martedì 24 marzo 2015

Le interviste: Maura e la sua libreria "a due piani"

L'altra volta ti raccontavo come ho organizzato le librerie di casa. Oggi rispondo a una domanda che, sono sicura, ti sarai fatta: "Quando i libri sono tanti - anzi, di più - e le librerie non bastano, cosa posso fare?". Conosco persone che periodicamente sfoltiscono le librerie, eliminando quei testi che hanno letto una volta sola o non son piaciuti o non servono più: li regalano ad amici, biblioteche, scuole, ospedali e altri enti. O li portano ai negozi dell'usato o di libri usati, per ricavarne qualcosa. Oppure li "liberano" nella Grande Libreria del BookCrossing o nelle Piccole Biblioteche Gratuite (Little Library Free).
Maura Morrone, invece, ha trovato un altro sistema: pratico e furbo, le permette di raddoppiare lo spazio a disposizione per accogliere e organizzare i suoi testi. L'ha condiviso con il gruppo di Paroladordine e io l'ho intervistata.

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Fotografia Maura Morrone
Domanda: Ciao, Maura! Quando vedo uno spazio riorganizzato, mi chiedo sempre quale sia la sua storia. Se ci sono di mezzo i libri, poi, sono ancora più curiosa! Ci racconti l'evoluzione della tua libreria?
Risposta: Ciao, Alessandra! Quando sono andata a vivere da sola, la prima libreria che ho comprato è stata una semplice struttura in legno grezzo di Ikea, la più economica e versatile per la casa in divenire di una ragazza con un lavoro precario, e quindi componibile ed espandibile con una minima spesa. A un certo punto mi sono ritrovata con strutture di diverso tipo e libri sparsi in tutta casa, senza un ordine logico, tranne la suddivisione tra libri universitari e libri svago. Solo dopo qualche anno ho deciso di comprare dei mobili buoni per il salone e quindi anche una “signora libreria”. 
Domanda: Con la nuova libreria quali problemi avevi bisogno di risolvere?
Risposta: Dovevo razionalizzare gli spazi, uniformare il salone e quindi trasferire i libri, dalle varie strutture e Billy in giro per casa, in un unico posto. Vista la passione per i libri e il mio lavoro nell’editoria non avevo dubbi che i libri dovessero avere un posto dedicato e importante in casa. Non volevo nasconderli, ma anzi metterli in mostra, farne un complemento d’arredo da valorizzare.
Domanda: Concordo in pieno: anche io lavoro con i libri e li considero i "mattoni" di casa. Sei riuscita nel tuo intento?

Risposta: Quando ho trovato il mobile giusto per il salone, in fase di progetto il venditore mi disse che la libreria sarebbe stata di 3 metri lineari. Io che non avevo mai considerato in metri tutti i miei libri, sono tornata a casa e con grande stupore ho scoperto di averne addirittura per 6 metri! Quindi ho dovuto chiedere di allungare le mensole del mobile, prima di tornare punto e a capo coi libri sparsi anche sotto il letto! Non è passato neanche un anno che i libri si sono moltiplicati e hanno iniziato a essere poggiati sugli altri in orizzontale, e l’elemento d’arredo si stava trasformando in una bancarella disordinata e poco piacevole da vedere e da consultare. Occorreva correre ai ripari.
Domanda: Per progettare la nuova soluzione ti sei fatta aiutare oppure hai studiato con attenzione gli spazi a disposizione e gli oggetti da riporvi?
Risposta: Di solito mi occupo personalmente di organizzare gli spazi, cerco idee consultando internet, spiando nei negozi d’arredamento, nelle riviste. Poi chiedo consulenza a qualcuno un po’ più pratico di me e vedo come comporre il tutto. Il problema delle librerie all’interno di mobili da salone (che devono contenere anche piatti e bicchieri dei servizi buoni), è che le mensole sono molto profonde. Questo fa sì che si sprechi spazio (per le mie necessità), davanti o dietro, dipende da come si decide di mettere allineati i libri. Mi sono ricordata che a casa dei miei, nella libreria chiusa, i libri erano disposti su due file. Era l’unica soluzione, ma significava perdere di vista i libri “nascosti” nella fila posteriore.

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Fotografia Maura Morrone
Domanda: Come sei riuscita a rendere questa soluzione più funzionale?
Risposta:
Poiché sono stata un’assidua frequentatrice di Ikea (chi non lo è?! Io poi ci vivevo pure vicino…), mi sono ricordata che un tempo vendevano dei rialzi, presumibilmente di plastica, per sistemare i CD nelle Billy. Era la soluzione che mi serviva per avere i libri su due file, senza nasconderli. Ma ho scoperto che era un accessorio uscito di produzione quasi subito. In giro nessuno sapeva di cosa stavo parlando. Insomma, non esisteva! Dovevo quindi riprodurre qualcosa di simile, che fosse pure resistente, visto il peso di alcuni volumi. Inoltre, non potevo mettere qualcosa che stonasse troppo con un mobile vero. Ho preso le misure delle mensole, sono andata a comprare delle assi larghe una decina di centimetri, me le sono fatte tagliare su misura. Le ho ridipinte del colore più simile alla libreria, inchiodate a L e posizionate sul fondo. E voilà, sembra un pezzo integrante del mobile! In pratica ho creato un gradino su ogni mensola. In questo modo i libri che stanno sul gradino sono comunque visibili, nonostante i libri davanti. E’ come aver inserito altre mensole, ma queste restano quasi invisibili e non ho dovuto bucare la libreria!

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Fotografia Maura Morrone
Domanda: Un'idea semplice, pratica e risolutiva. Ma ora la domandona: come hai organizzato i tuoi libri?
Risposta: I miei libri sono disposti in rigoroso ordine alfabetico. Avendo diversi interessi, li ho separati per macrocategorie (hobby, viaggi, cucina, saggi, romanzi), collocando quelli di più facile consultazione a portata di mano. Non mi importa l’effetto cromatico delle copertine. Non compro i libri perché facciano un bell’effetto di colore, ma per il loro effetto sull’anima.


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Fotografia Maura Morrone

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