martedì 12 febbraio 2019

Cinque domande per vivere bene il tuo spazio

  All’inizio credevo che organizzare gli spazi di casa mi servisse per fare chiarezza fuori e dentro di me. Sceglievo gli oggetti da tenere, decidevo come eliminare le cose inutili, svuotavo le superfici, riempivo gli interni dei mobili con un criterio logico e, nel frattempo, imparavo qualcosa di me e del mio disordine.
  Ho scoperto di essere disordinata non per anticonformismo o pigrizia, ma perché non so dove mettere le cose. È abbastanza semplice: se non so dove va un oggetto, lo lascio dove capita, di solito dove l’ho usato l’ultima volta o dove l’ho appoggiato senza nemmeno accorgermene.

  Man mano che trovavo un posto per ogni cosa, era facile riporla dopo l’uso e trovarla al momento del bisogno. A quel punto mi si è accesa la lampadina: organizzare gli spazi in cui si vive significa risparmiare tempo!
  Risparmio tempo (ed energia preziosa) quando esco di casa e so dove sono gli occhiali da sole, le chiavi della macchina, la borsa e il cappello; quando è il momento di pagare le tasse e so dove sono tutti i documenti necessari; quando incontro un’amica e so dov’è il libro che mi ha prestato.

  Quindi, per me, l’organizzazione degli spazi ha due grandi valori:
  • la consapevolezza, cioè sapere con precisione quali oggetti ci servono e dove tenerli, in linea con lo stile di vita dei nostri sogni;
  • il tempo, cioè limitare le perdite inutili e risparmiare minuti, ore e giorni per dedicarci a ciò che davvero conta.
 
  Una casa in disordine è difficile da pulire, le cose in giro sono difficili da trovare, una dispensa caotica è difficile da gestire tanto quanto un armadio ingarbugliato – e non si sa che cosa mangiare né come vestirsi!
  Per questo motivo, a chi mi chiede aiuto per usare meglio il tempo, domando sempre come sono gli spazi di casa: se regna il caos, propongo di organizzarli, perché fa parte del processo di trasformazione dell’uso del tempo.

  Ti sei resa conto che la gran parte del tuo tempo rotola via tra pulizie di casa simil-campagne militari e battute di caccia all’oggetto smarrito? È ora di correre ai ripari: fermati, preparati una tisana, siediti al tavolo con quaderno e penna pronti all’uso, e rispondi a queste cinque domande con calma e sincerità.
  1. Che cosa desideri e di che cosa hai bisogno?
    Pensa a come vorresti che fossero i tuoi spazi (aperti, luminosi, intimi, accoglienti, rilassanti, stimolanti) e a quali caratteristiche ti faciliterebbero la vita (semplici da gestire, con tanti contenitori, insonorizzati, ben riscaldati, asciutti, senza barriere architettoniche).
    Per esempio, desidero una casa luminosa, un soggiorno intimo ma accogliente e pochi mobili; ho bisogno di una stanza tutta mia, una cucina isolabile – per gli odori -, tutte le stanze su un unico piano.
  2. A che cosa ti serve?
    Ogni spazio ha la sua funzione (o più funzioni) e deve contenere solo ed esclusivamente gli oggetti necessari per svolgere quelle attività. Il motivo è logico: trovare subito quel che ti serve dove ti serve! Pensa se gli oggetti presenti nelle tue stanze corrispondono alle attività che vi svolgi, e togli tutto quel che non c’entra.
    Per esempio, nella nostra camera da letto ci sono solo un letto comodo, due comodini (con l’occorrente per la notte), due panche per i cuscini, due sveglie, due lampade e il mio libro.
  3. Come organizzi gli oggetti?
    Se sai che cosa fare in ogni stanza, sai anche di quali oggetti hai bisogno. Dividili per categorie, cioè insiemi di oggetti con caratteristiche simili (servono per svolgere la stessa attività), e riponi ogni gruppo proprio dove lo utilizzi.
    Per esempio, nel nostro soggiorno tivù, dvd, lettore dvd e telecomandi sono nel mobile tivù; ciocchi di legno, fiammiferi, pinze sono in una borsa di feltro accanto al camino; le riviste sono tutte nel portariviste; i giochi dei cani sono in un cestino tra le due cucce.
  4. Sei comoda?
    Ogni oggetto è accessibile se lo prendi e lo riponi con facilità; se fai fatica, qualcosa non funziona. Tieni sott’occhio e a portata di mano quel che usi ogni giorno, in basso le cose pesanti che usi poco, in alto gli oggetti che usi una o due volte all’anno; evita le doppie file, usa separatori e contenitori di ogni misura.
    Per esempio, sotto il piano di lavoro della cucina ho un cassetto con il porta-coltelli, un cassetto con contenitori per grattugie, spremi agrumi e mandoline, un altro con seperatori per tritatutto, frullatore e taglieri.
  5. Ti fa stare bene?
    Uno spazio organizzato è funzionale, comodo e contiene tutto ciò che serve dal punto di vista pratico ed emotivo. Aggiungi un po’ di bellezza, un pizzico di meraviglia, colori, odori e suoni capaci di destare ogni giorno serenità, sicurezza e gioia.
    Per esempio, nella nostra camera c’è un portacandele in sale rosa per conciliare il sonno, un profumatore che mi ricorda il mare, oggetti, libri e un quadro che mi piacciono.

  E adesso? Ora rileggi le tue risposte e mettiti all’opera per vivere bene lo spazio e risparmiare tempo!

Paroladordine 5 domande per organizzare spazio

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