Si è tanto parlato, e scherzato, intorno alla faccenda del Fertility Day... ma pensiamoci bene, non è forse questa la stagione più bella per restare a lungo a letto, mentre fuori le giornate si accorciano e l'aria rinfresca, per lasciarsi andare alle coccole? E chissà che queste coccole non portino a deliziosi frugoletti più in là. Ecco la mia playlist per accompagnare i momenti di intimità... ma sempre con ironia!
giovedì 27 ottobre 2016
martedì 25 ottobre 2016
Le interviste creative: Laura di Vivereapiedinudi
Bentornata a un nuovo appuntamento con le interviste creative!
Creatività e organizzazione vanno a braccetto? Questa è la domanda a cui cerco di trovar risposta.
Ehi, non parlo di ordine - mentre si lavora, si usano materiali, si posano e si riprendono strumenti, non credo sia possibile mantenere ordinato il piano di lavoro (a me non capita mai) - ma di organizzazione delle materie prime, degli attrezzi e pure del modo di lavorare.
Oggi porgo i miei quesiti a Laura di Vivereapiedinudi. Biologa, impiegata e creativa con la passione con la casa: ama il riciclo e il recupero, per questo assieme al marito (Cristian di Tu.Bi. Design, ricordi?) si circonda di oggetti e arredi che abbiano una loro storia da raccontare o un'emozione da far rivivere.
Creatività e organizzazione vanno a braccetto? Questa è la domanda a cui cerco di trovar risposta.
Ehi, non parlo di ordine - mentre si lavora, si usano materiali, si posano e si riprendono strumenti, non credo sia possibile mantenere ordinato il piano di lavoro (a me non capita mai) - ma di organizzazione delle materie prime, degli attrezzi e pure del modo di lavorare.
Oggi porgo i miei quesiti a Laura di Vivereapiedinudi. Biologa, impiegata e creativa con la passione con la casa: ama il riciclo e il recupero, per questo assieme al marito (Cristian di Tu.Bi. Design, ricordi?) si circonda di oggetti e arredi che abbiano una loro storia da raccontare o un'emozione da far rivivere.
Ogni sua creazione ha un'anima delicata, vero?
Ciao, Laura! Inizio subito con La Domanda: sei una creativa ordinata o disordinata?
Ciao Ale e ciao a tutti.
Io, con una mano sul cuore, ammetto di essere una creativa disordinata cronica che però ce la sta mettendo tutta per contenere e organizzare il suo disordine!
Il mio tavolo di lavoro e il mio laboratorio sono, come si dice qui a Parma, “inguardabili”. Provo con tutte le mie forze a mettere in ordine e, soprattutto, a mantenerlo e a volte ci riesco sentendomi una specie di Wonder Woman. L’unico problema è che dura poco… sigh!
Dove realizzi i tuoi lavori: in un laboratorio creativo oppure in un angolo della creatività (magari errante per casa)?
Da qualche anno in casa abbiamo arredato una piccola stanza, adibendola a studio/laboratorio craft e la mia vita creativa è cambiata! Non scherzo: prima vagavo per casa con borse e scatole straripanti di materiali, che, puntualmente, finivo per lasciare in giro per settimane perché “lo devo ancora finire”. Adesso invece posso far straripare una stanza intera, ma almeno tutto rimane contenuto se chiudo la porta! Scherzi a parte, avere uno spazio dedicato al mio lavoro è davvero un lusso. Oltre a questo, non posso non nominare il mio “laboratorio esterno”, come lo chiamo, ovvero il mio terrazzo dove, sia in estate che in inverno, quando serve, monto gli attrezzi più grossi di taglio e levigatura legno che non potrei fare in casa per non ridurla in brutte condizioni. Fortunatamente il mio terrazzo è al coperto - ma non è chiuso… quindi per lavorare in inverno servono giacche pesanti e cappelli di lana!
