martedì 31 maggio 2016

Si organizza! La stanza della creatività

All'inizio era il caos.

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Prima ancora era la cameretta di due ragazzine, ormai diventate adulte: spariti i vecchi mobili, altri hanno preso il loro posto e, pian piano, ogni superficie disponibile si è riempita di qualsiasi cosa. Una specie di Stanza delle Necessità, dove nascondere e, con un pizzico di fortuna, trovare tutto ciò che serve.

Il grande desiderio di M. era che diventasse la sua stanza della creatività, dove passare qualche ora a dipingere, ricamare, scrivere e dedicarsi a tutto ciò che ama. Dove ogni oggetto sia al suo posto, facile da reperire e riporre al termine dei lavori. Magari con un tocco di calore, dato dai mobili di quand'era bambina e dalla vista sul giardino e il ciliegio in fiore. Un luogo dall'atmosfera accogliente, rilassata, quasi dorata. Insomma, una vera sfida!

Il progetto che le propongo prevede diverse fasi:


All'obiettivo principale - avere una stanza tutta per sé per dar sfogo serenamente alla sua creatività -, se ne aggiungono pian piano altri: un angolo per stirare (la lavanderia si trova nel seminterrato e lo spazio per stirare è esiguo), un posto per l'archivio dei documenti di famiglia (ora sparpagliati in vari punti di casa), una postazione per il computer e altri apparecchi elettronici (ora troneggia in mansarda, in un tripudio di cavi, ciabatte multiprese e caos tecnologico). La rassicuro: c'è spazio per tutto.

Il lavoro è lungo, ci incontriamo una volta a settimana e per tre ore di seguito procediamo con metodo, seguendo la nostra tabella di marcia. All'inizio non è facile, sapere di dover affrontare tutta quella massa di roba sgomenta M. Riempiamo gli scatoloni di categorie di oggetti, la stanza prima si svuota e poi si riempie di nuovo, ma questa volta in modo ordinato: ora che la parte più faticosa e fastidiosa è fatta, possiamo iniziare a ottimizzare gli spazi.
M. recupera tre scaffali alti, un buon numero di piccole scatole (altre ne compra), una scrivania e una cassettiera e inizia a sorridere: mi racconta che fin da ragazzina è sempre stata una persona ordinata (le piaceva riordinare i rocchetti di cotone della mamma sarta secondo i colori e l'uso), poi ha sposato un uomo disordinato e accumulatore e, per amore della pace, ha messo da parte la sua indole. Dividere i nastri di raso, le matassine da ricamo, i bottoni per colore; riunire pastelli a cera, matite, pennarelli, carta e cartoncino colorati; separare coccarde da nastri da pacco e carte da regalo; eliminare l'inutile e conservare i ricordi più cari; tutto questo fa star bene M.
A ogni incontro è sempre più contenta del risultato e sente che ogni cosa sta andando al suo posto: la sua stanza della creatività, i suoi strumenti e pure il suo senso dell'ordine.

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Due dei tre scaffali sono dedicati, rispettivamente, al materiale per creare (tovaglioli di carta per il découpage, nastri, filati da ricamo, necessario per il cucito, bottoni, nastri pirka, gomitoli e navette da chiacchierino, decorazioni varie, stoffe da tagliare e cucire) e per i regali di Natale.

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Sui ripiani degli scaffali le scatole contengono tutto il necessario ben suddiviso e le etichette permettono di andare a colpo sicuro.

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La scrivania è ampia e comoda. Sul piano sono appoggiati un album da disegno, un quaderno per scrivere la storia di famiglia e un mappamondo.

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La cassettiera su rotelle contiene qualche oggetto di cancelleria, i colori, gli stampini, le carte e i cartoncini.

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M. sta già usando la sua stanza della creatività, con grande soddisfazione.
Mancano ancora l'angolo per stirare, la postazione del computer e l'archivio dei documenti, ma... queste sono altre storie, te le racconterò più avanti!

martedì 24 maggio 2016

Le interviste creative: Eliana di Pompom Chic

Oggi inizio una nuova rubrica dedicata alla creatività. Si dice che il disordine sia inevitabile quando si crea qualcosa che ci appassiona - e di questo sono convinta, perché mentre si lavora gli strumenti utilizzati seguono il ritmo delle nostre idee. Però sono anche convinta che una buona organizzazione possa aiutare a creare con più serenità. Con un angolo della creatività o un vero e proprio laboratorio artigianale ben organizzato possiamo impiegare il nostro tempo a fare, anziché a cercare i pennelli giusti, il gomitolo mancante, la taglierina preferita, le decorazioni più belle... senza il rischio di dover rincorrere idee volatili o che sia già ora di cena e ciao.
Poiché sono una gran disordinata, vorrei spezzare una lancia nei confronti della mia categoria e aggiungere questo: il disordine può essere un disordine organizzato. Ti è mai capitato di dire o sentir dire: "Se metto in ordine non trovo più niente, ma nel mio caos trovo tutto"? Ecco, mai giudicare dalle apparenze ;)

