martedì 25 settembre 2018

Evento nazionale Apoi 2018: buon compleanno!

Quest’anno Apoi, Associazione Professional Organizers Italia, torna a Bologna per festeggiare il suo quinto compleanno, con la nuova edizione dell’evento nazionale “Impara ad organizzarti… divertendoti!”

L’associazione è nata un fine settimana ottobrino del 2013, quando per la prima volta Sabrina Toscani, Irene Novello, Silva Bucci e Chiara Battaglioni si sono riunite a Faenza per porne le basi. In cinque anni l’associazione è passata dai primi sei iscritti agli oltre novanta associati di oggi!

Apoi non è soltanto la nostra associazione di categoria, fonte di continui aggiornamenti formativi per noi professionisti dell’organizzazione e garanzia di serietà e qualità professionale per tutti i nostri clienti, ma anche un punto di riferimento. Qui ho conosciuto persone eccezionali che stimo e ammiro per la loro bravura, colleghe e colleghi che seguo, con cui collaboro e ho stretto legami d’amicizia speciali. Proveniamo da tutto il Paese, da esperienze e contesti diversi, ma siamo uniti nel nostro desiderio di promuovere la cultura dell’organizzazione in Italia.

Quest’anno ci trovi il 27 ottobre dalle 15.00 alle 19.00 da Sympo’, un’ex chiesa del Cinquecento nel cuore di Bologna: potrai partecipare ai laboratori creativi e interattivi sui temi “alleggerisci e semplifica”, “stile di vita”, “lavoro e ufficio”, “casa organizzata”, “bambini e famiglia”, e richiedere una consulenza personalizzata e gratuita all’angolo “Parla con un PO”.

Vienici a trovare e passa a salutarmi: mi farà un grande piacere conoscerti e abbracciarti.

martedì 18 settembre 2018

Aspettative in vacanza

Sono in vacanza da due giorni (soprattutto con la testa).
Venerdì sera ho chiuso agenda, libri, taccuini e tecnologia, ho ritirato le penne nell’astuccio e tutto quanto al suo posto. Il tavolo nello studio è vuoto, ho messo un vaso di fiori per fargli assaporare un po’ del profumo spensierato.
Al mattino mi sveglio e dico: “Che bello! Oggi dove andiamo?” Ho una lista lunghissima di luoghi da visitare e scoprire, mi sento pronta a tutto e non mi aspetto nulla.

Non ho aspettative per queste vacanze. Non mi aspetto di riposarmi, né di divertirmi, nemmeno di non pensare al lavoro. Voglio semplicemente vivere ogni giorno fino in fondo e godermi qualsiasi cosa mi porterà.
Per quindici giorni mi sveglierò presto, camminerò, mangerò cibi sfiziosi e scoprirò qualcosa di nuovo. Come qualsiasi altro giorno, ma con leggerezza.

Da quando ho smesso di aspettarmi grandi cose da ciò che per me è importante, ricevo solo piacevoli sorprese e non so più cosa sia la delusione. Un bellissimo risultato, vero?

Ora scappo, mi aspettano a pranzo!

aspettative in vacanza

martedì 11 settembre 2018

Il tempo dei risultati

Desideri una casa in ordine, pulita e sempre pronta ad accogliere te con un abbraccio confortevole e col sorriso i tuoi ospiti – sì, anche quelli improvvisi. Oppure senti il bisogno di una vita equilibrata tra casa, lavoro, famiglia e te stessa, in armonia con i tuoi ritmi e desideri. Sei determinata a cambiare la tua vita e, nonostante questo sia solo l’inizio, sai con esattezza dove vuoi arrivare e quale sarà il tuo risultato finale. L’hai immaginato in ogni particolare, per giorni, mesi e non vedi l’ora che sia reale.
Ma il risultato è lontano, si trova là, alla fine di una lunga strada fatta di nuovi gesti, nuove abitudini, nuovi pensieri da imparare e fare tuoi. Se hai paura di fallire, non ne hai motivo.

Una volta si credeva bastassero ventun giorni (cioè tre settimane tonde tonde) per formare una nuova abitudine e cambiare comportamento: così poco tempo, fantastico! In realtà nel 2009 Philippa Lally del UK Research Centre on Health Behaviour ha dimostrato con una ricerca che ce ne vogliono in media sessantasei: due mesi e quasi una settimana.
La Lally ha chiesto a novantasei volontari di scegliere un nuovo comportamento (nel mangiare, nel bere o un’attività) da compiere quotidianamente nello stesso momento della giornata e nello stesso contesto, per dodici settimane. Ogni giorno i volontari registravano il loro risultato, cioè se erano riusciti a farlo in automatico o meno; la maggioranza dei partecipanti ha procurato dati sufficienti per lo studio, ma la Lally continuò a esaminare i risultati anche oltre il periodo stabilito. Così fece due importanti scoperte:
  1. per acquisire una nuova abitudine alcune persone hanno impiegato diciotto giorni (due settimane e quattro giorni: complimenti!), altre duecento cinquantaquattro  giorni (nove mesi e due giorni);
  2. ripetere il nuovo comportamento nello stesso contesto aiuta a renderlo un gesto automatico; mancare di farlo, però, non influisce sul processo di formazione dell’abitudine.