Come hai organizzato i materiali e gli strumenti con cui lavori?
L’organizzazione è sempre in divenire e segue un po’ il mio percorso creativo. Prima che Vivereapiedinudi diventasse anche un piccolo brand, tenevo a portata di mano i materiali più diversi (ma sempre di recupero) per realizzare i miei DIY (fai-da-te in italiano, ndr) e tutorial per il blog. Ora, invece, mi sono organizzata in modo da avere sottomano soprattutto attrezzi, materiali e colori per bijoux e oggetti per la casa.
In pratica, quando sono seduta al tavolo di lavoro, allungando le braccia posso accedere a quasi tutto il materiale che mi serve più spesso.
Le cose più ingombranti come gomitoli, carte di grande formato, materiale per l’imballaggio e materiali di recupero - del tipo “lo tengo perché posso farci qualcosa” - sono invece organizzati dentro scatole in una libreria che riempie una piccola parete e un angolo dello studio.
Le cose più ingombranti come gomitoli, carte di grande formato, materiale per l’imballaggio e materiali di recupero - del tipo “lo tengo perché posso farci qualcosa” - sono invece organizzati dentro scatole in una libreria che riempie una piccola parete e un angolo dello studio.
Altra domandona: come organizzi il tuo lavoro in base agli ordini, alle spedizioni e ai mercatini?
In questi aspetti, cerco di essere il più organizzata possibile. Solitamente quando taglio il legno ci dedico almeno mezza giornata in modo da tagliare più pezzi possibile. Così, cerco sempre di mettere in lavorazione nuovi pezzi per i mercatini che verranno.
Per far fronte agli ordini, cerco di fare in modo di mettere in lavorazione i pezzi contemporaneamente in modo da sfruttare al meglio il tempo. Recentemente ho anche organizzato un cesto con i materiali per l’imballaggio e la spedizione, predisponendo quello che serve per le confezioni, che, se non è a portata di mano, ruba davvero un sacco di tempo!
Ci racconti di uno spazio organizzato di cui vai particolarmente fiera?
Direi proprio lo spazio del tavolo di lavoro che ho “a portata di braccio”.
Col passare del tempo le mie esigenze creative sono cambiate e, di conseguenza, sono cambiati anche i materiali che ho bisogno di avere sottomano.
Ho piccole cassettiere sul tavolo e sulle mensole dove tengo le varie minuterie e perle per il montaggio dei bijoux, ma anche i pezzetti di legno nelle varie fasi di lavorazione e decorazione. Invece, ho cassettiere più grosse ai lati del tavolo in cui tengo le carte, i vasetti di colore, tutti gli attrezzi e gli accessori per il montaggio dei bijoux e la lavorazione del legno e del rame.
Trovo che i cassetti siano molto funzionali per poter accedere comodamente ai materiali.
Per finire: qual è il tuo sogno nel cassetto della creatività?
Il mio Sogno è quello di fare della creatività la mia vita, diventare artigiana e magari aprire un piccolo negozio dove esporre quello che creo ma anche organizzare incontri e laboratori. Sogno di avvicinare le persone alla creatività, al riuso e al recupero, insegnando a guardare gli oggetti e i materiali con occhi nuovi, immaginando nuovi utilizzi e trasformazioni.
Vivereapiedinudi |
Credo che Laura sia ben organizzata:
- ha un laboratorio con tavolo, cassettiere e scaffali
- ha un laboratorio esterno per i lavori "sporchi"
- tutto ciò che usa spesso è a portata di mano
- tutto ciò che è ingombrante è dentro scatole sugli scaffali
- ha un cesto per il materiale di imballaggio e spedizione
- sfrutta bene il tempo nella preparazione dei suoi prodotti
Tu cosa ne pensi?
