Non sono due mesi di vacanza, piuttosto due mesi di otium: studierò parecchio, mi eserciterò e metterò in pratica per apprendere bene.
Mi è sempre piaciuto l’otium, fin dalla prima volta che l’ho incontrato al ginnasio.
L’otium era una prerogativa dei patrizi romani, il tempo libero dal negotium (gli affari commerciali e la vita politica), dedicato alla cura di sé, agli studi, alla filosofia e alla letteratura. Insomma, niente a che fare con l’ozio di oggi, sinonimo di pigrizia e indolenza...
Sono d’accordo con gli antichi filosofi, per cui l’otium è importante quanto il negotium e fondamentale per contemplare il mondo fuori e dentro di noi.
Come professionista dell’organizzazione, mi impegno con passione anche in importanti progetti di collaborazione (con Organizzare Italia, Apoi e altri colleghi) perché mi portano là dove, da sola, arriverei con difficoltà. Il confronto di esperienze, comportamenti e idee è uno stimolo continuo. Ma è comunque un lavoro fatto di riunioni, scadenze, obiettivi e compromessi da raggiungere. Per me, abituata a lavorare da sola, è faticoso: sento il bisogno di dedicarmi a me stessa e ai miei progetti, soprattutto quando le scadenze esterne fanno slittare quelle interne.
Ho rimandato questo appuntamento con me stessa da troppo tempo (almeno un anno e mezzo), non posso e non voglio più aspettare.
Perciò a giugno ho avvisato del mio periodo di “ritiro formativo”, settimana scorsa ho concluso le attività in comune e da lunedì ho sospeso per i prossimi due mesi ogni collaborazione.
Perché proprio adesso e non prima? Sento di essere in una fase di cambiamento: più esperienze faccio e meglio capisco come fare per aiutare chi ha problemi di organizzazione personale.
Ho tante cose da studiare, approfondire e applicare:
- seguirò i corsi Sempre più verde di Gioia Gottini, Strategia fai da te di Silvia Lanfranchi e 10 days business workout di Anh Digital Business Coach;
- leggerò con attenzione Chi ha paura del business plan? di Francesca Marano, Apro la partita Iva di Carlotta Cabiati e I soldi non crescono sugli alberi di Chiara Sinchetto (tutti editi da Zandegù);
- seguirò gli aggiornamenti dello Studio commerciale Garattoni & Vaccariello (partner di Apoi), di Paola Nosari e di Agnieszka Stokowiecka di Combinando blogging, marketing, progetti ed esperienze;
- studierò articoli, interviste e libri di chi da anni ha esperienza di neuroscienze e organizzazione personale.
Saranno due mesi di quiete e riflessione. Mi ritirerò al fresco di casa e dedicherò il mio tempo ad accogliere le idee e gli spunti che arriveranno, liberare la mia creatività e migliorare come professionista dell’organizzazione.
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