste. Meglio un taccuino di piccole dimensioni da tenere sempre con sé (celo!) su cui trascrivere le informazioni, le idee, qualsiasi cosa nel momento stesso in cui sia mecessario farlo. Gli appunti presi sul taccuino costituiscono un po' la brutta delle liste definitive. Le liste definitive vanno scritte, invece, su supporti "infiniti": il computer, se sei tecnologica, oppure un quaderno ad anelli di 30 mm di diametro; e quando il quaderno ad nelli è colmo, puoi archiviare le vecchie liste in altri quaderni ad anelli dedicati a singoli argomenti. L'autrice consiglia fogli di carta a quadretti di 5 mm (i miei preferiti): sono l'ideale per scrivere su ogni riga, in maniera chiara e ordinata.
Dà consigli anche su come fare le liste: non sempre è facile e intuitivo trovare il sistema giusto per archiviare le liste. Puoi usare fogli di colori diversi per ogni categoria di argomento, dividere il foglio in due colonne per certi tipi di liste, usare un colore diverso per ogni umore, scrivere in una calligrafia d'altri tempi, dare forme alle liste (come le poesie dei Futuristi), disegnare invece che scrivere, aggiungere fotografie o ritagli di giornale... Puoi fare tutto quello che ti suggerisce la fantasia.
È importante, però, che ogni lista abbia un titolo e che l'elenco comprenda voci inerenti solo al tema del titolo: tutto ciò che è al di fuori, va eliminato e spostato in altre liste create appositamente. Come dice l'autrice, le liste fanno risparmiare tempo e si rivelano molto pratiche quando ci sentiamo oberati da tutto ciò che dobbiamo o vogliamo fare. [...] Il più delle volte occorre essere organizzati per gustare appieno il proprio tempo e sfruttare le occasioni che ci offre.
Gli elenchi hanno sempre fatto parte della mia vita da studentessa e da archeologa, e ancora adesso, che ho cambiato completamente stile di vita, ne fanno parte. A inizio mese compilo l'elenco degli obiettivi da raggiungere, ogni settimana scrivo una lista degli impegni lavorativi da portare avanti giorno per giorno, ogni mattina elenco quel che devo fare - in cima le tre attività più importanti, di seguito altre sette voci meno urgenti. Qualche giorno prima di partire per la mia vacanza settembrina ho preparato la lista delle cose da portare con me e la lista delle cose da fare a casa: in questo modo ho sedato la mia ansia da viaggiatrice e non ho perso tempo a girare in tondo. Quando son tornata dalle mie vacanze ho pensato alle prossime agende da realizzare (la mia personale e quella per la famiglia): con tanto spazio per liste efficaci e per ricordare le novità dell'anno. Per esempio, ho iniziato a gennaio a stilare un elenco delle mie "prime volte": quando la rileggo è un'iniezione di positività e grinta! Potrei quasi dire che una lista ben fatta sia la mia migliore amica.
Ora sono curiosa: qual è il tuo rapporto con le liste, nemmeno tu riesci a vivere senza?
Buona organizzazione!
giovedì 8 ottobre 2015
mercoledì 7 ottobre 2015
Evento nazionale APOI 2015: presente!
Tra un mese esatto sarò all'Evento nazionale APOI 2015 e sono già pervasa da una buona dose di agitazione positiva! Il titolo, poi, è tutto un programma: "Impara ad organizzarti... divertendoti!"
È un evento importante non solo per me come Professional Organizer, ma anche per APOI come promotore della cultura dell'organizzazione e per chiunque sia interessato a questo meraviglioso mondo.
Di mattina parteciperò all'incontro dedicato ai PO associati (e finalmente potrò abbracciare persone di cui ho ascoltato finora solo la voce!), di pomeriggio, invece, apriremo le porte al pubblico e... inizieremo a divertirci assieme!
Ti racconto un po' come sarà: quando entrerai, sarai accolta dai PO che ti chiederanno i tuoi dati e in cambio ti lasceranno un badge, cioè un cartellino d'identificazione, con il tuo nome e la mappa dell'evento. La mappa ti servirà per organizzare la visita e rendere questa esperienza unica e su misura per te.