Vivereapiedinudi |
Per conoscere meglio Laura, oltre al blog dove lei e il marito condividiamo le avventure craft e fai-da-te della loro casa, puoi seguire i suoi profili Facebook e Instagram, due belle vetrine (su Instagram Stories ci sono i dietro le quinte!) anche per tenerti aggiornata sugli eventi e i market creativi a cui partecipa.
giovedì 20 ottobre 2016
Faccende familiari: la spesa in famiglia
Imparare a fare i mestieri di casa insieme ai propri bambini significa arrivare a fine giornata con maggiore serenità: la casa è a posto e i bimbi sono più tranquilli, perché hanno trascorso del tempo di qualità insieme a mamma e papà.
Una delle attività più divertenti da svolgere con i propri figli è fare la spesa. Basta seguire questi semplici consigli per trasformare questa incombenza in una gita divertente per tutti:
Infine, ringraziali per l’aiuto che ti hanno dato. Si sentiranno gratificati e saranno ancora più disponibili a collaborare la prossima volta.
Una delle attività più divertenti da svolgere con i propri figli è fare la spesa. Basta seguire questi semplici consigli per trasformare questa incombenza in una gita divertente per tutti:
- per prima cosa, scegli il momento della giornata più adatto; ad esempio, cerca di evitare i momenti in cui il supermercato è troppo affollato. Quando i miei bambini erano piccolini andavo durante l’ora della nanna, in modo che dormissero nel passeggino. Poi, quando sono diventati più grandicelli (2 o 3 anni), facevo la spesa con loro a orario di merenda: prendevo subito una banana, o qualcos'altro che potessero mangiare, tenendoli occupati per un po’;
- anche la scelta del supermercato è decisiva. È preferibile che non sia troppo grande: avrai meno scelta nell’acquisto, ma riuscirai a fare la spesa più velocemente evitando di fare chilometri tra le corsie;
- prepara una lista della spesa prima di recarti al supermercato, meglio se coinvolgendo anche i bambini. Se sono in età prescolare utilizza dei disegnini che potranno depennare durante gli acquisti;
- prima di uscire, ricordati di far fare loro pipì e – se già non lo sai – informati appena entrato nel supermercato su dove si trovi il bagno, in modo da essere pronti in caso di piccole “emergenze”;
- spiega ai tuoi figli che tipo di comportamento ti aspetti da loro, ripetendo quali sono le regole da rispettare in un negozio (non ci si allontana da soli, non si urla, ecc.). Meglio ancora, falli sentire importanti dicendo che hai bisogno di aiuto per fare la spesa. Nominali tuoi assistenti e crea l’idea di squadra;
- quando si arriva al supermercato, c’è la tendenza a parcheggiare l’auto il più possibile vicino all’entrata. Meglio invece cercare un posto accanto all’uscita e dove poter lasciare velocemente il carrello una volta svuotato. Quando uscirai dal negozio pieno di borse e con i bimbi stanchi ti tornerà molto utile;
- i bambini hanno meno resistenza rispetto a noi: prendi quindi solo le cose essenziali. Acquisterai il resto la prima volta in cui avrai modo di andare a fare la spesa da solo;
- durante la spesa, affida ai tuoi figli dei piccoli compiti per non farli annoiare: possono pesare la frutta, spingere il carrello, passare il lettore del “faccio io”, ecc.;
- entrambi i miei figli, verso i 2 anni, cercavano sempre di alzarsi dal seggiolino del carrello. Ogni volta che giravo l'occhio per prendere le cose dagli scaffali avevo paura che cadessero. Se anche tu hai questo problema, risolvilo come ho fatto io: porta con te una cintura e usala per "legare" il tuo bimbo al seggiolino, così saranno molto più sicuri;
- se sono già grandicelli, trasforma la spesa in un momento di condivisione: insegna loro a leggere le etichette, a comparare i prezzi al litro e al chilo, a scegliere frutta e verdura di stagione, ecc.;
- prima di pagare controlla il telefono: non sarebbe piacevole, una volta usciti, arrivare alla macchina e scoprire soltanto allora il messaggino del marito/della moglie che ti chiede di aggiungere qualcos’altro alla lista e dover rientrare in negozio;
- alle casse, lascia una borsa leggera che - se vogliono - possano portare loro fino alla macchina;
- una volta a casa – se si sono divertiti e sentiti importanti – saranno loro stessi a chiederti di poterti aiutare a mettere via la spesa! Lasciali fare e aiutali con gli oggetti più pesanti, fragili o che vanno in alto.