A inaugurare la nuova rubrica c'è Eliana di Pompom chic, una donna innamorata dei filati: li lavora all'uncinetto e li trasforma in sciarpe, borse, cuscini, copertine, pupazzetti amigurumi, spille e pompom! Ha una passione per il telaio, il cucito (fa splendide coperte patchwork) e soprattutto le bambole e i pupazzi fatti a mano. A dicembre scorso ho potuto vedere dal vivo le sue emozionanti (non riesco a trovare un altro aggettivo che sia più completo di questo) bambole Waldorf; lei le descrive così: Una bambola Waldorf è prima di tutto il calore e il profumo della lana cardata; è una bambola che si scalda al contatto con il corpo e ne mantiene il calore.

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Foto di Eliana Vergine

Ciao, Eliana! Inizio subito con La Domanda: sei una creativa ordinata o disordinata?
Ciao, Alessandra! Intanto devo ringraziarti per la tua "ospitalità". Per me è davvero bello essere ospite a casa di Paroladordine e raccontarti un po' del mio piccolo mondo creativo.
Ma ti rispondo subito: sono una disordinata organizzata, nel senso che mi piace avere ordine, ma nel momento creativo e di realizzazione dove passo lascio il segno: una forbice, un metro, eccetera... Poi mi tocca andare alla ricerca dei pezzi che ho seminato, come una Pollicina della creatività!

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Foto di Eliana Vergine

Dove realizzi i tuoi lavori: in un laboratorio creativo oppure in un angolo della creatività (magari errante per casa)?
Realizzo tutti i miei lavori a casa. Qui ho cercato di organizzarmi al meglio per non ritrovarmi a dover spostare e riordinare ogni volta, in particolare all'ora di cena. Inizialmente era un continuo muovere materiali e strumenti da un punto all'altro di casa. Poi ho deciso che per essere più efficiente avrei dovuto creare uno spazio tutto mio, anche per non sottrarre tempo ai miei lavori e alla mia famiglia.

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Foto di Eliana Vergine

Come hai organizzato i materiali e gli strumenti con cui lavori?
Ho deciso che avevo bisogno di uno spazio dedicato esclusivamente alle bambole Waldorf. Così una nuova cassettiera è stata acquistata e organizzata per riporre i materiali: la lana per i capelli, la maglina, i fili da ricamo, spilli, uncinetti vari e alcune cose per il confezionamento - come i timbri, i nastri e i biglietti da visita.

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Foto di Eliana Vergine

Altra domandona: come organizzi il tuo lavoro in base agli ordini, alle spedizioni, ai mercatini...?
Il mio angolo creativo è stato testato in occasione della preparazione al mercatino di Natale, perché per quell'occasione ho preparato venti bambole ed è stato davvero un bel banco di prova. In quei giorni mi è persino capitato di mettere in frigorifero un gomitolo di lana! Ero un po' in ansia e con la testa tra le nuvole...
Generalmente, comunque, organizzo il mio lavoro in base agli ordini. Ho strutturato la fase creativa in tre momenti:
  1. CREAZIONE
    a) creazione delle teste (è una delle fasi più lunghe)
    b) disegno e cucitura dei corpi
    c) taglio
    d) imbottitura
  2. ASSEMBLAMENTO
    Questa fase dipende dalla dimensione della bambola. Per esempio, alle piccole Waldorfine va assemblata solo la testa.
    Anche questa è una fase di pazienza, perché bisogna usare un punto invisibile e la fretta non è una buona compagna di lavoro!
  3. ABITO
    A volte mi avvalgo della collaborazione della mia mamma, che mi aiuta a preparare i piccoli maglioni e/o le mutandine fatte a maglia. Altrimenti i vestitini vengono tagliati e preparati sempre su ordinazione. Ultimamente preparo ai ferri anche piccoli scialli e cappellini di lana mohair morbidissima.

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Foto di Eliana Vergine

Ci racconti di uno spazio organizzato di cui vai particolarmente fiera?
Nella mia veranda-soggiorno ho unito i due divani (PS Ikea del 2012) e li ho fatti diventare un divano ad angolo (magia, magia!), così sono riuscita a ricavare uno spazio per un tavolo dove poter metter in maniera stabile la mia macchina da cucire e una cassettiera. Io adoro la mia veranda, uno spazio luminoso anche in pieno inverno!

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Foto di Eliana Vergine

Inoltre ho anche uno studio dove ho fisso un computer e delle mensole con tante scatole di plastica in cui ripongo stoffe, gomitoli e altro materiale.

