martedì 24 luglio 2018

Le interviste creative: Valentina e il Tetto delle Nuvole

Io e Valentina di il Tetto delle Nuvole abitiamo quasi vicino, abbiamo anche alcune ex compagne di scuola in comune, eppure non ci conoscevamo. Ho scoperto lei, la sua bravura e le sue meraviglie all’inizio dell’anno in un incontro a distanza ed è scattata subito l’intesa: oltre all’amore per il nostro lago, per i nostri canidi e per il nostro lavoro, ci accomunano certi pensieri, stati d’animo e sogni.

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Immagine di il Tetto delle Nuvole

Ogni mattina a colazione, seguo il suo profilo Instagram e mi diverto ad ascoltare quel che racconta (è simpaticissima) e m’incanto a rimirare quel che realizza con legno, colori, brillantini e perizia.
Mi piace perché è bravissima, piena di idee ed entusiasmo - da quel poco che so, mi sembra una persona capace di trasformare i problemi in opportunità: lo mostra, con garbo e spontaneità, tra un racconto e l’altro delle sue giornate.

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Immagine di il Tetto delle Nuvole

Valentina, inizio subito con La Domanda: sei una creativa ordinata o disordinata?
Sono una casinista-ordinata. Lo so, sembra impossibile ma riesco a generare disordine in ogni angolo mente preparo un lavoro o mentre studio nuove idee, per poi sistemare tutto in maniera maniacale in un ordine quasi schematizzato.

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Immagine di il Tetto delle Nuvole

Dove realizzi i tuoi lavori: in un laboratorio creativo oppure in un angolo della creatività (magari errante per casa)? 
Vivo in una mansarda senza porte e senza divisioni, che è casa, studio e laboratorio insieme. Ho realizzato un angolo dedicato solo al lavoro dove creo, disegno e studio, circondata da attrezzature e oggetti che cambiano a seconda del periodo e dei progetti a cui mi sto dedicando.

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Immagine di il Tetto delle Nuvole

Come hai organizzato i materiali e gli strumenti con cui lavori?
Il mio lavoro è focalizzato principalmente sul colore e, avendo davvero molti barattoli e tubi di acrilici, ho optato per una cassettiera modulabile (quelle in metallo da ufficio di Ikea sono perfette): con tre elementi e tanti cassetti riesco ad avere di fianco a me tutto il necessario. In aggiunta ho un carrello, che posso spostare a seconda del bisogno, attrezzato con le cose più immediate che devo avere sempre a portata di mano. Non può mancare una libreria sia per carte e documenti vari, che per libri, riviste e materiale per il packaging: di cose ne servono sempre tante e cerco di incastrarle per rendere tutto il più funzionale possibile. E ovviamente una peg board {letteralmente un pannello a pioli, ma quella di Valentina è molto, molto di più!} sulla parete dove tengo tutta le parte legata all’ispirazione, che modifico ogni volta che ho in programma nuovi progetti.

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Immagine di il Tetto delle Nuvole

Altra domandona: come organizzi il tuo lavoro in base agli ordini, alle spedizioni, ai mercatini...?
Con il tempo ho imparato a organizzarmi meglio, all’inizio era tutto a tutte le ore! Adesso invece divido la giornata a seconda dei compiti: dedico la mattina alla risposta di messaggi e allo shop; una volta finito, passo a quello che io definisco il “lavoro vero”, cioè mi dedico al legno e ai colori.
Ogni settimana compilo una lista delle commissioni in base alla data di consegna e ogni mattina compilo il planner con gli ordini che devo portare avanti: cerco di mantenerlo il più reale possibile così da poterlo completare entro sera.
Per gli ordini tengo sempre qualche spazio per le urgenze, così, se mi viene richiesto qualcosa in tempi brevi, ho due-tre spot liberi al mese per poterli mettere in lavorazione. Tranne nel periodo natalizio o pre fiera, in cui mi divido tra ordini e articoli che andranno in pronta consegna.

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Immagine de il Tetto delle Nuvole

Ci racconti di uno spazio organizzato di cui vai particolarmente fiera?
Sicuramente i cassetti dei colori e dei pennelli divisi per ordine cromatico: potrei aprili a occhi chiusi e trovare il colore in un lampo! Ho cambiato soluzione un paio di volte, ma ora ho trovato la formula perfetta.
Ma la cosa a cui sono più legata è indubbiamente la peg board: è nata dopo tante prove e tanti studi, per essere il più pratica possibile e gestita a seconda del tipo di utilizzo aggiungendo gli accessori in base al bisogno.

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Immagine di il Tetto delle Nuvole

Per finire: qual è il tuo sogno nel cassetto della creatività?
Questa è difficile, perché ho tantissimi sogni divisi in tanti cassetti! Per dirtene un paio: c’è quello più pratico di un laboratorio interattivo dove ospitare colleghe, amici e clienti, e quello più fantasioso di vedere la linea dei Musini Birichini diventare un marchio vero e proprio con mobili, accessori e, perché no?, anche tessili.

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Immagine di il Tetto delle Nuvole

Una volta di più è confermata la mia idea: creatività e organizzazione sono fatte l'una per l'altra!
Non solo l'organizzazione aiuta a liberare la creatività, ma la creatività aiuta anche a migliorare e rendere più colorata l'organizzazione.

Se vuoi conoscere Valentina e i suoi lavori, puoi curiosare nel suo negozio Etsy e tra le immagini di Instagram e Facebook (tra poco sarà attivo anche il suo sito): buona meraviglia!


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