Infine, ringraziali per l’aiuto che ti hanno dato. Si sentiranno gratificati e saranno ancora più disponibili a collaborare la prossima volta.
martedì 18 ottobre 2016
Fantasia
La fantasia è il motore di tutte le cose. Con quanta fantasia e ingegnosità la natura conduce ogni giorno uno spettacolo meraviglioso, che dura da millenni? Tanta.
La vita, in ogni sua forma, è bellissima, complicata e difficile: le complicazioni e le difficoltà sono occasioni per migliorarla.
Mi sono sempre divertita a risolvere i problemi: dopo un primo momento di preoccupazione, passo in rassegna le mie risorse e penso a come risolverli, uno alla volta. A volte la soluzione è davvero semplice, ma difficile da mettere in pratica; altre volte ci sono più soluzioni e bisogna scegliere la più lungimirante; altre, ancora, tarda ad arrivare - ma alla fine arriva.
Senza fretta, con passione e molta fantasia: infatti la soluzione, se riesci a "vederla", riesci anche a realizzarla.
"I problemi sono fatti per essere risolti,
con pazienza, dedizione e tanta immaginazione:
c'è sempre una soluzione e il bello è trovarla."
giovedì 13 ottobre 2016
La stanza verde di Cri: cambio degli armadi anche in giardino
Domenica scorsa col marito abbiamo fatto un giro veloce a funghi (lui li trovava, io facevo foto) e poi siamo tornati a casa per dedicarci al giardino.
L'autunno avanza e bisogna dedicare un po' di tempo alle piante, quindi, abbiamo fatto una specie di cambio armadi, molto meglio di quello classico!
Le piante più freddolose le abbiamo spostate in veranda (gli agrumi possono stare ancora fuori qualche settimana), abbiamo eliminato le foglie secche e messo più in vista le piante che amano le temperature basse, come le Iberis e le Eriche.
Presto sarà ora di comprare i bulbi di giacinto, quindi ho recuperato i vasetti fatti apposta per questi fiori e ne ho approfittato per sistemare le serrette che mi serviranno verso febbraio per seminare i pomodori e altri ortaggi.
Infine ci siamo dedicati alle scorte di di concimi e i fitofarmaci.
Spesso questi prodotti sono contenuti in scatole di cartone che l'umidità potrebbe rovinare, ne abbiamo verificato lo stato di conservazione e riparato con nastro adesivo robusto gli eventuali danni, buttato i flaconi vuoti e riposto quelli da mantenere in un vecchio pensile da cucina in metallo che abbiamo in veranda
Anche se i concimi e i fitofarmaci che utilizziamo sono biologici, bisogna comunque prendere alcune precauzioni per il loro stoccaggio e la loro corretta conservazione.
La normativa nazionale che riguarda l'acquisto e l'utilizzo dei fitofarmaci, prevede per la loro custodia, armadietti metallici, chiusi a chiave, riportanti sullo sportello le diciture che indicano sostanze pericolose.
Se utilizzi anche tu prodotti biologici, non è il caso di apporre cartelli allarmanti, ma è una buona e ovvia precauzione tenerli lontani dagli alimenti.
Preferisci un armadietto di metallo, che si pulisce più facilmente in caso di fuoriuscita del prodotto ed è più facile da chiudere a chiave, soprattutto se hai dei bambini piccoli.
