Avevo tra le mani il segreto della felicità e non me ne rendevo conto: smettere di rifugiarsi nel passato e di correre verso il futuro, per fermarsi nel presente.
Sai di cosa sto parlando, vero? Di quella bella sensazione di pienezza, soddisfazione e gioia, tanto rara quanto preziosa. Istintiva nei bambini, dimenticata dagli adulti - o meglio: persa tra le mille cose da fare e rifare.
Ebbene, mi sto impegnando per imparare di nuovo a viverla ogni giorno. Il mio allenamento inizia con due esercizi quotidiani. Te li racconto, così puoi farli anche tu:
- Sostituire i “devo” con i “voglio”. Perché ciò che devo fare (cucinare, pulire casa, pagare le bollette, scrivere un messaggio, chiarirmi con una persona), in realtà, lo voglio fare: altrimenti mangerei male, vivrei nella sporcizia, al freddo e senza corrente elettrica, sarei maleducata e mi roderei il fegato!
- Fermarsi e non far nulla. Perché a volte l’inattività è necessaria: correre, affannarsi, schivare, superare, fare e rifare consumano tanta, troppa energia e senza energia si può a malapena sopravvivere. Io, invece, voglio vivere.
Fermati adesso e regalati il piacere di non fare: il corpo e la mente si riposano, il prima e il dopo svaniscono, le emozioni si affievoliscono, i pensieri si trasformano in palloncini leggeri... Mentre smetti di fare, scopri quante cose stai già facendo: dalla noia nascono nuove idee, dal silenzio nuovi desideri e bisogni, dalla calma nuove energie.
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