martedì 30 luglio 2019

La mia giornata tipo in estate

Dalle mie parti l’estate è arrivata puntuale, senza mezzi termini e in pompa magna: sole cocente, umidità bollente, notti in bianco e tutto l’ambaradan da solleone precoce. Così, all’improvviso, un mattino mi sono svegliata boccheggiante, con un forte mal di testa tipo “pigia-il-bottone” e l’aria di casa densa e tropicale: un incubo. I pochi giorni di caldo classico (= sopportabile) non contano: sono stati una piccola oasi di normalità in un enorme deserto bollente.

Tutto ciò ha sortito due effetti collaterali non previsti.
  Primo: una parte di me sta mettendo in atto una ribellione da vacanza. Mi istiga a mandare all’aria il mio programma quotidiano, senza remore per il lavoro estivo, l’impegno giornaliero e il mio senso di responsabilità. Ha solo voglia di dormire, leggere libri fantasy, dormire, mangiare affogati all’amarena e dormire.
  Secondo: l’altra parte di me è fuori uso a causa della spossatezza da caldone. Mi impedisce di allenarmi alla camminata veloce, esercitarmi con i pesi, incontrare gli amici, girare in moto, uscire la sera. Ha solo bisogno di rimanere a casa, bere molto, mangiare affogati all’amarena (ehm) e frequentare luoghi con aria condizionata estrema.

 Ho imparato ad ascoltare il mio corpo (è molto più saggio di me) e, qualsiasi cosa mi chieda, cerco di accontentarlo. Ma non voglio rinunciare al lavoro: sto portando avanti le nuove consulenze – che mi regalano tanta soddisfazione –, preparando nuovi progetti per l’estate e l’autunno, e mi sto divertendo. Perciò ho sistemato il programma quotidiano di lavoro, tenendo conto della mia voglia di leggerezza e del mio bisogno di riposo e senza sensi di colpa, grazie al tempo cuscinetto.

Questa è la mia giornata tipo in estate:
  • 06.00 sveglia: se ho dormito abbastanza di notte e sono in forze, mi alzo, faccio colazione, mi preparo per uscire, scendo sul lungolago e mi alleno alla camminata veloce; torno a casa, mi faccio la doccia e do da mangiare ai canidi. Se ho dormito male e ho la pressione sotto i piedi, non mi accorgo nemmeno della sveglia e continuo a dormire! 
  • 09.00 lavoro: apro l’agenda, controllo che cosa ho in programma e lo faccio.
  • 11.00 pausa di metà mattina: faccio uno spuntino, leggo un libro o mi dedico a qualcosa di piacevole.
  • 11.30 lavoro: riprendo da dove avevo interrotto.
  • 13.30 pausa pranzo: preparo un’insalata o un piatto freddo con verdure già pronte, accendo la tivù e mangio seguendo il telefilm del momento. Poi, pian piano, mi rilasso.
  • 16.00 tempo cuscinetto: se devo finire qualcosa sul lavoro, ho un paio d’ore per concludere; altrimenti mi riposo o mi dedico a qualcosa che mi piace. 
  • 18.00 varie prima di cena: se sono in programma, pulizie & altre delizie casalinghe oppure commissioni col marito (solo in luoghi freschi!). Se si bolle, facciamo il minimo indispensabile.
  • 20.00 passeggiata: usciamo coi canidi per sgranchire le zampe e snasare. Se fa davvero troppo caldo rimaniamo in casa, tutti quanti slasagnati davanti al ventilatore.
  • 20.30 cena: prima ceniamo noi (i bipedi), poi loro (i quadrupedi). A fine cena ritiriamo cibo e stoviglie.
  • 21.00 riposo serale: dopo cena, un po’ di coccole ai canidi e un po’ di tivù per noi. 
  • 22.00 varie prima di dormire: prepariamo noi e la casa per la notte. Leggo il mio libro e spero di dormire bene, nonostante il caldo. 

P.S. Il tempo cuscinetto è lo spazio vuoto tra un impegno e l’altro; è un tempo di nessuno, da usare come pare: per terminare un lavoro urgente o risolvere un imprevisto o semplicemente godersela.
In questi giorni io scelgo la terza opzione: dopotutto domani è un altro giorno (bollente)!

Paroladordine organizzare la mia giornata tipo

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