Anche se utilizzi prodotti biologi, non significa che siano del tutto innocui per noi, quindi conserva sempre il prodotto nella sua confezione, perché sopra sono riportate le indicazioni su come comportarsi in caso di ingestione o se il prodotto è entrato in contatto con gli occhi.
Quando la confezione è vuota verifica se sopra è indicato come smaltirla, nel caso sia di cartone va buttata nel cassonetto della carta, se invece è di plastica, sciacquala per bene, il contenuto, anche se diluito, lo puoi usare ancora per le tue piante e poi butta il flacone nel cassonetto della plastica.
Invece, se intendi acquistare prodotti fitosanitari non biologici, devi sapere che dal 26 novembre del 2015 la normativa è diventata, secondo me giustamente, più restrittiva.
Chi ne fa uso a scopo professionale, deve possedere un certificato di abilitazione, detto comunemente "patentino" che si ottiene tramite un corso di 20 ore con conseguente esame. Invece, chi li utilizza per uso hobbistico, come la difesa delle piante ornamentali in ambito domestico o per l'orto familiare non deve avere questo patentino.
Per ogni dubbio ti puoi rivolgere al consorzio agrario della tua città o dove comunemente ti rifornisci. I venditori sono in possesso del suddetto patentino e ti possono fornire tutte le indicazioni necessarie.
L'autunno avanza e bisogna dedicare un po' di tempo alle piante, quindi, abbiamo fatto una specie di cambio armadi, molto meglio di quello classico!
Le piante più freddolose le abbiamo spostate in veranda (gli agrumi possono stare ancora fuori qualche settimana), abbiamo eliminato le foglie secche e messo più in vista le piante che amano le temperature basse, come le Iberis e le Eriche.
Presto sarà ora di comprare i bulbi di giacinto, quindi ho recuperato i vasetti fatti apposta per questi fiori e ne ho approfittato per sistemare le serrette che mi serviranno verso febbraio per seminare i pomodori e altri ortaggi.
Infine ci siamo dedicati alle scorte di di concimi e i fitofarmaci.
Spesso questi prodotti sono contenuti in scatole di cartone che l'umidità potrebbe rovinare, ne abbiamo verificato lo stato di conservazione e riparato con nastro adesivo robusto gli eventuali danni, buttato i flaconi vuoti e riposto quelli da mantenere in un vecchio pensile da cucina in metallo che abbiamo in veranda
Anche se i concimi e i fitofarmaci che utilizziamo sono biologici, bisogna comunque prendere alcune precauzioni per il loro stoccaggio e la loro corretta conservazione.
La normativa nazionale che riguarda l'acquisto e l'utilizzo dei fitofarmaci, prevede per la loro custodia, armadietti metallici, chiusi a chiave, riportanti sullo sportello le diciture che indicano sostanze pericolose.
Se utilizzi anche tu prodotti biologici, non è il caso di apporre cartelli allarmanti, ma è una buona e ovvia precauzione tenerli lontani dagli alimenti.
Preferisci un armadietto di metallo, che si pulisce più facilmente in caso di fuoriuscita del prodotto ed è più facile da chiudere a chiave, soprattutto se hai dei bambini piccoli.
Anche se utilizzi prodotti biologi, non significa che siano del tutto innocui per noi, quindi conserva sempre il prodotto nella sua confezione, perché sopra sono riportate le indicazioni su come comportarsi in caso di ingestione o se il prodotto è entrato in contatto con gli occhi.
Quando la confezione è vuota verifica se sopra è indicato come smaltirla, nel caso sia di cartone va buttata nel cassonetto della carta, se invece è di plastica, sciacquala per bene, il contenuto, anche se diluito, lo puoi usare ancora per le tue piante e poi butta il flacone nel cassonetto della plastica.
Invece, se intendi acquistare prodotti fitosanitari non biologici, devi sapere che dal 26 novembre del 2015 la normativa è diventata, secondo me giustamente, più restrittiva.