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Foto di Eliana Vergine

Ho poi un'altra grande cassettiera dove ho tantissima lana che utilizzo sia per i miei lavori all'uncinetto che per quelli a telaio... Insomma: tenetemi lontana da un negozio di lana, grazie!

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Foto di Eliana Vergine

Infine ho il mitico carrellino Ikea, che è un po' la mascotte di casa. Lì ho tutto il necessario a portata di mano: forbici, metro, eccetera...

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Foto di Eliana Vergine

E poi tante scatole e scatoline.

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Foto di Eliana Vergine

Per finire: qual è il tuo sogno nel cassetto della creatività?
Che bella domanda, Alessandra! Il mio sogno sarebbe lavorare insieme ad altre creative, condividere insieme un progetto partendo dall'idea fino alla sua realizzazione. Lavorare a più mani sarebbe un mio grande desiderio.

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Foto di Eliana Vergine

Per conoscere meglio Eliana e le sue bambole Waldorf puoi seguirla sul suo blog Pompom Chic e sui suoi profili Instagram e Facebook.



giovedì 19 maggio 2016

Pronti, partenza via! Bambini in vacanza da soli

Le lezioni di scuola sono agli sgoccioli e per i bambini ed i ragazzi che non hanno esami da sostenere, si avvicina rapido il tempo delle vacanze. Hai mai pensato di far provare loro una esperienza diversa, iscrivendoli ad un corso di lingue all'estero oppure ad uno dei campi estivi tematici? Oltre a divertirsi, diventeranno più autonomi, vivranno con i loro coetanei e torneranno ricchi di esperienze utili per affrontare il nuovo anno scolastico! Tra campi del WWF, della parrocchia, di Legambiente o anche degli scout sono tante le possibilità per imparare a cavarsela da soli ed è essenziale, in questo caso, preparare con attenzione ed insieme ai tuoi figli il corredo di vestiti e materiali da portare.

In genere, chi organizza il campo estivo o la vacanza studio ha la premura di consegnare ai genitori un foglio notizie dove, oltre a tutte le informazioni utili, agli indirizzi ed ai recapiti di telefono dei responsabili, viene indicato il corredo base minimo da portare ed i documenti e le certificazioni necessarie.

Molto probabilmente durante la vacanza i ragazzini avranno modo, almeno una volta, di fare il bucato ma, poiché - per esperienza vissuta come capo scout - i risultati lasciano sempre molto a desiderare, mai come in questi casi è meglio abbondare nella dotazione di vestiario.

Meglio borsa o valigia?
A meno che i ragazzi non dormano in tenda e non sia espressamente richiesto l'uso di uno zaino (succede con gli scout), evita di dare a tuo figlio una valigia morbida e preferisci un trolley (*), che consente di tenere in ordine i vestiti, può essere chiuso con un lucchetto e svolge egregiamente le funzioni di piccolo armadio.



Abbigliamento:
calcola un cambio completo per ogni giorno di vacanza/campo: maglietta a 1/2 maniche, pantaloni/bermuda/gonna, intimo e calzettoni. Sistema ogni dotazione giornaliera in una busta singola trasparente per far riconoscere subito il contenuto e apponi l'etichetta, indicando sia cosa contiene che un numero progressivo, che corrisponderà ai singoli giorni di vacanza.

Se i ragazzini partono per una destinazione montana o comunque è previsto tempo instabile, inserisci nelle singole buste giornaliere anche una felpa e/o un maglione, da mettere in ogni caso in valigia anche se il campo si svolge al mare. Aggiungi un paio di pigiami, due-tre magliette e qualche capo intimo di scorta in una busta separata. In un sacchetto a parte, prepara il costume da bagno, la crema solare, il telo per il mare ed il cappellino per il sole, utile sia al mare che in montagna. 

Ogni giorno tuo figlio dovrà usare la busta corrispondente al giorno di vacanza e la sera riporrà nella stessa busta i capi usati. Consegnagli un elenco scritto con tutto quello che inserisci in valigia e non dimenticare di prepararla insieme a lui: sarà più facile per lui fare la valigia al momento di tornare a casa (molto probabilmente dovrà cavarsela da solo) e controllare di non aver dimenticato nulla.

Scarpe:
anche qui, stesso sistema: devi inserire ogni paio di scarpe in un sacchetto pulito, etichettato e numerato. Non dimenticare le ciabatte infradito: servono per il mare ma anche per fare la doccia in sicurezza e igiene.

Accessori:
metti il necessario per l'igiene in una bustina di stoffa colorata impermeabile (trovi alcune idee nel post precedente sulle valigie), su cui avrai scritto a grandi lettere il nome del tuo bambino (puoi anche scriverlo su un nastro con il pennarello indelebile e cucirlo o incollarlo). Non dimenticare spazzolino, dentifricio, sapone, shampoo, bagnoschiuma, deodorante, pettine ed una spugna piccola. Ti consiglio di NON usare campioncini: i bambini non hanno il senso della quantità e tendono a utilizzare i prodotti in misura fin troppo generosa.