Potrai scegliere di partecipare agli incontri con noi PO: ci saranno quattro spazi, i corner, dedicati ciascuno a un ambito diverso dell'organizzazione (Alleggerisci e semplifica, Organizza la casa, Organizza il lavoro, Organizza lo stile di vita) in cui condivideremo con te strumenti e metodi per migliorare le abilità organizzative - naturalmente divertendoci!
Potrai fermarti nella piazza per seguire la presentazione dell'evento e sapere cosa fa l'associazione e cosa fanno i PO; oppure fermarti e assistere ai laboratori gestiti dalle aziende sponsor per conoscere meglio i loro prodotti.
E se avrai qualche domanda da farci, ti aspettiamo ai tavoli Parla con un PO: siamo pronti a darti i consigli migliori con una consulenza individuale e gratuita.
Nel frattempo... fervono i preparativi e il tasso di entusiasmo è alle stelle! Lavorare assieme dietro le quinte per realizzare un evento in cui siano coinvolti tutti - visitatori, sponsor e PO - è un'occasione imperdibile.
Ti lascio tutte le coordinate dell'evento:
APOI |
È un evento importante non solo per me come Professional Organizer, ma anche per APOI come promotore della cultura dell'organizzazione e per chiunque sia interessato a questo meraviglioso mondo.
Di mattina parteciperò all'incontro dedicato ai PO associati (e finalmente potrò abbracciare persone di cui ho ascoltato finora solo la voce!), di pomeriggio, invece, apriremo le porte al pubblico e... inizieremo a divertirci assieme!
Ti racconto un po' come sarà: quando entrerai, sarai accolta dai PO che ti chiederanno i tuoi dati e in cambio ti lasceranno un badge, cioè un cartellino d'identificazione, con il tuo nome e la mappa dell'evento. La mappa ti servirà per organizzare la visita e rendere questa esperienza unica e su misura per te.
Potrai scegliere di partecipare agli incontri con noi PO: ci saranno quattro spazi, i corner, dedicati ciascuno a un ambito diverso dell'organizzazione (Alleggerisci e semplifica, Organizza la casa, Organizza il lavoro, Organizza lo stile di vita) in cui condivideremo con te strumenti e metodi per migliorare le abilità organizzative - naturalmente divertendoci!
Potrai fermarti nella piazza per seguire la presentazione dell'evento e sapere cosa fa l'associazione e cosa fanno i PO; oppure fermarti e assistere ai laboratori gestiti dalle aziende sponsor per conoscere meglio i loro prodotti.
E se avrai qualche domanda da farci, ti aspettiamo ai tavoli Parla con un PO: siamo pronti a darti i consigli migliori con una consulenza individuale e gratuita.
Nel frattempo... fervono i preparativi e il tasso di entusiasmo è alle stelle! Lavorare assieme dietro le quinte per realizzare un evento in cui siano coinvolti tutti - visitatori, sponsor e PO - è un'occasione imperdibile.
Ti lascio tutte le coordinate dell'evento:
Evento Nazionale APOI (Associazione Professional Organizers Italia) 2015, seconda edizioneSe fai un salto, mi troverai nei corner Organizza la casa e Organizza lo stile di vita e, naturalmente, nella postazione delle consulenze individuali Parla con un PO: ti aspetto!
"Impara ad organizzarti... divertendoti!"
sabato 7 novembre 2015
dalle 10.00 alle 12.00 - Incontro degli associati APOI
dalle 15.00 alle 20.00 - Incontro col pubblico (ingresso gratuito)
presso Open | more than books (viale Monte Nero 6, Milano)
martedì 6 ottobre 2015
Una stanza al mese #12: il sottoscala
Dopo la lavanderia e il ripostiglio, questo mese voglio parlarti di come ho organizzato il sottoscala. Lo so, non è una stanza vera e propria, ma un semplice spazio: magari scomodo, ma talmente utile da diventare un prezioso luogo di servizio in più.
