martedì 28 aprile 2015

Ciao, mi chiamo Alessandra e sono (quasi) una PO

Porta pazienza, oggi ti racconto un po' di fatti miei: benvenuta all'interno dei miei pensieri!

Scrivo con un filo d'emozione, perché sto per raccontarti una cosa grande per me. Mi sono iscritta ad APOI (Associazione Professional Organizers Italia) come socio junior, con l'intenzione di essere "promossa sul campo" e diventare socio senior entro la fine dell'anno!

È emozionante perché mai avrei immaginato di arrivare a quaranta+ anni e scoprire "cosa voglio fare da grande". Da sempre scelgo (inconsapevole) studi e lavori che, pur trattando d'altro, hanno molto a che fare con l'organizzazione; seguo la mia indole e alimento un semplice interesse - entusiasmante, divertente, risolutivo, sì: ma sempre e solo un interesse.
Presto l'interesse diventa una necessità: una casa grande e impegnativa da ristrutturare e vivere, un lavoro in continuo divenire e incostante (a singhiozzo o un'onda anomala), un'età critica in avvicinamento accompagnata da tutti i suoi bilanci e bisogni.
"O affogo o mi organizzo" mi dico.
Dopo vari tentativi (documentati nel mio diario personal-virtuale), sto trovando una via d'uscita grazie a un'attenta pianificazione del tempo dedicato a lavoro, divertimento e salute, e all'ottimizzazione degli spazi di casa per arginare il mio disordine disordinatissimo.
Ho ancora un bel pezzo di strada da fare, ma lo sto percorrendo.

Sul mio percorso incontro APOI, associazione di categoria per una professione ancora giovane in Italia. Seguo (con avidità) i consigli e gli interventi dei PO (acronimo di Professional Organizers o Professionisti dell'Organizzazione) e conosco la vicepresidente, sempre disponibile e carica di energia positiva.
Poi, come accade nelle migliori storie, un mattino mi sveglio e si accende la lampadina sopra la mia testa: "Oggi mi iscrivo ad APOI perché da grande voglio fare la PO!"
APOI, infatti, per me è l'università dei PO: si studia, s'incontrano "matricole" e "laureandi", c'è il dialogo e il confronto costruittivo tra "studenti" e docenti, s'impara un mestiere e si diventa dei professionisti. Ma non solo, dell'associazione mi colpiscono:

  • la serietà, dai requisiti dei soci allo scopo sociale perseguito 
  • l'attenzione alla qualità, dalla scelta dei docenti alla ricerca degli argomenti dei corsi di formazione
  • l'entusiasmo, condizione sine qua non per perseguire la propria missione, non solo delle fondatrici Sabrina Toscani Irene Novello e Silva Bucci, ma di tutti i soci (puoi averne un assaggio con la Settimana nazionale dell'Organizzazione)

paroladordine-apoi

Così, a quaranta+ anni decido con intenzione di trasformare questa mia indole in un lavoro: per aiutare persone che, come me, a un certo punto della vita si son perse e faticano a trovare la via d'uscita.

Buona organizzazione!

P.S. Mentre scrivo ascolto il meglio del rock'n'roll e ogni tanto m'interrompo per ballare in modo scomposto e del tutto felice! 

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