Ricordati di inserire in valigia, se richiesti, gli asciugamani in quantità necessaria e valuta anche se è opportuno inserire uno di quegli accappatoi in micro-fibra leggerissimi, più comodi per fare la doccia.

In una busta chiusa e sigillata (sebbene sono certa che dovrai consegnarli anche ai responsabili) metti la fotocopia dei documenti di identità, della tessera sanitaria e dei certificati nonché di tutti i tuoi recapiti in caso di necessità.

Aggiungi poi penne, colori, un quaderno e un piccolo pupazzo morbido che abbia il "profumo di casa" per gli immancabili momenti di nostalgia. Anche se è la prima volta che il tuo cucciolo parte da solo, sono certa che sarà una bellissima esperienza (e tu approfittane per ricaricare le batterie!).



(*)trolley: valigia rigida su rotelle 

martedì 17 maggio 2016

La Signorina O dice "categoria"

La Signorina O torna indietro, passa dalla classificazione e ti parla delle categorie. Ti ricordi? La classificazione è l’organizzazione delle informazioni in categorie di argomenti.
E che cos’è una categoria? Perché ci è utile?
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Il mondo è vasto: ognuno di noi ne riceve dai sensi le stesse informazioni, che poi elabora secondo la propria personalità e sensibilità, le divide in categorie e così le ripone nei cassetti della memoria - pronte per essere utilizzate.
Senza categorie la nostra esperienza del mondo sarebbe solo una confusione di notizie; un po’ come ascoltare una radio che ogni dieci secondi si sintonizza su una nuova stazione: aiuto.

Per esempio, per organizzare la cucina ho realizzato un progetto e l’ho chiamato con fantasia e originalità “progetto organizzazione cucina”. Ti racconto la sua storia.

In origine esisteva un unico cassetto degli orrori (forse anche due).

Sono sicura che conosci bene il tipo: un cassetto all’apparenza anonimo, del tutto simile agli altri - stesso frontale dello stesso colore, stessa maniglia della stessa forma, addirittura stesse dimensioni. Ma nella sostanza è il male: un rimescolio indistinto di qualsiasi cosa (qualsiasi) in quantità stupefacente, misto a perdita di tempo e di pazienza all’ennesima potenza.
Conosco una persona che convive da quarant’anni con codesto cassetto degli orrori; ogni tanto si lamenta, sollevando strati di roba varia, ma di norma si adegua. Io, invece, non riesco: sono pigra e odio le perdite di tempo, perciò l’unico modo per vivere serenamente è dare un posto a ogni cosa e… rimettere a posto ogni cosa a colpo sicuro.

Poi avveniva la fase “ti sistemo io”.

Non è facile decidere quali categorie funzionano per noi. Spesso, a questo punto, m’inceppo e la realizzazione del progetto rallenta. Ho bisogno di fare chiarezza dentro di me per capire in base a quali caratteristiche dividere gli oggetti.
In cucina, alla fine, ho identificato due macro-categorie: strumenti per preparare i cibi e strumenti per cucinarli. Il primo passo è fatto.
Quello successivo è stato più veloce: ho diviso la prima in tre sotto-categorie, cioè strumenti per tagliare (coltelli, mandoline, tritatutto, frullatori, taglieri, sbucciapatate), strumenti per misurare (bilancia, brocche misurate, misurini) e strumenti per impastare (fruste, cucchiai di legno, spatole); e la seconda in due sotto-categorie, cioè recipienti (pentole, padelle, casseruole, griglie per cottura al vapore, pentolini per cottura a bagnomaria, teglie, piastre) e mestolame (mestoli, cucchiai, forchettoni, palette, schiumarole).

Infine, la felice conclusione.

Individuate le categorie di oggetti, trovare loro un posto comodo in cucina (cioè accessibile e funzionale al loro uso) è stato facile.  
E vissero tutti felici e contenti.

giovedì 12 maggio 2016

laManu nella rete - cerco&trovo... nell'angolo del fai-da-te!

L'angolo del fai-da-te è il luogo dove passiamo i momenti che dedichiamo a ciò che ci piace fare. Per il "cerco&trovo" di questo mese ti voglio parlare di una soluzione originale, esteticamente piacevole e che puoi modulare a piacimento. Ti chiederai di cosa si tratta: ha un nome straniero - pegboard - in italiano si traduce pannello forato. Sicuramente ti sarà capitato di vederle nei garage dei telefilm americani oppure su Pinterest (se lo frequenti assiduamente quanto me!). Da qui la mia curiosità di approfondire le ricerche, perché penso che le Pegboard siano un sistema talmente poliedrico da essere adattabile a tutte le stanze ed angoli di casa. Qui ti mostro tre esempi per l'angolo del mese.

