martedì 30 maggio 2017

Quel che è mio è tuo e viceversa

Il denaro, per me, è un argomento sensibile. Oggi non ho consigli da darti o esempi personali da condividere (sai già che usiamo il kakebo per gestire il denaro di famiglia). Desidero, però, regalarti una riflessione.

Ho sempre desiderato che il mio lavoro mi rendesse indipendente. Per me l'indipendenza economica è molto importante: ogni soldo guadagnato col proprio impegno è una gioia, sapere di poter vivere con il proprio stipendio è una sicurezza e un motivo d'orgoglio.
Quando, poi, si ha una famiglia, contribuire alle spese è come avere una marcia in più.

Per anni ho lavorato in un settore in cui il vil denaro era un di più: lavoravo tanto, guadagnavo poco e con fatica. Il mio cruccio era non poter dividere equamente le spese con mio marito. 
Un giorno mia madre mi ha detto una cosa molto importante: 
in una famiglia non importa se i soldi arrivano da una persona o da tutte, importa che ognuno contribuisca alla gestione della famiglia con quello che ha. 
Quindi, c'è chi collabora con i soldi, chi con il tempo, chi con le doti culinarie, chi con le capacità organizzative: non c'è una graduatoria, l'impegno di tutti ha lo stesso valore.


paroladordine-indipendenza

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