martedì 2 febbraio 2016

Una stanza al mese. Nello studio la centrale di comando per la famiglia

Grande novità: in casa abbiamo una centrale di comando per la famiglia!
Ho sempre pensato di non averne bisogno: siamo solo in due (il Baldo non fa testo, è senza pollici opponibili), ci bastano il cassetto dell'ingresso e la lavagna in cucina per tenere a bada la posta in arrivo e in uscita... Eppure, queste postazioni tattiche mi affascinano.
Le sue funzioni sono (almeno) tre:
  • segnare e controllare gli impegni di tutta la famiglia
  • lasciare le cose appena entrati in casa e prendere le cose prima di uscire di casa
  • ricaricare le batterie dei dispositivi elettronici portatili

Con la ristrutturazione della cucina elimino tutto ciò che non c'entra: quindi, via anche la lavagna magnetica con tasche e vaschette!
La usiamo per le comunicazioni importanti, ma - se devo proprio dirla tutta - in un ambiente dedicato al ristoro mi piace poco averla sotto gli occhi (nostri e degli ospiti): in cucina voglio prendermela comoda, qui inizia e termina la mia giornata in serenità, in pausa da qualsiasi impegno.
Da qualche parte, però, dobbiamo pur trasferire la lavagna con tutto il suo mondo di scadenze e cose da fare... Inizia quindi il Progetto Centrale Di Comando: anche in questo caso organizzato in base alle nostre abitudini, all'uso degli oggetti riposti e alla comodità di accesso.

Dove

Il posto più logico per la centrale di comando della famiglia è l'ingresso: qui si lasciano le cose in arrivo e si prendono le cose in uscita - soprattutto i promemoria dell'ultimo minuto! Un altro posto comodo è la cucina, il locale in cui si riunisce almeno un paio di volte al giorno tutta la famiglia: tra una forchettata e l'altra i bambini danno un occhio alle attività del dopo scuola e i genitori trovano le chiavi della macchina.
Come sai, non abbiamo un vero ingresso, una stanza "cuscinetto" tra dentro e fuori casa (la lavagna, infatti svolgeva una funzione tipica da ingresso in un'altra stanza) e in cucina non ci sconfinfera.
Per noi il posto migliore è lo studio: un locale vissuto poco dagli ospiti e molto da noi. Qui lavoro, segno i miei impegni, ho le mie agende e i miei strumenti (libri, email, carta, penne, cataloghi, appunti, eccetera, eccetera), qui il marito fa le sue ricerche in rete a fine lavoro: insomma, è la stanza più frequentata nei giorni lavorativi! Talvolta nei fine settimana, quando abbiamo tanti ospiti, si trasforma nella sala da pranzo: si spegne il computer, si chiude lo scaffale, si ritirano i libri e si allunga il tavolo per dodici commensali.
Perciò è importante che la centrale di comando sia in un luogo comodo da raggiungere, ma facile da "nascondere". La paretina accanto alla libreria del computer è perfetta: vicina alla postazione di lavoro e a numerose prese elettriche, completamente libera sopra agli scaffali e nascosta in parte dalla libreria.

Cosa

Che cosa ci serve? Che cosa deve contenere la nostra centrale di comando?
Faccio mente locale, consulto il marito e stilo una lista:
  • una lavagna per scrivere messaggi volanti
  • un blocco per le liste 
  • penne, matite, pennarelli, gessi, cancellino
  • un barattolo portapenne
  • magneti
  • un barattolo per i magneti
  • posta in arrivo da vagliare
  • vaschetta portadocumenti
  • bollette da pagare
  • calendario
  • agende e taccuini
Alcune centrali di comando prevedono anche una serie di ganci per appendere le chiavi e il menu settimanale o mensile. Noi, invece, preferiamo avere le chiavi vicino alla porta d'ingresso e il menu in cucina.

Alla lista aggiungo anche una postazione per ricaricare le batterie dei vari dispositivi portatili: di solito sono appoggiati in equilibrio precario su cuscini, divani e tavolini del soggiorno, vicini alle prese elettriche più accessibili. In questo modo, invece, hanno un posto tutto per loro: evviva.

Come

Bene, si parte! Per realizzare la nostra centrale di comando per la famiglia non devo acquistare nulla di nuovo: fan-ta-sti-co.

paroladordine-unastanzaalmese-studio-centraledicomando

Recupero: 
  • la famosa lavagna con vaschette e tasche portadocumenti: serve per i promemoria, per appendere in bella vista le bollette da pagare (in ordine cronologico, dalla scadenza più vicina a quella più lontana), per conservare nelle tasche pieghevoli, biglietti da visita, carte fedeltà e altre informazioni importanti, per avere a portata di mano penne, matite, gessi, pennarelli e magneti.
  • una vecchia lavagna magnetica: era in soffitta, perché ingombrante e non più utile. Ora serve per appendere il Calendario di Paroladordine per la Famiglia, il blocco per gli appunti e qualsiasi altra cosa desideriamo avere sotto gli occhi
  • un contenitore: conserva in ordine le agende e i taccuini
  • un altro contenitore trasormato nella postazione di ricarica: basta aggiungere un coperchio (tagliato su misura da un vecchio foglio di compensato e rivestito di carta adesiva bianca), inserire una ciabatta, dall'apertura posteriore fanno capolino i cavi, fermati da due mollette, e i telefoni appoggiano sul coperchio
Chiudiamo lo scaffale con tre ante: sto meditando di spostarvi l'archivio dei documenti (che ora è nel ripostiglio del primo piano) per avere tutto a portata di mano. Per farlo dovrei prima riorganizzare tutto l'archivio dei documenti di studio e lavoro... ma questa è un'altra storia!
Funzione: segnare e controllare gli impegni di tutta la famiglia; controllare la posta in entrata e la posta in uscita; caricare i dispositivi elettronici portatili
Abitudine: riunire tutte le funzioni in un unico posto per non perdere tempo
Oggetti: lavagne, calendario, blocco, taccuini, agende, caricabatterie
Comodità: alta (la centrale di comando è nello studio, stanza di lavoro e di passaggio tra piano superiore e inferiore)


Ti lascio l'identikit della perfetta centrale di comando:
paroladordine-identikit-centraledicomando

Buona organizzazione!

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