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1. Cup of Jo - 2. Craving some Creativity - 3. Pretty Providence

I pannelli possono essere di plastica, di lamiera e di legno. Personalmente preferisco quest'ultimo materiale, per gusto personale (amo il legno) e perché è più duttile - all'occorrenza si possono allargare i fori in base a ciò che si appende. Basta inserire nel motore di ricerca "pannello forato" ed aggiungere il materiale scelto (plastica, lamiera, legno) e si trovano subito soluzioni per ciascun materiale - MasterFer, RS-online e Leroy Merlin. Tieni presente che ce ne sono molte altre, di diversi tipi e con forature particolari.

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1. MasterFer - pannello forato lamiera - dim. cm L45xP1,25xH da 50 a 200 - vari colori - prezzo 34,10€
2. Leroy Merlin - pannello forato legno - dim. cm L90xH60xP3,2 - prezzo 5,50€
3. RS-online - pannello in polipropilene - dim. cm L50xH50xP2 - prezzo 32,05€


Una volta recuperato il pannello, come puoi organizzarlo? Innanzitutto fai un elenco degli oggetti che vuoi avere sempre a portata di mano. Questo è un esempio per l'angolo del fai-da-te:
  • forbici
  • nastri, rocchetti
  • fogli, notes
  • penne, pennarelli, pennelli
  • boccette di colori
  • bottoni, perle, perline
  • posta e documenti
  • avanzi di stoffa, gomitoli di lana, ritagli di carta

Dopo aver trovato il pannello, il secondo passo è quello di cercare (e trovare) gli oggetti da appendere, cioè i contenitori. Nella prima foto dei tre esempi qui sopra (quella di Cup of Jo) ciò che mi colpisce è il portariviste da parete, utile per documenti, appunti, ritagli. Scrivo "portariviste da appendere" e la ricerca è subito fruttuosa: la proposta di Ikea è la più adatta, già pronta all'uso perchè già forata, basterà appenderla con un gancio (di cui ti parlerò più avanti). Provo anche a inserire "portadocumenti da appendere" e "posta da appendere": il portadocumenti di Organize.it ha più tasche rispetto a quello di Ikea, quindi risulta utile per suddividere meglio materiali diversi (opuscoli, biglietti da visita, documenti, ritagli, ecc.). Nella parte inferiore si trovano anche dei pratici ganci per appendere nastri, forbici, ecc. Il portaposta di Interdesign (in vendita su Amazon) è la soluzione perfetta non solo per posta e documenti ma anche per piccoli barattoli o portaspezie contenenti bottoni, perle e perline.

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1. Organize.it - portadocumenti - dim. cm L35,56xH81,28xP2,54 - prezzo 15,99€
2. Ikea - portariviste da parete - dim. cm L34xH46xP9 - prezzo 14,99€
3. Amazon (Interdesign) - portaposta da appendere - dim. non disponibili - prezzo 11,58€


La seconda foto mostra contenitori utili per avere a portata di mano oggetti un po' più grandi (avanzi di stoffe e gomitoli di lana, ritagli di carta, ecc.) In questo caso vado sul sicuro, riconosco il prodotto di Ikea e cerco direttamente sul sito. Nella stessa pagina trovo anche la soluzione per penne, pennarelli  e pennelli. Per appenderli basta utilizzare il binario presente tra i prodotti complementari, insieme ai ganci, che possono essere usati anche per appendere altri accessori (come il portadocumenti che ti ho mostrato prima). Ecco realizzata la stessa soluzione della foto... son soddisfazioni!

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1. Portacondimenti - dim. cm L37xH12xP13 - prezzo 13,99€
2. Binario - dim. cm L79 - prezzo 7,99€
3. Gancio - conf. da 5 pezzi - prezzo 3,99€
4. Scolaposate - dim. cm. D13xH13 - prezzo 5,99€


