martedì 25 agosto 2015

Si organizza! La credenza in cucina

Quando M. mi ha chiesto di organizzare la sua cucina, le ho risposto con un'altra domanda: "Quale spazio è più urgente?" Dopo il sopralluogo, infatti, già meditavo soluzioni per la cassettiera o per l'armadietto della colazione, invece: "Là in alto, dove ripongo vasi, candelieri e altri oggetti che mi piace esporre in casa."
Lezione numero uno: mai dare nulla per scontato.

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Di sicuro è una bella sfida: dietro l'anta ci sono tre ripiani ricolmi di oggetti di diverso tipo e diversa natura, per accedervi c'è bisogno di una scala - meglio una scala alta e più sicura perché molti oggetti sono fragili e pesanti.
In realtà starebbero bene esposti in una vetrinetta: in questo modo non solo avrebbero un posto tutto loro, ma sarebbero anche sempre visibili. Inoltre si libererebbe uno spazio abbondante in cucina, utile per riporre i servizi di piatti e bicchieri per le occasioni importanti. La cucina, infatti, ospita anche la sala da pranzo ed è aperta sul soggiorno: i suoi sono gli unici mobili contenitori grandi di tutto l'ambiente.

Fase zero: identificare l'obiettivo

Chiedo a M. quali siano le sue esigenze: 
  1. tenere solo gli oggetti che davvero le piacciono
  2. eliminare quelli che non le interessano
  3. trovare, prendere e riporre con facilità gli oggetti che desidera esporre in casa, senza temere di rovinarne o peggio farne cadere altri durante queste "manovre"

Fase uno: liberare gli spazi 

Bene, procediamo! In piedi sulla scala, inizio a svuotare l'armadietto, un ripiano alla volta. M. appoggia tutti gli oggetti sul tavolo della cucina, dividendoli in tre gruppi: da tenere, da regalare, da eliminare. Gli oggetti da regalare e da eliminare vanno in due contenitori diversi. 
La cernita è più complicata del previsto: mentre M. è determinata e sicura delle sue scelte, queste vengono messe in discussione dal marito (gran conservatore). Il lavoro rallenta, gli oggetti sono passati al vaglio del marito e si mescolano, ma dopo un po' riusciamo a riprendere in mano la situazione.

paroladordine-organizzare-credenza-durante

Fase due: ottimizzare gli spazi

Pulisco i ripiani dell'armadietto e inizio a prendere mentalmente le misure di spazi e ingombri.
Quindi chiedo a M. con quale frequenza utilizzi i vasi, i candelabri e le altre suppellettili. In base all'uso degli oggetti, quindi, decido di dividerli sui tre diversi ripiani:
  • sul primo (e più comodo) quelli che usa più di frequente
  • sul secondo quelli che utilizza una sola volta all'anno
  • sul terzo quelli che espone raramente
Ci accorgiamo subito che c'è bisogno di un altro ripiano. Alcuni vasi, infatti, sono molto alti e possono essere riposti solo in orizzontale: si spreca molto spazio in altezza, perciò è meglio dimezzarlo per... raddoppiarlo!
Alcuni oggetti piccoli (ciotoline e scatoline portapillole) sono conservati in scatole di riciclo.
I sottobicchieri aggiungono gli altri simili nella dispensa dei vini e dei liquori.

Fase tre: migliorare il migliorabile

Propongo di riporre alcuni oggetti in altre aree della cucina: per esempio, il corredo da sommelier nella dispensa dei vini e dei liquori (per farlo, però, si dovrà organizzare anche questo spazio).
Propongo anche di riunire e conservare gli oggetti del marito in una "scatola dei tesori": io ne possiedo almeno un paio (da brava conservatrice) e ci tengo tutte quelle cose a cui sono molto affezionata, ma che non sono utili e mai vorrei vedere in giro per casa. 
Suggerisco, inoltre, di scrivere su un foglio quali oggetti sono riposti su ogni ripiano e di attaccare il foglio all'interno dell'anta.

Risultato 

Il primo e il secondo obiettivo sono stati raggiunti in parte, a causa del divieto di eliminare certi "ricordi" da parte del marito. Ma possono esserlo creando la "scatola dei tesori".
Il terzo obiettivo, invece, è raggiunto: ora il mobile è molto più agibile, con gli oggetti divisi per frequenza d'uso e accessibilità. Gli oggetti più alti e fragili sono "sdraiati" sul ripiano in più, mentre quelli più piccoli, che di solito M. espone assieme, sono raggruppati in due scatole.

paroladordine-organizzare-credenza-dopo

Dice il saggio: "Dal piccolo si arriva al grande!". Per vivere serenamente gli spazi di casa non sempre è necessario rivoluzionare tutto nello stesso momento: moltiplicare gli spazi in un piccolo mobile, renderlo accessibile e funzionale, può essere la prima pedina a cadere e a innescare un benefico (e divertente) effetto domino.

Buona organizzazione!

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