martedì 14 aprile 2015

Si studia! Armadi riorganizzare progettare

Sarà la primavera o il piacere di indossare di nuovo i vecchi vestiti taglia 42 dopo tanti anni (troppi, per i miei gusti), ma in questi giorni mi ritrovo sempre più spesso a guardare l'armadio con occhio da "risolutrice-di problemi": il mio problema riguarda non la mancanza di spazio, bensì la sua funzionalità. Quindi leggo Armadi riorganizzare progettare di Patricia Coen e Brian Milford.

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Patricia Coen e Brian Milford, Armadi riorganizzare progettare, Alauda 1991

Il sottotitolo promette bene: dal caos all'armadio dei propri sogni. All'interno l'argomento è sviluppato in sette capitoli, in cui gli autori ci accompagnano per mano dal nocciolo del problema (l'accumulo di roba in spazi sempre più piccoli) alla progettazione.
Trovo molto interessante l'analisi culturale dell'armadio: un mobile contenitore in balia dei comportamenti umani, sorti in un certo periodo storico e mutati col tempo. Oggi, per esempio, da un armadio ci aspettiamo spazio e flessibilità, in modo da poterlo sfruttare al meglio: perché non è più solo un mobile, ma la risposta ai mille problemi di spazio di una piccola casa. Certo, se sappiamo fargli le domande giuste...
Per questo gli autori propongono un metodo di progettazione basato sull'indagine delle esigenze personali:
  1. verificare cosa occore: si divide il contenuto dell'armadio in categorie (da tenere, da gettare, da regalare, destinazione incerta) e si decide cosa eliminare (cose inutili, inutilizzate, ingombranti, poco pratiche) 
  2. misurare gli spazi fruibili: si misurano altezza, larghezza, profondità, apertura porte, interno porte per decidere la destinazione migliore degli oggetti e sfruttare gli spazi in modo ottimale
  3. valutare la facilità di reperimento: si ripongono gli oggetti dove davvero si usano
  4. considerare le proprie esigenze: si stila una lista completa degli oggetti da riporre negli armadi, pensando alle priorità personali
  5. sommare gli spazi necessari: si raggruppano gli oggetti da riporre assieme e si calcola l'ingombro di ciascuna categoria per valutare lo spazio necessario
  6. definire i dettagli: in base alle preferenze e alle abitudini personali, si decide la posizione e come sistemare le cose
  7. disegnare uno schema: si traduce il progetto in un disegno su carta millimetrata in scala 1:20 (per cui 1 cm sulla carta corrisponde a 20 cm nella realtà)
Naturalmente in tutto questo mi ritrovo: il mio metodo preferito è piuttosto simile. Leggendolo mi rendo conto di quanto indagare, risolvere problemi, progettare mi piaccia, mi diverta e mi faccia brillare gli occhi!

Ma la parte più bella del libro sono i disegni e le fotografie dei guardaroba (armadi e cabine-armadi) progettati da professionisti: si può prendere spunto per sognare e - soprattutto - per realizzare il nostro armadio perfetto.
paroladordine-sistudia-armadiriorganizzareprogettare
Buona organizzazione!


4 commenti:

  1. In questi giorni sto tentando la sistemazione dell'armadio: poco spazio, troppa roba inutile (ho già fato due borse di cose da dare via e ancora non ho finito!).
    Il mio metodo però non è così preciso :) Intanto, non so ancora quando e come ne uscirò. Spero viva.

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    1. Viva, ti prego! Altrimenti come fo senza leggerti?
      In bocca al lupo - e non all'armadio!

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    2. ....infatti se ultimamente scrivo poco è ANCHE per colpa del caos che mi circonda :D

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  2. Questo libro non lo conoscevo e sento di averne tanto, tantissimo bisogno. Grazie Ale! Vai Norma che ce la fai :D

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