Se hai letto l'articolo di marzo, ti ricorderai che per allargare il raggio d'azione è utile usare anche parole in lingua inglese. Le Pegboard ne sono un esempio: tipiche delle case e garage americani, i siti che mostrano (e magari offrono) soluzioni più specifiche sono appunto in lingua inglese.
Inizio la ricerca inserendo la parola "pegboard hook" ed automaticamente la ricerca mi ha proposto "pegboard kit". Da qui si è aperto un mondo: non solo ho trovato i ganci ma anche altri contenitori (che vedremo dopo). Però la ricerca non si è rivelata così semplice. Solo Aliexpress propone un set di ganci a prezzi ragionevoli, un set davvero completo, utile sia per mensole che per altri oggetti più piccoli (c'è anche il gancio per i rocchetti dei fili!). Ho provato anche a cercare in italiano "ganci per pannelli forati" (Amazon)  e la difficoltà è stata la stessa. Infatti questa ricerca ha presentato due "difetti":
  1. mi ha dirottato sul sito americano di Amazon
  2. nei siti trovati le quantità erano esagerate per una pegboard casalinga
Come ovviare a questi incovenienti?
  • quando si compra nei paesi extra-cee si pagano dazi doganali. Se il risultato migliore è su Amazon o su una catena internazionale, per evitarli faccio copia-incolla del link straniero e cerco la stessa cosa sul sito italiano... in molti casi funziona.
  • quando le quantità sono esagerate, consiglio di sfogliare internet come un catalogo per vedere quello che offre il mercato e di cercare lo stesso oggetto presso un ferramenta ben fornito oppure contattare l'azienda tramite il sito e chiedere il rivenditore più comodo per te.
Non contenta sono tornata su Pinterest dove, inserendo sempre la parola "pegboard", il sito propone altre parole utili come "organization" e "craft". Proprio qui ho trovato i pioli di Block, adatti per appendere forbici, pennelli e molto altro.

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1. Amazon - gancio per pannello forato - dim. a partire da cm 6 di lunghezza - conf. da 100 pezzi (richiedere al rivenditore)
2. Aliexpress - ganci assortiti per pegboard - dim. varie - conf. 50 pz - prezzo 16,95€
3. Block - pioli di legno - conf. da 10 pezzi - prezzo 10,00£


Come ti ho anticipato prima, grazie alle ricerche precedenti ho trovato oggetti interessanti come i cesti metallici di Amazon (quando ho inserito "hook for pegboard") ed il ripiano di Metaltex (sempre su Amazon) adatto ad appoggiare vasetti e contenitori vari (cercando "portaposate da appendere"). Per le mensole il discorso è facile: basta consultare i siti di Bricolage (es. Leroy Merlin) per mensole già pronte oppure, recandoti in loco, puoi far adattare le tavole su misura. Cercando cercando poi ho scovato due chicche: la mensola grigliata di Discount Shelving e la clip fermadocumenti di Euroffice: abbinata ai pioli, puoi usarla per appendere fogli per appuntare note e liste delle cose da fare, da tenere sempre sott'ochio e da cambiare all'occorrenza (come nella terza foto)

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1. Amazon (Stanley Hardware) - set 3 cesti metallici - dim. non disponibili - prezzo 10,99€
2. Amazon (Metaltex) - ripiano - dim. L35xH19xP13 - prezzo 9,49€
3. Leroy Merlin - mensola in legno - dim. L60xH1,5xP15 - prezzo 9,90€
4. Discount Shelving - mensola grigliata - dim. cm L58,42xH16,51xP3,81 - prezzo 35,75€
5. Euroffice - fermafogli - conf. da 12 pezzi - prezzo 1,85€


Anche per questo mese spero di averti dato spunti interessanti. Questa volta però sono curiosa di sapere se hai una Pegboard a casa e di vedere come l'hai organizzata.
Alla prossima caccia!

martedì 10 maggio 2016

Si studia! Guadagnare un'ora al giorno

L'ottimizzazione del tempo sta diventando sempre più importante per me: ho in testa mille +1 idee da realizzare, ma solo due mani e ventiquattro ore da sessanta minuti al giorno - come tutti.  Perciò studiare un nuovo libro sull'argomento è ogni volta una bella esperienza; questa volta tocca a Guadagnare un'ora al giorno (e vivere felici!) di Michael Heppell, suggerito nella bibliografia APOI.

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Il libro è diviso in otto capitoli, che segnano il percorso da seguire per riuscire a guadagnare un'ora al giorno. L'autore, però, inizia subito con un consiglio spassionato: sfogliare il libro, decidere da quale parte iniziare, leggerla e darsi da fare. Perché il segreto non sta nel conoscere, ma nel mettere in pratica!