Chi ne fa uso a scopo professionale, deve possedere un certificato di abilitazione, detto comunemente "patentino" che si ottiene tramite un corso di 20 ore con conseguente esame. Invece, chi li utilizza per uso hobbistico, come la difesa delle piante ornamentali in ambito domestico o per l'orto familiare non deve avere questo patentino.
Per ogni dubbio ti puoi rivolgere al consorzio agrario della tua città o dove comunemente ti rifornisci. I venditori sono in possesso del suddetto patentino e ti possono fornire tutte le indicazioni necessarie.
martedì 11 ottobre 2016
#eventoAPOI2016: celo!
Roma ci ha accolti con calore, curiosità e fiducia: circa duecentocinquanta visitatori in cinque ore, un vero successo!
Noi, soci APOI, eravamo una quarantina, provenienti da tutta Italia e ognuno impegnato in un'attività:
Il corner Casa organizzata con le etichettatrici Brother, in tutto il loro azzurrissimo splendore! Immagine originale di Fiorella Furlan |
Noi, soci APOI, eravamo una quarantina, provenienti da tutta Italia e ognuno impegnato in un'attività:
- registrazioni e prenotazioni delle consulenze gratuite
- casa organizzata
- famiglia e bambini
- lavoro e ufficio
- stile di vita
- space clearing
- parla con un P.O. per una consulenza individuale e gratuita
- Organizzare Italia, per sapere come diventare PO
Assieme a Emanuela Tirabassi di Kids P.O. al corner Famiglia e bambini. Immagini originali di Nuove Abitudini (sinistra) e di Attimamente (destra) |
Per noi PO - che abbiamo preparato lo "spettacolo" e ci siamo impegnati a renderlo un'esperienza indimenticabile - è stato un susseguirsi continuo di emozioni: la felicità di ritrovarsi e abbracciarsi dal vivo, il piacere di conoscere finalmente volti e voci, la sana strizza prima che tutto inizi, la soddisfazione di essere utili e d'aiuto a chi ne ha bisogno, il divertimento assoluto e l'amore per quel che facciamo.
Il tutto coronato da una cena in compagnia: stanchi e affamati, ma felici.
giovedì 6 ottobre 2016
App! Le carte fedeltà dei negozi
Parliamo di dispensa questo mese e il passo verso supermercati e centri commerciali è breve. Per riempire la dispensa dovremo pur fare la spesa!!!
Molti negozi con offerte differenziate e molte tessere fedeltà...
Si comincia con il negozio sotto casa. Poi si passa a quello di quel marchio giallo e blu ma dalla tessera arancione che ci piace tanto (inizia per ik- e finisce con -ea). Vuoi forse perdere gli sconti speciali per i soli possessori della tessera fedeltà? Compri tre paia di scarpe e ne paghi due, ma con la carta fedeltà hai un ulteriore 20% di sconto...
Insomma ci ritroviamo con dieci, cento, mille tessere fedeltà (e un portafoglio sformato e pesante)!
Sono di tutti i colori e piacciono ai bambini (parecchi anni fa, le mie giocavano a pulirle con le salviette umidificate, le abbinavano e dividevano per colore, eccetera...), ma: se anche tu sei stanca di avere il portafoglio pesante (di carte fedeltà, non di soldi!); se anche tu sei stanca di cercare quella del negozio X in fila alla cassa - e le passi a una a una e non trovi quella che ti serve (chissà perché? Sarà la legge di Murphy); se anche tu desideri che il marito o un parente possa usarne una quando non è con te, sarai entusiasta di scoprire che qualcuno ha pensato a come risolvere il problema!
Puoi avere tutte le carte fedeltà nel tuo smartphone!
Ci sono diverse applicazioni, io sto usando Stocard-carte fedeltà. È un'applicazione gratuita e puoi scaricarla sia per iPhone sia per telefoni con Android.