Il sottoscala varia in base alla forma e al tipo di scala. Può essere chiuso da un muro e abbastanza alto da avere una porta di normali dimensioni, oppure basso e lasciato a vista sotto una scala in muratura o, ancora, sotto una scala aperta. Nel primo caso, l'organizzazione risulta più semplice; nel secondo caso si possono costruire dei mobili su misura; nel terzo caso, invece, la situazione è più complicata: una scala aperta non offre la possibilità di chiudere in alto lo spazio di servizio, a meno di non snaturare completamente il suo aspetto.
Anche in questo caso, la funzione del sottoscala è multipla e dipende dalla stanza in cui si trova e dalle necessità della famiglia:
In casa nostra la scala interna non esisteva: per salire al piano superiore bisognava adoperare la scala in sasso esterna - una soluzione tipica delle antiche case di campagna. L'abbiamo costruita in modo da sfruttare tutto il vano sottoscala: si accede a una parte dallo studio e all'altra dal bagno (ma il sottoscala del bagno già lo conosci: è il mini-ripostiglio).
Il sottoscala dello studio è basso, lungo, profondo (90 cm) e diviso in tre parti. La parte più alta e larga (130 x 122,5 cm) si trova sotto il pianerottolo e dove la scala inizia a scendere: qui abbiamo ricavato una dispensa chiusa da due ante e dotata di luce; sulle mensole a L ci sono utensili da cucina che usiamo poco, suppellettili, candele, vasi, bottiglie e caraffe, bottiglie di vino e contenitori con tovaglioli di carta decorati (uno dei miei punti deboli), stoviglie da pic-nic, necessario per ghiaccio e ghiaccioli. Sotto le mensole due scatole di plastica su rotelle e con coperchio contengono le borse-frigorifero e le tovaglie per i tavoli in giardino. Sulle ante sono appese un cesto di plastica leggera per i rotoli di carta regalo, e due scarpiere in plastica a ribalta per le borse in carta e in tessuto.
La parte centrale del sottoscala è alta da 79 a 39 cm e larga 30 cm. Per sfruttare tutto lo spazio abbiamo costruito un cassettone: qui conserviamo tutto il corredo del Baldo, il nostro cane (le scorte di cibo in un bidone, il necessario per la pulizia e i vari guinzagli, pettorine e museruole in due contenitori), e alcuni contenitori con oggetti da riutilizzare (vasetti di vetro, bottigliette, barattoli...).
La parte finale del sottoscala è larga 30 cm e molto bassa: va da 39 a 0 cm. Un altro cassettone, diviso in quattro da due divisori di legno, contiene tutti gli oggetti per la cura e la manutenzione della casa: cassetta degli attrezzi, lampadine, pile e accessori vari.
Funzione: conservare suppellettili, oggetti di uso stagionale o saltuario, scorte
Abitudine: tenere gli oggetti di uso stagionale o saltuario e le scorte in un luogo riparato
Oggetti: non necessari nella vita di ogni giorno
Comodità: media (gli oggetti e i prodotti meno in uso sono in un luogo riparato; lo sfruttamento di tutta la superficie interna delle ante permette di non chinarsi per entrare nella nicchia e recuperare oggetti più in uso; lo sfruttamento di tutta la larghezza della scala con cassettoni su rotelle permette di ottimizzare lo spazio; l'altezza ridotta del sottoscala è scomoda)
Ti può interessare:
☞ la storia del sottoscala
☞ come il marito ha costruito la struttura del sottoscala
☞ come ho progettato e organizzato la dispensa del sottoscala
☞ come ho organizzato i cassettoni del sottoscala
Ti lascio l'identikit del sottoscala perfetto e ti chiedo: anche tu hai un sottoscala? come l'hai organizzato?
Il sottoscala varia in base alla forma e al tipo di scala. Può essere chiuso da un muro e abbastanza alto da avere una porta di normali dimensioni, oppure basso e lasciato a vista sotto una scala in muratura o, ancora, sotto una scala aperta. Nel primo caso, l'organizzazione risulta più semplice; nel secondo caso si possono costruire dei mobili su misura; nel terzo caso, invece, la situazione è più complicata: una scala aperta non offre la possibilità di chiudere in alto lo spazio di servizio, a meno di non snaturare completamente il suo aspetto.