Sono rimasta colpita dalla sua ricerca, perché cancella con un colpo di spugna quegli atteggiamenti che rischiano di farci perdere ogni determinazione:
  • non esiste un tempo preciso e valido per tutti per riuscire a compiere nuovi gesti in automatico, quindi ognuno ha il suo (anche tu) ed è compreso tra poco meno di tre settimane e poco più di nove mesi;
  • qualche volta dimenticarsi di farlo o non averne la possibilità non rallenta la formazione della nuova abitudine, quindi non c’è motivo per demoralizzarti, né per lasciar perdere alla prima “difficoltà “.

Perciò, quando decidi di cambiare qualcosa nella tua vita, non aver fretta di raggiungere il risultato finale, segui il tuo ritmo naturale e concentrati sul risultato quotidiano: piccolo o grande che sia, è sempre un successo. Lo scriveva anche Goethe.

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martedì 4 settembre 2018

Un risultato (in)aspettato

Mentre eri in vacanza hai preso una decisione importante: cambiare stile di vita per dar spazio ai tuoi bisogni interiori. Brava, hai fatto il primo passo, il più importante di tutti! Il prossimo è pensare a come realizzare il cambiamento, perché quel che ti capita è il risultato del tuo comportamento, dei tuoi pensieri e delle tue parole.

Usa le parole con attenzione

Le parole hanno un enorme potere: influenzano i tuoi pensieri. I pensieri, poi, suscitano delle emozioni, e le emozioni guidano la tua attenzione e determinano il tuo comportamento.
Ti propongo un piccolo test. Quale tra queste due espressioni usi di più?
  1. “Ogni giorno mi preparo ad affrontare le difficoltà quotidiane.”
  2. “Ogni giorno mi preparo a superare le difficoltà quotidiane.
Se hai scelto la 1, probabilmente provi emozioni poco piacevoli (ansia, paura, insofferenza) e ti senti come un soldato in battaglia: affrontare, infatti, significa fronteggiare, esporsi. Se hai scelto la 2, le tue emozioni sono positive (sicurezza, serenità) e ti senti propositiva, pronta ad agire nel miglior modo possibile per “passare oltre”. A ciascuna espressione corrisponde un modo di agire, un atteggiamento, cioè come fai le cose che fai.

I pensieri negativi ti distraggono

Usare spesso parole ed espressioni negative ti porta ad avere pensieri negativi: ti accorgi solo delle difficoltà, rimugini su errori passati, problemi odierni, ostacoli futuri. Questi pensieri ti provocano angoscia, ti scoraggi e perdi ogni buona intenzione.
Ehi, non ti sentire in colpa! Non dipende da te, ma dal cervello: quando provi emozioni spiacevoli, cerca di alleviarle spostando la tua attenzione altrove.
Insomma, come scrive Daniel Goleman in Focus, “le emozioni negative non funzionano bene con le motivazioni”.

Sii positiva e realizza i tuoi sogni 

Già lo sai: se usi parole positive, i tuoi pensieri sono positivi. Ti concentri sulle opportunità, immagini i successi, le soluzioni, i benefici. Ti senti serena, sei convinta di quanto stai facendo e vuoi impegnarti al massimo. Ogni risultato intermedio aumenta la tua soddisfazione, la tua gioia e la tua determinazione.
Il cervello mantiene l’attenzione su ciò che ti fa provare emozioni positive e la tua motivazione è alle stelle! Solo così puoi mantenerti costante nel tempo e realizzare i tuoi sogni.


Quindi, ora ti chiedo: come vuoi realizzare il tuo cambiamento? Come vuoi vivere questa esperienza? Come vuoi rendere le tue giornate, facili o difficili?
Inizia dalle parole (anche nei discorsi tra te e te), allenati alla bellezza (anche delle emozioni) e quello che pensi, tornerà indietro. Prova, ne vale la pena.

P.S. Ti lascio il Kanban di settembre, per segnare i tuoi risultati!

paroladordine-settembre-risultato
"Quando abbiamo fatto del nostro meglio, dobbiamo aspettare i risultati in pace."
John Lubbock

(clicca su uno dei seguenti formati
Per scaricare lo sfondo corrispondente)

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