Con la camera - scanner high tech ti basta fare una foto al codice a barre della tessera e ne puoi aggiungere di nuove in pochi secondi: non serve alcuna registrazione e, una volta inserite, puoi iniziare a usarle. Selezioni la carta che ti serve tramite l'indice alfabetico e l'immagine dell'anteprima.
C'è anche un altro vantaggio (oltre al borsellino che riprende la funzione di conservare i soldi): questa applicazione, accanto a logo e nome di ogni carta fedeltà, segnala se ci sono nuove offerte in corso o il catalogo e volantino da sfogliare online!
Alcuni negozi usano ancora vecchie tecnologie che non sono in grado di leggere gli schermi degli smartphone; in questo caso le cassiere possono inserire manualmente il codice cliente riportato sotto il codice a barre e...
Da quando uso questa applicazione la mia borsa è più leggera, non divento più matta alla ricerca della carta fedeltà che gioca a nascondino, non perdo sconti e punti perché la carta del tal negozio rimane nel portafoglio di mio marito... insomma sono soddisfatta!
In un negozio solamente hanno guardato il mio smartphone come l'oggetto della perdizione e hanno detto di volere solo la carta fisica.
Cosa possiamo dire a costoro? Antichi !!!
Molti negozi con offerte differenziate e molte tessere fedeltà...
Si comincia con il negozio sotto casa. Poi si passa a quello di quel marchio giallo e blu ma dalla tessera arancione che ci piace tanto (inizia per ik- e finisce con -ea). Vuoi forse perdere gli sconti speciali per i soli possessori della tessera fedeltà? Compri tre paia di scarpe e ne paghi due, ma con la carta fedeltà hai un ulteriore 20% di sconto...
Insomma ci ritroviamo con dieci, cento, mille tessere fedeltà (e un portafoglio sformato e pesante)!
Ci sono diverse applicazioni, io sto usando Stocard-carte fedeltà. È un'applicazione gratuita e puoi scaricarla sia per iPhone sia per telefoni con Android.
Con la camera - scanner high tech ti basta fare una foto al codice a barre della tessera e ne puoi aggiungere di nuove in pochi secondi: non serve alcuna registrazione e, una volta inserite, puoi iniziare a usarle. Selezioni la carta che ti serve tramite l'indice alfabetico e l'immagine dell'anteprima.
C'è anche un altro vantaggio (oltre al borsellino che riprende la funzione di conservare i soldi): questa applicazione, accanto a logo e nome di ogni carta fedeltà, segnala se ci sono nuove offerte in corso o il catalogo e volantino da sfogliare online!
Alcuni negozi usano ancora vecchie tecnologie che non sono in grado di leggere gli schermi degli smartphone; in questo caso le cassiere possono inserire manualmente il codice cliente riportato sotto il codice a barre e...
In un negozio solamente hanno guardato il mio smartphone come l'oggetto della perdizione e hanno detto di volere solo la carta fisica.
Cosa possiamo dire a costoro? Antichi !!!
martedì 4 ottobre 2016
Una stanza al mese: la dispensa
La dispensa non è una stanza, è un sogno.
La dispensa (una stanza o un piccolo locale vicino alla cucina oppure, sempre più spesso, un mobile della cucina) ha una funzione ben precisa: conservare le provviste alimentari. Il sogno di molti è che sia sempre colma di leccornie.
Il mio sogno è organizzare una vera dispensa: tutta tappezzata di scaffali, sui cui ripiani attendono allineati - e ben etichettati - barattoli e bottiglie di conserve, marmellate, liquori, scorte di ogni genere e tipo!
Per ora mi accontento di riorganizzare la piccola dispensa ricavata nella credenza in cucina. Le filiali dell'angolo colazione (la più usata in assoluto!) e del sottoscala (dove aspettano le scorte dei miei liquori, delle erbe aromatiche essiccate e rari "treperdue") possono attendere, perché ancora funzionano.