Anche in questo caso, la funzione del sottoscala è multipla e dipende dalla stanza in cui si trova e dalle necessità della famiglia:
- si conservano scorte di cibo e di bevande (come una dispensa)
- si conservano suppellettili e oggetti di uso saltuario (idem)
- si conservano oggetti e prodotti per la pulizia e la manutenzione della casa (come un ripostiglio)
- varie ed eventuali
In casa nostra la scala interna non esisteva: per salire al piano superiore bisognava adoperare la scala in sasso esterna - una soluzione tipica delle antiche case di campagna. L'abbiamo costruita in modo da sfruttare tutto il vano sottoscala: si accede a una parte dallo studio e all'altra dal bagno (ma il sottoscala del bagno già lo conosci: è il mini-ripostiglio).
Il sottoscala dello studio è basso, lungo, profondo (90 cm) e diviso in tre parti. La parte più alta e larga (130 x 122,5 cm) si trova sotto il pianerottolo e dove la scala inizia a scendere: qui abbiamo ricavato una dispensa chiusa da due ante e dotata di luce; sulle mensole a L ci sono utensili da cucina che usiamo poco, suppellettili, candele, vasi, bottiglie e caraffe, bottiglie di vino e contenitori con tovaglioli di carta decorati (uno dei miei punti deboli), stoviglie da pic-nic, necessario per ghiaccio e ghiaccioli. Sotto le mensole due scatole di plastica su rotelle e con coperchio contengono le borse-frigorifero e le tovaglie per i tavoli in giardino. Sulle ante sono appese un cesto di plastica leggera per i rotoli di carta regalo, e due scarpiere in plastica a ribalta per le borse in carta e in tessuto.
La parte centrale del sottoscala è alta da 79 a 39 cm e larga 30 cm. Per sfruttare tutto lo spazio abbiamo costruito un cassettone: qui conserviamo tutto il corredo del Baldo, il nostro cane (le scorte di cibo in un bidone, il necessario per la pulizia e i vari guinzagli, pettorine e museruole in due contenitori), e alcuni contenitori con oggetti da riutilizzare (vasetti di vetro, bottigliette, barattoli...).
La parte finale del sottoscala è larga 30 cm e molto bassa: va da 39 a 0 cm. Un altro cassettone, diviso in quattro da due divisori di legno, contiene tutti gli oggetti per la cura e la manutenzione della casa: cassetta degli attrezzi, lampadine, pile e accessori vari.
Funzione: conservare suppellettili, oggetti di uso stagionale o saltuario, scorte
Abitudine: tenere gli oggetti di uso stagionale o saltuario e le scorte in un luogo riparato
Oggetti: non necessari nella vita di ogni giorno
Comodità: media (gli oggetti e i prodotti meno in uso sono in un luogo riparato; lo sfruttamento di tutta la superficie interna delle ante permette di non chinarsi per entrare nella nicchia e recuperare oggetti più in uso; lo sfruttamento di tutta la larghezza della scala con cassettoni su rotelle permette di ottimizzare lo spazio; l'altezza ridotta del sottoscala è scomoda)
Ti può interessare:
☞ la storia del sottoscala
☞ come il marito ha costruito la struttura del sottoscala
☞ come ho progettato e organizzato la dispensa del sottoscala
☞ come ho organizzato i cassettoni del sottoscala
Ti lascio l'identikit del sottoscala perfetto e ti chiedo: anche tu hai un sottoscala? come l'hai organizzato?
Buona organizzazione!
giovedì 1 ottobre 2015
Sfondo del desktop organizzato: Ottobre!
Eccomi con il consueto appuntamento di inizio mese. Questo 2015 è quasi giunto al termine; ti sono stati utili questi sfondi? La tua opinione per me è molto importante, così posso capire meglio che prodotti offrirti per il prossimo anno che ormai è alle porte e, si sa, noi della squadra non vogliamo farci trovare impreparate ^_^
(Clicca su uno dei seguenti formati
per scaricare lo sfondo corrispondente)
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