Be', io voglio seguire tutto il percorso, perciò...
  1. Trovo il mio obiettivo chiaro (un'ora al giorno libera da qualsiasi impegno - e pensiero - da dedicare solo a me stessa) e la mia motivazione forte (shhh, è un segreto!). Se ci penso, mi spunta un sorriso sulle labbra: lo voglio fare, perché mi fa stare bene.
    Heppell suggerisce di dividere la giornata in blocchi da quindici minuti ciascuno e di segnare, per sette giorni consecutivi, come passiamo il tempo in ogni blocco. Ci accorgeremo subito di una cosa: possedere troppe cose rallenta, fa sprecare minuti e crea energia negativa. Ecco perché è importante fare una cernita di cosa tenere, mettere tutto in ordine, archiviare (viva le etichettatrici!) e tenere traccia di come usiamo il tempo.
  2. Supero la tendenza a rimandare: si rimanda perché non si sa prendere una decisione, per paura oppure per pigrizia. Io cedo al "lo faccio dopo" quando vivo un periodo difficile: la forza di volontà e le sane abitudini vengono meno, e recuperare è difficile. Ma, come ricorda l'autore, è tutta questione di allenamento: solo così il circolo vizioso (procrastinare) si trasforma in un circolo virtuoso (agire)
  3. Scrivo le mie liste delle cose da fare: e lo faccio seguendo il consiglio di Heppell. Ogni sera scrivo sulla mia agenda le cinque cose più importanti da fare il giorno dopo, e il giorno dopo le faccio. Se fossi confusa o sopraffatta dai troppi impegni, la Tabella Temporale delle Priorità - in cui a ogni impegno do un voto da 1 a 10 per importanza e urgenza - mi può aiutare a capire cosa fare subito, cosa delegare, cosa segnare in agenda e cosa ignorare. 
  4. Gestisco le distrazioni: lavoro soprattutto da casa e le mie distrazioni sono quelle classiche - computer, vari supporti elettronici, telefono, citofono, necessità del Baldo (poverino). Ma l'autore parla anche di Ladri di Tempo, cioè quelle persone che per un motivo o per l'altro si sentono in dovere di distrarti da quel che stai facendo: sventare i loro tentativi e imparare a dire no (con educazione e fermezza) alle loro richieste rientra tra le abilità per risparmiare tempo.
  5. Guadagno tempo a casa: casa nostra è in continuo divenire, ci sono mille cose da fare, tanta voglia iniziale e tanto stress finale. Mentre il marito ristruttura/rivoluziona casa, io lavoro per renderla il più possibile il regno del riposo e della cura di sé: riordino una stanza al giorno, per mezz'ora ogni mattina prima di lavorare; seguo una dieta semplice e ripetitiva (tante verdure e poche "schifezze"), perciò fare la spesa e programmare i pasti è diventata una facile abitudine; in pausa pranzo cuocio al forno le verdure per la cena e da congelare; archivio i documenti di casa e uso la centrale di comando; delego al marito la contabilità di casa.
  6. Guadagno tempo al lavoro: non ho riunioni, né capi a cui chiedere di svolgere solo compiti brillanti, né colleghi o dipendenti a cui delegare; in compenso riduco al minimo l'uso della posta elettronica. Il prossimo passo sarà migliorare l'organizzazione dei documenti nelle varie cartelle (soprattutto le foto!).
Tra le tecniche avanzate proposte dall'autore, rimango colpita dal sistema chiamato Giorni Per me, Per gli affari, Per tutto il resto. Da qualche tempo pensavo di assegnare a ogni giorno della settimana un tipo diverso di impegni, ma ero indecisa su come procedere: ora penso di affidarmi al suo sistema, già collaudato e funzionante. All'inizio di ogni mese divido i giorni nelle tre categorie e durante il mese mi occupo solo dei compiti che riguardano la categoria di quel giorno: nei Giorni Per me mi dedicherò solo al mio benessere, nei Giorni Per gli affari lavorerò solo alle cinque attività principali (quelle segnate nella lista delle cose da fare), nei Giorni Per tutto il resto svolgerò tutti quei compiti noiosi, ma necessari per gestire e trovare il tempo negli altri giorni (riordino, pulizie, spesa, fissare appuntamenti, pagare bollette, eccetera, eccetera).

Alla fine del libro, mi rendo conto che l'autore ha ragione: esistono molti sistemi per gestire il tempo e i propri impegni, ma le idee semplici sono le uniche vincenti.
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martedì 3 maggio 2016

Una stanza al mese: l'angolo fai-da-te 2 - il ritorno

Passano pochi mesi - cinque, per la precisione - e già voglio fare dei cambiamenti. Che cosa succede? Succede che mi è venuta voglia di cucire (tutto merito di Monila e di una sua gonna fantastica!) ma l'angolo fai-da-te s'è ristretto!
Faccio un passo indietro (o forse due) e ti racconto come. Quando abbiamo riorganizzato l'angolo tivù in soggiorno, i vecchi cassettini pensili dalla parete del piano terra volano al primo piano e planano sul mini-tavolo del fai-da-te: in 25 cm di superficie sopravvissuta è difficile fare qualsiasi cosa. Tranne appoggiare fogli, biglietti, piccoli libri, bottoni sparsi... Argh.
Così penso a una nuova soluzione e, già che ci sono, riorganizzo tutto lo spazio!

Mi rendo subito conto che non è poi così facile come credevo: le soluzioni precedenti funzionavano molto bene e ripartire da zero con spazi diversi è una vera sfida. Quindi me la prendo con calma, raccolgo il materiale, le idee e lascio sedimentare... Finché non mi si illumina la lampadina!

