martedì 29 novembre 2016

Si prova! Il metodo Heppel dei tre giorni

Da quando ho letto del metodo Heppell dei tre giorni ho desiderato provarlo. 
Nel suo libro Guadagnare un'ora al giorno, Michael Heppell avvisa che questo metodo è tanto rivoluzionario quanto difficile da mettere in pratica: o siete disposti a farlo o non lo siete. Potreste non riuscire ad applicare certe idee a causa di forze esterne.

I tre tipi di giorni sono:

  • giorni "Per me", i più importanti perché servono a recuperare energie, concentrazione e benessere
  • giorni "Per gli affari", in cui lavorare sulle cinque attività lavorative principali
  • giorni "Per tutto il resto", in cui svolgere attività lavorative (riordinare, fissare appuntamenti, aprire la posta, leggere le email...) e/o casalinghe (riordinare, fissare appuntamenti, aprire la posta, pulire, fare la spesa, stirare, fare giardinaggio...); sono strategici perché servono a gestire, trovare il tempo e programmare giorni " Per me" e "Per gli affari" efficienti

Ecco come funziona il metodo:
*Heppell suggerisce di iniziare con 1 g "Per me", 4 gg "Per tutto il resto", 2 gg "Per gli affari" per poi passare a 3 gg "Per me", 1 g "Per tutto il resto" e 3 gg "Per gli affari".

La mia curiosità è infinita e voglio sperimentare questo metodo: Heppell consiglia di provarlo per novanta giorni, ed è quello che sto facendo. 
Non è un metodo facile e in questi tre mesi ho sbagliato, desiderato lasciar perdere e, nonostante tutto, tenuto duro: ti racconto che cosa ho imparato

SCEGLI QUANDO INIZIARE

Inizio a settembre per alleggerire il rientro al lavoro dopo un mese di pausa: ma è stato il mese peggiore, perché denso di scadenze da ogni fronte (non solo le normali attività lavorative quotidiane, ma anche un paio di progetti importanti e l'Evento Nazionale APOI 2016 da preparare)!
---> È meglio iniziare con un mese più "pacato" e, di sicuro, non dopo le vacanze: alla fatica di riprendere il lavoro si somma la fatica di stravolgere le abitudini e... perseverare!

TIENI DURO

Sono abituata a dividere le mie giornate a metà: al mattino lavoro, al pomeriggio fo altro (studio, ricerche, gestione della casa) e in questo modo mi sento più leggera. Dedicare un'intera giornata a un solo tipo di attività è stato tremendo: all'inizio nei giorni "Per gli affari" mi sentivo soffocare (consapevole di avere solo tre giorni per portare a termine tutto il lavoro della settimana) e nei giorni "Per tutto il resto" la tentazione di lavorare era enorme. Gli unici giorni che funzionano fin da subito sono quelli "Per me": da un anno, ormai, di domenica mi sono abituata a non pensare al lavoro o ad altro che non sia riposo e divertimento.
---> La tentazione di lasciar perdere e tornare al vecchio metodo è enorme. Ma tranquilla, non è un metodo rigido, tutt'altro: puoi adattarlo a ogni tua esigenza, spostare i vari tipi di giorni e anche dividerli a metà - sei tu che decidi quando e che cosa fare, non il contrario!

PREPARATI IN ANTICIPO

Per un mese e mezzo ho vagolato nelle nebbie, ripetendo: "Che cosa faccio nei giorni "Per tutto il resto"? Bucato, pulizie, spesa... e poi?" Nei giorni "Per gli affari" mi sentivo schiacciata da un numero infinito di compiti.
Mi sono accorta di far confusione tra le attività di "puro lavoro" e le attività "corollario" del lavoro. Ho dovuto fare delle scelte e non è stato facile.**
Tutto ciò che è strettamente legato alla mia attività di PO è lavoro (scrivere gli articoli, partecipare alle riunioni, i contatti con i clienti, le collaborazioni, gli interventi dal vivo, le consulenze a distanza), tutto il resto è altro (compreso organizzare spazi e tempi di casa e famiglia, di cui racconto nel blog).
---> Se parti già con le idee chiare delle attività da svolgere nei tre tipi di giorni, sei a buon punto. 

**Credo che la divisione tra attività dei giorni "Per gli affari" e " Per tutto il resto" sia la parte più complicata per i liberi professionisti che lavorano da casa. Per esempio, ho deciso di tenere tutta la burocrazia relativa al lavoro (preventivi, ricevute, commercialista, spedizioni, ...) tra le attività "corollarie" quindi nei giorni "Per tutto il resto": in questo modo alleggerisco i giorni dedicati al lavoro e riempio gli altri.

Ordunque, che cosa ne penso? 

Penso che sia un metodo difficile da mettere in pratica, anche per chi svolge un lavoro autonomo. 
Per due mesi ho faticato moltissimo: poiché prima suddividevo ogni genere di attività nel corso delle giornate e mi sembrava di portare avanti tutto in modo armonioso e completo, il mio timore era di "non andare avanti" e rischiare di tralasciare compiti importanti.
Il terzo mese mi sono accorta, invece, di fare molto più di prima! Innanzitutto provo il piacere di non dover ricordare: nei giorni "Per gli affari" sono libera da qualsiasi altro pensiero che non sia il lavoro, viceversa nei giorni "Per tutto il resto". Con l'aiuto di un taccuino su cui segnare gli impegni e delle liste quotidiane delle cose da fare, mi posso concentrare solo ed esclusivamente su ciò che sto facendo.
Nonostante questo, non sono ancora convinta che sia il metodo giusto per me... Che cosa dici, provo un altro mese? ;)

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