La nuova cucina, invece, richiede a gran voce nuovi equilibri: dopo i mobili delle pentole e dei piccoli elettrodomestici, è ora di rendere più funzionale la dispensa - anche perché, nel frattempo, abbiamo cambiato alcune abitudini alimentari (prima, infatti, abbondavano merende dolci e spuntini salati, cibi in scatola e con conservanti, alimenti "esotici" e dimenticati).
La nuova cucina, invece, richiede a gran voce nuovi equilibri: dopo i mobili delle pentole e dei piccoli elettrodomestici, è ora di rendere più funzionale la dispensa - anche perché, nel frattempo, abbiamo cambiato alcune abitudini alimentari (prima, infatti, abbondavano merende dolci e spuntini salati, cibi in scatola e con conservanti, alimenti "esotici" e dimenticati).
Ogni dispensa assomiglia a chi la usa.
Inizio a organizzare la dispensa e il cambiamento principale riguarda la parte alta della credenza, quella del cibo secco e dei condimenti.
Inizio a organizzare la dispensa e il cambiamento principale riguarda la parte alta della credenza, quella del cibo secco e dei condimenti.
La nuova organizzazione segue, come ti dicevo, il cambiamento delle nostre abitudini alimentari. Prima consumavamo tanti cereali (almeno una volta al giorno pasta o riso, più volte merendine di ogni genere e tipo - tranne quelle sane) e molti li avevo comprati per variare - ma non hanno avuto grande successo; poi abbiamo diminuito i cereali a vantaggio di frutta e verdura.
Perciò ho consultato il marito e abbiamo scelto assieme gli alimenti che siamo sicuri di cucinare e mangiare con piacere. Gli altri, quelli che non abbiamo usato per tanti mesi e di sicuro non utilizzeremo in futuro, li ho tenuti provvisoriamente: si accettano suggerimenti su come farli fuori!
Perciò ho consultato il marito e abbiamo scelto assieme gli alimenti che siamo sicuri di cucinare e mangiare con piacere. Gli altri, quelli che non abbiamo usato per tanti mesi e di sicuro non utilizzeremo in futuro, li ho tenuti provvisoriamente: si accettano suggerimenti su come farli fuori!
Ora l'armadietto della credenza si presenta così:
- sul primo ripiano sono allineati i barattoli dei cereali (cinque alti per pasta corta, pasta lunga, riso e farina; tre medi per polenta, farro e orzo; uno piccolo per la pastina)
- sul secondo ripiano ci sono i condimenti (quattro barattoli medi per sale fino e grosso, zucchero bianco e bruno, un barattolo piccolo per lo zucchero a velo, un contenitore con olio all'aglio, agli aromi, al peperoncino, per le grigliate, sale agli aromi, salsa Worchester, tabasco, pepe, peperoncino
- in alto c'è tutto l'occorrente per misurare (contenitore per dosatori e misurini, la bilancia) e un barattolo piccolo per il bicarbonato
- le nuove etichette nere sono per gli alimenti che usiamo sempre
- le vecchie etichette bianche, invece, spariranno presto assieme ai barattoli e agli alimenti contenuti
Ti lascio l'identikit della perfetta dispensa e una domanda: la tua dispensa assomiglia a chi la usa?
sabato 1 ottobre 2016
Desktop organizzato: sfondo Ottobre 2016
Per scegliere i colori dello sfondo mi faccio guidare da immagini e sensazioni che mi vengono in mente quando penso ad un determinato periodo o stagione. Questo mese mi sono immersa nel profumo del mosto selvatico. Per favore non distrarti, non pensare subito a Keanu! Cerca di ricordare anche la bellezza dei luoghi protagonisti di questo periodo così magico. Come ti fanno sentire? Ti va di raccontarmelo?
(Clicca su uno dei seguenti formati
per scaricare lo sfondo corrispondente)
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