Ecco come procedo ad allargare l'angolo fai-da-te:


Non sempre ho le idee chiare: so cosa voglio realizzare, ma non so come - non so quali passi fare per andare da A (in questo caso, l'angolo fai-da-te striminzito) a B (un angolo fai-da-te degno di questo nome). In questi casi, oltre al sottile nervosisimo che pervade ogni mio pensiero (ehm), mi affido completamente al metodo ka-boom e procedo per gradi.

Dice il detto: "Chi va piano, va sano e va lontano".


Quindi:
  • decido quali mobili utilizzare - in questo caso sono tutti di recupero (la scrivania è composta da tre parti diverse, provenienti da tre parti diverse della casa: soggiorno, soffitta, cantina!): il marito si offre volontario per pulire, assemblare e colorare di bianco i vari pezzi della scrivania, io mi dedico al difficile compito di portar su dallo studio la cassettiera
  • valuto i nuovi spazi a disposizione - prima avevo un solo cassetto, largo e corto; ora ho dieci cassettini più o meno larghi 10 cm e profondi 15 cm e sei cassetti larghi 30 cm e profondi 50 cm: tutta un'altra cosa
  • raccolgo e divido gli oggetti - penso bene a tutto il materiale che voglio avere a portata di mano: cartellini, timbri, nastri adesivi colorati, matite, pennarelli, penne colorate, cancelleria, etichettatrici, cartoncini, etichette, adesivi, carta da regalo in fogli (prima nella vecchia postazione), pennini, inchiostri (prima in una scatola nel sottoscala), pennelli, acquerelli (prima in una borsa), nastri da pacco (prima nella dispensa del sottoscala), lo recupero da ogni angolo di casa e lo divido per categorie
  • cogito - valuto gli spazi, gli ingombri, la comodità e la frequenza d'uso di ogni categoria d'oggetti
  • raccolgo le idee - confronto le valutazioni appena fatte con le varie soluzioni possibili
  • trovo la soluzione giusta per me - fnalmente ogni particolare va al suo posto e passo all'azione:  trovo un posto per ogni cosa, nel modo più comodo e funzionale possibile, aiutandomi anche con piccoli contenitori di recupero (contenitori in paglia del tè, contenitori in plastica della salsa di soia d'asporto, contenitori di cartoncino delle merendine - di tanti anni fa, ora non le mangio più, giuro!)

Ed ecco la nuova soluzione:

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Il tavolo è profondo 60 cm e dotato di cassettini profondi 15 cm avvitati a un'estremità; rimangono 45 cm di piano su cui lavorare, più che sufficienti per scrivere, pasticciare con gli acquerelli, giocare con i nastri di carta colorata, fare dei pacchetti regalo, tagliare le stoffe e cucire a macchina.

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Un cassettino contiene i cartellini chiudipacco, altri quattro contengono gli stampini e i tamponi d'inchiostro, gli ultimi cinque i nastri adesivi colorati.

paroaldordine-unastanzaalmese-angolofaidate-cassetti

La cassettiera in metallo su rotelle ha sei cassetti, che contengono: la cancelleria e le etichettatrici; i cartoncini e gli adesivi; tutto l'occorrente per scrivere, disegnare e dipingere; la carta da lettera; i fogli di carta da regalo; i nastri per impacchettare.

paroladordine-unastanzaalmese-angolofaidate-cassettiera

Sul pouf lì vicino, una borsa di plastica (recuperata dal repulisti negli armadi!) serve per tenere insieme gli album da disegno, di carta millimetrata e di carta da lucido.

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Accanto, come prima, c'è il cesto dei rotoli di carta adesiva, da parati, da regalo e da pacco.

paroaldordine-unastanzaalmese-angolofaidate-Baldo

Ogni volta che passo di qui per andare in camera, mi spunta un sorriso: sono soddisfatta (e contenta) di questo nuovo angolo fai-da-te. Già mi immagino beata a realizzare i prossimi lavori nella luce forte e costante di questa stanza, con il Baldo impegnato in lunghi riposini.

Ti lascio l'identikit del perfetto angolo fai-da-te: è quello di cinque mesi fa, ma vale per sempre.

paroladordine-unastanzaalmese-faidate-identikit

Buona organizzazione!

domenica 1 maggio 2016

Desktop organizzato: sfondo Maggio 2016

Sai perché questo mese il desktop è rosa? Perché mi sono ispirata alla prima cosa che mi viene in mente quando penso a maggio: i fiori di pesco, con le loro infinite sfumature. Io li trovo bellissimi e ispirazionali. Già, perché per me è inevitabile associarli alla rinascita e mi stimolano tanti nuovi progetti da mettere in atto. Tu che piani hai per questo mese?



(Clicca su uno dei seguenti formati 
per scaricare lo sfondo corrispondente)

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