martedì 17 maggio 2016

La Signorina O dice "categoria"

La Signorina O torna indietro, passa dalla classificazione e ti parla delle categorie. Ti ricordi? La classificazione è l’organizzazione delle informazioni in categorie di argomenti.
E che cos’è una categoria? Perché ci è utile?
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Il mondo è vasto: ognuno di noi ne riceve dai sensi le stesse informazioni, che poi elabora secondo la propria personalità e sensibilità, le divide in categorie e così le ripone nei cassetti della memoria - pronte per essere utilizzate.
Senza categorie la nostra esperienza del mondo sarebbe solo una confusione di notizie; un po’ come ascoltare una radio che ogni dieci secondi si sintonizza su una nuova stazione: aiuto.

Per esempio, per organizzare la cucina ho realizzato un progetto e l’ho chiamato con fantasia e originalità “progetto organizzazione cucina”. Ti racconto la sua storia.

In origine esisteva un unico cassetto degli orrori (forse anche due).

Sono sicura che conosci bene il tipo: un cassetto all’apparenza anonimo, del tutto simile agli altri - stesso frontale dello stesso colore, stessa maniglia della stessa forma, addirittura stesse dimensioni. Ma nella sostanza è il male: un rimescolio indistinto di qualsiasi cosa (qualsiasi) in quantità stupefacente, misto a perdita di tempo e di pazienza all’ennesima potenza.
Conosco una persona che convive da quarant’anni con codesto cassetto degli orrori; ogni tanto si lamenta, sollevando strati di roba varia, ma di norma si adegua. Io, invece, non riesco: sono pigra e odio le perdite di tempo, perciò l’unico modo per vivere serenamente è dare un posto a ogni cosa e… rimettere a posto ogni cosa a colpo sicuro.

Poi avveniva la fase “ti sistemo io”.

Non è facile decidere quali categorie funzionano per noi. Spesso, a questo punto, m’inceppo e la realizzazione del progetto rallenta. Ho bisogno di fare chiarezza dentro di me per capire in base a quali caratteristiche dividere gli oggetti.
In cucina, alla fine, ho identificato due macro-categorie: strumenti per preparare i cibi e strumenti per cucinarli. Il primo passo è fatto.
Quello successivo è stato più veloce: ho diviso la prima in tre sotto-categorie, cioè strumenti per tagliare (coltelli, mandoline, tritatutto, frullatori, taglieri, sbucciapatate), strumenti per misurare (bilancia, brocche misurate, misurini) e strumenti per impastare (fruste, cucchiai di legno, spatole); e la seconda in due sotto-categorie, cioè recipienti (pentole, padelle, casseruole, griglie per cottura al vapore, pentolini per cottura a bagnomaria, teglie, piastre) e mestolame (mestoli, cucchiai, forchettoni, palette, schiumarole).

Infine, la felice conclusione.

Individuate le categorie di oggetti, trovare loro un posto comodo in cucina (cioè accessibile e funzionale al loro uso) è stato facile.  
E vissero tutti felici e contenti.

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